SCRUTATIO

Domenica, 6 luglio 2025 - Sant´Antonio Maria Zaccaria ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 9


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1 E lo predetto Saulo (il quale fu a uccidere Stefano) spirando ancora (cioè tutto animoso e furioso) di minacciare e di percuotere e di uccidere li cristiani, andò al principe delli sacerdoti.1 Intanto Saulo, ancora spirante minacce e stragi contro i discepoli del Signore, presentatosi al sommo sacerdote,
2 E addomandogli, gli dèsse lettere (e autorità e comandamento) alla sinagoga de' giudei ch' erano in Damasco, che li dessono aiuto a prendere e incarcerare, e menare in Ierusalem legati, tutti li cristiani, maschi e femine, ch' elli trovasse in quelle contrade.2 gli chieso lettere per le sinagoghe di Damasco; affin di menare legati a Gerusalemme quanti avesse trovato di quella fede uomini e donno.
3 E andando (con la predetta autorità, e con certi compagni) avvenne che s' appressò a Damasco, e subitamente il circonfulse (e attorniò) una luce dal cielo.3 E durante il viaggio avvenne che avvicinandosi lui a Damasco, d'improvviso una luce del cielo gli sfolgoreggiò d'intorno.
4 Per la quale abbagliato cadde in terra, e udì una voce che disse: Saulo, Saulo, perchè mi persèguiti?4 E caduto per terra sentì una voce che gli disse: Saulo, Saulo, perchè mi perseguiti?
5 Ed elli disse: chi se' tu, Signore (che mi parli)? E la voce disse: io son Iesù Nazareno, il quale tu persèguiti; ma (sappi che) dura cosa è calcitrare contra il stimolo.5 Ed egli chiese: Chi sei, Signore? E l'altro: Io sono Gesù che tu perseguiti; dura cosa è per te ricalcitrare contro il pungolo.
6 Allora Saulo, tremando e tutto stupefatto, disse: Signore, che vuoi ch' io faccia?6 E tremante e stupefatto, Saulo disse: Signore, che vuoi ch'io faccia? E il Signore: Alzati ed entra in città, lì ti sarà detto quello che devi fare.
7 Il Signore disse: sta sù, ed entra nella città, e quivi ti sarà detto quello che tu debbi fare. Le quali cose udendo e vedendo, quelli suoi compagni che con lui erano, stupirono; però che non vedevano alcuno, e pure la voce udivano.7 E i suoi compagni di viaggio restarono attoniti, udendo la voce, ma non vedendo nessuno.
8 Allora Saulo (si rilevò e) rizzossi di terra; e ben che avesse gli occhi aperti, non vedeva niente. Onde li compagni il presero a mano, e menaronlo nella città di Damasco.8 Saulo poi s'alzò da terra, ma aperti gli occhi, non vedeva niente. Allora, menatolo per mano, lo condussero in Damasco,
9 E quivi stette tre dì, che non vide lume, e non mangiò e non bevè.9 ove rimase tre giorni senza vista, senza prendere cibo nè bevanda.
10 E in Damasco era uno discepolo (cristiano), che aveva nome Anania; al quale il Signore apparve in visione, e disse: Anania. Ed elli rispose: eccomi, Signore.10 Or c'era in Damasco un certo discepolo chiamato Anania, al quale il Signore disse in visione: Anania. Ed egli rispose: Eccomi, Signore.
11 Il Signore li disse: sta su, e va in quello luogo che si chiama RETTO, e (domanda) in casa di (uno che si domanda) Iuda, (e) richiedi Saulo di Tarso; tu il troverai, che sta in orazione.11 Ed il Signore a lui: Alzati e va nella strada chiamata la Diritta, e cerca in casa di Giuda uno di Tarso che si chiama Saulo: ecco egli già prega
12 E gli ho mostrato in visione, come uno che ha nome Anania entra a lui, e pone le mani sue sopra lui per alluminarlo.12 (ed ha veduto in visione un uomo di nome Anania andare ad imporgli le mani perchè ricuperi la vista).
13 Allora rispose Anania (al Signore e disse): Signore, ho udito da molti, che questo uomo ha fatto molti mali alli santi tuoi in Ierusalem.13 Anania rispose: Signore, ho da molti sentito dire, riguardo a quest'uomo, quanti mali abbia fatto ai tuoi santi in Gerusalemme.
14 E ha potestà dal principe delli sacerdoti (di pigliare e) di legare tutti quegli che invocano il nome tuo, (e questo è venuto qua).14 E questi ha dai principi dei sacerdoti il potere di arrestare qui tutti quelli che invocano il tuo nome.
15 Allora il Signore li disse: va securamente, però ch' (egli è mutato, e) io l'ho fatto vaso d'elezione, di portare il nome mio dinanzi alle genti e alli re e alli figliuoli d'Israel.15 Ma il Signore gli disse: Va, perchè egli è uno strumento da me eletto a portare il mio nome davanti ai Gentili, ai re ed ai figli d'Israele.
16 E io li mostrerò bene, quante cose e pene li converrà patire (e portare) per il nome mio.16 Ed io gli mostrerò quanto dovrà patire per il mio nome.
17 Allora andò Anania, ed entrò nella casa (del detto Iuda); e trovandolo, sì li pose la mano in capo (e salutollo) e disse: fratello mio Saulo, (il Signore, cioè) Iesù il quale t'apparve nella via, quando venivi qua, sì mi manda a te, acciò ch' .io ti renda il vedere, e si pieno di Spirito Santo.17 E andò Anania, ed entrò in quella casa e, impostegli le mani, disse: Fratello Saulo, il Signore Gesù, quello che t'apparve nella strada per cui venivi, mi ha mandato a te, affinchè tu ricuperi la vista e sii ripieno di Spirito Santo.
18 E incontanente cadettero dagli occhi di Saulo quelle scaglie, e vidde; e poi ricevette il battesimo.18 E in quell'istante caddero dagli occhi di lui come delle scaglie e ricuperò la vista,
19 E prendendo cibo, fu confortato; ed egli stette con i discepoli, ch' erano in Damasco, alquanti dì.19 e, alzatosi, si fece battezzare, quindi, preso del cibo, riacquistò le forze. E stette alcuni giorni coi discepoli che erano a Damasco.
20 Entrando per le sinagoghe, predicava Iesù, (affermando e) mostrando ch' elli era (Cristo, cioè il Messia promesso, e nella legge) Figliuolo di Dio.20 E subito si mise a predicare nelle sinagoghe che Gesù è il Figlio di Dio.
21 Della quale cosa si meravigliavano molti giudei che l'udivano, e dicevano: or non è questo quello il quale perseguitava in Ierusalem tutti quelli che invocavano (e ricordavano) questo nome? e però venne qua, per menarli presi in Ierusalem?21 E tutti quelli che udivano, dicevano stupefatti: Non è costui che in Gerusalemme disperdeva quelli che invocavano questo nome e non è venuto per condurli legati ai principi dei sacerdoti?
22 Ma pur Saulo arditamente predicava, e confondeva li giudei li quali abitavano in Damasco, affermando (e dicendo) che Iesù era Cristo (Figliuolo di Dio).22 Ma Saulo diveniva sempre più forte e confondeva i Giudei che abitavano in Damasco, dimostrando esser Gesù il Cristo.
23 E sopravenendo la pasca della pentecoste, li giudei fecero consiglio d' ucciderlo.23 Or passati molti giorni, i Giudei si misero d'accordo per ucciderlo.
24 E diligentemente guardavano le porte di dì e di notte, sì che non uscisse; la qual cosa essendo revelata a Saulo,24 Ma furono note a Paolo le loro insidie. Essi facevano la guardia dì e notte alle porte per ammazzarlo.
25 li discepoli sì lo calorono di notte in una sporta, fuori dalle mura (di Damasco).25 Ma i discepoli, presolo di nottetempo, lo calarono giù dalle mura mettendolo in una cesta.
26 E pervenendo Saulo in Ierusalem, e volendosi congiungere agli altri cristiani, tutti il fuggivano, e non potevano credere ch' elli fusse per verità diventato discepolo (di Cristo, e fosse battezzato).26 E andatosene a Gerusalemme, cercava di unirsi coi discepoli, ma tutti ne avevano paura, non credendo che fosse discepolo.
27 Allora Barnaba il prese, e menollo agli apostoli, e narrò loro (il modo per ordine della sua conversione, cioè) come andando in Damasco (a perseguitare li cristiani) aveva veduto il Signore nella via, e quello che aveva da lui udito, e come in Damasco aveva predicato Cristo publicamente.27 Però Barnaba, presolo con sè, lo menò dagli Apostoli, ed espose loro come nella via egli avesse veduto il Signore che gli aveva parlato, e come in Damasco avesse francamente predicato nel nome di Gesù.
28 E allora gli apostoli il ricevettero, ed era con loro.28 E andava e stava con essi in Gerusalemme, predicando coraggiosamente nel nome del Signore.
29 E parlava e disputava con giudei e con greci; per la quale cosa quelli procuravano d' ucciderlo.29 E parlava coi Gentili e disputava coi Greci; ma essi cercavano di ucciderlo.
30 La quale cosa conoscendo gli apostoli, il mandorono a Cesarea, e quindi a Tarso.30 Ciò saputo, i fratelli lo accompagnarono a Cesarea, e di là lo fecero partire per Tarso.
31 E (per quelli tempi) la Chiesa per tutta la Iudea e Galilea e Samaria avea pace, e cresceva in buona edificazione e timore di Dio, e Dio la riempiva. della consolazione del suo Santo Spirito.31 Così la Chiesa aveva pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria, e si edificava, camminando nel timor di Dio, ed era ricolma della consolazione dello Spirito Santo.
32 Or avvenne che passando Pietro per le predette contrade, pervenne a quelli santi cristiani, che abitavano nelle contrade di Lidda.32 Or avvenne che Pietro andando a visitare tutti i fedeli, giunse dai santi che abitavano in Lidda.
33 Trovò lì uno uomo, che avea nome Enea, il quale era stato paralitico per bene VIII anni, e giaceva in su uno letticciuolo.33 E ci trovò un uomo chiamato Enea che da otto anni giaceva paralitico in letto.
34 Al quale Pietro (avendo compassione, sì lo chiamò, e) disse: Enea, io prego il nostro Signore Iesù Cristo, che ti sani; (e poi disse:) sta su, e sii guarito. E incontanente si levò (su sano e libero).34 E Pietro gli disse: Enea, il Signore Geesù Cristo ti risana, alzati ed accomoda il tuo letto. E subito si rrizzò.
35 E ciò vedendo, molti li quali abitavano nella predetta terra di Lidda e di Sarona, si convertirono alla fede di Cristo.35 E lo videro tutti gli ambitanti di Lidda e di Saron, i quali si convertirono al Signore.
36 E nella terra di Ioppe fu una (devota) discepola (di Pietro e degli altri apostoli), la quale avea nome Tabita, che in altra lingua viene a dire Dorcas. Questa era piena di (molte) buone opere, e molte elemosine faceva (a' poveri cristiani).36 C'era poi in Ioppe una certa discepola, di nome Tabita, che interpretato vuol dire Dorcade. Essa era ricca di buone opere e faceva molte elemosine.
37 Or avvenne, che in quelli dì (che Pietro era in Lidda) ella infermossi e morì; e poi che il corpo suo fu lavato, sì il puosono in uno certo cenaculo.37 Or avvenne che in quei giorni, ammalatasi, morì. E, lavatala, la posero nel cenacolo.
38 E per che Ioppe era molto appresso a Lidda, parve alli discepoli a farlo sapere a Pietro, (come Tabita era morta, inanzi ch' ella si sepellisse); e mandoronli due giovani (per li quali il mandarono) pregando che non indugiasse di venire a loro.38 Ed essendo Lidda vicina a Ioppe, i discepoli avendo sentito che vi si trovava Pietro, gli mandarono due uomini a pregarlo: Non ti rincresca di venir fino a noi.
39 Onde Pietro si mosse, e venne con loro. E poi che fu pervenuto in Ioppe nel predetto cenacolo (nel quale Tabita giaceva morta, e) molte vedove l' attorniorono piangendo, e mostrando le toniche e gonnelle le quali la predetta Tabita faceva (e dava) loro (per elemosina).39 Pietro, alzatosi, andò con essi. E come fu arrivato, lo condussero in un cenacolo e lo attorniarono piangendo tutte le vedove, mostrandogli le tuniche e le vesti che Dorcade loro faceva.
40 Allora Pietro mandandoli tutti fuori, (rimasto solo), si pose in ginocchione (nel predetto cenacolo) e orò; e poi si rivolse al corpo della morta, e (con grande fiducia) disse: Tabita, sta su. Allora quella (incontinente) aperse gli occhi, e vedendo Pietro si drizzò a sedere.40 Ma Pietro, fatti uscire tutti, postosi in ginocchio, si mise a pregare, e, voltosi al corpo, disse: Tabita, alzati. E quella apri gli occhi, e visto Pietro si mise a sedere.
41 E allora Pietro la prese per la mano, e drizzolla in piedi; e chiamando quelli cristiani che 'erano, sì la rassegnò loro viva.41 Poi datale una mano, la fece alzare. E chiamati i santi e le vedove la presentò loro viva.
42 (La quale virtù e) il quale miracolo pubblicandosi per le contrade di Ioppe, molti si convertirono alla fede di Cristo.42 Si seppe ciò in tutta Ioppe e molti credettero nel Signore.
43 E dopo molti dì, che Pietro stette nel predetto luogo di Ioppe, appresso uno coriario che aveva nome Simone,43 E Pietro si fermò parecchi giorni in Ioppe, in casa di un certo Simone cuoiaio.