Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Lettera di Giacomo 1


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BIBBIA MARTININOVA VULGATA
1 Giacomo servo di Dio, e del Signor nostro Gesù Cristo, alle dodici tribù disperse, salute.1 Iacobus, Dei et Domini Iesu Christi servus, duodecim tribu bus, quae suntin dispersione, salutem.
2 Abbiate, fratelli miei come argomento di vero gaudio le varie tentazioni, nelle quali urterete:2 Omne gaudium existimate, fratres mei, cum in tentationibus variis incideritis,
3 Sapendo, come Io sperimento della vostra fede produce la pazienza.3 scientes quod probatio fidei vestrae patientiam operatur;
4 La pazienza poi fa opera perfetta: onde voi siate perfetti, e intieri, e in nulla cosa manchevoli.4 patientia autemopus perfectum habeat, ut sitis perfecti et integri, in nullo deficientes.
5 Che se alcuno di voi è bisognoso di sapienza, la chieda a Dio, che da a tutti abbondantemente, e noi rimprovera: esaragli conceduta.5 Si quis autem vestrum indiget sapientia, postulet a Deo, qui dat omnibusaffluenter et non improperat, et dabitur ei.
6 Ma chieda con fede senza niente esitare: imperocché chi esita, egli è simile al flutto del mare mosso, e agitato dal vento:6 Postulet autem in fide nihilhaesitans; qui enim haesitat, similis est fluctui maris, qui a vento movetur etcircumfertur.
7 Non si pensi adunque un tal uomo di ottener cosa alcuna dal Signore.7 Non ergo aestimet homo ille quod accipiat aliquid a Domino,
8 L'uomo di animo doppio egli è incostante in tutti i suoi andamenti.8 vir duplex animo, inconstans in omnibus viis suis.
9 Or il fratello, che è in basso stato, faccia gloria del suo innalzamento:9 Glorietur autem frater humilis in exaltatione sua,
10 Il ricco poi della sua umiliazione, perché come fior d'erba ci passerà:10 dives autem inhumilitate sua, quoniam sicut flos feni transibit.
11 Imperocché si levò il sole cocente, e l'erba si seccò, e il fior ne cadde, e la venustà dell'aspetto di lui perì: cosi anche il ricco ne' suoi avanzamenti appassirà.11 Exortus est enim sol cumardore et arefecit fenum, et flos eius decidit, et decor vultus eius deperiit;ita et dives in itineribus suis marcescet.
12 Beato l'uomo, che tollera tentazione: perché quando sarà stato provato, riceverà la corona di vita promessa da Dio a quegli, che lo amano.12 Beatus vir, qui sufferttentationem, quia, cum probatus fuerit, accipiet coronam vitae, quam repromisitDeus diligentibus se.
13 Nissuno quand'è tentato, dica, che è tentato da Dio: imperocché Dio non è tentatore di cose male: ed ei non tenta nissuno.13 Nemo, cum tentatur, dicat: “ A Deo tentor ”; Deus enim non tentaturmalis, ipse autem neminem tentat.
14 Ma ciascuno è tentato dalla propria concupiscenza, che lo tragge, e lo alletta.14 Unusquisque vero tentatur a concupiscentiasua abstractus et illectus;
15 Indi la concupiscenza quando ha conceputo, partorisce il peccato: il peccato poi consumato che sia, genera la morte.15 dein concupiscentia, cum conceperit, paritpeccatum; peccatum vero, cum consummatum fuerit, generat mortem.
16 Non vogliate adunque ingannarvi, fratelli miei dilettissimi.16 Nolite errare, fratres mei dilectissimi.
17 Ogni buon dato, e ogni perfetto dono viene di sopra, scendendo da quel Padre de' lumi, in cui non è mutamento, né alternativa di adombramento.17 Omne datum optimum et omne donumperfectum de sursum est, descendens a Patre luminum, apud quem non esttransmutatio nec vicissitudinis obumbratio.
18 Imperocché egli per sua volontà ci generò per la partita di verità: affinchè noi siamo quali primizie delle sue creature.18 Voluntarie genuit nos verboveritatis, ut simus primitiae quaedam creaturae eius.
19 Voi lo sapete, fratelli miei dilettissimi. Or sia ogni uomo pronto ad ascoltare; lento a parlare, e lento all'ira:19 Scitis, fratres meidilecti. Sit autem omnis homo velox ad audiendum, tardus autem ad loquendum ettardus ad iram;
20 Imperocché l'ira dell'uomo non adempie la giustizia di Dio.20 ira enim viri iustitiam Dei non operatur.
21 Per la qual cosa rigettando ogni immondezza, e la ridondante malizia, con mansueto animo abbracciate la parola (in voi) innestata, la quale può salvare le anime vostre.21 Propter quodabicientes omnem immunditiam et abundantiam malitiae, in mansuetudine suscipiteinsitum verbum, quod potest salvare animas vestras.
22 Siate perciò facitori della parola, e non uditori solamente, ingannando voi stessi.22 Estote autem factoresverbi et non auditores tantum fallentes vosmetipsos.
23 Imperocché se uno è uditore, e non facitore della parola, ei si rassomiglierà a un uomo, che considera il nativo suo volto ad uno specchio:23 Quia si quis auditor estverbi et non factor, hic comparabitur viro consideranti vultum nativitatis suaein speculo;
24 Il quale considerato che si è, se ne va, e si scorda subita, qual ei si fosse.24 consideravit enim se et abiit, et statim oblitus est qualisfuerit.
25 Ma chi mirerà addentro nella perfetta legge della libertà, e in essa persevererà, non essendo uditore smemorato, ma facitore di opere: questi nel suo fare sarà beato.25 Qui autem perspexerit in lege perfecta libertatis et permanserit, nonauditor obliviosus factus sed factor operis, hic beatus in facto suo erit.
26 Che se uno si crede di essere religioso, senza raffrenare la propria lingua, anzi seducendo il proprio cuore, la religione di costui è vana.26 Si quis putat se religiosum esse, non freno circumducens linguam suam sedseducens cor suum, huius vana est religio.
27 Religione para, e immacolata nel cospetto di Dio, e del Padre, è questa: di visitare i pupilli, e le vedove nella loro tribolazione, e di conservarsi puro da questo secolo.27 Religio munda et immaculata apudDeum et Patrem haec est: visitare pupillos et viduas in tribulatione eorum,immaculatum se custodire ab hoc saeculo.