SCRUTATIO

Giovedi, 21 agosto 2025 - San Pio X papa ( Letture di oggi)

Ieremia 52


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1 Era Sedecia figliuolo di ventiuno anno, quando egli incominciò a regnare; e regnò undici anni in Ierusalem; e il nome della sua madre è Amital, figliuola di Ieremia di Lobna.1 Genecia avea ventun' anno quando cominciò a regnare, e regnò undici anni in Gerusalemme. La sua madre chiamavasi Amital figliuola di Geremia di Lobna.
2 Ed egli fece male negli occhi del Signore, secondo tutte le cose che avea fatto Ioachim.2 Ed ei peccò davanti al Signore, facendo in tutto, e per tutto quel, che avea fatto Joachim.
3 Imperò che il furore del Signore era in Ierusalem e in Giuda, insino al tempo che egli gli gittoe dalla faccia sua; e partissi Sedecia dal re di Babilonia.3 Perocché il Signore era irritato contro Gerusalemme, e contro Giuda si altamente, che volea rigettarli da se. E Sedecia si ribellò contro il re di Babilonia.
4 E fatto è che nel nono anno del regno suo, nel decimo mese e il decimo di del mese, venne Nabucodonosor, re di Babilonia, egli e tutto il suo esèrcito contra di Ierusalem; e assediorla, e per dintorno alla città edificorono luoghi munitissimi (a combattere).4 E l'anno nono del suo regno, il decimo mese, a' dieci del mese, Nabucodonosor re di Babilonia si mosse egli, e tutto il suo esercito contro Gerusalemme, e la assediarono, e la cinsero di circonvallazione.
5 E fue assediata la città per insino all' undecimo anno del regno di Sedecia.5 E la città rimase assediata fino all'undecimo anno di Sedecia.
6 E nel quarto mese, nel nono giorno del mese, sostenne Ierusalem la fame; e non v'era vittualia al populo della terra.6 Ma il quarto mese, ai nove del mese, la fame s'impossessò della città, e il popolo non avea di che nutrirsi.
7 E, ruinata la città, fuggittero tutti gli uomini combattitori, li quali uscittero di notte fuori della città, per la via della porta la quale è fra due mura, che conduce all' orto del re, assediando li Caldei la città per dintorno, e andorono per la via che mena all' eremo.7 Ed eran conquassate le mura della città, e tutti i suoi guerrieri si fuggirono, e usciron dalla città di notte per la via della porta, che è tralle due muraglie, e conduce al giardino del re (mentre i Caldei cingevano all'intorno a la città), e se n'andarono per la strada, che mena al deserto.
8 Di che l' esercito de' Caldei perseguitò il re, e pigliorono Sedecia nel deserto che è appresso a Gerico; e da lui fuggitte tutta sua compagnia.8 E L'esercito de' Caldei tenne dietro al re, e presero Sedecia nel deserto, che è vicino a Gerico, e tutti que', che l'accompagnavano, lo abbandonarono.
9 E quelli, avendo pigliato il re, condusserlo al re di Babilonia in Reblata, la quale è nella terra di Emat; e parlolli li giudicii.9 E preso il re, lo condussero al re di Babilonia in Reblatha, che è nella terra di Emath, e questi pronunziò la sentenza contro di lui.
10 Onde il re di Babilonia uccise gli figliuoli di Sedecia nelli suoi occhi; ed etiam uccise in Reblata tutti li principi di Giuda.10 E il re di Babilonia fece scannare i figliuoli di Sedecia sotto i suoi occhi; ed uccise eziandio tutti i principi di Giuda in Reblatha.
11 E cavò gli occhi di Sedecia, e poselo legato ne' ceppi; e menollo il re di Babilonia in Babilonia, e poselo nella casa della prigione insino al giorno della sua morte.11 E fece cavare gli occhi a Sedecia, e lo mise in ceppi, e il re di Babilonia lo condusse a Babilonia, e lo cacciò in prigione per sino al dì della sue morte.
12 Di che nel quinto mese, nel decimo die del mese; egli è il decimo nono anno di Nabucodonosor re di Babilonia; venne Nabuzardan, principe dell' esèrcito, il quale stava dinanzi al re di Babilonia in Ierusalem.12 Il quinto mese, a' dieci del mese che correa l'anno decimonono di Nabucodonosor re di Babilonia, arrivò Nabuzardan capitano dell'esercito, il quale comandava per ordine del re di Babilonia in Gerusalemme,
13 E abbruciò la casa del Signore e la casa del re e tutte le case di Ierusalem; e ogni grande casa abbrucioe con il fuoco.13 E bruciò la casa del Signore, e la casa del re, e tutte le case di Gerusalemme, e tutti i gran palazzi consumò colle fiamme.
14 E l' esèrcito de' Caldei, il quale era con il ?maestro de' cavalieri, distrusse tutto il muro di Ierusalem per dintorno.14 E tutto il muro, che cingeva Gerusalemme fu atterrato da tutto l'esercito de' Caldei, che v'era col suo capitano.
15 Ma li rimasti del povero popolo, e lo rimanente del popolo ch' era rimaso nella città, e delli fuggitivi che erano andati al re di Babilonia e tutti gli altri della moltitudine transportò Nabuzardan, principe della cavalleria.15 E quello, che nella città era rimaso di povera gente, e gli avanzi del volgo, e di disertori, che si erano rifugiati presso il re di Babilonia, e tutto il resto della turba li trasportò Nabuzardan capitano dell'esercito a Babilonia.
16 Ma de' poveri della terra lasciò Nabuzardan, principe della milizia, li operatori delle vigne e delle terre (li poveri).16 De' poveri poi del paese Nabuzardan capitano dell'esercito vi lasciò i vignaiuoli, e i lavoratori della terra.
17 Di che etiam li Caldei (ruppero e) fracassorono le colonne di metallo, le quali erano nella casa del Signore, e le basi, e il mare di rame il quale era nella casa del Signore; e portorono ogni loro metallo in Babilonia.17 E i Caldei pure fecer in pezzi le colonne di bronzo, che erano nella casa del Signore, e i piedistalli, e il mare di bronzo, che era nella casa del Signore, e tutto il bronzo lo portarono a Babilonia.
18 E le caldaie e li tredenti a trarre fuori le carni, e li salterii e le ancristare e li mortarioli, e tolsero tutti li vasi di metallo che erano nel ministerio,18 E portaron via le caldaie, e le padelle, e i salteri, e le coppe, e i mortaj, e tutti i vasi di bronzo, che servivano ad uso del tempio,
19 e li vaselli e le macine timiame (cioè alcuno vaso) e li urcioli e li bacini e li candelieri e li mortari e li sifi; e tutte quelle [cose] che erano di auro tolse (da) per sè lo maestro della milizia, e così quelle che erano di argento.19 E il capitano dell'esercito prese le idrie e i turiboli, e gli orci, e i catini, e i candellieri, e i mortaj, e le tazze, e quanto vi era sia di oro, sia di argento;
20 Tolse etiam (il principe de' cavalieri) le colonne, e uno mare (cioè conca) e dodici vitelli di rame, che erano sotto le basi, le quali tutte cose avea fatto il re Salamone nella casa del Signore; tanto erano li vasi, che non v' era peso di loro.20 E le due colonne, e il mare, e i dodici vitelli di bronzo, che erano sotto i piedistalli, fatti dal re Salomone nella casa del Signore. Era immenso il peso del bronzo di tutti questi vasi.
21 Di che, delle colonne l' una era alta di diciotto cubiti, e la funicella di dodici cubiti intorniava quella; ed eravi la sua grossezza quattro digiti, ed era cavata dalla parte dentro.21 E quanto alle colonne, ognuna delle colonne avea diciotto cubiti d'altezza, e una corda di dodici cubiti faceva il suo giro, e avea quattro dita di grossezza, e dentro era vuota.
22 E sopra l'una e l'altra erano li capitelli di metallo; ed era uno capitello alto cinque cubiti; ed eravi la reticella e li pomi granati sopra la corona per dintorno; tutti erano di metallo e melagrane.22 E i capitelli dell'una, e dell'altra eran di bronzo. L'altezza di un capitello era cinque cubiti, e vi erano delle reticelle, e de' meligranati, che lo coprivano all'intorno; e il tutto era di bronzo. Così pure l'altra colonna, e i meligranati.
23 E dependevano novantasei pomi granati; e tutti erano attorniati da cento reticelle.23 E i meligranati pendenti erano novantasei; e in tutto i meligranati erano cento circondati dalle reticelle.
24 E pigliò etiam il maestro delli cavalieri Saraia, lo primo (e sommo) sacerdote, e Sofonia sacerdote secondo, e tre guardiani del portico.24 E il capitano dell'esercito prese ancor Saraia primo sacerdote, e Sofonia secondo sacerdote, e i tre custodi del vestibolo.
25 E della città tolse uno eunuco, il quale era principe sopra gli uomini combattitori; e sette uomini di quelli che vedeano la faccia del re, che si trovorono nella città; e il scrivano principe de' cavalieri, il quale probava gli tironi; ed etiam sessanta uomini del popolo della terra, che furono trovati in mezzo della città.25 E levò ancora dalla città un eunuco, che avea la soprintendenza delle milizie, e sette persone di quelle, che stavano davanti alla faccia del re, che furono trovate nella città; e il segretario capo delle milizie, che esercitava i soldati novizi, e sessanta uomini del volgo, che si trovarono dentro la città.
26 Di che Nabuzardan, principe dell' esèrcito tolse costoro, e menolli al re di Babilonia in Reblata.26 E Nabuzardan capitano dell'esercito li prese, e li condusse al re di Babilonia a Reblatha.
27 E il re di Babilonia gli uccise in Reblata nella terra di Emat; e (il popolo di) Giuda fu translato dalla terra sua.27 E il re di Babilonia li fece tutti uccidere in Reblatha nella terra di Emath. E Giuda fu condotto fuori della sua terra.
28 Questo è il populo che Nabucodonosor transferì; nel settimo anno tre milia e ventitre giudei;28 Questa è la gente trasportata da Nabucodonosor anno settimo, tre mila, e ventitre Giudei:
29 nell'ottavo decimo anno egli transferì da Ierusalem ottocento e trenta due (milia) anime;29 L'anno decimo ottavo di Nabucodonosor, ottocento trentadue persone da Gerusalemme:
30 nel vigesimo terzo anno di Nabucodonosor, Nabuzardan maestro delli cavalieri transferì settecento quaranta cinque anime di giudei; tutti adunque furono quattro milia e secento anime.30 L'anno ventitre di Nabucodonosor, Nabuzardan capitano dell'esercito a trasportò settecento quarantacinque i Giudei: in tutti perciò quattromila, seicento persone.
31 E fatto è che nel trigesimo settimo anno della transmigrazione di Ioachin, re di Giuda, nel duodecimo mese, nel vigesimo quinto dì del mese, Evilmerodac, re di Babilonia, nell' anno del suo regno, esaltò il capo di Ioachin, re di Giuda, e trasselo fuori della casa della prigione.31 E l'anno trentasettesimo della trasmigrazione di Joachin re di Giuda, e il decimo mese, ai venticinque del mese, Evilmerodach re di Babilonia il primo anno del suo regno fé alzar la testa a Joachin re di Giuda, e lo cavò di prigione.
32 E con lui parlò pacificamente, ed egli puose il suo trono sopra li troni de' re li quali erano dopo di sè in Babilonia.32 E lo consolò con buone parole, e lo fece sedere al di sopra dei re, che egli avea alla sua corte in Babilonia.
33 E mutolli le vestimenta della sua prigione, e in sua presenza mangiava il pane sempre in tutti li giorni della sua vita.33 E li fece cangiare gli abiti, ch'ei o portava nella prigione, e lo fece mangiare alla sua tavola fino a tanto, ch'ei visse:
34 E a lui daransi continuamente li cibi, de' cibi del re di Babilonia, ordinati per ciascuno die, insino al die della sua morte, in tutti li dì della sua vita.34 E il suo mantenimento gli fu a assegnato dal re di Babilonia in perpetuo, tanto per giorno, fino al dì della sua morte per tutti i giorni, ch'ei visse.