Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Primo libro di Samuele 20


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 David, fuggito da Naiot che è in Ramata, giunse dinanzi a Gionata e gli disse: «Che ho fatto io? Qual'è la mia iniquità e il mio peccato contro tuo padre, perch'egli cerchi la mia vita? »1 E David fuggì di Naiot, la quale era in Ramata; e vegnendo favellò a Ionata (, e disse): che ho io fatto? che iniquità è la mia, e che peccato ho io commesso nel tuo padre, che cerca l' anima mia?
2 Gionata gli rispose: « Non sia mai: tu non sarai ucciso: mio padre non farà nulla, grande o piccolo che sia, senza farmelo sapere. Perchè dunque dovrebbe celare questa cosa soltanto: Questo non sarà mai ».2 Il quale disse: non sarà così, tu non morrai; il mio padre non farà cosa alcuna, nè grande nè piccola, che non me lo dica inanzi; celerammi solo questo il padre mio? questo (non saprà nè) non sarà.
3 E giurò di nuovo a David. Ma David disse: « Tuo padre sa che io ho trovato grazia negli occhi tuoi, e dirà: Non lo sappia Gionata, chè non si rattristi. Ma come vive il Signore, e come vive l'anima tua, non c'è che un sol passo (per dir così) tra me e la morte ».3 E [a] David giurò un' altra volta. Ed [egli] disse: il tuo padre sa ch' io sono grazioso negli occhi tuoi, e dirà: non sappia questo Ionata, acciò che non si tristi; e vive Iddio, e vive l'anima tua, (non sarà come tu di'), però che la morte ci divida (quando fui calato per la finestra del muro) te da me.
4 Gionata disse a David: « Io farò per te tutto quello che l'anima tua mi dirà ».4 E Ionata disse a David: ciò che mi dirai, io farò a te.
5 E David disse a Gionata: « Ecco, domani è il primo del mese, ed io, secondo il solito, dovrei sedere presso il re a mangiare: lascia che io mi nasconda alla campagna, fino alla sera del terzo giorno.5 E David disse a Ionata: ecco che domane sarà calende, e io sono usato di sedere a lato al re a mangiare; ora mi lascia stare nascoso nel campo insino al vespro del terzo dì.
6 Se tuo padre, guardando, cercherà di me, tu gli risponderai: David mi ha chiesto di fargli fare una scappata a Betlemme sua città, perchè vi è un sacrifizio solenne per tutti quelli della sua tribù.6 E se il tuo padre, veggendo, dimanderà di me, rispondera'gli: David mi pregò, che volea di fretta andare in Betleem città sua; però che ivi era sacrificio solenne a tutti quelli della sua tribù.
7 S'egli dice: Va bene, il tuo servo avrà pace; ma s'egli si adira, sappi che la sua malizia è al colmo.7 S' egli dirà BENE, sarà segno di pace al servo tuo; ma s'egli s' adirerà, sappi che è compiuta la sua malizia.
8 Usa dunque misericordia al tuo servo, giacché hai fatto fare a me tuo servo l'alleanza del Signore con te: se vi è in me qualche colpa, dammi tu la morte, ma non mi presentare a tuo padre ».8 Onde farai misericordia col tuo servo; però che a me, tuo servo, facesti fare il patto di Dio; e se in me è alcuna iniquità, uccidimi tu, e non mi menare al tuo padre.
9 Gionata disse: « Non ci pensare nemmeno, perchè non è possibile che, ove conosca con certezza che il mal animo di mio padre contro di te è giunto al colmo, io non te lo faccia sapere ».9 E Ionata disse: Iddio mi guardi da cotesto; e non potrà essere, che se io conoscerò che la malizia del mio padre sia compiuta contra di te, ch' io nol ti faccia a sapere.
10 David disse a Gionata: « Chi me lo dirà, se per disgrazia tuo padre ti risponde duramente a mio riguardo? »10 E David respuose a Ionata: chi mi dirà, se il tuo padre parlerà duro di me?
11 Allora Gionata disse a David: « Vieni, andiamo fuori alla campagna ». Quando furono tutti due alla campagna,11 E Ionata disse: vieni, usciamo fuori nel campo. E usciti amendue nel campo,
12 Gionata disse rivolto a David: « Signore Dio d'Israele! Se io domani o doman l'altro, scoprendo quello che pensa mio padre, ed essendovi qualche cosa di buono per David, non manderò subito da te, e non te lo farò sapere,12 disse Ionata a David: vive il Signore Iddio d'Israel, se io hoe trovato la sentenza del mio padre domane o l'altro, e alcuno bene sarà per David, e io non ti il significherò,
13 il Signore faccia a Gionata questo e peggio. Se poi durasse il mal animo di mio padre contro di te, io te lo confiderò e ti lascerò andare in pace, e il Signore sia con te come fu con mio padre.13 questo faccia Iddio a me, e questo aggiunga: ma se la malizia del padre mio persevererà contra te, io il ti manifesterò, e lascerotti che tu vadi in pace, e sia il Signore teco, sì come egli è istato col mio padre.
14 E se io vivrò, userai verso di me la misericordia del Signore; se poi morissi,14 E se io viverò, farai meco la misericordia di Dio; e se io sarò morto,
15 in perpetuo non ritirerai la tua misercordia dalla mia casa, quando il Signore sterminerà l'un dopo l'altro dal mondo i nemici di David: tolga il Signore Gionata dalla sua casa e faccia vendetta dei nemici di David ».15 non torrai la misericordia tua della casa mia in sempiterno (ovver se io nol farò), quando il Signore averà deradicati tutti i nemici di David della terra; tollendo (David) Ionata della sua casa, raddomandi Iddio delle mani de' nemici di David.
16 Così Gionata strinse alleanza colla casa di David e Signore fece vendetta dei nemici di David.16 Onde Ionata contrasse patto colla casa di David; e raddomandò Iddio delle mani de' nimici di David.
17 Gionata aggiunse questo altro giuramento a David, perchè l'amava, l'amava come l'anima propria.17 E anco Ionata (significò e) scongiurò David, però che l'amava come l'anima sua.
18 Poi Gionata disse a David: « Essendo domani il primo del mese, tu sarai cercato18 E disse a lui: domani sarà calende, e sarà domandato di te.
19 e sarà domandato del tuo posto fino a domanl'altro. Allora tu, scendendo in fretta, verrai al luogo dove tu devi star nascosto nel giorno in cui si può lavorare, e ti porrai vicino alla pietra chiamata Ezel.19 E sarà cercato il tuo luogo insino al quarto dì. E però tosto verrai al luogo dove tu ti nasconderai; e vedi che sia giorno lecito di lavorare; e sederai presso alla pietra della qual il nome si è Ezel.
20 Io tirerò tre frecce verso di essa, scoccandole come per esercitarmi al tiro a segno.20 E io manderò tre sagitte appo alla pietra; e trarrolle, come io traessi al segno.
21 Manderò poi un servo a cui dirò: Va, riportami le frecce ».21 E manderò uno fanciullo, e dirò: va e recami le saette.
22 Se io dirò al servo: Bada che le frecce son di qua da te, prendile, allora vieni pure, perchè per te c'la pace e niente di male. Il Signore vive! Ma se io dirò al servo: Bada che le frecce son di là da te, vattene in pace; il Signore ti fa partire.22 E se io dirò al fanciullo: ecco, le saette sono di qua da te, tuogliele, e tu vieni a me, però che a te è pace, e vive il Signore, che niuna cosa ci è di male. Ma se io dirò al fanciullo: le saette sono di là da te, va in pace, però che Iddio ti lascia andare.
23 Quanto poi alle parole che abbiamo dette io e te, il Signore sia tra me e te in eterno ».23 Ma di quello che tu e io abbiamo detto Iddio sia tra te e me, insino in sempiterno.
24 David si nascose adunque nella campagna, e venuto il primo del mese, il resi assise a mensa.24 E David si nascose nel campo, e vennero le calende; e sederono a mangiare il pane.
25 Postosi a sedere il re sulla sua solita seggiola vicina al muro, e restando ritto Gionata, Abner si assise accanto a Saul. Allora apparve vuoto il posto di David.25 E seduto il re nella sedia sua secondo l'usanza, la quale era presso al muro, Ionata istette su; e Abner sedè a lato a Saul, e il luogo di David apparve voto.
26 Ma Saul non disse nulla in quel giorno, perchè penava che forse a David fosse accaduto di non esser mondo nè purificato.26 E non disse alcuna cosa Saul quello dì; però che pensava che gli fosse intervenuto, che non fosse mondo e che non fosse purificato.
27 Ma anche il giorno dopo apparve di nuovo vuoto il posto il David. Allora Saul disse a suo figlio Gionata: « Per qual motivo il figlio d'Isai non è venuto a mangiare, nè ieri, nè oggi?27 E venuto il dì dopo le calende, anche apparve vòto il luogo di David. E Saul disse a Ionata suo figliuolo che è ciò, che nè oggi nè ieri il figliuolo d' Isai non è venuto a mangiare?
28 E Gionata rispose a Saul: « Mi ha pregato instantemente di lasciarlo andare a Betlem,28 E Ionata rispose a Saul: egli mi pregò istrettamente, che 'l lasciassi andare in Betleem.
29 dicendomi: Lasciami andare, perchè vi è un sacrificio solcenne nella mia città, uno dei miei fratelli mi ha invitato: or dunque se ho trovato grazia agli occhi tuoi, andrò in fretta a rivedere i miei fratelli. Per questo egli non è venuto alla mensa del re ».29 E disse: lasciami andare, però che alla città sì è sacrificio solenne, e uno de' miei fratelli sì è venuto per me; onde se io ho grazia nel tuo cospetto, piacciati ch' io vada tosto a vedere li miei fratelli. E per questa ragione non è venuto a mensa del re.
30 Ma Saul, adiratosi contro Gionata, gli disse: « Figlio d'una donna corrotta, non so forse che tu ami il figlio d'Isai per tua confusione e per confusione dell'indegna tua madre?30 E irato Saul contro a Ionata, disse: figliuolo della malvagia femina, non so io che tu ami il figliuolo di Isai, in tua confusione, e della tua vituperata madre?
31 Finché sarà vivo il figlio d'Isai sopra la terra, non ci sarà sicurezza nè per te nè per il tuo regno. Or dunque manda a prenderlo e menamelo. perchè egli è un figlio di morte »,31 Però che, tutto il tempo che il figliuolo di Isai viverà sopra la terra, non sarai firmato tu, nè 'l tuo regno. Onde manda per lui, e fallo venire a me; però ch' egli è figliuolo di morte.
32 Ma Gionata. rispondendo a Saul suo padre, disse: « Perchè dovrà morire? Che cosa ha fatto? »32 E Ionata respondendo disse a Saul suo padre: perchè morirà egli? che ha ello fatto?
33 Saul afferrò la lancia per colpirlo. Allora Gionata capì che era una cosa già determinata da suo padre l'uccisione di David,33 E Saul prese la lancia per ferirlo. E conobbe Ionata, che il padre avea determinato di uccidere David.
34 e si levò da mensa in un eccesso di collera e non toccò cibo in quel secondo giorno del mese, perchè era afflitto a causa di David e perchè suo padre l'aveva oltraggiato.34 E levossi Ionata dalla mensa con furore; e non mangiò, il secondo dì di calende, pane. E contristossi per David, però che il padre suo l' avea confuso.
35 Venuto il mattino, Gionata andò con un piccolo servo alla campagna secondo quello che aveva convenuto con David.35 E fatto la mattina, Ionata uscì nel campo, sì come avea ordinato con David, e uno piccolo fanciullo con esso lui.
36 Gionata disse al servo: « Va, e riportami le frecce che tiro ». Mentre il servo correva, egli tirò un'altra freccia di là da esso.36 E disse al fanciullo suo: va e recami le saette, ch' io saetterò. E correndo il fanciullo, gittò l'altra saetta oltre il fanciullo.
37 Quando il servo giunse al luogo della freccia che Gionata aveva tirata, Gionata gli gridò dietro e gli disse: «Ecco, la freccia è là, al di là di te »,37 E venuto il fanciullo al luogo dove Ionata avea mandata la saetta, sì gridò Ionata dopo il fanciullo, e disse: la saetta è di là da te.
38 Gionata gridò ancora al servo: « Sbrigati, non ti trattenere ». Il servo di Gionata, raccolte le frecce, le portò al suo padrone, pignorando completamente di che si trattasse, perchè soltanto Gionata e David sapevano la cosa.38 E anco un' altra volta gridò Ionata dopo il fanciullo, e disse: corri tosto e non istare. E ricolse il fanciullo le saette, e portolle a Ionata suo Signore.
39 Poi Gionata diede al servo le sue armi e gli disse: « Va e portale in città » .39 E non sapea nulla di quello che si facea; solo Ionata e David sapeano il fatto.
40 Partito il servo, David uscì dal luogo che guardava verso mezzodì e gettandosi bocconi per terra, si prostrò per tre volte. Poi baciandosi l'un l'altro, essi piansero insieme, e David oltremodo.40 E Ionata diede l'arme sue al fanciullo, e disse: portale alla città.
41 Finalmente Gionata disse a David: « Va in pace: resta tutto quello che noi due abbiamo giurato nel nome del Signore, dicendo: Il signore sia tra me e te, e tra la mia discendenza e la tua discendenza in eterno ».41 E andato il fanciullo (alla città), David uscì del luogo (dove era nascoso) il quale era verso la parte australe; e cadendo in terra, orò tre volte; e basciando l'uno l'altro, piansero insieme, ma David più.
42 David si mosse e partì, e Gionata tornò in città.42 E Ionata disse a David: va in pace; stea fermo tutto quello che noi giurammo insieme nel nome di Dio, dicendo: il Signore sia intra me e te, e intra il seme mio e il seme tuo, insino in sempiterno.
43 E andossene David; e Ionata tornò nella città.