Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Isaiæ 24


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VULGATABIBBIA MARTINI
1 Ecce Dominus dissipabit terram :
et nudabit eam, et affliget faciem ejus,
et disperget habitatores ejus.
1 Ecco, che il Signore desolerà, e spoglierà la terra, e afflitta renderà la faccia di lei, e dispergerà i suoi abitatori.
2 Et erit sicut populus, sic sacerdos ;
et sicut servus, sic dominus ejus ;
sicut ancilla, sic domina ejus ;
sicut emens, sic ille qui vendit ;
sicut fœnerator, sic is qui mutuum accipit ;
sicut qui repetit, sic qui debet.
2 E sarà come il popolo, così il sacerdote; e come lo schiavo, così il padrone; come la serva, così la padrona; come chi compra, così chi vende, come chi dà in prestito, così chi prende; come il creditore, così il debitore.
3 Dissipatione dissipabitur terra, et direptione prædabitur ;
Dominus enim locutus est verbum hoc.
3 Disertata totalmente sarà la terra, e totalmente sarà devastata. Imperocché il Signore ha pronunziata questa parola.
4 Luxit, et defluxit terra, et infirmata est ;
defluxit orbis,
infirmata est altitudo populi terræ.
4 La terra è in lagrime, e si consuma, e vien meno: si consuma il mondo, si consumano gli eccelsi del popolo della terra.
5 Et terra infecta est ab habitatoribus suis,
quia transgressi sunt leges,
mutaverunt jus,
dissipaverunt fœdus sempiternum.
5 La terra è infettata da suoi abitatori; perchè questi han trasgredite le leggi, han cambiato il diritto; hanno sciolta l'alleanza sempiterna.
6 Propter hoc maledictio vorabit terram,
et peccabunt habitatores ejus ;
ideoque insanient cultores ejus,
et relinquentur homines pauci.
6 Per questo la maledizione divorerà la terra, perchè i suoi abitanti son peccatori, e per questo daranno in pazzie que', che in essa dimorano, e scarso numero d'uomini resterà.
7 Luxit vindemia, infirmata est vitis,
ingemuerunt omnes qui lætabantur corde ;
7 La vendemmia è in lutto, la vite ha perduto il vigore: sono in pianto quegli, che erano allegri di cuore.
8 cessavit gaudium tympanorum,
quievit sonitus lætantium,
conticuit dulcedo citharæ.
8 E finito il festoso suono de' timpani, cessò il romoreggiare delle allegre combriccole, la dolce cetra è in silenzio.
9 Cum cantico non bibent vinum ;
amara erit potio bibentibus illam.
9 Non più beranno vino cantando: ogni bevanda sarà amara pei bevitori.
10 Attrita est civitas vanitatis,
clausa est omnis domus, nullo introëunte.
10 La città della vanità si va distruggendo, tutte le case son chiuse, né alcuno più vi entra.
11 Clamor erit super vino in plateis,
deserta est omnia lætitia,
translatum est gaudium terræ.
11 Saran grida nelle contrade per la penuria del vino: ogni solazzo è sbandito: se n'è ita l'allegrezza della terra.
12 Relicta est in urbe solitudo,
et calamitas opprimet portas.
12 In città e rimasa la solitudine, e le porte saranno in desolazione.
13 Quia hæc erunt in medio terræ
in medio populorum,
quomodo si paucæ olivæ quæ remanserunt
excutiantur ex olea et racemi,
cum fuerit finita vindemia.
13 Perocché così avverrà nel mezzo della terra, nel centro de' popoli: come se si scuotano poche olive rimaste sull'albero, e si tolgano i gracimoli finita che sia la vendemmia.
14 Hi levabunt vocem suam, atque laudabunt :
cum glorificatus fuerit Dominus, hinnient de mari.
14 Questi alzeran la lor voce, e intuoneran delle laude: daranno festosi gridi dal mare, allorché sarà stato glorificato il Signore.
15 Propter hoc in doctrinis glorificate Dominum ;
in insulis maris
nomen Domini Dei Israël.
15 Per questo colla dottrina glorificate il Signore, il nome del Signore Dio d'Israele nelle isole del mare.
16 A finibus terræ laudes audivimus,
gloriam Justi.
Et dixi : Secretum meum mihi,
secretum meum mihi.
Væ mihi !
prævaricantes prævaricati sunt,
et prævaricatione transgressorum prævaricati sunt.
16 Dalle estremità della terra abbiamo udito cantarsi laude a gloria del giusto. Ed io dissi: Il mio segreto è per me: il mio segreto è per me: povero me! i prevaricatori hanno prevaricato, ed hanno prevaricato con prevaricazione da protervi.
17 Formido, et fovea, et laqueus
super te, qui habitator es terræ.
17 La scacciata, e la fossa, e il laccio sono per te, che sei abitator della terra.
18 Et erit : qui fugerit a voce formidinis cadet in foveam ;
et qui se explicaverit de fovea tenebitur laqueo ;
quia cataractæ de excelsis apertæ sunt
et concutientur fundamenta terræ.
18 E chi dalla scacciata si salverà, cadrà nella fossa, e chi si salverà dalla fossa, sarà preso al laccio; perocché si apriranno dall'alto le cataratte, e le fondamenta della terra saranno scosse.
19 Confractione confringetur terra,
contritione conteretur terra,
commotione commovebitur terra ;
19 Sarà spezzata con gran fracasso la terra; si spaccherà con crepature grandi la terra; sarà scommossa con isconvolgimento grande la terra,
20 agitatione agitabitur terra sicut ebrius,
et auferetur quasi tabernaculum unius noctis ;
et gravabit eam iniquitas sua,
et corruet, et non adjiciet ut resurgat.
20 Sarà in agitazione la terra come un ubbriaco; e muterà sito come un padiglione, che sta fermo una notte: sarà a lei grave peso la sua iniquità, ed ella cadrà, né potrà più rialzarsi.
21 Et erit : in die illa visitabit Dominus
super militiam cæli in excelso,
et super reges terræ qui sunt super terram ;
21 E in quel giorno visiterà il Signore la milizia del cielo nell'alto: e re della terra, i quali sono sopra la terra.
22 et congregabuntur in congregatione unius fascis in lacum,
et claudentur ibi in carcere,
et post multos dies visitabuntur.
22 E saran riuniti tutti in un fascio nella fossa, e ivi saran chiusi in prigione; ed anche dopo molti giorni saranno visitati.
23 Et erubescet luna, et confundetur sol,
cum regnaverit Dominus exercituum
in monte Sion et in Jerusalem
et in conspectu senum suorum fuerit glorificatus.
23 E la luna arrossirà, e il sole si oscurerà, allorché il Signore Dio degli eserciti sarà entrato al possesso del regno nel monte di Sion, e in Gerusalemme, e sarà glorificato nel cospetto de' suoi seniori.