Isaiæ 57
123456789101112131415161718192021222324252627282930313233343536373839404142434445464748495051525354555657585960616263646566
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Iudt
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2 Io
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1 Justus perit, et non est qui recogitet in corde suo ; et viri misericordiæ colliguntur, quia non est qui intelligat : a facie enim malitiæ collectus est justus. | 1 Il giusto muore, e non vi è alcuno che vi ponga mente; e gli uomini da bene son raccolti, senza che alcuno consideri che il giusto è raccolto d’innanzi al male. |
2 Veniat pax ; requiescat in cubili suo qui ambulavit in directione sua. | 2 Chi cammina nella sua dirittura se ne andrà in pace, si riposeranno sopra i lor letti |
3 Vos autem accedite huc, filii auguratricis, semen adulteri et fornicariæ. | 3 Ma voi, figliuoli dell’incantatrice, progenie adultera, che non fai altro che fornicare, accostatevi qua. |
4 Super quem lusistis ? super quem dilatastis os, et ejecistis linguam ? Numquid non vos filii scelesti, semen mendax, | 4 Sopra cui vi sollazzate voi? sopra cui allargate la bocca, ed allungate la lingua? non siete voi figliuoli di misfatto, progenie di falsità? |
5 qui consolamini in diis subter omne lignum frondosum, immolantes parvulos in torrentibus, subter eminentes petras ? | 5 Voi, che vi riscaldate dietro alle querce, sott’ogni albero verdeggiante, che scannate i figliuoli nelle valli, sotto alle caverne delle rocce. |
6 In partibus torrentis pars tua ; hæc est sors tua : et ipsis effudisti libamen, obtulisti sacrificium. Numquid super his non indignabor ? | 6 La tua parte è nelle pietre pulite de’ torrenti; quelle, quelle son la tua sorte; a quelle eziandio hai sparse offerte da spandere, e presentate oblazioni; con tutte queste cose potrei io esser rappacificato? |
7 Super montem excelsum et sublimem posuisti cubile tuum, et illuc ascendisti ut immolares hostias. | 7 Tu hai posto il tuo letto sopra i monti alti ed elevati; e sei eziandio salita là, per sacrificar sacrificii. |
8 Et post ostium, et retro postem, posuisti memoriale tuum. Quia juxta me discooperuisti, et suscepisti adulterum, dilatasti cubile tuum, et pepigisti cum eis fœdus ; dilexisti stratum eorum manu aperta. | 8 Ed hai messa la tua ricordanza dietro all’uscio, e dietro allo stipite; conciossiachè tu ti sii scoperta, sviandoti da me; e sii salita, ed abbi allargato il tuo letto, ed abbi fatto patto con alcuni di coloro; tu hai amata la lor giacitura, tu hai spiato il luogo. |
9 Et ornasti te regi unguento, et multiplicasti pigmenta tua. Misisti legatos tuos procul, et humiliata es usque ad inferos. | 9 Ed hai portati al Re presenti d’olii odoriferi, con gran quantità delle tue composizioni aromatiche; ed hai mandati i tuoi ambasciatori fino in paese lontano, e ti sei abbassata fino all’inferno. |
10 In multitudine viæ tuæ laborasti ; non dixisti : Quiescam. Vitam manus tuæ invenisti ; propterea non rogasti. | 10 Tu ti sei affaticata nella lunghezza del tuo cammino; tu non hai detto: La cosa è disperata; tu hai ritrovata la vita della tua mano, perciò tu non ti sei stancata. |
11 Pro quo sollicita timuisti, quia mentita es, et mei non es recordata, neque cogitasti in corde tuo ? Quia ego tacens et quasi non videns, et mei oblita es. | 11 E di cui hai tu avuta paura? chi hai tu temuto? conciossiachè tu abbi mentito, e non ti sii ricordata di me, e non te ne sii curata? non mi sono io taciuto, anzi già da lungo tempo? e pur tu non mi hai temuto. |
12 Ego annuntiabo justitiam tuam, et opera tua non proderunt tibi. | 12 Io dichiarerò la tua giustizia, e le tue opere, che non ti gioveranno nulla |
13 Cum clamaveris, liberent te congregati tui, et omnes eos auferet ventus, tollet aura. Qui autem fiduciam habet mei, hæreditabit terram, et possidebit montem sanctum meum. | 13 Quando tu griderai, liberinti quelli che tu aduni; ma il vento li porterà via tutti quanti, un soffio li torrà via; ma chi spera in me possederà la terra, ed erederà il monte della mia santità. |
14 Et dicam : Viam facite, præbete iter ; declinate de semita, auferte offendicula de via populi mei. | 14 Ed ei si dirà: Rilevate, rilevate le strade, acconciatele; togliete via gl’intoppi dal cammino del mio popolo. |
15 Quia hæc dicit Excelsus, et Sublimis, habitans æternitatem, et sanctum nomen ejus : in excelso et in sancto habitans, et cum contrito et humili spiritu : ut vivificet spiritum humilium, et vivificet cor contritorum. | 15 Perciocchè, così ha detto l’Alto, e l’Eccelso, che abita l’eternità, e il cui Nome è il Santo: Io abito in luogo alto, e santo, e col contrito, ed umile di spirito; per vivificar lo spirito degli umili, e per vivificare il cuor de’ contriti. |
16 Non enim in sempiternum litigabo, neque usque ad finem irascar, quia spiritus a facie mea egredietur, et flatus ego faciam. | 16 Conciossiachè io non contenda in perpetuo, e non mi adiri in eterno; perciocchè altrimenti ogni spirito, e le anime che io ho fatte, verrebber meno per la mia presenza |
17 Propter iniquitatem avaritiæ ejus iratus sum, et percussi eum. Abscondi a te faciem meam, et indignatus sum ; et abiit vagus in via cordis sui. | 17 Io sono stato adirato per l’iniquità della sua cupidigia, e l’ho percosso; io mi son nascosto, e sono stato indegnato; ma pur quel ribello è andato per la via del suo cuore. |
18 Vias ejus vidi, et sanavi eum ; et reduxi eum, et reddidi consolationes ipsi, et lugentibus ejus. | 18 Io ho vedute le sue vie, e pur lo guarirò, e lo ricondurrò, e restituirò consolazioni a lui, ed a quelli d’infra lui che fanno cordoglio. |
19 Creavi fructum labiorum pacem ; pacem ei qui longe est et qui prope, dixit Dominus, et sanavi eum. | 19 Io creo ciò ch’è proferito con le labbra; pace, pace al lontano, ed al vincino, dice il Signore; ed io lo guarirò. |
20 Impii autem quasi mare fervens, quod quiescere non potest, et redundant fluctus ejus in conculcationem et lutum. | 20 Ma gli empi sono come il mare sospinto, il quale non può quietare, e le cui acque cacciano fuori pantano e fango. |
21 Non est pax impiis, dicit Dominus Deus. | 21 Non vi è niuna pace per gli empi; ha detto l’Iddio mio |