SCRUTATIO

Venerdi, 4 luglio 2025 - Sant´Elisabetta di Portogallo ( Letture di oggi)

Terzo dei Re 20


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1 E Benadad re di Siria congregò tutto il suo esercito, e XXXII re con esso lui, e cavalli e carra; e andato combattea contro a Samaria, e assediolla.1 - Benadad, re di Siria, avea radunato tutto il suo esercito e insieme con trentadue re e con cavalli e carri se ne saliva a combattere contro Samaria e a porvi l'assedio;
2 E mandò messaggi nella città ad Acab re d' Israel;2 Inviò messaggeri nella città di Acab, re d'Israele,
3 e disse: Benadad dice questo: il tuo argento e il tuo oro è mio; e le tue donne e i tuoi figliuoli ottimi sono miei.3 e disse: «Queste cose dice Benadad: - Il tuo argento e il tuo oro sono miei: e le tue mogli e i tuoi più bei figliuoli son cosa mia -».
4 E respuose il re d' Israel, e disse: signore mio re, sia secondo la parola tua; io sono tuo, e ciò ch' io ho.4 Rispose il re d'Israele: «Conforme alla tua parola, o re mio signore, io sono tuo con tutte le cose mie».
5 E ritornando i messaggi dissero: questo dice Benadad, il quale ci mandò a te: tu mi darai il tuo argento e il tuo oro, e le tue donne e i tuoi figliuoli.5 Ritornati i messaggeri dissero: «Benadad che ci mandò a te ha detto: - Il tuo argento, il tuo oro, le tue mogli e i tuoi figliuoli li darai a me. -
6 Domane in quest' ora io manderò a te i servi miei, e cercheranno la casa tua e le case de' servi tuoi; e tutto quello che piacerà loro porranno nelle loro mani, e torrannolo.6 Perciò domani a questa stessa ora manderò i miei servi, i quali visiteranno la tua casa minutamente, e quella dei tuoi servi e tutto ciò che piacerà ad essi lo metteranno nelle loro mani e lo porteranno via».
7 E chiamò il re [d' Israel] tutti gli antichi della terra, e disse: attendete, e vedete ch' egli c'insidia; egli ha mandato a me per le donne mie e per li figliuoli miei, per l'ariento e per l' oro; e non ho consentito.7 Il re allora chiamò tutti gli anziani del paese e disse: «Badate bene e fate attenzione che costui ci tende insidie, poichè egli ha mandato da me per avere le mie donne, i miei figli, il mio argento e il mio oro ed io non glieli ho rifiutati».
8 E tutti gli antichi, e tutto il popolo disse a lui; non gl' intendere, e non gli consentire.8 Tutti gli anziani e tutto il popolo allora gli dissero: «Non ascoltarlo, nè accondiscendere a quanto richiede».
9 E respuose (Acab) ai messaggi di Benadad: dite al mio signore re: tutte le cose, per le quali tu mandasti a me tuo servo delle prime, farò; ma questo non posso fare.9 Rispose perciò ai messaggeri di Benadad: «Dite al re mio signore: - Io farò tutto ciò che hai mandato a domandare al tuo servo la prima volta, ma quest'altra cosa non posso farla -».
10 Ritornati i messaggi, riportoro l'ambasciata. Il quale gli rimandò, e disse: questo mi facciano gli dii, e questo aggiungano, se la polvere di Samaria basterà alle pugna del popolo il quale mi sèguita.10 Ritornati i messaggeri glielo riferirono, ma egli li rimandò dicendo: «Gli dèi mi facciano questo e mi aggiungano quello, se la polvere di Samaria basterà per il cavo della mano di tutto il popolo che mi segue».
11 E il re d' Irael rispuose, e dissegli: dicete a lui, che non si glorii cinto (cioè ben che sia potente e fornito di uomini d' arme, per questo aver la vittoria) perchè 'l poteria esser discinto (cioè esser rotto e disfatto).11 E il re d'Israele rispose: «Ditegli: - Non si glori chi è vestito [di armi], come chi le ha deposte -».
12 E udito Benadad questa parola, istando egli e gli altri re nelle trabacche, disse a' servi suoi: circondate la terra. E circondaronla.12 Ora avvenne che quando Benadad ricevette questa risposta, se ne stava bevendo coi re sotto la tenda; disse allora ai suoi servi: «Ponete l'assedio alla città». Ed essi l'assediarono.
13 Ed ecco uno profeta andò ad Acab re d' Israel, e disse: questo dice Iddio: certo, hai tu veduta tutta quanta questa grandissima moltitudine? ecco ch' io la darò oggi nelle tue mani, acciò che tu sappi ch' io sono Signore.13 Ora ecco un profeta accostarsi ad Acab, re d'Israele e dirgli: «Il Signore ha detto questo: -Certamente tu hai visto questa immensa moltitudine? Ebbene io te la darò in mano oggi stesso, affinchè tu sappia che io sono il Signore-».
14 E disse Acab: per chi si farà questo? Ed egli rispuose questo dice il Signore: per quelli che sèguitano i prìncipi delle provincie. E disse: chi incomincerà? E quegli disse: tu.14 Acab dimandò: «Per mezzo di chi?». E gli fu risposto: «Il Signore dice questo: - Per mezzo dei servi dei principi delle province -». Ed egli chiese: «Chi comincerà a combattere?». E il profeta disse: «Tu».
15 E richiese i fanti de' principi delle provincie, e trovolli CCXXXII; e dopo loro richiese tutto il popolo, i figliuoli d' Israel, sette milia.15 Allora Acab passò in rassegna i servi dei capi delle province e se ne trovarono duecentotrentadue; poi passò in rassegna il popolo e tutti i figli di Israele ed erano settemila.
16 E uscirono nel mezzodì. E Benadad ebrio bevea nella sua trabacca, e XXXII re con esso lui, i quali erano venuti in suo aiuto.16 E uscirono verso il mezzogiorno. Ora Benadad beveva e s'ubriacava nella sua tenda, insieme coi trentadue re, che erano venuti in suo aiuto.
17 E uscirono i fanti de' principi delle provincie nella prima fronte. E mandò Benadad alcuni; i quali gli nunciarono a lui, dicendo: uomini sono usciti di Samaria.17 Usciti che furono i servi dei principi delle province in prima linea, Benadad mandò [a vedere]. Gli venne riferito: «Sono usciti da Samaria alcuni uomini».
18 Ed egli disse: o vero che vegnano per pace, o vero per combattere, prendetegli vivi.18 Egli disse: «Se vengono per la pace, prendeteli vivi; se escono per combattere, prendeteli vivi».
19 E uscirono i fanti de' principi delle provincie, e dopo loro tutto l'altro esercito gli seguitava.19 Uscirono adunque i servi dei principi delle province, seguiti da tutto l'esercito
20 Ciascuno ferio quello uomo che venia rincontro a sè; e fuggirono i Sirii, e Israel perseguitò loro. E Benadad re di Siria a cavallo fuggì con li cavalieri.20 e ciascuno uccise l'uomo che gli veniva incontro e fuggirono i Siri, e Israele li inseguì; fuggì anche Benadad, re di Siria, sopra un cavallo insieme coi suoi cavalieri.
21 E uscito il re d' Israel percosse i cavalli e carra, e percosse Siria di grande piaga.21 Anche il re di Israele uscì e diede addosso ai cavalli e ai carri e inflisse alla Siria una grande disfatta.
22 E andato il profeta al re d'Israel, disse: va, e confòrtati, e vedi e sappi quello che tu hai a fare; però che l'anno che verrà il re di Siria. ascenderà (a te e) contra te.22 Allora il profeta, accostandosi al re di Israele, gli disse: «Va' e fortificati e sappi e vedi quel che devi fare, poichè fra un anno il re di Siria salirà ancora contro di te».
23 E i servi del re di Siria dissero a lui: i loro iddii sono iddii de' monti; però (che) vinsero noi; ma egli è meglio che noi combattiamo contro a loro ne' piani, e vinceremo loro.23 I servi del re di Siria gli dissero: «I loro dèi sono gli dèi della montagna, perciò ci hanno vinto; è meglio che noi li combattiamo nella pianura e li vinceremo.
24 E tu fai questo: . rimuovi ciascuno re del tuo esercito, e in luogo di loro poni i prìncipi.24 Tu adunque fa' così. Rimanda ciascuno di quei re del tuo esercito e poni in luogo di essi altrettanti capitani;
25 E rifà il numero de' cavalieri, che morirono de' tuoi, e de' cavalli secondo ch' erano prima, e le carra secondo che tu avevi prima; e combatteremo contro a loro ne' campi, e vederai che noi gli vinceremo. E credette al consiglio loro, e fece così.25 ristabilisci il numero dei tuoi soldati che son caduti e ripristina i cavalli e i carri in numero uguale a quelli che avevi prima, e poi combatteremo contro di essi nelle pianure e vedrai che li vinceremo». Egli si attenne al loro consiglio e fece così.
26 E passato l'anno, Benadad annumerò i Sirii, e andonne in Afec per combattere contra ad Israel.26 Perciò passato che fu un anno, Benadad passò in rassegna i Siri e salì in Afec per combattere contro Israele.
27 E i figliuoli d' Israel furono numerati, e tolti i cibi se n' andarono incontro a loro, e puosersi a campo contra loro, quasi dui piccolini greggi di capre. Ma i Sirii riempierono la terra.27 A loro volta i figli d'Israele furono passati in rassegna e ricevuti i viveri necessari mossero loro incontro e posero gli accampamenti di fronte ad essi, simili a due piccoli greggi di capre, mentre i Siri avevano riempito tutto il paese.
28 E andò uno uomo di Dio, e disse al re d' Israel: questo dice il Signore: però che i Sirii hanno detto al Signore, che è Iddio de' monti, e non è Iddio delle valli, tutta questa moltitudine io darò nella tua mano, e saprete ch' io sono lo Signore.28 Accostatosi un uomo di Dio al re d'Israele gli disse: «Queste cose dice il Signore: - Poichè i Siri hanno detto: " Il Signore è Dio delle montagne e non Dio delle valli, darò tutta questa moltitudine sterminata in tua mano e saprete ch'io sono il Signore "-».
29 E costoro e coloro sette dì, incontro l' uno all' altro, dirizzavano le schiere; e il settimo dì fu fatta la battaglia, e percossero i figliuoli d' Israel dei Sirii cento milia pedoni in uno dì.29 Per sette giorni stettero i due eserciti ordinati uno di fronte all'altro, e al settimo giorno fu impegnata la battaglia, e i figli di Israele uccisero in quel solo giorno centomila Siri.
30 E quelli che rimasero fuggirono in Afec in la città; e cadde il muro sopra XXVII milia di uomini i quali erano rimasi. E Benadad fuggendo entrò nella città, in una camera la quale era dentro ad un' altra camera.30 Il resto fuggì nella città di Afec e la muraglia cadde sopra i ventisettemila uomini che eran rimasti. Anche Benadad, fuggendo, entrò a rifugiarsi nella città in una camera che era nell'interno di un'altra camera.
31 E dissero a lui i servi suoi noi intendiamo che i re d'Israel sono di grande clemenza; onde pognamo le sacca sopra i nostri lombi, e le funi nei capi nostri, e usciamo al re d' Israel; forse ch' egli salverà le nostre anime.31 Dissero allora i suoi servi: «Ecco, noi abbiamo udito che i re della casa di Israele sono clementi; mettiamoci pertanto sacchi intorno ai nostri fianchi e corde al nostro collo e usciamo verso il re d'Israele; forse egli ci salverà la vita».
32 E cinsero i loro lombi de' sacchi, e puosero le funi nelli loro capi, e vennero al re d' Israel, e dissero a lui il tuo servo Benadad dice: io ti priego che viva l'anima mia. E quegli disse: se l'è vivo, egli è mio fratello.32 Si misero sacchi intorno ai loro fianchi, si posero corde al collo e vennero verso il re d'Israele, e gli dissero: «Il tuo servo Benadad dice: - Lasciami vivere, te ne prego -». Ed egli disse: «Se ancora vive, egli è mio fratello».
33 Per la qual cosa quelli uomini ricevettero perdono; e con fretta tolsero la parola della bocca sua, e dissero: il tuo fratello Benadad (vive). E disse loro andate, e menatelo a me. E uscito Benadad a lui, levollo nel suo carro.33 Il che si ebbe come buon augurio e si affrettarono per cogliere dalla sua bocca la parola e per dirgli: «Benadad è tuo fratello». Ed egli disse loro: «Andate e conducetelo da me». Uscito adunque verso di lui Benadad, se lo prese sul suo carro e
34 Lo quale gli disse: le cittadi, le quali il mio padre tolse al tuo, io te le renderò; e fa a te piazze in Damasco, sì come il mio padre fece in Samaria; e io fatto il patto, mi partirò da te. E fecero patto, e lasciollo andare.34 Benadad gli disse: «Le città, tolte da mio padre al padre tuo, le restituirò e tu stabilirai per tuo conto delle piazze a Damasco, come mio padre ne avea stabilite in Samaria. E fatta alleanza teco me ne andrò». Fece adunque un patto di alleanza e lo lasciò partire.
35 E allotta uno de' figliuoli de' profeti disse al compagno suo secondo la parola di Dio: fèrimi. E quello non volse ferire.35 Allora uno dei figli dei profeti disse al suo compagno per ordine del Signore: «Percuotimi!». Ma egli non volle percuoterlo.
36 Al quale disse: però che non hai voluto fare secondo la voce di Dio, ecco ch' io ti partirò da me, e uccideratti uno leone. E partitosi uno poco da lui, trovò uno leone, e ucciselo.36 Perciò l'altro gli disse: «Poichè non hai voluto ascoltare la voce del Signore, ecco che partirai da me e un leone ti ucciderà». E quando si fu allontanato alquanto da lui, s'imbattè in un leone, che lo uccise.
37 E trovando uno altro uomo, disse a lui: dammi. Il quale gli diede, e fecegli una ferita.37 Trovò anche un altro uomo e gli disse: «Percuotimi» e questi lo percosse e lo ferì.
38 E andossene il profeta, e rincontrossi nel re in via, e mutò (abito, cioè) la bocca e gli occhii, ispargendo sopra la polvere.38 Il profeta allora andò incontro al re e mutato aspetto si coprì di polvere la faccia e gli occhi,
39 E passando il re, gridò al re, e disse: il servo tuo uscì a combattere appresso; e fuggito uno uomo, uno altro il menò a me, e disse: custodisci questo uomo, e s' egli fuggirà, l' anima tua sarà per la sua, ovvero che tu mi darai uno talento d'argento.39 e quando il re passò, gridò dietro a lui e disse: «Il tuo servo se ne andò a combattere nella mischia ed ecco un uomo avvicinarsi a me e condurmi uno che era fuggito, e dirmi: - Custodisci quest'uomo: se riesce a fuggire, la tua vita risponderà per la vita di lui, oppure pagherai un talento d'argento. -
40 E io turbato volgendomi là e qua, subitamente quello uomo non vidi. E il re disse a d'Israel lui: il tuo giudicio è quello che tu promettesti.40 Or mentre tutto turbato io mi rivolgea qua e là, egli comparve a un tratto». Disse il re d'Israele a lui: «Questa è la tua sentenza; tu stesso l'hai pronunciata».
41 E quelli incontanente forbio il suo viso della polvere, e conobbe il re d' Israel, che era de' profeti.41 Ma egli asterse dalla faccia la polvere e fu conosciuto dal re d'Israele come uno dei profeti,
42 Il quale gli disse: questo dice il Signore : però che tu lasciasti l'uomo degno di morte della tua mano, la tua anima sarà per la sua, e il popolo tuo sarà per lo suo.42 il quale senz'altro gli disse: «Questo dice il Signore: - Poichè ti sei lasciato sfuggire di mano chi era reo di morte, la tua vita sarà per la vita sua e il tuo popolo per il popolo di lui -».
43 E ritornò il re d' Israel in casa sua, dispregiando d' intendere, e andossene furioso in Samaria.43 Se ne andò allora il re d'Israele a casa sua senza voler sentir altro e furibondo entrò in Samaria.