Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Siracide 9


font
BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 Non esser geloso della donna unita teco in matrimonio, affinchè ella non adopri in tuo danno la malizia de' pravi insegnamenti.1 Non amare la femina nello grembo tuo, acciò ch' ella non ti mostri malizia di malvagia dottrina.
2 Non far che la tua moglie abbia dominio sopra il tuo spirito, affinchè ella non ti soverchi, e tu ne resti con vergogna.2 Non dare alla femina potestade dell' anima tua, acciò ch' ella non entri nella forza tua, e tu sie confuso.
3 Non gettar gli occhi sopra la donna, che ama molti, per non cader ne' suoi lacci.3 Non guardare femina di molte voluntadi, acciò che tu non caggi nelli lacciuoli suoi.
4 Non frequentare la ballerina, e non istare a sentirla, se non vuoi perire per le arti di lei.4 Non si continuo con femina ballatrice; e non ti rallegrare insieme con lei, acciò che tu non perisca nell' astuzia sua.
5 Non mirare la vergine, affinchè la sua avvenenza non sia a te occasion di caduta.5 Non desiderare la vergine, acciò che tu non ti scandalizzi nella bellezza sua.
6 Non soggettare in verun modo l'anima tua alle meretrici per non mandare in perdizione te stesso, e la un eredità.6 Non dare alli fornicatori l'anima tua in niuna cosa, sì che tu non perda te e la eredità tua.
7 Non menar gli occhi attorno pelle contrade della città, e non andar vagando per le piazze.7 Non ragguardare li alberghi della cittade, sì che tu non ti disvii per le piazze sue.
8 Rivolgi lo sguardo dalla donna pomposamente abbigliata, e non mirare studiosamente una straniera beltà:8 Stravolgi gli occhi tuoi dalla femina lisciata, e non ragguardare la bellezza straniera.
9 La beltà della donna fu la perdizione di molti; e per essa la concupiscenza qual fuoco si accende.9 Molti perirono per la bellezza della femina; e di questo la concupiscenza quasi come fuoco arde.
10 Qualunque donna impudica è calpestata da tutti, come il sudiciume delle strade.10 Ogni femina, che è fornicaria, sarà conculcata quasi sterco in via.
11 Molti invischiati dalla bellezza di donna straniera di ventanni reprobi; perocché il cicalio di lei abbrugia come il fuoco.11 La bellezza della femina straniera, molti l'hanno con ammirazione considerata, i quali sono fatti pazzi; il parlare di colei sì come fuoco arde.
12 Non sedere giammai colla donna altrui, e non istare con lei a tavola appoggiato sul gomito:12 Con femina straniera ad ogni modo non sedere, e non giacere sopra il braccio con lei.
13 E non disputar con lei a chi più beve, affinchè non si pieghi il tuo cuore verso di lei, e a spese del tuo sangue tu non cada nella perdizione.13 E avvinazzato non questionare con lei, acciò che il tuo cuore non si dichini a lei, e non caggi nel sangue tuo in perdizione.
14 Non abbandonare il vecchio amico; perocché il nuovo non sarà come quello.14 Non lasciare l'amico antico; per che il nuovo non sarà simile ad esso.
15 L'amico nuovo è un vino nuovo: invecchierà, e tu lo berai soave.15 Il vino novello è l' amico nuovo; invecchiasi, e cn soavitade lo beverai.
16 Non invidiare al peccatore la sua gloria, e le sue ricchezze; perocché tu non sai qual sia per essere la sua catastrofe.16 Non desiderare la fama e le ricchezze del peccatore; però che tu non sai che sovversione a lui si deve avvenire.
17 Non piacciano a te le violenze commesse dagli uomini ingiusti: tu sai, che non piacerà (a te) l'empio quando sia disceso nel sepolcro.17 Non ti piaccia la ingiuria delli [in] giusti, sapendo che il malvagio infino all' inferno dispiacerae.
18 Sta lungi da colui, che ha il potere di uccidere, e non avrai ansietà per timor della morte:18 Sta di lungi dall' uomo che ha potestade d'uccidere, è non sospetterai paura di morte.
19 E se mai ti avvicini a lui, bada di non far cosa, per cui egli ti tolga la vita.19 E se tu anderai a lui, non commettere alcuna cosa, che egli non ti toglia la vita.
20 Sappi, che tu conversi colla morte; perocché tu cammini in mezzo ai lacci, e passeggi tralle armi di gente sdegnosa.20 Conosci la comunicazione del potente; però che tu entrerai nel mezzo de' lacciuoli, e anderai sopra l'arme de' dolenti.
21 Per quanto tu puoi cammina con cautela riguardo al tuo prossimo, e tratta co' saggi, e prudenti.21 Secondo tuo potere guàrdati dal prossimo tuo, e tratta con li savi e con li prudenti.
22 Siano uomini giusti i tuoi convitati, e il tuo vanto sia di temer Dio.22 E gli uomini giusti sieno al tuo convito, e nel timore di Dio sia il tuo gloriamento.
23 Il pensiero di Dio sia fisso nell'animo tuo, e tutti i tuoi ragionamenti siano de' comandamenti dell'Altissimo.23 E nel tuo senno sia il pensiero di Dio, e ogni tuo parlare sia nelli comandamenti di Dio altissimo.
24 Le opere dell'artefice han lode dalla industria loro, e il principe del popolo dalla saggezza del suo discorso, e il discorso dei vecchj dalla prudenza.24 L'opere saranno lodate nelle mani delli artefici; e lo principe del popolo sarà laudato sapiente nel sermone suo, ma nel senno delli antichi la parola.
25 L'uom linguacciuto nella sua città è terribile, e chi è temerario a parlare, merita di esser odiato.25 Terribile nella città sua è l' uomo linguato; il folle sì è odiato nella parola sua.