Scrutatio

Mercoledi, 21 maggio 2025 - Santi Martiri Messicani (Cristoforo Magallanes Jara e 24 compagni) ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Luca 5


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BIBBIA VOLGAREDIODATI
1 E fatto è, conciosia che le turbe accorrevano a lui per udire la parola di Dio, ed egli era a lato allo stagno di Genesaret.1 OR avvenne che, essendogli la moltitudine addosso, per udir la parola di Dio, e stando egli in piè presso del lago di Gennesaret;
2 E vedendo due navi stare a lato al stagno; e li pescatori erano discesi, e lavavano le reti;2 vide due navicelle ch’erano presso della riva del lago, delle quali erano smontati i pescatori, e lavavano le lor reti.
3 Iesù montò in una di quelle navi, la quale era di Simone, e pregollo che si scostasse un poco dalla terra. E sedendo Iesù nella navicella, ammaestrava la turba.3 Ed essendo montato in una di quelle, la quale era di Simone, lo pregò che si allargasse un poco lungi da terra. E postosi a sedere, ammaestrava le turbe d’in su la navicella.
4 E come ristette di parlare, disse a Simone: va nell' alto mare (infra la cava), e gittate le vostre reti a' pesci.4 E come fu restato di parlare, disse a Simone: Allargati in acqua, e calate le vostre reti per pescare.
5 E Simone gli rispose, e disse: precettore, per tutta notte abbiamo pescato, e nulla abbiamo preso; ma nel tuo nome gitteremo le reti.5 E Simone, rispondendo, gli disse: Maestro, noi ci siamo affaticati tutta la notte, e non abbiam preso nulla; ma pure, alla tua parola, io calerò la rete.
6 E gittando le reti, preseno grande moltitudine di pesci, in tanto che le reti rompevansi.6 E fatto questo, rinchiusero gran moltitudine di pesci; e la lor rete si rompeva.
7 E cennò alli compagni ch' erano nell' altra navicella, che andassero ad aiutargli; ed egli vennero, ed empirono ambedue le navicelle, intanto che quasi affondavano.7 Ed accennarono a’ lor compagni, ch’erano nell’altra navicella, che venissero per aiutarli. Ed essi vennero, ed empierono amendue le navicelle, talchè affondavano.
8 E vedendo questo, Simone Pietro gittossi in ginocchioni, e disse: pàrtiti da me, Signore, chè io sono uomo peccatore.8 E Simon Pietro, veduto questo, si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: Signore, dipartiti da me; perciocchè io son uomo peccatore.
9 Imperò che uno grande stupore l' avea compreso, e tutti quelli ch' erano con lui, in quella profonda aveano fatta di pesci.9 Poichè spavento aveva occupato lui, e tutti coloro che eran con lui, per la presa de’ pesci che aveano fatta.
10 E simigliante (erano compresi di stupore) Iacobo e Ioanne figliuoli di Zebedeo, li quali erano compagni di Simone. Disse Iesù a Simone: non temere, imperò che dopo questo sarai ancora pescatore di uomini.10 Simigliantemente ancora Giacomo, e Giovanni, figliuol di Zebedeo, ch’eran compagni di Simone. E Gesù disse a Simone: Non temere; da ora innanzi tu sarai prenditore d’uomini vivi.
11 E questi menarono le navi a terra; e abbandonorono ogni cosa, e seguitorono lui.11 Ed essi, condotte le navicelle a terra, lasciarono ogni cosa, e lo seguitarono
12 E fatto è, ch' egli essendo in una delle città, ecco che uno uomo pieno di lepra, vedendo Iesù, e gittato a terra, pregollo dicendo: messere, se vogli, tu mi puoi mondare.12 OR avvenne che mentre egli era in una di quelle città, ecco un uomo pien di lebbra, il quale, veduto Gesù, e gettatosi sopra la faccia in terra, lo pregò, dicendo: Signore, se tu vuoi, tu puoi mondarmi.
13 Ed egli estendendo la mano, toccollo dicendo: voglio, sii mondato. E incontanente partissi da lui la lepra.13 Ed egli, distesa la mano, lo toccò, dicendo: Sì, io lo voglio, sii netto. E subito la lebbra si partì da lui.
14 Ed egli li comandò che a nullo dicesse, ma: vattene, e mòstrati al sacerdote, e offerisci l'offerta della tua mondazione, come ha comandato Moisè, in loro testimonianza.14 Ed egli gli comandò di non dirlo ad alcuno; anzi va’, diss’egli, mostrati al sacerdote, ed offerisci, per la tua purificazione, secondo che Mosè ha ordinato in testimonianza a loro.
15 E molto più spargevasi il parlare di lui; e raunavasi a lui molta turba per udirlo, e [accid che] fussero sanati delle loro infermità.15 E la fama di lui si spandeva vie più; e molte turbe si raunavano per udirlo, e per esser da lui guarite delle loro infermità.
16 Ma egli sedeva nel deserto, e orava.16 Ma egli si sottraeva ne’ deserti, ed orava
17 E fatto è uno giorno, ed egli sedendo ammaestrava; e quivi erano Farisei e dottori della legge, e anche sedevano, li quali erano venuti di tutte le castella di Iudea e di Galilea e di Ierusalem; e la virtù del Signore sanava tutti li infermi.17 ED avvenne un di que’ giorni, ch’egli insegnava; e quivi sedevano de’ Farisei, e de’ dottori della legge, i quali eran venuti di tutte le castella della Galilea, e della Giudea, e di Gerusalemme; e la virtù del Signore era quivi presente, per sanarli.
18 E giugnendo quivi uomini che portavano nel letto uno paralitico, li quali cercavano di ponerlo dinanzi a Iesù;18 Ed ecco certi uomini, che portavano sopra un letto un uomo paralitico, e cercavano di portarlo dentro, e di metterlo davanti a lui.
19 e non trovando da quale lato potessero ponerlo, per cagione della molta turba, salirono sopra il tetto, e per lo tetto puoserlo dinanzi a Iesù.19 E non trovando onde lo potessero metter dentro, per la moltitudine, salirono sopra il tetto della casa, e lo calaron pe’ tegoli, insieme col letticello, ivi in mezzo, davanti a Gesù.
20 E vedendo Iesù la fede loro, disse (al paralitico): perdonati ti sono li tuoi peccati.20 Ed egli, veduta la lor fede, disse a colui: Uomo, i tuoi peccati ti son rimessi.
21 Allora li Scribi incominciorono a pensare e a dire, che costui biastema; imperò che niuno puote perdonare li peccati altro che solo Iddio.21 E gli Scribi e i Farisei presero a ragionare, dicendo: Chi è costui che pronunzia bestemmie? chi può rimettere i peccati, se non Iddio solo?
22 E conoscendo Iesù loro cogitazioni, disse a loro perchè pensate male nelli vostri cuori?22 Ma Gesù, riconosciuti i lor ragionamenti, fece lor motto, e disse: Che ragionate voi ne’ vostri cuori?
23 Onde, quale è più agevole, a dire i tuoi peccati ti sono perdonati, o a dire: lèvati su, e va?23 Quale è più agevole, dire: I tuoi peccati ti son rimessi, ovver dire: Levati, e cammina?
24 Ma acciò che sappiate che il Figliuolo dell' uomo ha potestà in terra di perdonare li peccati, e' disse al paralitico: a te dico (paralitico), lèvati su, e togli il letto tuo, e vanne alla casa tua.24 Ora, acciocchè voi sappiate che il Figliuol dell’uomo ha autorità in terra di rimettere i peccati: Io ti dico disse egli al paralitico: Levati, e togli il tuo letticello, e vattene a casa tua.
25 Ed egli immantinente levossi dinanzi a loro, e tolse il letto nel quale giaceva; e magnificando Iddio, andossene a casa sua.25 Ed egli, in quello stante, levatosi nel lor cospetto, e tolto in su le spalle ciò sopra di che giaceva, se ne andò a casa sua, glorificando Iddio.
26 E tutti furono pieni di stupore,.. dicevano: noi abbiamo oggi veduto cose meravigliose.26 E stupore occupò tutti, e glorificavano Iddio, ed eran pieni di paura, dicendo: Oggi noi abbiam vedute cose strane
27 E dopo questo vide Iesù uno uomo pubblicano, il quale avea nome Levi, che sedeva al banco; e (Iesù) gli disse: sèguitami.27 E DOPO queste cose, egli uscì, e vide un pubblicano, detto per nome Levi, che sedeva al banco della gabella, e gli disse: Seguitami.
28 Ed egli (incontanente) abbandonò ogni cosa, e levossi, e seguitollo.28 Ed egli, lasciato ogni cosa, si levò, e lo seguitò.
29 E fecegli uno grande convito in casa sua; e avevano grande turba di pubblicani, e di altra gente assai, a mangiare.29 E Levi gli fece un gran convito in casa sua; e la moltitudine di pubblicani, e di altri, ch’eran con loro a tavola, era grande.
30 E gli Scribi e i Farisei mormoravano, e dicevano alli discepoli di Iesù: perchè mangiate voi con li pubblicani e peccatori?30 E gli Scribi e i Farisei di quel luogo mormoravano contro a’ discepoli di Gesù, dicendo: Perchè mangiate, e bevete co’ pubblicani, e co’ peccatori?
31 Respuose Iesù, e disse: non hanno bisogno del medico coloro che sono sani, ma quelli che sono infermi.31 E Gesù, rispondendo, disse loro: I sani non han bisogno di medico, ma i malati.
32 Onde io non sono venuto a chiamare gli giusti, ma li peccatori a penitenza.32 Io non son venuto per chiamare i giusti, anzi i peccatori, a ravvedimento.
33 E coloro gli dissero il perchè gli discepoli di Ioanne continuamente digiunano, e fanno le obsecrazioni, e similmente quelli de' Farisei; ma li tuoi manucano e bevono?33 ED essi gli dissero: Perchè i discepoli di Giovanni, e simigliantemente que’ de’ Farisei, digiunano eglino, e fanno spesso orazioni, ed i tuoi mangiano, e bevono?
34 Alli quali egli disse: or potete voi far digiunare li figliuoli del sposo, mentre che con loro è il sposo?34 Ed egli disse loro: Potete voi far digiunare quei della camera delle nozze, mentre lo sposo è con loro?
35 Ma verranno li giorni, quando a quelli sarà levato il sposo; allora digiunerauno in quelli giorni.35 Ma i giorni verranno, che lo sposo sarà loro tolto, ed allora in que’ giorni digiuneranno.
36 Ed etiam dicevali la similitudine: come nullo puone la commissura, togliendola dal nuovo vestimento, nel vestimento vecchio; altramente rompesi il nuovo, e la commissura del nuovo non si conviene al vecchio.36 Disse loro, oltre a ciò, una similitudine: Niuno straccia un pezzo da un vestimento nuovo per metterlo sopra un vestimento vecchio; altrimenti, egli straccia quel nuovo, e la pezza tolta dal nuovo non si confà al vecchio.
37 E nullo pone il vino nuovo nelli otri vecchi; altramente il vino nuovo rompe gli otri vecchi, e spargesi il vino, e gli otri periranno.37 Parimente, niuno mette vin nuovo in otri vecchi; altrimenti, il vin nuovo rompe gli otri, ed esso si spande, e gli otri si perdono.
38 Ma egli è da ponere il vino nuovo negli otri nuovi; e l' uno l'altro conservansi.38 Ma convien mettere il vin nuovo in otri nuovi, ed amendue si conserveranno.
39 E nullo, bevendo il vino vecchio, incontinente vuol il nuovo; imperò ch' egli dice: egli è migliore il vecchio.39 Niuno ancora, avendo bevuto del vin vecchio, vuol subito del nuovo; perciocchè egli dice: Il vecchio val meglio