Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 32


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Sennacherib invade Giuda: Ezechia si fortifica in Gerusalemme

1Dopo queste cose e tali atti di fedeltà, venne Sennacherib re d'Assiria ed entrato in Giuda assediò le città forti per espugnarle.2Quando Ezechia s'accorse che Sennacherib era venuto per rivolgere tutto l'impeto della guerra contro Gerusalemme,3deliberò coi principi e cogli uomini più valorosi di turare le sorgenti delle fontane che eran fuori di città. Essendo stati tutti dello stesso parere,4radunò grandissimo numero di gente, e turarono tutte le fontane e il ruscello che correva in mezzo alla contrada, per timore che gli Assiri, venendo, potessero trovare abbondanza d'acqua.5Egli inoltre riparò con ogni diligenza tutta la muraglia dov'era rovinata; vi costruì sopra delle torri e un altro muro al di fuori; restaurò Mello nella città di David, e fece armi d'ogni sorta e scudi.6Stabiliti dei capi dei combattenti nell'esercito, li convocò tutti sulla piazza della porta della città, e parlò loro al cuore, dicendo:7« Siate valorosi, fatevi animo e non temete, e non abbiate paura del re d'Assiria, nè di tutta quella mol­titudine che è con lui, perchè c'è più gente con noi che con lui.8Con lui infatti v'è un braccio di carne: con noi il Signore Dio nostro, che è il nostro aiuto e com­batte per noi ». Il popolo a que­ste parole d'Ezechia re di Giuda si fece animo.

Agli insulti di Sennacherib, Dio pregato, risponde umiliandolo

9Avvenute tali cose, Sennacherib re di Assiria mandò i suoi servi a Gerusalemme (allora con tutto il suo esercito assediava Lachis) ad Ezechia re di Giuda e a tutto il popolo che era nella città, a dire:10« Queste cose elice Sennacherib re d'Assiria: In chi avete fiducia per restare così assediati in Gerusalemme?11Non v'inganna forse Ezechia, per farvi morire di fame e di sete, assicurandovi che il Signore vostro Dio vi libererà dal re d'Assiria?12Non è forse quell'Ezechia che distrusse i suoi alti luoghi e gli altari, e diede a Giuda e a Gerusalemme quest'ordine: Adorerete dinanzi ad un solo altare, e sopra di esso brucerete l'incenso?13Non sapete voi quello che io e i miei padri abbiamo fatto a tutti i popoli della terra? Gli dèi delle genti e di tutti i paesi furono essi così forti da liberare il loro paese dalla mia mano?14Qual'è, fra tutti gli dèi delle nazioni che i miei padri han devastate, quello che abbia potuto liberare il suo popolo dalla mia mano? Potrà dunque liberarvi da questa mia mano il vostro Dio?15Non v'inganni dunque Ezechia, non v'illuda con vana persuasione: non gli credete; perchè se nessun dio di tutte le genti e di tutti i regni potè liberare il suo popolo dalla mia mano e dalla mano dei miei padri: ne viene che nemmeno il vostro Dio potrà liberarvi dalla mia mano ».16I servi di Sennacherib dissero pure molte altre cose contro il Signore Dio e contro il suo sera­vo Ezechia.17Sennacherib scrisse anche lettere piene di bestemmie contro il Signore Dio d'Israele, e disse contro di lui: « Come gli dèi delle altre genti non poteron liberare il loro popolo dalla mia mano, così anche il Dio d'Ezechia non potrà salvare da questa mano il suo popolo ».18Oltre a ciò, ad aita voce, in lingua ebraica, gridava contro il popolo che stava sulle mura di Gerusalemme, per atterrirli e prendere la città.19Egli parlò contro il Dio di Gerusalemme, come contro gli dèi delle nazioni della terra, opere delle mani degli uomini.20Ma contro tale bestemmia pregarono il re Ezechia e il pro­feta Isaia figlio di Amos, mandando grida sino al cielo.21Allora il Signore mandò un angelo che colpì tutti gli uomini forti e i capi guerrieri dell'esercito del re d'Assiria, il quale se ne tornò svergognato al suo paese, ed essendo entrato nel tempio del suo dio, i suoi figli, che erano usciti da lui, lo uccisero di spada.22Così il Signore salvò Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme dalla mano di Sennacherib re d'Assiria e dalla mano di tutti gli altri, e diede loro riposo d'ogni intorno.23Allora molti portaron vittime e offerte al Signore in Gerusalemme, e doni a Ezechia re di Giuda, il quale dopo queste cose fu esaltato presso tutte le genti.

Malattia, guarigione ed ultimi anni di Ezechia

24In quei giorni Ezechia si ammalò a morte, ma il Signore, da lui pregato, lo guarì e gliene diede il segno.25Egli però non corrispose ai benefìzi ricevuti, e siccome il suo cuore s'insuperbì, l'ira divampò contro di lui, contro Giuda e contro Gerusalemme;26ma poi si umiliò per essersi insuperbito nel suo cuore, cogli abitanti di Gerusalemme; per questo l'ira del Signore non venne sopra di loro durante la vita d'Ezechia.27Ezechia fu ricco e molto illustre, e si ammassò grandi tesori d'argento, d'oro, di pietre preziose, di aromi, di armi d'ogni genere, e di vasi di gran pregio.28Ebbe anche magazzini di grano, di vino e di olio, e delle stalle per ogni specie di giumenti, e degli ovili per le pecore.29Si edificò delle città, ed ebbe innumerevoli greggi di pecore e di armenti, perchè il Signore gli aveva date stragrandi ricchezze.30Fu proprio lui, Ezechia, quel­lo che turò la fontana superiore delle acque di Gihon e le deviò sotto terra verso l'occidente della città di David. Egli riuscì felicemente in tutte le sue imprese.31Però nella legazione dei principi di Babilonia, mandati a lui per informarsi intorno al prodigio che era avvenuto sulla terra, Dio lo abbandonò alla tentazione per conoscere tutto quello ch'egli aveva in cuore.32Il resto degli atti d'Ezechia e delle sue misericordie sono scritte nella visione d'Isaia, figlio d'Amos profeta, e nel libro dei re di Giuda e d'Israele.33Ezechia s'addormentò coi suoi padri e fu sepolto sopra le tombe dei fi­gli di David. Tutto Giuda gli fece i funerali con tutti gli abitanti di Gerusalemme, e gli successe nel regno il suo figlio Manasse.