Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Marco 2


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1E dopo alcuni giorni un' altra volta entrò in Cafarnao.2E fu udito come egli era in casa, e molti raunoronsi a lui, per modo che il luogo non poteva capire, etiam insino alla porta; e a loro predicava.3Al quale vennero quattro uomini, portanti uno paralitico.4E quelli non potendo appresentarlo davanti a lui per la molta turba, scoprittero il tetto della casa nella quale egli era; e avendola discoperta, calorono giuso il letto nel quale il paralitico giaceva.5E vedendo Iesù la loro fede, disse al paralitico: figliuolo, ti sono perdonati li tuoi peccati.6Ed erano alcuni Scribi, sedendo ivi, li quali pensavano ne' suoi cuori:7Costui come parla a tale modo? egli blasfema. Chi può perdonare le peccata, salvo solo Dio?8La quale cosa incontanente conosciuta Iesù per il suo spirito, come a tal modo pensavano dentro da sè, dice Jesù a quelli: il perchè pensate voi queste cose nelli vostri cuori?9Quale è più facile, dire al paralitico: a te sono perdonati li tuoi peccatî, ovvero dire: lèvati, togli il letto tuo, e vattene (nella casa tua)?10Ma acciò che voi sappiate che lo Figliuolo dell' uomo ha podestade in terra di perdonare le peccata, disse allo paralitico:11Io ti dico: sta su, togli lo letto tuo, e vanne a casa tua.12E levossi il paralitico incontanente, e in presenza di tutti tolse il suo letto, e partissi quindi, per modo che tutti maraviglioronsi, e onorificorono Iddio, dicendo: come? giammai non abbiamo veduto simil cosa.13E ancora uscitte fuori al mare; e tutta la turba veniva a lui, ed egli gli predicava.14E passando quindi, vide Levi di Alfeo sedente nel banco da cambio, e dissegli: vieni dopo me. Ed egli levato andò dopo lui.15E fatto è, ch' essendo a mangiare nella casa di colui, insieme con Iesù sedevano a mangiare molti pubblicani e peccatori, ed etiam li suoi discepoli; eranvi etiam molti altri che il seguitavano.16Onde vedendo li Scribi e Farisei come egli mangiava con li pubblicani e peccatori, dissero alli suoi discepoli: il perchè il maestro vostro manduca e beve con li pubblicani e peccatori?17Udito questo, Iesù dissegli: li uomini sani non hanno bisogno del medico, ma sì beni li infermi; certo non sono venuto a chiamare li giusti, ma li peccatori.18Onde li discepoli di Ioanne e li Farisei erano ivi, li quali digiunavano; e vennero, e li dissero: il perchè li discepoli di Ioanne e li Farisei digiunano, ma li tuoi discepoli non digiunano?19Alli quali disse Iesù: adunque possono li figliuoli delle nozze, mentre ch' egli è il sposo con quelli, digiunare? Mentre che hanno seco il sposo, non possono digiunare.20Ma verranno gli giorni che gli sarà levato il sposo da loro; e allora in quelli giorni digiuneranno.21Niuno aggiugne, cucendo, il panno nuovo al vecchio vestimento; altrimenti egli levarà il supplimento nuovo dal vecchio, e farassi maggiore squarcione.22E nullo puone il vino nuovo nelli otri vecchi; altrimenti il vino rompe li otri, e spargerassi il vino, e periranno li otri; ma si deve ponere il vino nuovo negli otri nuovi.23E fatto è un'altra fiata: andando egli per le biade nel giorno del sabbato, e gli suoi discepoli cominciorono andare e cavare le spiche.24Onde vedendo gli Farisei, gli dicevano: ecco quel che fanno li tuoi discepoli nel giorno del sabbato! loro fanno cosa che a nullo è lecita a fare.25Alli quali disse Iesù: non avete mai letto quel che fece David, quando fu costretto per necesrità, essendo affamato co' suoi ch' erano con lui?26Come egli entrò nella casa di Dio sotto Abiatar, principe de' sacerdoti, e manucò il pane della proposizione, il quale a nullo era lecito manducare, salvo alli sacerdoti, ed egli sì lo dette a quelli che erano con lui?27E ancora dicevali: egli è fatto il sabbato per lo uomo, e non lo uomo per il sabbato.28E però il Figliuolo dell' uomo è signore etiam del sabbato.