Scrutatio

Lunedi, 19 maggio 2025 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

Tobia 12


font
BIBBIA VOLGAREVULGATA
1 Allora Tobia (vecchio) chiamò a se il suo figliuolo (Tobia), e sì gli disse: che possiamo noi dare a questo uomo santo, il quale venne teco?1 Tunc vocavit ad se Tobias filium suum, dixitque ei : Quid possumus dare viro isti sancto, qui venit tecum ?
2 E rispondendo Tobia disse: padre, che mercede gli renderemo? o quale cosa potrà essere degna a' suoi benefizii?2 Respondens Tobias, dixit patri suo : Pater, quam mercedem dabimus ei ? aut quid dignum poterit esse beneficiis ejus ?
3 Egli mi menò e mi rimenò sano (e salvo), ed egli riacquistò la pecunia di Gabelo; egli mi fece avere moglie, e cacciò da lei il demonio; al padre e alla madre sua diede letizia; e me medesimo campoe dal pesce il quale mi volea divorare; e a te hae fatto vedere il lume del cielo, e per lui siamo ripieni d' ogni bene. Or dunque che potremo noi dare a lui, che fosse degno a tante cose?3 Me duxit et reduxit sanum, pecuniam a Gabelo ipse recepit, uxorem ipse me habere fecit, et dæmonium ab ea ipse compescuit : gaudium parentibus ejus fecit, meipsum a devoratione piscis eripuit, te quoque videre fecit lumen cæli, et bonis omnibus per eum repleti sumus. Quid illi ad hæc poterimus dignum dare ?
4 Ma io ti priego, padre mio, che noi il preghiamo, s'egli il consente, ch' egli pigli la metà di tutto ciò che noi abbiamo recato.4 Sed peto te, pater mi, ut roges eum, si forte dignabitur medietatem de omnibus quæ allata sunt, sibi assumere.
5 Adunque il padre e il figliuolo il chiamarono, e trasserlo da una parte, e pregaronlo ch' egli dovesse pigliare la metà di tutte le cose che loro aveano recato.5 Et vocantes eum, pater scilicet et filius, tulerunt eum in partem : et rogare cœperunt ut dignaretur dimidiam partem omnium quæ attulerant acceptam habere.
6 Allora disse egli celatamente a loro: benedite Iddio del cielo, e dinanzi a tutti quelli che vivono confessatevi a lui, perciò ch' egli hae fatto con voi la sua misericordia.6 Tunc dixit eis occulte : Benedicite Deum cæli, et coram omnibus viventibus confitemini ei, quia fecit vobiscum misericordiam suam.
7 Veramente il sacramento del re è buono a celare; ma l'opere di Dio rivelare e confessare è onorevole cosa.7 Etenim sacramentum regis abscondere bonum est : opera autem Dei revelare et confiteri honorificum est.
8 E la orazione e il digiuno e la limosina è migliore, che raunare e avere tesori d'oro (o di pecunia).8 Bona est oratio cum jejunio, et eleemosyna magis quam thesauros auri recondere :
9 Imperciò che la limosina libera (l'uomo) dalla morte; ed ella si è quella che purga il peccato, e fa trovare misericordia e vita eterna.9 quoniam eleemosyna a morte liberat, et ipsa est quæ purgat peccata, et facit invenire misericordiam et viam æternam.
10 Ma quelli che fanno il peccato e la iniquitade, hanno in odio l' anima loro.10 Qui autem faciunt peccatum et iniquitatem, hostes sunt animæ suæ.
11 Adunque io vi confesso la verità, e non vi celerò il sermone secreto.11 Manifesto ergo vobis veritatem, et non abscondam a vobis occultum sermonem.
12 Quando tu adoravi con lacrime, e seppellivi i morti, e lasciavi il desinare, e nascondevi i morti di dì in casa tua, e la notte gli seppellivi, io offersi la tua orazione a Dio.12 Quando orabas cum lacrimis, et sepeliebas mortuos, et derelinquebas prandium tuum, et mortuos abscondebas per diem in domo tua, et nocte sepeliebas eos, ego obtuli orationem tuam Domino.
13 E imperciò che tu eri accetto a Dio, fu bisogno che la tentazione ti provasse.13 Et quia acceptus eras Deo, necesse fuit ut tentatio probaret te.
14 E ora m' ha mandato Iddio, perchè io ti liberi, e perchè io liberassi Sara, moglie del tuo figliuolo, dal demonio.14 Et nunc misit me Dominus ut curarem te, et Saram uxorem filii tui a dæmonio liberarem.
15 Certo sono Rafael angelo, uno de' sette che istiamo dinanzi a Dio.15 Ego enim sum Raphaël angelus, unus ex septem qui adstamus ante Dominum.
16 E quando loro ebbero ciò udito, si spaventarono, e tremando caddero in terra sopra la faccia loro.16 Cumque hæc audissent, turbati sunt, et trementes ceciderunt super terram in faciem suam.
17 E l'angiolo disse a loro: pace sia a voi, non abbiate paura.17 Dixitque eis angelus : Pax vobis : nolite timere.
18 Imperciò ch' io sono stato con voi per la volontà di Dio; beneditelo, e a lui cantate.18 Etenim cum essem vobiscum, per voluntatem Dei eram : ipsum benedicite, et cantate illi.
19 Io pareva che mangiassi e bevessi con voi; ma io uso cibo invisibile, e beveraglio il quale vedere non si puote dagli uomini.19 Videbar quidem vobiscum manducare et bibere : sed ego cibo invisibili, et potu qui ab hominibus videri non potest, utor.
20 Ora sì è tempo ch' io torni a colui che mi mandoe; ma voi benedite Iddio, e raccontate tutte le sue maraviglie.20 Tempus est ergo ut revertar ad eum qui me misit : vos autem benedicite Deum, et narrate omnia mirabilia ejus.
21 E dicendo queste cose, disparì dagli occhii loro, e nol poterono più vedere.21 Et cum hæc dixisset, ab aspectu eorum ablatus est, et ultra eum videre non potuerunt.
22 Allora, istando in terra bocconi per tre ore sopra la faccia loro, benedissero Iddio; e rilevandosi raccontarono tutte le sue maraviglie.22 Tunc prostrati per horas tres in faciem, benedixerunt Deum : et exsurgentes narraverunt omnia mirabilia ejus.