Scrutatio

Giovedi, 6 giugno 2024 - San Norberto ( Letture di oggi)

Esodo 5


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 Dopo questo Mosè ed Aronne andarono da Faraone e gli dissero: « Queste cose dice il Signore Dio d'Israele: Lascia andare il mio popolo, affinchè mi offerisca un sacrifizio nel deserto ».1 Dopo queste cose andarono Moisè ed Aaron, e dissero a Faraone: queste cose dice lo Signore Iddio d'Israel: lascia lo popolo mio, acciò che sacrifichi a me nel deserto.
2 Ma egli rispose: « Chi è mai il Signore, da essere io obbligato ad ascoltarne la voce e lasci andare Israele? Io non conosco il Signore, e quindi non lascerò partire Israele ».2 Ma quegli rispose: chi è lo Signore, ch' io oda la voce sua, e lasci Israel? Non so chi sia Dio, nè Israel non lascerò.
3 Ed essi dissero: « Il Dio degli Ebrei ci ha chiamati, affinchè andiamo tre giornate di cammino nel deserto a sacrificare al Signore Dio nostro, per non esser colpiti colla peste o colla spada ».3 Disseno: Iddio degli Ebrei chiamò noi, che noi andiamo nella via tre dì nella solitudine, e sacrifichiamo al Signore Iddio nostro, acciò che per avventura non intervenghi a noi ovvero pestilenza ovvero coltello.
4 Il re d'Egitto rispose loro: « Perchè voi, Mosè ed Aronne, distogliete il popolo dai suoi lavori? Andate a fare quanto v'è imposto ».4 Disse a loro il re d'Egitto: perchè, Moisè ed Aaron, sollecitate il popolo dallo lavorìo loro? andate agli lavori vostri.
5 Poi Faraone aggiunse: « È già troppo numeroso nel paese questo popolo, e voi vedete quanto è cresciuto: e quanto si moltiplicherà se date loro qualche sollievo dai lavori? »5 E disse Faraone: molto è lo popolo della terra, vedete che la turba è molto cresciuta; quanto maggiormente, se darete riposo a loro di lavorii!
6 E in quello stesso giorno Faraone diede quest'ordine ai sovraintendenti dei lavori ed agli esattori del popolo:6 Comandò adunque in quello dì a quelli ch' erano sopra i lavorii, e alli esattori del popolo, dicendo:
7 « Non date più, come prima, la paglia al popolo per fare i mattoni, ma vadano essi a raccoglierla.7 Oggi mai più oltre non date le paglie al popolo a conficere li mattoni, siccome facevate prima; ma egli vadano, e raccolgano le paglie.
8 Ed esigete da loro la stessa quantità di mattoni di prima, senza diminuzione alcuna; essi stanno in ozio, ecco perchè gridando dicono: andiamo a sacrificare al nostro Dio.8 E le misure de mattoni, le quali prima facevano, porrete sopra loro, nè non isminuite alcuna cosa; perciò ch' elli cessano, e perciò gridano dicendo: andiamo, e sacrifichiamo allo Dio nostro.
9 Siano dunque oppressi dai lavori e li faccian bene, e così non daran più retta a menzogne! »9 Siano opprimuti colli lavorii; e compiano quelle cose, acciò che non acconsentano alle parole bugiarde.
10 Allora i sovraintendenti dei lavori e gli esattori andarono a dire al popolo: « Così dice Faraone: Io non darò più paglia:10 Adunque venuti coloro ch' erano sopra li lavorii e li esattori, dissero al popolo: così dice Faraone: non do a voi la paglia.
11 andate a raccoglierla, dove potrete trovarne, e il vostro lavoro non sia per nulla diminuito ».11 Andate, e coglietela così dove la potrete trovare; nè non si scemerà alcuna cosa del lavorio vostro.
12 Così il popolo si sparse per tutta la terra Egitto a raccoglier paglia.12 Sparto è lo popolo per ogni terra d'Egitto a raunare la paglia.
13 E i sovraintendenti dei lavori li sollecitavano col dire: « Dovete compire il vostro lavoro giorno per giorno, come solevasi fare quando vi si dava la paglia ».13 E coloro ch' erano sopra li lavorii stavano presenti, dicendo: compiete lo lavorìo vostro continuamente, siccome prima solevate fare quando erano date a voi le paglie.
14 E quelli che presiedevano ai lavori de figli d'Israele furon flagellati dagli esatti di Faraone, i quali dicevano: « Perché nè ieri nè oggi avete fornito, come prima, la stessa quantità di mattoni? »14 Tormentati sono li figliuoli d'Israel, ch' erano a lavorare, dalli esattori di Faraone, dicendo: perchè non avete empiuta la misura delli mattoni, siccome prima, nè ieri nè oggi?
15 E quelli che presiedevano ai figli d'Israele andarono a lagnarsi da Faraone ed a dire: « Perchè tratti così i tuoi servi?15 E vennero li proposti delli figliuoli d'Israel, e rammaricaronsi a Faraone, dicendo: perchè fai così contro li servi tuoi?
16 Non ci vien data più la paglia, e i mattoni devono essere quanti prima, e po noi tuoi servi siam battuti coi flagelli, vien fatta ingiustizia al tuo popolo ».16 Le paglie non sono date a noi, e li mattoni somigliantemente sono comandati. Certe noi servi tuoi alli tormenti siamo dati, e non giustamente si fa contro il popolo tuo.
17 Egli disse: « Siete degli oziosi, e per questo dite: Andiamo a sacrificare al Signore.17 Il quale disse: come? cessate di lavorare, e vacate; perciò voi dite: andiamo, e sacrifichiamo al Signore.
18 Andate invece a lavorare: non vi sarà più data la paglia e dovete fornire il solito numero di mattoni ».18 Andate adunque, e adoperate. Le paglie non vi fieno date, e renderete l'usanza dal lavoro delli mattoni.
19 E coloro che presiedevano ai figli d'Israele si vedevano in una brutta situazione, sentendo quest'ordine: « Non diminuite per nulla il numero dei mattoni a fornirsi ogni giorno ».19 E vedeano li proposti de' figliuoli d'Israel loro esser in male; perciò ch' era detto a loro: non si minuerà alcuna cosa delle fatiche per tutti li di.
20 E quando uscirono da Faraone, avendo incontrato Mosè ed Aronne che stavano ad aspettarli,20 Ed andarono a Moisè ed Aaron, li quali sta vano dall'una parte, ritornanti da Faraone.
21 dissero loro: « Il Signore guardi giudichi: voi ci avete resi odiosi a Faraone e ai suoi servi, e gli avete posto la mano la spada per ucciderci ».21 E dissero a loro: vegga lo Signore e giudichi, perchè voi avete fatto puzzare l'odore nostro innanzi a Faraone e a' servi suoi, e deste a lui lo coltello acciò ch' egli uccidesse noi.
22 Allora Mosè si rivolse al Signore e disse: Signore, perchè hai afflitto questo popolo? Perchè hai mandato me?22 E ritornò Moisè al Signore, e disse: Signore, perchè tormentasti questo popolo? perchè mandasti me?
23 Ecco, da quando sono andato da Faraone per parlargli in tuo nome, egli ha afflitto il tuo popolo, e tu non li hai liberati ».23 Imperciò che per quello per lo quale io andai a Faraone acciò ch' io favellassi nel nome tuo, tormentò lo popolo tuo; e non liberasti loro.