Scrutatio

Giovedi, 16 maggio 2024 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Giobbe 14


font
LA SACRA BIBBIABIBBIA CEI 2008
1 L'uomo nato da donna, vivendo pochi giorni, in preda all'agitazione,1 L’uomo, nato da donna,
ha vita breve e piena d’inquietudine;
2 sboccia come fiore e avvizzisce, fugge come l'ombra senza arrestarsi; si consuma come legno tarlato, come un vestito corroso dalla tignola.2 come un fiore spunta e avvizzisce,
fugge come l’ombra e mai si ferma.
3 E tu tieni aperti gli occhi su di lui e lo citi in giudizio con te!3 Tu, sopra di lui tieni aperti i tuoi occhi,
e lo chiami a giudizio dinanzi a te?
4 Chi può trarre il puro dall'immondo? Nessuno!4 Chi può trarre il puro dall’immondo? Nessuno.
5 Se i suoi giorni sono fissati, se conosci il numero dei suoi mesi, avendo posto un limite invalicabile,5 Se i suoi giorni sono contati,
il numero dei suoi mesi dipende da te,
hai fissato un termine che non può oltrepassare.
6 distogli lo sguardo da lui e lascialo stare, finché non abbia portato a termine la sua giornata come un salariato.6 Distogli lo sguardo da lui perché trovi pace
e compia, come un salariato, la sua giornata!
7 Per l'albero infatti esiste una speranza: se viene tagliato, ancora ributta e il suo germoglio non viene meno.7 È vero, per l’albero c’è speranza:
se viene tagliato, ancora si rinnova,
e i suoi germogli non cessano di crescere;
8 Anche se la sua radice invecchia sotterra e il suo tronco muore nel suolo,8 se sotto terra invecchia la sua radice
e al suolo muore il suo tronco,
9 al sentore dell'acqua rinverdisce e mette rami come una giovane pianta.9 al sentire l’acqua rifiorisce
e mette rami come giovane pianta.
10 L'uomo invece, se muore, resta inerte; dov'è il mortale, quando spira?10 Invece l’uomo, se muore, giace inerte;
quando il mortale spira, dov’è mai?
11 Potranno venir meno le acque del mare, i fiumi prosciugarsi e seccare,11 Potranno sparire le acque dal mare
e i fiumi prosciugarsi e disseccarsi,
12 ma l'uomo che giace, più non si alzerà; finché durano i cieli, non si sveglierà, né più si desterà dal suo sonno.12 ma l’uomo che giace non si alzerà più,
finché durano i cieli non si sveglierà
né più si desterà dal suo sonno.
13 Oh, volessi tu nascondermi nell'abisso infernale! occultarmi, finché sarà passata la tua ira, fissarmi un termine e ricordarti di me!13 Oh, se tu volessi nascondermi nel regno dei morti,
occultarmi, finché sia passata la tua ira,
fissarmi un termine e poi ricordarti di me!
14 Ma se l'uomo muore, può ancora rivivere? Ogni giorno del mio servizio aspetterei, finché giunga il mio cambio;14 L’uomo che muore può forse rivivere?
Aspetterei tutti i giorni del mio duro servizio,
finché arrivi per me l’ora del cambio!
15 mi chiameresti e io risponderei, quando tu avessi nostalgia per l'opera delle tue mani.15 Mi chiameresti e io risponderei,
l’opera delle tue mani tu brameresti.
16 Mentre ora tu vai contando i miei passi, non spieresti più il mio peccato,16 Mentre ora tu conti i miei passi,
non spieresti più il mio peccato:
17 sigilleresti in un sacco il mio peccato, e porresti l'intonaco sulla mia colpa.17 in un sacchetto, chiuso, sarebbe il mio delitto
e tu ricopriresti la mia colpa.
18 Ma invece come una montagna cade e si sfalda, e come una rupe frana dal suo posto,18 E invece, come un monte che cade si sfalda
e come una rupe si stacca dal suo posto,
19 le acque corrodono le pietre e l'alluvione inonda la superficie della terra, così tu annienti la speranza dell'uomo!19 e le acque consumano le pietre,
le alluvioni portano via il terreno:
così tu annienti la speranza dell’uomo.
20 Tu lo abbatti per sempre ed egli se ne va, ne sfiguri il volto e lo cacci via.20 Tu lo abbatti per sempre ed egli se ne va,
tu sfiguri il suo volto e lo scacci.
21 Se i suoi figli sono onorati, egli non lo sa; se sono disprezzati, egli lo ignora.21 Siano pure onorati i suoi figli, non lo sa;
siano disprezzati, lo ignora!
22 Egli sente solamente il tormento della sua carne, sente solo la pena della sua anima".22 Solo la sua carne su di lui è dolorante,
e la sua anima su di lui fa lamento».