Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Tessalonicesi 2


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BIBBIA TINTORINOVA VULGATA
1 Voi stessi, o fratelli, sapete come non sia stata vana la nostra venuta fra di voi,1 Nam ipsi scitis, fratres, introi tum nostrum ad vos, quia non inanisfuit;
2 ma che, dopo aver sofferto e ricevuti oltraggi a Filippi (come sapete), avemmo nel nostro Dio la fiducia di parlare a voi del Vangelo di Dio fra molti contrasti.2 sed ante passi et contumeliis affecti, sicut scitis, in Philippis,fiduciam habuimus in Deo nostro loqui ad vos evangelium Dei in multasollicitudine.
3 E la nostra esortazione non procede da errore, da cattiva intenzione o da frode,3 Exhortatio enim nostra non ex errore neque ex immunditia nequein dolo,
4 ma siccome Dio ci ha creduti tali da poterci affidare il Vangelo, per questo parliamo, non in modo da piacere agli uomini, ma a Dio, che scruta i nostri cuori.4 sed sicut probati sumus a Deo, ut crederetur nobis evangelium, italoquimur non quasi hominibus placentes, sed Deo, qui probat corda nostra.
5 Infatti il nostro linguaggio non fu mai d'adulazione, come sapete, nè ebbe motivi d'avarizia: Dio ne è testimone,5 Neque enim aliquando fuimus in sermone adulationis, sicut scitis, neque subpraetextu avaritiae, Deus testis,
6 nè cercavamo gloria dagli uomini, nè da voi, nè da altri; ?6 nec quaerentes ab hominibus gloriam, neque avobis neque ab aliis;
7 anzi, anche potendo essere a voi di peso, come apostoli di Cristo, ci siamo fatti piccoli piccoli tra di voi, come una mamma che si stringe al seno i suoi figlioli.7 cum possemus oneri esse ut Christi apostoli, sed factisumus parvuli in medio vestrum, tamquam si nutrix foveat filios suos;
8 Così vi amiamo teneramente che bramavamo donarvi non solo il Vangelo di Dio, ma anche la nostra stessa vita: tanto ci siete divenuti carissimi.8 itadesiderantes vos, cupide volebamus tradere vobis non solum evangelium Dei sedetiam animas nostras, quoniam carissimi nobis facti estis.
9 Voi ricordate, o fratelli, le nostre fatiche e i nostri affanni: lavorando notte e e giorno, per non essere a carico di nessuno di voi, vi abbiamo predicato il Vangelo di Dio.9 Memores enim estis,fratres, laboris nostri et fatigationis; nocte et die operantes, ne quem vestrumgravaremus, praedicavimus in vobis evangelium Dei.
10 Voi ne siete testimoni, ed anche Dio, del come abbiamo agito santamente e giustamente e senza lamenti verso di voi, che avete creduto;10 Vos testes estis et Deus,quam sancte et iuste et sine querela vobis, qui credidistis, fuimus;
11 e sapete pure che sono stato per ciascuno di voi come un padre per i suoi figlioli,11 sicutscitis qualiter unumquemque vestrum, tamquam pater filios suos,
12 ed esortandovi e consolandovi, vi abbiamo scongiurati a diportarvi in modo degno di Dio, che vi ha chiamati al suo regno e alla gloria.12 deprecantesvos et consolantes testificati sumus, ut ambularetis digne Deo, qui vocat vos insuum regnum et gloriam.
13 Ed anche per questo noi rendiamo continue grazie a Dio, per il fatto che voi, ricevendo la parola di Dio da noi predicata, non l'accettaste come parola d'uomo, ma, com'è veramente, quale parola di Dio ed essa mostra la sua efficacia in voi che avete creduto.13 Ideo et nos gratias agimus Deo sine intermissione, quoniam cum accepissetis anobis verbum auditus Dei, accepistis non ut verbum hominum sed, sicut est vere,verbum Dei, quod et operatur in vobis, qui creditis.
14 Infatti siete divenuti imitatori delle Chiese di Dio, che sono, in Cristo Gesù, nella Giudea, avendo anche voi sofferto dai vostri connazionali come esse hanno sofferto dai Giudei,14 Vos enim imitatoresfacti estis, fratres, ecclesiarum Dei, quae sunt in Iudaea in Christo Iesu; quiaeadem passi estis et vos a contribulibus vestris, sicut et ipsi a Iudaeis,
15 che dopo avere ucciso il Signore Gesù e i profeti, hanno perseguitato anche noi, ma non piacciono a Dio e sono nemici del genere umano.15 qui et Dominum occiderunt Iesum et prophetas et nos persecuti sunt et Deo nonplacent et omnibus hominibus adversantur,
16 essi che c'impediscono di parlare ai Gentili, affinchè siano salvi. Cosi colmano continuamente la misura dei loro peccati; ma l'ira di Dio è piombata su loro e vi rimarrà sino alla fine.16 prohibentes nos gentibus loqui, utsalvae fiant, ut impleant peccata sua semper. Pervenit autem ira Dei super illosusque in finem.
17 Quanto a noi, o fratelli, strappati da voi per breve tempo, separati di corpo, ma non di cuore, tanto maggiormente per l'ansioso desiderio abbiamo tentato di rivedere la vostra faccia;17 Nos autem, fratres, desolati a vobis ad tempus horae, facie non corde,abundantius festinavimus faciem vestram videre cum multo desiderio.
18 infatti una o due volte (almeno io, Paolo) abbiamo determinato di venire da voi, ma Satana ce lo ha impedito.18 Propterquod voluimus venire ad vos, ego quidem Paulus et semel et iterum; et impedivitnos Satanas.
19 E chi è infatti nostra speranza, nostra gioia e nostra corona di gloria? Non siete forse voi dinanzi al Signore nostro Gesù Cristo alla sua venuta?19 Quae est enim nostra spes aut gaudium aut corona gloriae —nonne et vos — ante Dominum nostrum Iesum in adventu eius?
20 Oh! sì: la nostra gloriam la nostra gioia siete voi.20 Vos enim estisgloria nostra et gaudium.