Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Epistola di Santo Paulo alli Romani 5


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1Adunque noi, che siamo giustificati per la fede, abbiamo pace a Dio per il nostro Signore Iesù Cristo.2Per il qual noi avemo via per fede in questa grazia, nella quale noi stiamo, e avemo allegrezza nella speranza della gloria de' figliuoli di Dio.3E ancora avemo allegrezza nelle tribulazioni, sapendo che la tribulazione adopera pazienza,4la pazienza la probazione, e la probazione la speranza.5Ma la speranza non si vergogna, perchè la carità di Dio è messa ne' nostri cuori per lo Spirito Santo, il quale è dato a noi.6Perchè fu Cristo per noi morto, essendo noi infermi, e molto peccatori?7Chè a pena vole altri morire per il giusto; e per il buono (non) si ardisce altri morire.8E in questo magnificò Dio la sua (grande) carità in noi; imperò che essendo noi ancora peccatori,9Cristo per noi fu morto: adunque ora che siamo giustificati nel suo sangue, molto maggiormente saremo salvati dall' ira per lui.10Chè se noi fummo riconciliati a Dio per la morte del suo Figliuolo, essendo noi inimici, molto maggiormente riconciliati, [saremo salvi] nella vita del suo Figliuolo.11E però avemo allegrezza in Dio per il nostro Signore Iesù Cristo, per il quale ricevemmo salvazione.12E secondo che per uno uomo il peccato è entrato in questo mondo, e per lo peccato entrò la morte, e così in gli uomini trapassò la morte, e tutti diventarono peccatori, (e così per uno Cristo entrò la giustizia, e per la giustizia entrò la vita per tutti affatto li giusti).13E insino alla legge (di Moisè) il peccato stava (nascoso) in questo mondo; e non apprezzava l'uomo il peccato, quando la legge non era.14E (imperò) regnò la morte da Adamo insino a Moisè, eziandio sopra coloro che non peccarono, a similitudine del prevaricamento d' Adamo, il quale fu figura di quello (Adamo maggiore) il quale doveva venire, (cioè Cristo).15Ma non è così il dono (di Cristo) come il peccato (d' Adamo); chè se per il peccato d' uno molti sono morti, molto maggiormente la grazia di Dio e il dono nella grazia d' uno uomo Iesù Cristo abbondò in molti.16E non come per uno peccato, così per il dono; imperò che il giudicio e la grazia di Iesù Cristo fu perdonamento di molti peccati.17E ancora [se] per il peccato di una persona la morte regnò nel mondo, molto maggiormente ricevendo l'abbondanza di grazia, di denamento e di giustizia, regnerà la vita per uno Iesù Cristo.18Adunque come che per il peccato d' una persona regnò la morte in tutti gli uomini per condannagione, così per la giustizia d'uno regnerà la vita in tutti gli uomini.19Per inobbedienza [d'uno] siamo diventati tutti peccatori, e così per l' obbedienza d' uno diventiamo molti giusti.20Ma la legge sottoentrò perchè abbondasse il peccato; e in quello luogo abbondò la grazia, dove abbondò il peccato,21acciò che secondo che il peccato regnò nella morte, così la grazia regni per la giustizia nella vita eterna, per Iesù Cristo nostro Signore.