Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Epistola di San Iacobo Apostolo 4


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1Onde le battaglie e le contenzioni son in voi? or non dalli vostri desiderii, che cavalcano nelle membra vostre?2Voi desiderate e non avete; uccidete e invidiate, e non potete acquistare; litigate e fate battaglia, e non ricevete, perchè non addimandate.3Chiedete, e non ricevete; però che male addimandate, acciò che ne' vostri desiderii vi consumiate.4Adulteri, non sapete voi che la amicizia di questo mondo è inimica di Dio? Ma qualunque vorrà essere amico di questo secolo, inimico di Dio sarà ordinato.5Or pensate che la Scrittura parli invano: ha invidia il spirito il quale abita in voi?6Ma maggiormente dà grazia; per la qual cosa dice: Iddio contrasta alli superbi, ma alli umili dà grazia.7Adunque state sottoposti a Iddio; e contrastate al diavolo, ed egli fuggirà da voi.8Approssimatevi a Iddio, ed egli s' approssimarà a voi; emundate le vostre mani, peccatori; e purificate i vostri cuori, voi che siete de' doppi animi.9Miseri state e piangete; chè il riso vostro tornerà in pianto, e la vostra allegrezza in tristizia.10Umiliatevi (dunque) nel conspetto del Signore, ed egli esalterà voi (nel tempo della tribulazione).11Non vogliate, fratelli miei, detraere l'uno l'altro di voi; che quelli che fa strazio al fratello, e quelli che giudica il fratello suo, fa strazio alla legge, e giudica la legge. Ma se tu giudichi la legge, non se' fattore della legge, ma giudice.12Però ch' egli è uno il portatore e il giudice della legge, il qual puote (l' anime) perdere e salvare.13Ma tu [chi se'] che giudichi il prossimo tuo? Ecco ora voi che dite: oggi o domani anderemo in quella città, e faremovi l'anno, e mercanteremo;14li quali non sapete, che cosa sarà (a voi) domani.15Però che la vita vostra, che è? un fumo apparendo; e da quindi inanzi sarà sterminata. Per quello e voi dite: se il Signore vorrà, e: se viveremo, faremo questo o quello.16Ma ora voi v' allegrate nelle vostre superbie. Ogni cotale allegrezza è maligna.17Dunque quelli che sa fare il bene, e nol fa, peccato è a lui.