Primo libro di Samuele 9
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BIBBIA MARTINI | BIBBIA CEI 1974 |
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1 Eravi un uomo di Beniamin per nome Cis, figliuolo di Abiel, figliuolo di Seror, figliuolo di Bechorath, figliuolo di Aphia, figliuolo di Jemini, uomo di molto valore. | 1 C'era un uomo di Beniamino, chiamato Kis - figlio di Abièl, figlio di Zeròr, figlio di Becoràt, figlio di Afìach, figlio di un Beniaminita -, un prode. |
2 E questi avea un figliuolo per nome Saul in florida età e ben fatto: e non v'era tra’ figliuoli d'Israele chi lo avvantaggiasse. Era più alto di tutta la gente dalle spalle in su. | 2 Costui aveva un figlio chiamato Saul, alto e bello: non c'era nessuno più bello di lui tra gli Israeliti; superava dalla spalla in su chiunque altro del popolo. |
3 Or eransi smarrite le asine di Cis padre di Saul. E Cis disse a Saul suo figliuolo: Prendi teco uno dei servi, e parti, e va in cerca delle asine. Ed eglino essendo passati pel monte Ephraim, | 3 Ora le asine di Kis, padre di Saul, si smarrirono e Kis disse al figlio Saul: "Su, prendi con te uno dei servi e parti subito in cerca delle asine". |
4 E per la terra di Salisa, senza averle trovate, scorsero anche il paese di Salim; ma non vi erano, e anche il paese di Jemini, ma nulla scoprirono. | 4 I due attraversarono le montagne di Efraim, passarono al paese di Salisa, ma non le trovarono. Si recarono allora nel paese di Saàlim, ma non c'erano; poi percorsero il territorio di Beniamino e anche qui non le trovarono. |
5 Ed essendo arrivati alla terra di Suph, disse Saul al servo che era con lui: Vieni, torniamcene, perchè non accada che il padre mio, non prendendosi più pensiero delle asine, sia in pena per noi. | 5 Quando arrivarono nel paese di Zuf, Saul disse al compagno che era con lui: "Su, torniamo indietro, perché non vorrei che mio padre avesse smesso di pensare alle asine e ora fosse preoccupato di noi". |
6 E quegli disse a lui: E’ qui in questa città un uomo di Dio, uomo celebre: tutto quel ch'egli dice, succede sicuramente: or noi andiamo là, se forse egli ci desse qualche indizio riguardo al fine del nostro viaggio. | 6 Gli rispose: "Ecco in questa città c'è un uomo di Dio, tenuto in molta considerazione: quanto egli dice, di certo si avvera. Ebbene, andiamoci! Forse ci indicherà la via che dobbiamo battere". |
7 E Saul disse al suo servo: Su via, anderemo: Che porterem noi all’uomo di Dio? non v'è più pane ne' nostri sacchi, e non abbiamo nissun presente di sorta da dare all'uomo di Dio. | 7 Rispose Saul: "Sì, andiamo! Ma che daremo a quell'uomo? Il pane nelle nostre sporte è finito e non abbiamo alcun dono da portare all'uomo di Dio; infatti che abbiamo?". |
8 Ma il servo replicò a Saul, dicendo: Ecco un quarto di statere di argento che ho trovato, non so come, diamolo all’uomo di Dio affinchè ci dia lume pel nostro viaggio. | 8 Ma il servo rispondendo a Saul soggiunse: "Guarda: mi son trovato in mano un quarto di siclo d'argento. Dallo all'uomo di Dio e ci indicherà la nostra via". |
9 (In antico tutti quelli che in Israele andavano a consultare Dio, così solean parlare: Venite, andiamo a trovare il Veggente. Perocché quelli che oggi si chiaman profeti: chiamavansi allora i Veggenti.) | 9 In passato in Israele, quando uno andava a consultare Dio, diceva: "Su, andiamo dal veggente", perché quello che oggi si dice profeta allora si diceva veggente. |
10 E Saul disse al suo servo: Tu dici benissimo. Vieni, andiamo. E andarono nella città, in cui stava l’uomo di Dio. | 10 Disse dunque Saul al servo: "Hai detto bene; su, andiamo" e si diressero alla città dove era l'uomo di Dio. |
11 E nel salir la collina della città trovaron delle fanciulle, che andavano ad attigner acqua, e disser loro: Sta egli qui il Veggente? | 11 Mentre essi salivano il pendio della città, trovarono ragazze che uscivano ad attingere acqua e chiesero loro: "È qui il veggente?". |
12 E quelli risposero, e dissero loro: Eccolo qui poco innanzi a te: va ora presto: perocché oggi egli è venuto alla città, perchè oggi vi è sacrifizio del popolo nel luogo eccelso. | 12 Quelle risposero dicendo: "Sì, c'è; ecco, vi ha preceduto di poco: ora, proprio ora è rientrato in città, perché oggi il popolo celebra un sacrificio sull'altura. |
13 Entrando in città voi lo troverete subito, che non sarà ancora andato al luogo eccelso per mangiare: il popolo poi non mangerà sino a tanto che egli sia colà giunto: perocché egli benedice l’ostia, e poi mangiano quelli che sono chiamati. Su via salite adesso, che oggi lo troverete. | 13 Entrando in città lo troverete subito, prima che salga all'altura per il banchetto, perché il popolo non si mette a mangiare, finché egli non sia arrivato; egli infatti deve benedire la vittima, e dopo gli invitati mangiano. Presto, salite e lo troverete subito". |
14 Ed essi salirono alla città. E mentre passavan pel mezzo di essa, comparve Samuele che andava loro incontro per poi salire al luogo eccelso. | 14 Salirono dunque alla città. Mentre essi giungevano in mezzo alla porta, ecco, Samuele usciva in direzione opposta per salire all'altura. |
15 Or il Signore un giorno prima della venuta di Saul l’avea rivelata a Samuele, dicendo: | 15 Il Signore aveva detto all'orecchio di Samuele, un giorno prima che giungesse Saul: |
16 Nella stessa ora che è adesso, domane manderò a te un uomo della terra di Beniamin, e tu lo ungerai come capo del mio popolo d'Israele: ed egli salverà il mio popolo dalle mani de’ Filistei: perocché io ho rivolto l’occhio verso il mio popolo, le loro grida sono arrivate a me. | 16 "Domani a quest'ora ti manderò un uomo della terra di Beniamino e tu lo ungerai come capo del mio popolo Israele. Egli libererà il mio popolo dalle mani dei Filistei, perché io ho guardato il mio popolo, essendo giunto fino a me il suo grido". |
17 E quando Samuele ebbe veduto Saul, il Signore gli disse: Ecco l'uomo, di cui io ti avea parlato: questi avrà il comando del popol mio. | 17 Quando Samuele vide Saul, il Signore gli rivelò: "Ecco l'uomo di cui ti ho parlato; costui avrà potere sul mio popolo". |
18 E Saul si appressò a Samuele in mezzo alla porta, e disse: Di grazia insegnami, dove sia la casa del Veggente. | 18 Saul si accostò a Samuele in mezzo alla porta e gli chiese: "Vuoi indicarmi la casa del veggente?". |
19 E Samuel rispose a Saul, e disse: Io sono il Veggente: incamminati dinanzi a me verso il luogo eccelso, perchè oggi mangiate meco, e domattina ti rimanderò: e ti spiegherò tutto quello che hai in cuor tuo. | 19 Samuele rispose a Saul: "Sono io il veggente. Precedimi su all'altura. Oggi voi due mangerete con me. Ti congederò domani mattina e ti manifesterò quanto pensi; |
20 E non prenderti fastidio riguardo alle asine smarrite tre giorni fa: perocché sono trovate. E di chi sarà tutto il meglio d’Israele? Non sarà egli tuo, e di tutta la casa del padre tuo? | 20 riguardo poi alle tue asine smarrite tre giorni fa, non stare in pensiero, perché sono state ritrovate. A chi del resto appartiene il meglio d'Israele, se non a te e a tutta la casa di tuo padre?". |
21 Ma Saul rispose, e disse: E non son io figliuolo di Jemini, della minima tribù d'Israele, e la mia famiglia non è dessa l'ultima di tutte quelle di Beniamin? per qual motivo adunque mi hai parlato in tal guisa? | 21 Rispose Saul: "Non sono io forse un Beniaminita, della più piccola tribù d'Israele? E la mia famiglia non è forse la più piccola fra tutte le famiglie della tribù di Beniamino? Perché hai voluto farmi questo discorso?". |
22 Ma Samuele prese seco Saul, e il suo servo, e gl’introdusse nella sala, e li collocò in cima a tutti quelli che erano stati invitati: or questi erano circa trenta uomini. | 22 Ma Samuele prese Saul e il suo servo e li fece entrare nella sala e assegnò loro il posto a capo degli invitati che erano una trentina. |
23 E Samuele disse al cuoco: Metti fuora la porzione che io ti diedi, e ti ordinai di tener in serbo presso di te. | 23 Quindi Samuele disse al cuoco: "Portami la porzione che ti avevo dato dicendoti: Conservala presso di te". |
24 Il cuoco allora portò una spalla, e la posò davanti a Saul, e disse Samuele: Ecco quello che avanzò, mettitelo dinanzi, e mangia: perocché fu serbato a posta per te, quand'io invitai il popolo. E Saul mangiò quel giorno con Samuele. | 24 Il cuoco portò la coscia e la coda e le pose davanti a Saul, mentre Saul diceva: "Ecco, ciò che è avanzato ti è posto davanti, mangia, perché proprio per te è stato serbato, perché lo mangiassi con gli invitati". Così quel giorno Saul mangiò con Samuele. |
25 E sceser dal luogo eccelso nella città, e (Samuele) discorse con Saul sul solajo: e Saul si adagiò sul solajo e dormì. | 25 Scesero poi dall'altura in città; fu allestito un giaciglio per Saul sulla terrazza |
26 E la mattina essendosi alzato sul far del giorno Samuele chiamò Saul, che era sul solajo, dicendo: Alzati, e io ti rimanderò. E Saul si alzò: e usciron fuora ambedue, vale a dire egli, e Samuele. | 26 ed egli vi si coricò. Al sorgere dell'aurora Samuele chiamò Saul che era sulla terrazza, dicendo: "Alzati, perché devo congedarti". Saul si alzò e i due, cioè lui e Samuele, uscirono. |
27 E mentre scendevano nella parte infima della città disse Samuele a Saul: Dì al servo che passi, e vada innanzi a noi, e tu fermati un pochetto; affinchè io ti annunzi la parola del Signore. | 27 Quando furono scesi alla periferia della città, Samuele disse a Saul: "Ordina al servo che ci oltrepassi e vada avanti" e il servo passò oltre. "Tu fermati un momento, perché io ti faccia intendere la parola di Dio". |