Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Sapientia 4


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VULGATABIBBIA CEI 2008
1 O quam pulchra est casta generatio, cum claritate !
immortalis est enim memoria illius,
quoniam et apud Deum nota est, et apud homines.
1 Meglio essere senza figli e possedere la virtù,
perché nel ricordo di questa c’è immortalità:
essa è riconosciuta da Dio e dagli uomini.
2 Cum præsens est, imitantur illam,
et desiderant eam cum se eduxerit ;
et in perpetuum coronata triumphat,
incoinquinatorum certaminum præmium vincens.
2 Presente, è imitata,
assente, viene rimpianta;
incoronata, trionfa in eterno,
avendo vinto, in gara, premi incontaminati.
3 Multigena autem impiorum multitudo non erit utilis,
et spuria vitulamina non dabunt radices altas,
nec stabile firmamentum collocabunt.
3 La numerosa discendenza degli empi non servirà a nulla
e dai suoi polloni spuri non metterà profonde radici
né si consoliderà su una base sicura;
4 Etsi in ramis in tempore germinaverint,
infirmiter posita, a vento commovebuntur,
et a nimietate ventorum eradicabuntur.
4 anche se, a suo tempo, essa ramifica,
non essendo ben piantata, sarà scossa dal vento
e sradicata dalla violenza delle bufere.
5 Confringentur enim rami inconsummati ;
et fructus illorum inutiles et acerbi ad manducandum,
et ad nihilum apti.
5 Saranno spezzati i ramoscelli ancora deboli;
il loro frutto sarà inutile, acerbo da mangiare,
e non servirà a nulla.
6 Ex iniquis enim somnis filii qui nascuntur,
testes sunt nequitiæ adversus parentes in interrogatione sua.
6 Infatti i figli nati da sonni illegittimi
saranno testimoni della malvagità dei genitori,
quando su di essi si aprirà l’inchiesta.
7 Justus autem si morte præoccupatus fuerit,
in refrigerio erit ;
7 Il giusto, anche se muore prematuramente,
si troverà in un luogo di riposo.
8 senectus enim venerabilis est non diuturna,
neque annorum numero computata :
cani autem sunt sensus hominis,
8 Vecchiaia veneranda non è quella longeva,
né si misura con il numero degli anni;
9 et ætas senectutis vita immaculata.
9 ma canizie per gli uomini è la saggezza,
età senile è una vita senza macchia.
10 Placens Deo factus est dilectus,
et vivens inter peccatores translatus est.
10 Divenuto caro a Dio, fu amato da lui
e, poiché viveva fra peccatori, fu portato altrove.
11 Raptus est, ne malitia mutaret intellectum ejus,
aut ne fictio deciperet animam illius.
11 Fu rapito, perché la malvagità non alterasse la sua intelligenza
o l’inganno non seducesse la sua anima,
12 Fascinatio enim nugacitatis obscurat bona,
et inconstantia concupiscentiæ transvertit sensum sine malitia.
12 poiché il fascino delle cose frivole oscura tutto ciò che è bello
e il turbine della passione perverte un animo senza malizia.
13 Consummatus in brevi,
explevit tempora multa ;
13 Giunto in breve alla perfezione,
ha conseguito la pienezza di tutta una vita.
14 placita enim erat Deo anima illius :
propter hoc properavit educere illum de medio iniquitatum.
Populi autem videntes, et non intelligentes,
nec ponentes in præcordiis talia,
14 La sua anima era gradita al Signore,
perciò si affrettò a uscire dalla malvagità.
La gente vide ma non capì,
non ha riflettuto su un fatto così importante:
15 quoniam gratia Dei et misericordia est in sanctos ejus,
et respectus in electos illius.
15 grazia e misericordia sono per i suoi eletti
e protezione per i suoi santi.
16 Condemnat autem justus mortuus vivos impios,
et juventus celerius consummata longam vitam injusti.
16 Il giusto, da morto, condannerà gli empi ancora in vita;
una giovinezza, giunta in breve alla conclusione,
condannerà gli empi, pur carichi di anni.
17 Videbunt enim finem sapientis,
et non intelligent quid cogitaverit de illo Deus,
et quare munierit illum Dominus.
17 Infatti vedranno la fine del saggio,
ma non capiranno ciò che Dio aveva deciso a suo riguardo
né per quale scopo il Signore l’aveva posto al sicuro.
18 Videbunt, et contemnent eum ;
illos autem Dominus irridebit.
18 Vedranno e disprezzeranno,
ma il Signore li deriderà.
19 Et erunt post hæc decidentes sine honore,
et in contumelia inter mortuos in perpetuum :
quoniam disrumpet illos inflatos sine voce,
et commovebit illos a fundamentis,
et usque ad supremum desolabuntur,
et erunt gementes, et memoria illorum peribit.
19 Infine diventeranno come un cadavere disonorato,
oggetto di scherno fra i morti, per sempre.
Dio infatti li precipiterà muti, a capofitto,
e li scuoterà dalle fondamenta;
saranno del tutto rovinati,
si troveranno tra dolori
e il loro ricordo perirà.
20 Venient in cogitatione peccatorum suorum timidi,
et traducent illos ex adverso iniquitates ipsorum.
20 Si presenteranno tremanti al rendiconto dei loro peccati;
le loro iniquità si ergeranno contro di loro per accusarli.