Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Cantico 4


font
BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 1974
1 Quanto sei bella, o mia amica, quanto sei bella! I tuoi occhi son di colomba, senza quello che di dentro si nasconde, i tuoi capelli son come greggi di capre salite sul monte di Galaad.1 Come sei bella, amica mia, come sei bella!
Gli occhi tuoi sono colombe,
dietro il tuo velo.
Le tue chiome sono un gregge di capre,
che scendono dalle pendici del Gàlaad.
2 I tuoi denti son come gregge di pecorelle tosate che tornan dal lavarsi: tutte hanno gemelli, e non ve n'è una infeconda.2 I tuoi denti come un gregge di pecore tosate,
che risalgono dal bagno;
tutte procedono appaiate,
e nessuna è senza compagna.
3 Come nastro di scarlatto sono lo tue labbra, e il tuo parlare è soave. Come spicchio di melagrana son le tue guance, senza quello che di dentro si nasconde.3 Come un nastro di porpora le tue labbra
e la tua bocca è soffusa di grazia;
come spicchio di melagrana la tua gota
attraverso il tuo velo.
4 Il tuo collo è come la torre di David costruita coi suoi baluardi: mille scudi vi sono appesi, tutte le armature dei prodi.4 Come la torre di Davide il tuo collo,
costruita a guisa di fortezza.
Mille scudi vi sono appesi,
tutte armature di prodi.
5 Le tue mammelle sono come due caprioletti gemelli pascolanti tra i gigli.5 I tuoi seni sono come due cerbiatti,
gemelli di una gazzella,
che pascolano fra i gigli.
6 Prima che raffreschi il giorno e si allunghino le ombre, me ne andrò al monte della mirra e al colle dell'incenso.6 Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
me ne andrò al monte della mirra
e alla collina dell'incenso.
7 Tutta bella sei o mia diletta, non v'è difetto in te.7 Tutta bella tu sei, amica mia,
in te nessuna macchia.
8 Vieni dal Libano, o mia sposa, vieni dal Libano, vieni: tu sarai coronata dalla vetta dell'Amana, dalla cima del Sanir e dell'Ermon, dagli antri dei leoni, dai monti dei leopardi.8 Vieni con me dal Libano, o sposa,
con me dal Libano, vieni!
Osserva dalla cima dell'Amana,
dalla cima del Senìr e dell'Èrmon,
dalle tane dei leoni,
dai monti dei leopardi.
9 Tu mi hai ferito il cuore, o sorella mia sposa, m'hai ferito il cuore con uno dei tuoi sguardi, con un sol crine del tuo collo.9 Tu mi hai rapito il cuore,
sorella mia, sposa,
tu mi hai rapito il cuore
con un solo tuo sguardo,
con una perla sola della tua collana!
10 Come è bello il tuo amore, o sorella mia sposa! I tuoi amori son più soavi del vino, e il profumo dei tuoi unguenti supera tutti i profumi.10 Quanto sono soavi le tue carezze,
sorella mia, sposa,
quanto più deliziose del vino le tue carezze.
L'odore dei tuoi profumi sorpassa tutti gli aromi.
11 Miele stillano le tue labbra, o sposa, miele e latte hai sotto la lingua, e il profumo delle tue vesti è come il profumo dell'incenso.11 Le tue labbra stillano miele vergine, o sposa,
c'è miele e latte sotto la tua lingua
e il profumo delle tue vesti è come il profumo del Libano.
12 Un giardino chiuso tu sei, o sorella mia sposa, un giardino chiuso, una fonte sigillata.12 Giardino chiuso tu sei,
sorella mia, sposa,
giardino chiuso, fontana sigillata.
13 Ciò che germoglia da te forma un giardino di melagrani, coi frutti dei pomi, col cipro, col nardo,13 I tuoi germogli sono un giardino di melagrane,
con i frutti più squisiti,
alberi di cipro con nardo,
14 col nardo, lo zafferano, la cannella, il cinnamomo, con tutti gli alberi dell'incenso, colla mirra, l'aloè e tutti i più squisiti aromi.14 nardo e zafferano, cannella e cinnamòmo
con ogni specie d'alberi da incenso;
mirra e aloe
con tutti i migliori aromi.
15 Tu sei una fontana di giardino, una polla d'acque vive che sgorgano con impeto dal Libano.15 Fontana che irrora i giardini,
pozzo d'acque vive
e ruscelli sgorganti dal Libano.

16 Sorgi, o aquilone; vieni, o austro, soffia nel mio giardino, e se ne spandano gli aromi.16 Lèvati, aquilone, e tu, austro, vieni,
soffia nel mio giardino
si effondano i suoi aromi.
Venga il mio diletto nel suo giardino
e ne mangi i frutti squisiti.