1 Finito che ebbe di alzare i suoi gemiti al Signore, si levò dal luogo dove si era prostrata davanti al Signore. | 1 Or finito che ebbe d'alzar le sue voci al Signore, si levò dal luogo, dove si stava prostesa dinanzi al Signore: |
2 poi, chiamata la sua serva, scese in casa, si tolse il cilizio, depose le vesti vedovili, | 2 E chiamò la sua serva, e scese in sua casa, e si levò il cilicio, e si spogliò delle vesti sue vedovili, |
3 si lavò il corpo, si unse di unguento prezioso, scompartì le sue chiome, si pose in testa una mitra, indossò le sue vesti di festa, si mise ai piedi i sandali, prese i braccialetti, i gigli, gli orecchini, gli anelli e si abbellì con tutti i suoi ornamenti. | 3 E lavò il suo corpo, e si unse di unguento prezioso, e scompartì i capelli de suo capo e si pose in testa la mitra; e si vestì delle sue vesti di comparsa, e si mise a piedi i sandali, e prese i braccialetti co' gigli, e gli orecchini, e gli anelli, e non lasciò indietro veruno de suoi ornamenti, |
4 Il Signore crebbe ancor più il suo splendore, perchè tale abbigliamento non proveniva da libidine, ma da virtù: il Signore le accrebbe la bellezza in modo da farla comparire tutta adorna d'incomparabile grazia. | 4 E il Signore eziandio le accrebbe splendore; perchè tutto questo abbigliamento non proveniva da brutta passione, ma da fin virtuoso: e perciò il Signore diede nuovo risalto alla sua bellezza, affinchè negli occhi di tutti ornata apparisse di grazia incomparabile, |
5 Essa fece portare dalla sua serva un otre di vino, un vaso d'olio, del grano abbrustolito, dei fichi secchi, dei pani, del cacio, e parti. | 5 Or ella fece portare dalla sua serva un vaso di vino, e uno di olio, e della farina, e de fichi secchi, e dei pani, e del cacio, e si partì. |
6 Alla porta della città trovarono Ozia e gli anziani della città, che l'aspettavano. | 6 E quando giunsero alla porta della città, trovarono Ozìa, e i seniori della città che l'aspettavano: |
7 Essi al vederla rimasero stupefatti e pieni di maraviglia per la sua bellezza; | 7 I quali in veggendola rimasero stupefatti di sua bellezza: |
8 ma senza dimandarle nulla, la lasciaron passare dicendo: « Il Dio dei padri nostri ti doni la sua grazia, e colla sua potenza confermi tutti i disegni del tuo cuore, in modo che Gerusalemme abbia a gloriarsi di te e il nome tuo sia scritto fra i santi e fra i giusti ». | 8 Ma senza interrogarla per niente, la lasciaron passare, dicendo: il Dio de padri nostri ti dia la sua grazia, e confermi colla sua virtù le intenzioni del cuor tuo, onde di te abbia a gloriarsi Gerusalemme, e abbia luogo il tuo nome trai Santi, e giusti. |
9 Tutti quelli che eran li dissero a una voce: « Così sia, così sia! » | 9 E tutti quelli, che erano in quel luogo, dissero ad una voce: Così sia, così sia. |
10 E Giuditta pregando il Signore, uscì fuori della porta colla sua serva. | 10 E Giuditta pregando il Signore uscì fuor della porta colla sua serva. |
11 Or mentre sul levar del giorno, essa discendeva dalla montagna, s'imbatterono in lei gli esploratori degli Assiri, e, fermatala, le dissero: « Di dove vieni? Dove vai? » | 11 E verso lo spuntare del giorno mentre ella calava dal monte, si imbatterono in lei gli esploratori. Assiri, e la fermaron dicendo: Donde vieni, dove vai? |
12 Essa rispose: « Sono una figlia degli ebrei; son fuggita da loro, avendo riconosciuto che vi saran dati in preda, perchè, disprezzandovi, non han voluto arrendersi spontaneamente per trovar misericordia davanti a voi. | 12 Ed ella rispose: Io son figliuola di Ebrei, e son fuggita da loro, perchè io so, ch'e' saranno vostra preda, perchè non facendo conto di voi, non hanno voluto arrendersi spontaneamente per essere trattati con misericordia da voi. |
13 Ed è per questo che ho detto dentro di me: Andrò a presentarmi al principe Oloferne, pei manifestargli i loro segreti e mostrargli per qual via possa impadronirsi di loro, senza che perisca un sol uomo del suo esercito ». | 13 Io pertanto ho pensato, e ho detto dentro di me: Io mi presenterò al principe Oloferme, e manifesterò a lui i loro segreti, egl'insegnerò per qual via possa sorprenderli, senza che un sol uomo perisca del suo esercito. |
14 Quegli uomini, mentre stavano a sentire le sue parole, la contemplavano in viso, e pieni gli occhi di stupore ne ammirarono oltremodo la bellezza. | 14 Or quegli avendo udite le sue parole contemplavano la sua faccia, e negli occhi lor leggevasi lo stupore perocchè erano incantati di sua bellezza. |
15 Poi le dissero: « Tu hai salvata la tua vita, prendendo la risoluzione di scendere al nostro signore: | 15 E le dissero: Hai salvata la tua vita in trovando questo ripiego di venire al signor nostro. |
16 e sappi che, quando sarai alla sua presenza, egli ti farà del bene, e sarai graditissima al suo cuore ». La condussero alla tenda di Oloferne, annunziandola. | 16 Or sappi, che quando gli comparirai davanti, egli ti farà del bene,e acquisterai la sua grazia. E la condussero al padiglione di Oloferne, facendogli annunziare l'arrivo di essa. |
17 Appena gli fu dinanzi, Oloferne fu subito preso dai suoi sguardi. | 17 Or appena ella comparve dinanzi a lui fu preso Oloferne alla prima occhiata. |
18 Gli dissero i suoi ufficiali: « Chi potrà disprezzare il popolo degli ebrei, che ha donne così belle? Non abbiamo ragione di far loro guerra per conquistarle? » | 18 E i suoi uffiziali gli dissero: Chi disprezzerà il popolo Ebreo,il quale ha donne di tanta avvenenza? E non farem noi ad essi a ragione la guerra per acquistarle? |
19 Giuditta, veduto Oloferne a seder sotto un conopeo fatto di porpora, d'oro, di smeraldi e di pietre preziose, | 19 Giuditta per tanto veduto che ebbe Oloferne, che sedeva sotto un conopeo fatto di porpora, e ornato di oro, di smeraldi, e di pietre preziose, |
20 dopo averlo fissato in viso, lo adorò prostrata per terra; ma i servi di Oloferne la rialzarono per ordine del loro signore. | 20 Dopo aver gettato uno sguardo sopra di lui lo adorò prostrata per terra: ma i servi di Oloferne la rialzarono per ordine del loro signore. |