Vangelo secondo Matteo 13
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BIBBIA TINTORI | BIBBIA CEI 1974 |
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1 In quel giorno Gesù, uscito di casa, si pose a sedere lungo il mare. | 1 Quel giorno Gesù uscì di casa e si sedette in riva al mare. |
2 E gran gente gli si radunò intorno, in modo che dovette andare a sedere in una barca, e tutta la gente restò sul lido. | 2 Si cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette salire su una barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla spiaggia. |
3 E loro parlò di molte cose in parabole. Ecco, disse, il seminatore uscì a seminare; | 3 Egli parlò loro di molte cose in parabole. E disse: "Ecco, il seminatore uscì a seminare. |
4 e mentre spargeva il seme, parte ne cadde lungo la strada, e vennero gli uccelli a beccarlo. | 4 E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorarono. |
5 Parte cadde in luoghi sassosi, dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perchè il terreno era poco profondo. | 5 Un'altra parte cadde in luogo sassoso, dove non c'era molta terra; subito germogliò, perché il terreno non era profondo. |
6 Ma levatosi il sole, lo riarse e, per non aver radice, seccò. | 6 Ma, spuntato il sole, restò bruciata e non avendo radici si seccò. |
7 Un'altra parte cadde tra le spine; e le spine, crescendo, lo soffocarono. | 7 Un'altra parte cadde sulle spine e le spine crebbero e la soffocarono. |
8 Un'altra poi cadde in terra buona e portò frutto, dando, dove il cento, dove il sessanta e dove il trenta. | 8 Un'altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta. |
9 Chi ha orecchi da intendere intenda. | 9 Chi ha orecchi intenda". |
10 I discepoli, accostatisi, gli dissero: Perchè parli ad essi in parabole? | 10 Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: "Perché parli loro in parabole?". |
11 Ed egli rispose loro: Perchè a voi è dato d'intendere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è stato concesso. | 11 Egli rispose: "Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. |
12 Infatti a chi ha, sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. | 12 Così a chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. |
13 E parlò a loro in parabole, perchè vedendo non vedono, e udendo non odono, nè intendono. | 13 Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono. |
14 E in loro si adempie la profezia di Isaia che dice: Udirete con i vostri orecchi e non intenderete; mirerete coi vostri occhi e non vedrete. | 14 E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice: 'Voi udrete, ma non comprenderete, guarderete, ma non vedrete.' |
15 Che questo popolo ha un cuore insensibile: sono duri di orecchi ed han chiusi gli occhi per non vedere cogli occhi e non udire cogli orecchi, per non intendere col cuore e non convertirsi e perchè io non li guarisca. | 15 'Perché il cuore di questo popolo si è indurito, son diventati duri di orecchi, e hanno chiuso gli occhi, per non vedere con gli occhi, non sentire con gli orecchi e non intendere con il cuore e convertirsi, e io li risani.' |
16 Ma beati i vostri occhi che vedono e i vostri orecchi che odono! | 16 Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. |
17 Vi dico, in verità, che molti profeti e molti giusti desiderarono vedere quello che voi vedete e non lo videro, e udire quello che voi udite e non l'udirono. | 17 In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l'udirono! |
18 Voi dunque sentite la parabola del seminatore. | 18 Voi dunque intendete la parabola del seminatore: |
19 Se uno ascolta la parabola del regno senza attenzione, viene il maligno e porta via quel che è stato seminato nel cuore di lui: questi è simboleggiato nel seme caduto lungo la strada. | 19 tutte le volte che uno ascolta la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. |
20 Il seme caduto in luoghi sassosi rappresenta chi ode la parola e subito la riceve con gioia, | 20 Quello che è stato seminato nel terreno sassoso è l'uomo che ascolta la parola e subito l'accoglie con gioia, |
21 ma non ha in sè radice e dura poco, e come venga la tribolazione e la persecuzione a causa della parola, subito resta scandalizzato. | 21 ma non ha radice in sé ed è incostante, sicché appena giunge una tribolazione o persecuzione a causa della parola, egli ne resta scandalizzato. |
22 Colui che riceve il seme tra le spine è chi ascolta la parola; ma le cure mondane e l'inganno delle ricchezze l'affogano e la fanno rimanere infruttuosa. | 22 Quello seminato tra le spine è colui che ascolta la parola, ma la preoccupazione del mondo e l'inganno della ricchezza soffocano la parola ed essa non da' frutto. |
23 Quello poi che riceve il seme in buon terreno, è chi ascolta la parola e ci pone mente e porta frutto e dà ora il cento, ora il sessanta, ora il trenta. | 23 Quello seminato nella terra buona è colui che ascolta la parola e la comprende; questi da' frutto e produce ora il cento, ora il sessanta, ora il trenta". |
24 Propose loro quest'altra parabola, dicendo: Il regno dei cieli è simile ad un uomo che seminò buon seme nel suo campo. | 24 Un'altra parabola espose loro così: "Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. |
25 Ma nel tempo che gli uomini dormivano, sen venne il suo nemico a seminare del loglio nel suo campo e se ne andò. | 25 Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. |
26 Come poi il seminato germogliò e granì, allora apparve anche il loglio. | 26 Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. |
27 E i servi del padrone di casa andarono a dirgli: Signore, non hai seminato buon seme nel tuo campo? Come mai dunque c'è il loglio? | 27 Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? |
28 Ed egli rispose loro: Qualche nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi che andiamo a sterparlo? | 28 Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? |
29 Ma egli: No, che, cogliendo il loglio, non sbarbiate con esso anche il grano. | 29 No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. |
30 Lasciate che l'uno e l'altro crescano fino alla mietitura: e al tempo delia messe dirò ai mietitori: raccogliete prima il loglio e legatelo in fasci, per bruciarlo, il grano poi riponetelo nel mio granaio. | 30 Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio". |
31 Propose loro un'altra parabola, dicendo: E' simile il regno dei cieli a un chicco di senapa che un uomo prese e seminò nel suo campo: | 31 Un'altra parabola espose loro: "Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. |
32 Esso è certamente il più piccolo dei semi, ma cresciuto che sia, è il maggiore di tutti gli erbaggi e diviene albero, tanto che gli uccelli del cielo vanno a posarsi tra i suoi rami. | 32 Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami". |
33 Disse loro un'altra parabola: Il regno dei cieli è simile al lievito che una donna prende e nasconde in tre misure di farina finché tutto fermenta. | 33 Un'altra parabola disse loro: "Il regno dei cieli si può paragonare al lievito, che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti". |
34 Tutte queste cose Gesù le disse alle turbe in parabole, e non parlava loro che in parabole, | 34 Tutte queste cose Gesù disse alla folla in parabole e non parlava ad essa se non in parabole, |
35 affìnchè a'adempisse quanto era stato detto dal profeta: Aprirò la mia bocca in parabole, manifesterò cose occulte fin dalla fondazione del mondo. | 35 perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta: 'Aprirò la mia bocca in parabole,' proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo. |
36 Allora Gesù, licenziato il popolo, se ne tornò a casa: e, avvicinatisi a lui i suoi discepoli, gli dissero: Spiegaci la parabola del loglio nel campo. | 36 Poi Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si accostarono per dirgli: "Spiegaci la parabola della zizzania nel campo". |
37 Ed egli rispondendo disse loro: Colui che semina buon seme è il Figlio dell'uomo. | 37 Ed egli rispose: "Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. |
38 Il campo è il mondo, il buon seme sono i figli del regno, il loglio poi sono i figli del maligno. | 38 Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno, |
39 Il nemico che ha seminato è il diavolo, la mietitura è la fine del mondo, i mietitori sono gli angeli. | 39 e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli. |
40 E siccome si raccoglie il loglio e si brucia col fuoco, così avverrà alla fine del mondo. | 40 Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. |
41 Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli che terranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori d'iniquità, | 41 Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità |
42 e li getteranno nella fornace ardente, ove sarà pianto e stridor di denti. | 42 e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti. |
43 Allora i giusti splenderanno come sole nel regno del loro Padre. Chi ha orecchi da intendere intenda. | 43 Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda! |
44 E' simile il regno dei cieli ad un tesoro nascosto in un campo, che un uomo, trovatolo, rinasconde, e tutto giulivo dell'accaduto, va a vendere quel che ha, e compra quel campo. | 44 Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo. |
45 Ancora: il regno dei cieli ò simile ad un mercante che va in cerca di belle perle; | 45 Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; |
46 e trovatane una di gran pregio, va a vendere quanto ha e la compra. | 46 trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. |
47 Il regno dei cieli è inoltre simile ad una rete gettata in mare, che ha preso ogni sorta di pesci. | 47 Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. |
48 Allorchè fu piena, tirarono a riva, e sedutisi, misero i buoni nei canestri e gettarono via i cattivi. | 48 Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. |
49 Così avverrà alla fine del mondo: verranno gli angeli e terranno i cattivi di mezzo ai giusti | 49 Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni |
50 e li getteranno nella fornace di fuoco. Ivi sarà pianto e stridor di denti. | 50 e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. |
51 Avete intese tutte queste cose? Gli dicono: Sì. | 51 Avete capito tutte queste cose?". Gli risposero: "Sì". |
52 E disse loro: Per questo ogni Scriba istruito nel regno dei cieli, è simile ad un padre di famiglia che trae fuori dal suo tesoro cose nuove e cose vecchie. | 52 Ed egli disse loro: "Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche". |
53 E finite che ebbe queste parabole, Gesù parti di là, | 53 Terminate queste parabole, Gesù partì di là |
54 e recatosi nella sua patria, insegnava nelle loro sinagoghe, in modo che rimanevano stupiti e dicevano: Onde mai ha costui questa sapienza e i miracoli? | 54 e venuto nella sua patria insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: "Da dove mai viene a costui questa sapienza e questi miracoli? |
55 Non è lui il figlio del legnaiuolo? sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? | 55 Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? |
56 E non son tra di noi tutte le sue sorelle? Donde mai sono venute a costui tutte queste cose? | 56 E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?". |
57 E si scandalizzavano di lui. Ma Gesù disse loro: Un profeta non è senza onore che nella sua patria e nella sua casa. | 57 E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: "Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua". |
58 E a cagione della loro incredulità non vi fece molti miracoli. | 58 E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità. |