Scrutatio

Sabato, 8 giugno 2024 - San Medardo ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Giovanni 4


font
BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 Or quando Gesù venne a risapere come ai Farisei era noto che lui faceva più discepoli e battezzava a più di Giovanni1 Conobbe adunque Iesù, che gli Farisei l' aveano in odio; come Iesù fa assai più discepoli e battezza, che non fa Ioanne;
2 (quanttunque Gesù non battezzasse, ma i suoi discepoli),2 avvegna che Iesù non battezzasse, ma sì gli suoi discepoli.
3 lasciò la Giudea e di nuovo se ne andò nella Galilea.3 Lasciò Iudea, e un' altra volta andò in Galilea.
4 Doveva quindi passare per la Samaria.4 E bisognavali passare per Samaria.
5 Giunse pertanto ad una città della Samaria, detta Sichar, vicino alla tenuta che da Giacobbe fu data al suo figlio Giuseppe,5 Venne egli adunque nella città di Samaria, che si chiama Sicar, appresso a quella possessione (e a quello luogo) che dètte Iacob a Iosef suo figliuolo.
6 dove era pure il pozzo di Giacobbe. Or dunque Gesù, stanco del viaggio, stava a sedere, così com'era, sul pozzo. Era circa l'ora sesta.6 E quivi era la fonte di Iacob; e Iesù affaticato per l'andare, posesi a sedere sopra la fonte. Ed era quasi l'ora sesta.
7 Venne ad attinger acqua una Samaritana. Gesù le disse: Dammi da bere.7 E una femina venne quivi di Samaria per attignere acqua; alla quale Iesù addimandò bevere.
8 I suoi discepoli erano andati in città a comprar da mangiare.8 E gli discepoli suoi erando andati nella città a comprare cibi (da mangiare).
9 Ma la Samaritana gli rispose: Come mai tu che sei giudeo chiedi da bere a me che sono Samaritana? chè i giudei non hanno relazione coi Samaritani.9 Disse la femina a Iesù: come mi dimandi tu bevere, conciosia cosa che sei giudeo, e io sono femina Samaritana? imperò che gli Iudei non s' intendono co' Samaritani.
10 Gesù le rispose: Se tu conoscessi il dono di Dio, e chi è che ti dice: Dammi da bere, tu stessa forse ne avresti chiesto a lui, che t'avrebbe dato acqua viva.10 Disse a lei Iesù se tu sapessi il dono di Dio, e chi ti ha dimandato da bevere, tu forse ne chiederesti a lui, ed egli ti darìa acqua viva.
11 La donna gli disse: Signore, non hai con che attingere e il pozzo è profondo, donde hai quest'acqua viva?11 Disse a lui la femina: tu non hai con che attingere dell' acqua, e il pozzo è molto alto; come adunque tu hai acqua viva?
12 Sei tu forse più di Giacobbe nostro padre, che diede a noi questo pozzo, e vi bevve lui stesso e i suoi figli e il suo bestiame?12 Or se' tu maggiore che il padre nostro Iacob, il quale dètte a noi questo pozzo, ed egli bevette di quest' acqua lui, e gli suoi figliuoli, e le sue pecore?
13 E Gesù le rispose: Chi beve di quest'acqua tornerà ad aver sete; ma chi beve l'acqua che gli darò io, non avrà più sete in eterno;13 E Iesù rispose a lei, e disse; ogni uomo che beverà di quest' acqua, anche averà sete; ma chi beverà di quella acqua ch' io gli darò, giammai non averà sete in eterno.
14 chè anzi l'acqua da me data diventerà in lui fontana d'acqua viva zampillante in vita eterna.14 Anzi l'acqua ch' io gli darò, sarà una fonte che il farà salire in vita eterna.
15 E la donna: Signore, dammi di quest'acqua, affinchè non abbia mai più sete e non abbia a venir qua per attingere.15 Disse la femina: Signore, dammi di quest' acqua, acciò ch' io non abbia più sete, e non venga più quivi per attignere acqua.
16 Gesù le disse: Va' a chiamare tuo marito e ritorna qui.16 Disse a lei Iesù: va, chiama il tuo marito, e vieni qua.
17 Non ho marito, rispose la donna. E Gesù: hai detto bene, non ho marito,17 E la femina disse: io non ho marito. E Iesù disse a lei: bene hai detto, che non hai marito.
18 perchè ne hai avuti cinque e quello che hai ora non è tuo marito: in questo hai detto la verità.18 Ma ne hai avuto cinque, e questo che tu hai non è tuo marito; imperò hai detto il vero.
19 Gli disse la donna: Signore, m'accorgo che tu sei profeta.19 Disse la femina: Signore, a quello ch' io vedo, tu sei profeta.
20 I nostri padri, hanno adorato su questo monte e voi dite che il luogo dove bisogna adorare è in Gerusalemme.20 (E imperò dimmi): li nostri padri adororono in questo monte; e voi dite che Ierusalem è 'l luogo dove si conviene orare.
21 Gesù le rispose: Credimi, donna; è venuto il tempo in cui nè su questo monte nè in Gerusalemme adorerete il Padre.21 E Iesù disse: femina, credi che verrà ora, che nè in questo monte nè in Ierusalem si adorerà il Padre.
22 Voi adorate quello che non conoscete; noi adoriamo quello che conosciamo: perchè la salvezza vien dai Giudei.22 Voi adorate quello che non sapete; ma noi adoriamo quello che noi sappiamo, imperò che la salute è de' Iudei.
23 Ma l'ora viene, anzi è questa, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità. Chè il Padre vuol tali adoratori.23 Ma egli è venuto tempo, e ancora è, nel quale li veri adoratori adoraranno il Padre in spirito e veritate; imperò il Padre cerca tali, li quali l'adorino.
24 Dio è spirito e quei che lo adorano devon adorarlo in spirito e verità.24 Il Spirito è Iddio; e quelli che l' adorano bisogna adorarlo in spirito e verità.
25 Gli disse la donna: So che ha da venire il Messia, che vuol dire Cristo; quando sarà venuto lui, ci istruirà di tutto.25 Diceli la femina: io so che il Messia viene, il quale ha nome Cristo; quando egli sarà venuto, egli annunziarà a noi ogni cosa.
26 E Gesù a lei: Son io che ti parlo.26 E Iesù disse a lei: io sono esso, che parlo teco.
27 In quel momento arrivarono i suoi discepoli e si maravigliarono che parlasse con una donna. Nessuno però gli disse: Che cerchi? o di che parli con lei?27 E in quello vennero gli discepoli, e meravigliavansi ch' ello parlava con quella femina; ma niuno di loro dimandò, che parlasse con lei, o di che l'addimandasse.
28 Ma la donna lasciò la sua brocca e andò in città a dire a quella gente:28 E allora la femina lasciò la mezzarola, e andò nella città, e disse agli uomini della città:
29 Venite a vedere un uomo il quale mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia il Cristo?29 Venite, e vedete l' uomo che mi ha detto. ciò ch' io mai feci; sarebbe egli mai Cristo?
30 Uscirono pertanto dalla città e andarono da lui.30 Allora la gente della città uscì fuori, e andavano a vederlo.
31 In quel frattempo i discepoli lo pregavano dicendo: Maestro, mangia.31 E in questo gli discepoli parlavano con lui, e dicevano: maestro, mangia.
32 Ma egli rispose loro: Io mi nutro di un cibo che voi non conoscete.32 Ed egli li disse: io ho a mangiare uno cibo, che voi non sapete.
33 I discepoli dicevan perciò tra loro: Forse qualcuno gli ha portato da mangiare?33 E gli discepoli dicevano l'uno insieme con l'altro avrebbegli mai alcuno recato da mangiare?
34 Gesù disse loro: Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e così compiere l'opera sua.34 Disse a loro Iesù il mio cibo si è di fare la volontà di colui che mi ha mandato, e ch' io compia l' opra sua.
35 Non dite voi: Ancora quattro mesi e poi vien la mietitura? Ecco io vi dico: alzate gli occhi e mirate le campagne che già biondeggiano per le messi.35 Non dicete voi che di qui a ricolto è ancora quattro mesi? E io vi dico: levate gli occhi vostri, e vedete le contrade, che già sono bianche da mietere.
36 E chi miete riceve la mercede e raccoglie frutto per la vita eterna, sicché ne goda insieme chi semina e chi miete.36 E colui che miete, riceve la sua mercede, e rauna il frutto in vita eterna; sì che insiememente goda chi semina e chi miete.
37 In questo proprio s'avvera quel proverbio: Altri semina ed altri miete.37 E in questo è vera la parola: imperò che altro è quello che semina, e altro è quello che miete.
38 Io vi ho mandati a mietere dove non avete faticato; altri hanno lavorato e voi siete sottentrati nel loro lavoro.38 Io vi ho mandato a mietere quello che voi non seminasti; altri hanno seminato, e voi siete entrati nel loro lavorio.
39 Or molti Samaritani della città credettero in lui per le parole della donna che attestava: M'ha detto tutto quello che ho fatto.39 E molti di quella città di Samaria credettero in lui, per la testimonianza della femina che disse: venite a vadere l'uomo, che mi ha detto ciò che feci mai.
40 Andati adunque da lui quei Samaritani lo pregavano a trattenersi con loro. E ci rimase due giorni.40 E venendo a Iesù quelli di Samaria, pregoronlo che stèsse con loro; ed egli stette con loro duo giorni.
41 E molti più credettero in virtù della sua parola,41 E molti credettero in lui per le parole sue.
42 e dicevano alla donna: Noi non crediamo già per la tua parola, perchè abbiamo noi stessi udito e conosciuto che colui è veramente il Salvatore del mondo.42 E dicevano alla femina: già non crediamo in lui per le tue parole; ma noi medesimi abbiamo veduto, e sappiamo veramente che questo è il Salvatore del mondo.
43 Passati quei due giorni se ne partì e andò nella Galilea.43 Dopo dunque due giorni partissi quindi, e andò in Galilea.
44 Perchè lo stesso Gesù aveva affermato che non gode stima un profeta nella sua patria.44 Ed esso Iesù rendette testimonianza, come nullo profeta ha onore nella sua patria.
45 E giunto che fu nella Galilea, i Galilei lo accolsero, perchè avevan vedute tutte le cose che aveva fatte in Gerusalemme durante la festa, alla quale anch'essi erano andati.45 Essendo adunque venuto in Galilea, riceveronlo li Galilei, avendo loro vedute tutte le cose che egli avea fatto in Ierosolima nel giorno della festa; ed etiam loro erano venuti al giorno della festa.
46 Si recò adunque a Cana di Galilea dove aveva convertito l'acqua in vino. E c'era un regio ufficiale il cui figlio era ammalato in Cafarnao.46 Venne adunque ancora in Cana di Galilea, dove fece di acqua vino. Ed era uno piccolo re, che avea uno suo figliuolo infermo, nella città di Cafarnao.
47 Ed avendo egli sentito dire che Gesù dalla Giudea era venuto in Galilea, andò a trovarlo e lo pregò di recarsi a guarire il suo figlio che era moribondo.47 Udendo questo, che Iesù veniva di Giudea in Galilea, andò a lui, e pregollo che andasse a sanare uno suo figliuolo; imperò che già cominciaval a morire.
48 E Gesù gli disse: Se non vedete segni e prodigi non, credete.48 E Iesù gli disse: se voi non vedete li segni e miracoli, voi non credete.
49 E l'ufficiale regio: Signore, vieni prima che muoia il mio figliuolo.49 E il re dice: Signore, vieni inanzi che il mio figliuolo mora.
50 Gesù gli disse: Va', il tuo figlio vive. Quel l'uomo prestò fede alle parole dettegli da Gesù e partì.50 E Iesù gli disse: va, che il tuo figliuolo vive. Ed egli credette alla parola che Iesù gli disse, e andossene.
51 E avanti che arrivasse a casa gli corsero incontro i servi con la notizia che il suo figlio viveva.51 E andando egli, li servi suoi gli andorono incontra, e dissengli che il suo figliuolo vivea.
52 Domandò loro pertanto in che ora avesse cominciato a star meglio. E quelli risposero: Ieri all'ora settima lo lasciò la febbre.52 Ed egli dimandò, a che ora gli lasciò la febbre. E loro dissero: jeri alla settima ora lascio'li la febbre.
53 Allora il padre notò essere quella appunto l'ora in cui Gesù gli aveva detto: Il tuo figlio vive; e credette lui con tutta la sua famiglia.53 Allora conobbe il re, che in quella ora era, che Iesù avea detto: il tuo figliuolo vive. E credette egli, e tutti quelli di casa sua.
54 Questo nuovo secondo miracolo Gesù lo fece quando tornò dalla Giudea in Galilea.54 Questo fu il secondo miracolo, il quale (un' altra volta) fece Iesù, essendo venuto di Iudea. in Galilea.