Salmi 9

BIBBIA MARTINI	BIBBIA CEI 1974
1 Te io loderò, o Signore, con tutto il mio cuore; racconterò tutte lo tue meraviglie.	1 'Al maestro del coro. In sordina. Salmo. Di Davide.'
2 In te mi rallegrerò, e tripudierò, canterò inni al tuo nome, o Altissimo.	2 Loderò il Signore con tutto il cuore e annunzierò tutte le tue meraviglie.
3 Perché tu hai messo in fuga il mio nemico: ei diverranno impotenti, e dal tuo cospetto saran dissipati.	3 Gioisco in te ed esulto, canto inni al tuo nome, o Altissimo.
4 Perocché tu hai presa in mano la mia causa, e la mia difesa: ti se' assiso sul trono tu, che giudichi con giustizia.	4 Mentre i miei nemici retrocedono, davanti a te inciampano e periscono,
5 Tu hai sgridate le nazioni, e l'empio è ito in rovina: hai cancellato il nome loro in eterno, e per tutti i secoli.	5 perché hai sostenuto il mio diritto e la mia causa; siedi in trono giudice giusto.
6 Sono senza forza per sempre le spade dell'inimico: tu hai distrutte le loro cittadi.	6 Hai minacciato le nazioni, hai sterminato l'empio, il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre.
7 Svanì col suono la loro memoria: ma il Signore sussiste in eterno.	7 Per sempre sono abbattute le fortezze del nemico, è scomparso il ricordo delle città che hai distrutte.
8 Egli ha preparato il suo trono per far giudizio: ed egli stesso giudicherà il mondo con equità, giudicherà i popoli con giustizia.	8 Ma il Signore sta assiso in eterno; erige per il giudizio il suo trono:
9 E il Signore è stato rifugio al povero, aiutatore al tempo opportuno, nella tribolazione.	9 giudicherà il mondo con giustizia, con rettitudine deciderà le cause dei popoli.
10 E sperino in te quei, che conoscono il nome tuo, perché tu, o Signore, non hai abbandonato color, che ti cercano.	10 Il Signore sarà un riparo per l'oppresso, in tempo di angoscia un rifugio sicuro.
11 Cantate inni al Signore, che abita in Sion, annunziate i consigli di lui tralle nazioni:	11 Confidino in te quanti conoscono il tuo nome, perché non abbandoni chi ti cerca, Signore.
12 Imperocché colui, che fa vendetta del sangue, si è ricordato di essi: non hai posto in dimenticanza le grida del povero.	12 Cantate inni al Signore, che abita in Sion, narrate tra i popoli le sue opere.
13 Abbi misericordia di me, o Signore, mira la umiliazione mia per opera de' miei nemici.	13 Vindice del sangue, egli ricorda, non dimentica il grido degli afflitti.
14 Tu, che mi rialzi dalle porte di morte, affinchè annunzi io tutte le lodi tue alle porte della figliuola di Sion.	14 Abbi pietà di me, Signore, vedi la mia miseria, opera dei miei nemici, tu che mi strappi dalle soglie della morte,
15 Esalterò per la salute, che viene da te: si son sommerse le genti nella fossa, che aveano fatta, In quel laccio stesso, che tenevan nascoso, è stato preso il loro piede.	15 perché possa annunziare le tue lodi, esultare per la tua salvezza alle porte della città di Sion.
16 Sarà conosciuto il Signore, che fa giustizia: nelle opere delle mani sue è stato preso il peccatore.	16 Sprofondano i popoli nella fossa che hanno scavata, nella rete che hanno teso si impiglia il loro piede.
17 Sian gettati nell'inferno i peccatori; le genti tutte, che di Dio si di menticano.	17 Il Signore si è manifestato, ha fatto giustizia; l'empio è caduto nella rete, opera delle sue mani.
18 Imperocché non per sempre sarà dimenticato il povero; la pazienza del povero non sarà vana per sempre.	18 Tornino gli empi negli inferi, tutti i popoli che dimenticano Dio.
19 Levati su, o Signore, non cresca l'uomo in possanza; sian giudicate le genti dinanzi a te.	19 Perché il povero non sarà dimenticato, la speranza degli afflitti non resterà delusa.
20 Poni sopra di loro, o Signore, un legislatore, affinchè conoscan le genti, ch'elle son uomini.	20 Sorgi, Signore, non prevalga l'uomo: davanti a te siano giudicate le genti.
21 E perché, o Signore, ti se' ritirato in lontananza, ci hai negletti nel maggior uopo, nella tribolazione.	21 Riempile di spavento, Signore, sappiano le genti che sono mortali.
22 Mentre l'empio insolentisce, il povero è nella fornace; sono presi nei consigli, che hanno ideati.	22 Perché, Signore, stai lontano, nel tempo dell'angoscia ti nascondi?
23 Imperocché e lode riscuote il peccatore nei desideri dell'anima sua, e l'iniquo benedizione.	23 Il misero soccombe all'orgoglio dell'empio e cade nelle insidie tramate.
24 Il peccatore ha esacerbato il Signore, secondo la molta sua arroganza egli nol cercherà.	24 L'empio si vanta delle sue brame, l'avaro maledice, disprezza Dio.
25 Dinanzi a lui Dio non è: le di lui vie sono sempre contaminate. I tuoi giudizj son lungi dalla vista: e i trionferà di tutti i suoi avversarj.	25 L'empio insolente disprezza il Signore: "Dio non se ne cura: Dio non esiste"; questo è il suo pensiero.
26 Imperocché egli ha detto in cuor suo: Io non sarò scosso, d'una in altra età (sarò) senza infortunio.	26 Le sue imprese riescono sempre. Son troppo in alto per lui i tuoi giudizi: disprezza tutti i suoi avversari.
27 La bocca di lui è piena di maledizione, e di amarezza, e di fraude; sotto la lingua di lui affanno, e dolore.	27 Egli pensa: "Non sarò mai scosso, vivrò sempre senza sventure".
28 Sta in aguato co' facoltosi, all'oscuro per uccidere l'innocente.	28 Di spergiuri, di frodi e d'inganni ha piena la bocca, sotto la sua lingua sono iniquità e sopruso.
29 Ei tiene gli occhi rivolti contro del povero: sta in aguato, come un lione nella sua tana. Sta in aguato per porre le unghie sopra del povero: per porre le unghie sopra del povero, attraendolo a se.	29 Sta in agguato dietro le siepi, dai nascondigli uccide l'innocente.
30 Ne' suoi lacci lo abbatterà; si inchinerà egli, e si getterà a terra, quando si farà padrone de' poveri.	30 I suoi occhi spiano l'infelice, sta in agguato nell'ombra come un leone nel covo. Sta in agguato per ghermire il misero, ghermisce il misero attirandolo nella rete.
31 Imperocché egli ha detto in cuor suo: Dio non tiene ricordanza, ha rivolto altrove la faccia per non vedere giammai.	31 Infierisce di colpo sull'oppresso, cadono gl'infelici sotto la sua violenza.
32 Levati su, Signore Dio, si alzi la mano tua: non ti scordare de' poveri:	32 Egli pensa: "Dio dimentica, nasconde il volto, non vede più nulla".
33 Per qual motivo ha l'empio irritato Dio? perché ha detto in cuor suo: Ei non faranno ricerca.	33 Sorgi, Signore, alza la tua mano, non dimenticare i miseri.
34 Tu vedi; tu l'affanno, e il dolore consideri: per abbandonar coloro nello tue mani. Alla tua cura è rimesso il povero: aiuto dell'orfano sarai tu.	34 Perché l'empio disprezza Dio e pensa: "Non ne chiederà conto"?
35 Spezza il braccio del peccatore, e del maligno: si farà ricerca del peccato di lui, e non troverassi.	35 Eppure tu vedi l'affanno e il dolore, tutto tu guardi e prendi nelle tue mani. A te si abbandona il misero, dell'orfano tu sei il sostegno. Spezza il braccio dell'empio e del malvagio;
36 Il Signore regnerà in eterno, e per tutti i secoli: nazioni, voi sarete sterminate dalla terra di lui.	36 Punisci il suo peccato e più non lo trovi.
37 Il Signore ha esaudito il desiderio' de' poveri: il tuo orecchio ha ascoltata la preparazione del loro cuore.	37 Il Signore è re in eterno, per sempre: dalla sua terra sono scomparse le genti.
38 Per far giustizia al pupillo, e all'oppresso, affinché non seguiti più a farla da grande l'uomo sopra la terra.	38 Tu accogli, Signore, il desiderio dei miseri, rafforzi i loro cuori, porgi l'orecchio
	39 per far giustizia all'orfano e all'oppresso; e non incuta più terrore l'uomo fatto di terra.