Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 21


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 E fatta vela, separatici da loro, andammo direttamente a Coo, il giorno seguente a Rodi e di lì a Patara.1 Ed entrando nella nave, e navigando per diritto corso, pervenimmo a Coo, e il dì seguente (giungemmmo) a Rodi, e quindi (poi andammo) a Patara, (e poi a Mirra).
2 E, trovata una nave che andava in Fenicia, imbarcatici, partimmo.2 E (quivi) trovando una nave che andava in Fenice, salimmo su.
3 Giunti in vista di Cipro e lasciatala a sinistra, navigando verso la Siria giungemmo a Tiro, perchè lì doveva la nave lasciare il suo carico.3 E approssimandoci a Cipro, lassammolo da mano manca, e navigammo in Siria, e pervenimmo a Tiro; però che quivi doveva la nave scaricare il suo peso.
4 Trovatici, poi dei discepoli, ci fermammo con loro sette giorni. Ed essi, essendo ispirati, dicevano a Paolo che non andasse a Gerusalemme.4 Equivi, trovando alquanti discepoli (cristiani), stemmovi sette dì. E quelli (discepoli pure) profetavano a Paulo, che molte avversitati doveva patire in Ierusalem; e però l' inducevano che non andasse.
5 E finiti quei giorni, partimmo, accompagnandoci tutti colle mogli ed i figli sin fuori della città; e piegate le ginocchia sul lido, pregammo.5 Ma Paulo di ciò non curandosi, uscimmo della città, accompagnandoci quelli con le mogli e con li figliuoli insino al mare; e quivi (con molta devozione) inginocchiandoci tutti, orammo.
6 Poi, abbracciatici scambievolmente, noi entrammo nella nave, e quelli tornarono alle loro case.6 E togliendo comiato da loro, salimmo in su la nave; e quelli tornorono a casa loro.
7 E noi, terminando la navigazione, da Tiro venimmo a Tolemaide ove, salutati i fratelli, ci fermammo con essi un giorno.7 E noi lassando Tiro navigammo, e ascendemmo in Tolemaide; e quivi salutando li fedeli scendemmo, e rimanemmovi uno giorno.
8 E partiti il giorno seguente, arrivammo a Cesarea, ove, entrati nella casa di Filippo Evangelista, che era uno dei sette, ci fermammo da lui.8 E l'altro dì andammo in Cesarea, ed entrammo in casa di quello Filippo ch' era uno de' VII (diaconi, del quale di sopra fecimo menzione, che battezzò l'eunuco della regina di Etiopia).
9 Questi aveva quattro figliole vergini che profetavano.9 Il quale aveva III figliuole vergini che profetavano.
10 Ed essendoci trattenuti più giorni, arrivò dalla Giudea un certo profeta chiamato Agabo,10 E rimanemmo con lui alquanti giorni; e (stando quivi) sopravenne di Iudea uno profeta (cristiano) che aveva nome Agabo.
11 il quale, venuto da noi prese la cintola di Paolo e, legandosi i piedi e le mani, disse: Lo Spirito Santo dice: Così legheranno in Gerusalemme i Giudei l'uomo a cui appartiene questa cintura, e lo daranno in mano ai Gentili.11 Ed entrando a noi, (e udendo che Paulo pur voleva andare in Ierusalem, prevedendo per ispirito le molte tribulazioni che avere vi doveva) sì prese la sua correggia, cioè di Paulo; e ligandosi li piedi e le mani, sì disse: questo dice il Spirito Santo: quell' uomo, di cui è questa correggia, così ligharanno li Iudei in Ierusalem, e menaranlo in mano de' (signori) pagani.
12 Udito ciò, noi e quelli del posto pregammo di non andare a Gerusalemme.12 Le quali parole noi udendo, pregammo Paulo che gli piacesse di non andare in Ierusalem.
13 Allora Paolo rispose: Perchè piangete e mi spezzate il cuore? Quanto a me son pronto non solo ad essere legato, ma anche a morire a Gerusalemme per il nome del Signore Gesù.13 Allora Paulo (con grande fervore ci) rispose e disse or che fate, fratelli miei? (or che fate) per che così piangete e affiiggete il cuore mio? Or sappiate che io sono apparecchiato d'essere, non solamente ligato in Ierusalem, ma eziandio morto per il nome di Iesù.
14 E non riuscendo a persuaderlo, ci chetammo dicendo: Sia fatta la volontà del Signore.14 E non potendolo noi altramente mutare, dicemmo: la volontà di Dio sia fatta.
15 E dopo quei giorni ci mettemmo in ordine ed andammo a Gerusalemme15 E dopo alquanti dì, apparecchiati (di morire insieme con lui, ci partimmo e) andammo in Ierusalem.
16 e Vennero pure insiene a noi da Cesarea alcuni discepoli, conducendo con loro un certo Nasone Cipriotto antico discepolo, presso il quale dovevamo alloggiare.16 E alquanti fedeli cristiani di Cesarea ci accompagnorono, avendo con seco uno di Cipri, che avea nome Mnasone, antico discepolo (che stava in Ierusalem), il quale pregammo che ci ricevesse ad albergo, (e così fece).
17 Or come giungemmo a Gerusalemme, i fratelli ci ricevettero con piacere.17 E pervenuti che noi fossimo in Ierusalem, ricevettenci con grande allegrezza gli apostoli e li cristiani tutti che v' erano.
18 E il giorno seguente Paolo entrò con noi in casa di Giacomo ove si raccolsero tutti gli anziani.18 E il seguente di Paulo insieme con noi entrò a visitare Iacobo (Alfei, ch' era vescovo in Ierusalem), col quale erano congregati gli altri prelati e maggiori (de' cristiani).
19 Egli, dopo averli salutati, raccontò ad una ad una le cose che Dio per suo ministero aveva fatte tra i Gentili.19 Li quali poi ch' ebbe salutati, incominciò loro a narrare le mirabili cose che Dio per lui aveva fatte fra le genti (pagane).
20 Ed essi, udito ciò, glorificarono il Signore, quindi gli dissero: Tu vedi, fratello, quante migliaia di Giudei han creduto, e tutti sono zelatori della legge.20 Le quali cose udendo, ringraziarono molto Dio, e poi li dissero: vedi, fratello nostro, quante migliara di Iudei sono convertiti alla fede, ma tutti hanno mirabile zelo della legge.
21 Or essi hanno udito che tu insegni a tutti i Giudei dispersi tra i Gentili, a separarsi da Mosè, dicendo di non circoncidere i figli, e di non vivere secondo le consuetudini.21 Onde però che hanno udito di te, che tu predichi che la predetta legge non si dee più osservare, e che non è più bisogno di circoncisione.
22 Che si farà dunque? E' evidente che sapranno del tuo arrivo e quindi si adunerà la moltitudine.22 ...
23 Fa' dunque ciò che ti diciamo: noi abbiamo quattro uomini che han fatto un voto.23 Parci che tu facci a nostro senno, cioè che (per non scandalizzarli) vadi al tempio insieme con IIII uomini che sono appo noi, che hanno certo voto, (al tempio);
24 Prendili teco e santificati con essi, e spendi per loro, affinchè si radano il capo; così tutti sapranno essere false le cose udite intorno a te e come tu pure cammini nell'osservanza della legge.24 e santificati (secondo il modo giudaico) insieme con loro, e raditi il capo come elli, sì che per questo veggiano tutti, che quelle cose che sono dette di te non sono vere, ma che se' osservatore della legge.
25 In quanto poi ai Gentili che hanno creduto, noi abbiamo scritto, determinando che si astengano dalle cose offerte agli idoli, dal sangue, dal soffocato e dalla fornicazione.25 Ma quanto è da' pagani che si convertono, sai che noi abbiamo già scritto e determinato, che s' astengano di mangiare carne immolata agl' idoli, e da sangue e da animali affogati e dalla fornicazione.
26 E allora Paolo, presi con sè quegli uomini, il dì seguente, purificato con loro entrò nel tempio per annunziare il compimento dei giorni della purificazione, quando si offrisse la oblazione per ciascuno di essi.26 Alli quali Paulo (credendo e) acconsentendo, andò con li predetti IIII uomini Iudei, ed entrò nel tempio per purificarsi insieme con loro, e stettevi insino a compiuta la purificazione per VII giorni, insin che fu fatta certa oblazione per ciascuno di loro (secondo la legge).
27 Però mentre i sette giorni eran per finire, vedutolo nel tempio i Giudei dell'Asia, sobillarono tutto il popolo e gli misero le mani addosso gridando:27 E dopo li predetti VII dì, vedendo (e conoscendo) Paulo certi Iudei ch' erano venuti di Asia (in Ierusalem) al tempio, concitorono il popolo (e le turbe contra lui), e prèserolo in persona, gridando (con grande furore):
28 O uomini israeliti, aiuto: questo è l'uomo il quale insegna a tutti per ogni dove contro il popolo, la legge e questo luogo; di più, ha introdotto dei Gentili nel tempio, e ha profanato questo luogo santo.28 O voi tutti Israeliti, (soccorrete e) aiutateci; ecco questo rio uomo, ch' è andato predicando (contro a Moisè e) contra a questo luogo e la legge, e ch' è peggio, eziandio li pagani ha messo nel tempio, (e corrotto) e vituperato questo santo luogo.
29 Avevano infatti veduto nella città con lui Trofimo Efesino, e credevano che Paolo lo avesse introdotto nel tempio.29 E questo disseno, perchè avevano veduto in la città Trofimo Efesiano e pensaronsi ch' egli l'avesse messo nel tempio.
30 E si mosse a rumore tutta la città e vi accorse gran folla di popolo. E preso Paolo, lo trascinarono fuori del tempio e le porte furon subito chiuse.30 Per la quale grida tutta la città fu in (mirabile) sedizione (e divisione). E (a furore) presero Paulo e trassero fuori del tempio, e chiusero immantinente le porte.
31 E mentre cercavano di ucciderlo, il tribuno della coorte fu avvisato come tutta Gerusalemme fosse in tumulto.31 E cercando pure d' ucciderlo, fu annunziato al tribuno ch' era sopra la masnada (de' Romani), e dettoli: (soccorri soccorri) che tutta la città è in (tremore e in) confusione.
32 Ed egli subito, presi con sè soldati e centurioni, corse da loro. Questi, visto il tribuno ed i soldati, cessarono di battere Paolo.32 Onde elli incontanente corse là con sue genti a piedi e a cavallo. Li quali quelli Iudei vedendo (e temendo), cessarono di percuotere Paulo.
33 Allora il tribuno accostatosi lo fé' prendere e legare con due catene, poi domandò chi fosse e che avesse fatto.33 E il predetto tribuno il fece prendere e legare (strettamente) con due catene; e dimandavalo (ed esaminava) chi elli fosse, e che elli avesse fatto.
34 Ma della folla chi gridava una cosa chi un'altra. E non potendo sapere il certo per il tumulto, ordinò che fosse condotto in fortezza.34 E li giudei (diverse e molto gravi cose gli opponevano, e) gridavano contra a lui nella turba. E non potendo investigare per il tumulto (e per il rumore) nulla verità, fecelo trarre (della turba, e diedelo) in guardia a certi suoi soldati masnadieri.
35 E quando giunse alla scalinata bisognò che per la violenza della folla fosse portato dai soldati.35 E giunto che fu Paulo alli gradi, quelli masnadieri il presero e portaronlo, temendo che la turba nol togliesse loro, e non l'uccidesse.
36 Che la moltitudine del popolo lo seguiva urlando: Ammazzalo.36 La quale li seguitava gridando: toglilo, toglilo; (muora, muora).
37 E, stando per entrare in fortezza, Paolo disse al tribuno: Mi è permesso di dir qualche cosa? E quello rispose: Sai il greco?37 E poi che la masnada (del tribuno) l' ebbe. messo in certa custodia, disse Paulo al tribuno: piaIceti di darmi audienza? E il tribuno disse: sai tu parlare in lingua greca?
38 Non sei tu quell'egiziano che nei giorni trascorsi hai suscitato un tumulto e conducesti al deserto quattro mila briganti?38 Or non se' tu quello rio uomo (ingannatore) di Egitto, il quale non è ancora grande tempo concitasti (e facesti tumulto) e menasti teco nel deserto bene quattro milia malandrini armati?
39 Veramente, rispose Paolo, io sono un giudeo di Tarso, in Cilicia, cittadino di questa città non senza importanza. Ma permettimi, ti prego, di parlare al popolo.39 Allora Paulo (scusandosi, e volendo mostrare che non era di Egitto), sì gli (rispose e) disse: io sono uomo giudeo, nato di Tarso di Cilicia, la quale è contrada conosciuta da tutti. Onde io ti prego che mi dia licenzia di parlare a questo popolo.
40 E avendo colui acconsentito, Paolo, stando in piedi sulla gradinata, colla mano fe' cenno al popolo e, fattosi silenzio, parlò loro in ebraico, dicendo:40 La quale cosa quello concedendoli, Paulo salì in su certi gradi; fe' segno con la mano al popolo, che tacesse; e tacendo tutti, incominciò a parlare in lingua ebrea (per scusarsi), e disse così: