Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Genesi 32


font
BIBBIA MARTINIBIBBIA TINTORI
1 Giacobbe ancora proseguì l'intrapreso viaggio: e furono incontro a lui gli Angeli di Dio.1 Giacobbe adunque continuò il suo cammino, e gli vennero incontro degli angeli di Dio.
2 E vedutili disse: Questi sono gli accampamenti di Dio: e diede a quel luogo il nome di Mahanaim, vale a dire Accampamenti.2 E, avendoli veduti, disse: « Questi sono gli accampamenti di Dio ». E diede a quel luogo il nome di Mahanaim, vale a dire accampamenti.
3 E spedì messi ancora innanzi a sé al fratello Esaù nella terra di Seir, nella regione di Edom.3 Mandó poi davanti a sè dei messi a Esaù suo fratello, nella terra di Seir, nella regione di Edom.
4 E fece loro questo comandamento, dicendo: Voi direte così al signor mio Esaù: Giacobbe tuo fratello dice: io andai pellegrino nella casa di Laban, e vi sono stato sino a questo dì.4 E diede loro quest'ordine: « Parlate così a Esaù mio signore: Queste cose dice il tuo fratello Giacobbe: Io andai come pellegrino da Labano, e vi sono stato fino a questo giorno,
5 Ho de' bovi, e degli asini, e delle pecore, e de' servi, e delle schiave: e adesso invio messi al signor mio per trovar grazia dinanzi a lui.5 Ho dei buoi, asini, pecore, servi e serve, ed ora mando un'ambasciata al mio signore per trovar grazia agli occhi tuoi ».
6 E tornarono i messi a Giacobbe, e riferirono: Abbiam trovato il tuo fratello Esaù, e questi ecco che viene in fretta ad incontrarti con quattrocento uomini.6 E i messi tornarono a dire a Giacobbe: « Siamo stati dal tuo fratello Esaù, ed ecco egli ti corre incontro con quattrocento uomini ».
7 S'intimorì Giacobbe grandemente; e pieno di ansietà divise la gente, ch'era seco, e i greggi ancora, e le pecore, e i bovi, e i cammelli in due squadre,7 Giacobbe temè grandemente, e pieno di ansietà divise la sua gente, e i greggi, e le pecore, e i buoi, e i cammelli in due squadre,
8 Dicendo: Se Esaù arriverà, e darà addosso ad una squadra, l'altra squadra, che resta, si salverà.8 dicendo: « Se Esaù viene ad una squadra e la percuote, l'altra che resta sarà salva. ».
9 E disse Giacobbe: Dio del padre mio Abraham, e Dio del padre mio Isaac: Signore, che dicesti a me: Torna alla tua terra, e al luogo dove sei nato, e io ti farò del bene.9 Poi Giacobbe disse: « O Dio del mio padre Abramo, Dio del mio padre Isacco, o Signore, che mi dicesti: Torna alla tua terra, al luogo ove sei nato, e ti farò del bene;
10 Io sono indegno di tutte le tue misericordie, e della fedeltà, colla quale tu hai mantenute le promesse fatte al tuo servo. Solo col mio bastone io passai questo (fiume) Giordano: e ora ritorno con due squadre.10 io sono indegno di tante tue misericordie e della fedeltà che hai mostrato al tuo servo, a me che passai questo Giordano col solo mio bastone, ed ora ci ritorno con due squadre.
11 Liberami dalle mani di mio fratello Esaù, perocché io lo temo forte, che in arrivando non uccida madre, e figliuoli.11 Ma liberami dalle mani di mio fratello Esaù, perchè io temo fortemente che egli venga ad uccidere madre e figlioli.
12 Tu hai detto di farmi del bene, e di dilatar la mia stirpe come l'arena del mare, la quale per la moltitudine non può contarsi.12 Tu hai detto dì farmi del bene, di moltiplicare la mia progenie come Farena del mare, la quale, da quanta è, non può esser contata ».
13 E avendo dormito in quel luogo per quella notte, mise a parte di quello che avea, doni pel suo fratello Esaù,13 Passata poi la notte in quel luogo, Giacobbe scelse dei beni che aveva, dei doni per il suo fratello Esaù:
14 Dugento capre, venti capri, dugento pecore e venti montoni,14 duecento capre, venti capri, duecento pecore, venti montoni,
15 Trenta cammelli femmine, che avean figliato, co' loro parti, quaranta vacche, e venti tori, venti asine con dieci loro rede.15 trenta canmmelle lattanti coi loro parti, quaranta vacche e venti tori, venti asine coi loro dieci puledri.
16 E inviò per mezzo dei suoi servi ognuno di questi greggi separato dall'altro, e disse a' suoi servi: Andate innanzi a me: e siavi un intervallo tra gregge e gregge.16 E consegnatili separatamente, gregge per gregge, ai suoi servi, disse loro: « Andate innanzi a me, lasciando un po' d'intervallo trar gregge e gregge ».
17 E al primo comandò, e disse: Se incontri il mio fratello Esaù, e ch'ei ti domandi: Di chi sei tu? ovvero: Dove vai tu? o di chi son queste cose, alle quali vai appresso?17 E al primo diede quest'ordine: « Se incontrerai il mio fratello Esaù, e ti domanderà: Di chi sei? dove vai? di chi sono questi greggi che tu segui?
18 Risponderai: Sono di Giacobbe tuo servo; egli manda questi doni al mio signore Esaù: ed egli stesso vien dietro a noi.18 risponderai: Sono di Giacobbe tuo servo: egli manda questi doni al mio signore Esaù, ed egli stesso viene dietro a noi».
19 Simili ordini diede al secondo, e al terzo, e a tutti quelli che andavano dietro ai greggi, dicendo: Nella stessa guisa parlate ad Esaù, quando lo troverete.19 Lo stesso ordine diede al secondo, e al terzo, e a tutti quelli che andavano dietro ai greggi, dicendo: « Parlate in questo modo ad Esaù, quando lo troverete;
20 E soggiungerete: Lo stesso servo tuo Giacobbe seguita le nostre pedate; imperocché egli ha detto: Lo placherò co' doni, che vanno innanzi, e poscia vedrò lui: forse si renderà a me propizio.20 poi soggiungerete: Il tuo servo Giacobbe, egli stesso vien dietro a noi. Ha detto infatti: Lo placherò coi doni che mi precedono, e poi lo vedrò io, e forse così mi sarà propizio ».
21 Andarono adunque innanzi a lui i doni; ed egli quella notte si stette nello alloggiamento.21 I doni adunque andarono innanzi a Giacobbe, il quale passò la notte nell'accampamento.
22 E alzatosi molto per tempo, prese le sue due mogli, e le due schiave con gli undici figliuoli, e passò il guado di Jaboc.22 Alzatosi poi avanti giorno, prese le sue due mogli, le due ancelle, gli undici suoi figlioli e passò il guado del Iaboc.
23 E quando furon passate tutte le cose, che a lui appartenevano,23 E passato che fu tutto ciò che gli apparteneva,
24 Ei si rimase solo: ed ecco un uomo fece con lui alla lotta fino alla mattina.24 Giacobbe rimase solo, ed ecco un uomo a lottare con lui fino alla mattina.
25 E questi veggendo, che nol potea superare, toccò a lui il nervo della coscia, il quale subitamente restò secco.25 Quest'uomo, vedendo che non lo poteva superare, gli toccò il nervo d'una coscia, il quale restò subito seccò.
26 E disse a lui: Lasciami andare; che già viene l'aurora. Rispose (Giacobbe): Non ti lascerò andare, se tu non mi benedici.26 L'uomo disse: «Lasciami andare che spunta già l'aurora». Giacobbe rispose: « Non ti lascerò andare, se non mi benedici ».
27 Disse adunque: Qual nome è il tuo? Rispose: Giacobbe.27 E l'altro disse: « Qual'è il tuo nome? » Rispose: « Giacobbe ».
28 E quegli (disse): Il tuo nome non sarà Giacobbe, ma Israele: perocché se a petto a Dio sei stato forte, quanto più vincerai tutti quanti gli uomini?28 E quello: « Il tuo nome non sarà più Giacobbe, ma Israele, perchè se tu sei stato forte nella lotta con Dio, quanto più vincerai gli uomini? »
29 Giacobbe lo interrogò: Dimmi, con qual nome ti chiami? Rispose: Perché domandi del mio nome? E lo benedisse nello stesso luogo.29 E Giacobbe gli disse: «Palesami il tuo nome ». Rispose: « Perchè chiedi il mio nome? » E lo benedisse nel medesimo luogo.
30 E Giacobbe pose a quel luogo il nome di Phanuel, dicendo: Ho veduto il Signore faccia a faccia, e l'anima mia ha avuto salute.30 E Giacobbe pose a quel luogo il nome di Fanuel, dicendo: « Ho veduto Dio faccia a faccia e la mia vita è stata conservata ».
31 E il sole venne a nascer subito, dopo che egli si fu avanzato di là da Phanuel: ed egli zoppicava del piede.31 Il sole si levava quando egli aveva oltrepassato Fanuel. Ma Giacobbe zoppicava da un piede.
32 Per questa ragione i figliuoli d'Israele fino a questo dì non mangiano il nervo, che si seccò nella coscia di Giacobbe: perché quegli toccò il nervo della coscia di lui, e (il nervo) restò senza moto.32 Per questa ragione i figlioli d'Israele fino ad oggi non mangiano il nervo che si seccò nella coscia di Giacobbe, perchè quell'uomo nella coscia di Giacobbe toccò quel nervo che restò senza moto.