Scrutatio

Mercoledi, 8 maggio 2024 - Madonna del Rosario di Pompei ( Letture di oggi)

Genesi 30


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BIBBIA TINTORIBIBBIA RICCIOTTI
1 Rachele, vedendosi sterile, invidiava sua sorella, e disse, al marito: « Dammi dei figlioli: altrimenti io muoio ».1 - Rachele poi, vedendo d'esser sterile, ebbe invidia della sorella, e disse al marito: «Dammi dei figli, altrimenti morrò».
2 E Giacobbe le rispose adirato: « Son forse al posto di Dio che t'ha negata la fecondità? »2 Alla quale rispose incollerito Giacobbe: «Son io forse al posto di Dio, che t'ha privato dei frutti delle tue viscere?».
3 E Rachele: « Ho la mia serva Baia: dormi con lei, affinchè essa partorisca sulle mie ginocchia e io abbia figli da lei ».3 Ma essa: «Ho Bala per ancella; prenditela, che partorisca nel mio grembo, e che io abbia figli da lei».
4 E gli diede Baia per moglie.4 E gli dette Bala in matrimonio, la quale,
5 E questa, stata con Giacobbe, concepì e partorì un figlio.5 unitasi a lui, concepì e partorì un figlio.
6 E Rachele disse: « Il Signore ha giudicato in mio favore ed ha esaudita la mia voce, dandomi un figlio ». E perciò lo chiamò Dan.6 Disse Rachele: «Il Signore m'ha giudicata giustamente, ed ha ascoltato la mia voce dandomi un figlio». Perciò gli mise nome Dan.
7 E Baia concepì ancora e partorì un altro figlio,7 Dipoi Bala ne concepì e partorì un altro,
8 riguardo al quale Rachele disse: « Il Signore mi ha fatto lottare colla mia sorella, ed ho vinto io », e lo chiamò Nettali.8 per il quale disse Rachele: «Iddio m'ha fatto lottare con mia sorella, ed ho vinto». E lo chiamò Neftali.
9 Lia vedendo che aveva cessato di far figlioli, prese Zelfa sua serva e la diede al marito.9 Vedendo Lia d'aver cessato di partorire, dette al marito la sua ancella Zelfa,
10 E avendo questa concepito e partorito un figlio,10 la quale concepì e partorì un figlio.
11 Lia disse: «Fortuna », e perciò lo chiamò Gad.11 Disse allora Lia: «Che felicità!». E gli mise nome Gad.
12 Zelfa ne partorì ancora un altro.12 Poi, ne partorì Zelfa un altro.
13 E Lia disse: « Questo è per la mia felicità, perchè le donne mi diranno beata ». Per questo lo chiamò Aser.13 E disse Lia: «Questo è per la mia felicità, chè felice mi chiameranno le donne». Perciò lo chiamò Aser.
14 Or al tempo della mietitura del grano, essendo Ruben andato alla campagna. trovò delle mandragole, e le portò a Lia sua madre. E Rachele disse a Lia: « Via, dammi delle mandragole del tuo figlio».14 Ora, uscito Ruben pei campi al tempo della mietitura del grano, trovò delle mandragore, e le portò a Lia sua madre. Disse Rachele: «Dammi una parte delle mandragore del tuo bambino».
15 E Lia rispose: «Ti par poco avermi tolto il marito, che vuoi togliermi anche: le mandragole del mio figlio? » Rachele disse: «Ebbene, dorma pure teco stanotte per le mandragole del tuo figlio ».15 Rispose quella: «Ti par poco d'avermi portato via il marito, che vuoi prendere anche le mandragore del mio figliuolo?». Disse Rachele: «Stia con te questa notte, in cambio delle mandragore del tuo ragazzo».
16 E come Giacobbe, la sera tornò dai campi, Lia gli andò incontro e gli disse: « Dormirai con me, perchè t'ho accaparrato colle mandragole del mio figliolo ». E Giacobbe dormi con lei in quella notte.16 Tornando a sera Giacobbe dai campi, gli uscì incontro Lia, e gli disse: «Starai con me, perch'io t'ho pattuito in cambio delle mandragore del mio ragazzo». E fu con lei, quella notte.
17 Il Signore poi ascoltò le preghiere di lei, che concepì e partorì il quinto figliolo,17 Dio ascoltò le preghiere di Lia, che concepì e partorì il quinto figliuolo,
18 e disse: « Il Signore mi ha data la mercede per aver io data la mia serva al mio marito »; e lo chiamò Issacar.18 e disse: «Il Signore m'ha dato la mercede, perchè detti al mio marito la mia serva». E lo chiamò Issacar.
19 E Lia, avendo concepito ancora, partorì il sesto figlio,19 Concepì un'altra volta, e partorì il sesto figliuolo,
20 e disse: «Dio mi ha dotata di buona dote; anche questa volta il mio marito starà con me, avendogli io dato sei figlioli ». E per questo lo chiamò Zàbulon,20 e disse: «Iddio m'ha dotato d'una bella dote; anche questa volta il mio marito sarà con me, avendogli io generato sei figliuoli». Perciò gli mise nome Zabulon.
21 Dopo di lui partorì una figlia che ebbe nome Dina.21 Dopo il quale, partorì una figlia, a nome Dina.
22 Il Signore si ricordò anche di Rachele, e la esaudì e la rese feconda,22 Ma il Signore, ricordandosi anche di Rachele, l'esaudì, e le dette d'essere madre.
23 Ed essa concepì e partorì un figlio, dicendo: « Dio ha tolto il mio obbrobrio ».23 Essa concepì, e partorì un figlio dicendo: «Il Signore ha tolto da me il mio obbrobrio».
24 E lo chiamò col nome di Giuseppe, dicendo: «M'aggiunga il Signore un altro figliolo ».24 E lo chiamò per nome Giuseppe, dicendo: «Mi aggiunga il Signore anche un altro figliuolo».
25 Nato che fu Giuseppe, Giacobbe disse al suo socero: « Dammi licenza, che io me ne torni in patria, alla mia terra.25 Nato che fu Giuseppe, disse Giacobbe al suocero: «Lasciami andare, ch'io ritorni nella mia patria e nella mia terra.
26 Dammi le mogli e i miei figli, per i quali ti ho servito, e lasciami andare; tu ben conosci il servizio che t'ho fatto ».26 Dammi le mogli per le quali io t'ho servito, ed i figli, ch'io vada; tu conosci i servizi che t'ho reso».
27 Labano gli disse: « Possa io trovar grazia dinanzi a te! Ho conosciuto alla prova che Dio m'ha benedetto per causa tua;27 Labano gli disse: «Trovi io grazia innanzi a te; so a prova che Dio m'ha benedetto per cagion tua.
28 determina dunque la ricompensa che dovrò darti ».28 Stabilisci tu la mercede che ti debbo dare».
29 E Giacobbe rispose: « Tu sai in che modo ti ho servito, e quanto siano aumentati nelle mie mani i tuoi beni.29 Rispose Giacobbe: «Tu sai come t'ho servito, e come si sono accresciuti nelle mie mani i tuoi possedimenti.
30 Avanti che venissi da te avevi poco e ora invece sei diventato ricco, e il Signore ti ha benedetto dovunque sono entrato io. Ora è giusto che io pensi una buona volta anche alla mia famiglia ».30 Poco possedevi prima che io venissi a te, ed ora sei divenuto ricco; dacchè son venuto, il Signore t'ha benedetto. È giusto dunque ch'io provvegga una volta anche alla casa mia».
31 E Labano gli disse: « Che ti devo dare! » Ma Giacobbe rispose: « Io non voglio nulla; ma se farai quello che ti chiedo, tornerò a pascere i tuoi greggi e n'avrò cura.31 Disse Labano: «Che ti darò io?». Ed egli: «Non voglio niente; ma, se farai quanto ti chieggo, pascerò e custodirò ancora i tuoi armenti.
32 Passa in mezzo a tutti i tuoi greggi e metti da parte tutte le pecore vaneggiate e vaiolate, e tutto ciò che nascerà di color fosco e macchiato e vario, tanto fra le pecore che fra le capre, sarà la mia mercede.32 Percorri tutti i tuoi greggi e metti da parte tutte le pecore variegate, e di vello macchiato; tutto quello che vi sarà di bruno o macchiato o variegato, tanto fra le pecore quanto fra le capre, sarà per mia mercede.
33 Così nell'avvenire, quando verrà il tempo fissato fra noi, la mìa giustizia risponderà per me, e tutto quello che non sarà vaneggiato o macchiato o fosco, nelle pecore come nelle capre, mi dimostrerà reo di furto ».33 La mia giustizia ti si farà poi manifesta ogni qualvolta ti piacerà; perchè tutto quello che io avessi di non variegato e macchiato o bruno, tanto fra le pecore, quanto fra le capre, m'accuserebbe di furto».
34 Labano rispose: « Mi piace quello che chiedi ».34 Disse Labano: «Mi piace ciò che domandi».
35 E quel giorno Labano separò le capre, le pecore e i capri e i montoni vaneggiati e macchiati, e diede ai suoi figli il governo di tutto il gregge di un sol colore, cioè bianco e nero.35 Mise da parte in quel giorno le capre, le pecore, i capri ed i montoni variegati e macchiati; e tutto il gregge d'un sol colore, cioè di vello bianco o nero, l'affidò ai suoi figliuoli.
36 Pose poi la distanza di tre giornate di cammino fra sè e il genero, che pasceva il rimanente dei suoi greggi.36 Poi mise una distanza di tre giorni di cammino fra sè ed il genero, che pasceva il rimanente del suo gregge.
37 Or Giacobbe prese delle bacchette verdi di pioppo, di mandorlo e di platano, ne tagliò la corteccia a strisce, da fare spiccare il bianco dov'era levata la buccia, rimanendo verdi le bacchette ove non erano sbucciate, e così ne risultò il color vario.37 Allora Giacobbe prese delle verghe di pioppo, di mandorlo e di platano, e le sbucciò qua e là; dove aveva levata la buccia, apparivano bianche; dov'erano restate intatte, rimasero verdi; così ne venne un aspetto variegato.
38 Pose poi le bacchette nei canali dove era gettata l'acqua, affinchè i greggi, quando venivano a bere, avessero dinanzi agli occhi le bacchette e concepissero guardandole.38 E le pose nei canali ove si versava l'acqua, così che quando gli armenti venivano per bere, avessero sott'occhio quelle verghe, e le guardassero mentre concepivano.
39 Così avvenne che le pecore, accoppiandosi con quei rami davanti, facevano agnelli macchiettati, vaneggiati e vaiolati.39 Così, avvenne che le pecore entrate in calore riguardando quelle verghe, partorivano macchiato o variegato o di diverso colore.
40 E Giacobbe divise il gregge; e pose le bacchette nei canali davanti agli occhi dei capri: eran poi di Labano tutti i bianchi e i neri, e di Giacobbe gli altri, e i greggi stavano separati.40 Giacobbe pose nei canali le verghe, sotto gli occhi dei montoni e divise il gregge; erano bianchi e neri quelli di Labano, e di Giacobbe gli altri, separati i greggi gli uni dagli altri.
41 Quando dunque in primavera le pecore dovevan concepire, Giacobbe metteva le bacchette nei canali dell'acqua, dinanzi agli occhi dei montoni e delle pecore, affinchè concepissero guardandole.41 Pertanto, quando le pecore s'accoppiavano in principio della stagione, Giacobbe metteva le verghe nei canali dell'acqua, sotto gli occhi dei montoni e delle pecore, perchè concepissero mentre le guardavano;
42 Quando però le pecore, in autunno, concepiscono per la seconda volta, non metteva le bacchette. Così le pecore concepite in autunno eran di Labano, quelle concepite in primavera eran di Giacobbe,42 quando poi erano gli accoppiamenti tardivi e gli ultimi parti, non ve le poneva. Così gli ultimi nati appartenevano a Labano, ed i primi a Giacobbe.
43 il quale diventò oltremodo ricco ed ebbe numerosi greggi e serve e servi e cammelli e asini.43 Questi perciò si arricchì a dismisura, ed ebbe gran quantità di armenti, serve e servi, cammelli e asini.