SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 13


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BIBBIA VOLGARELA SACRA BIBBIA
1 Chi toccherae la pece si sozzerae da essa; e chi comunicherae collo superbo si vestirae di superbia.1 Chi tocca la pece s'imbratta, chi frequenta l'arrogante lo imita.
2 Peso si leva adosso quello che comunica con più onesto di sè. Non sarai compagno con più ricco di te.2 Non sollevare un peso troppo grande per te, non frequentare chi è più forte e più ricco di te. Perché accostare la brocca con la pentola? Se l'una cozza, l'altra si spezza.
3 Che comunicherae il laveggio colla pentola? (però che) quando si stropiccieranno insieme, si romperanno.3 Il ricco fa l'ingiustizia e poi anche minaccia, il povero subisce l'ingiustizia e chiede perdono.
4 Il ricco ingiustamente operoe, e fremerae; e lo povero offeso tacerae.4 Se gli sei utile, ti sfrutta, se hai bisogno, ti abbandona.
5 Se tu gli donerae, torrassi te; e se tu non avrai che dare, abbandonerà te.5 Se possiedi, starà con te, e ti spoglierà senza il minimo rimorso.
6 Se tu averai, mangerà teco e [ti] vuoterà de' tuoi beni; e non si dorrà de' tuoi danni.6 Se ha bisogno di te, t'imbroglia, ti sorride, ti dà speranze, chiede gentilmente: "Ti occorre qualcosa?".
7 Se tu li sarai necessario, supplanterà te, e sorridendosi ti darae speranza, narrandoti i suoi beni, e dirae: che hai tu bisogno?7 Ti farà vergognare con i suoi pranzi, fino a quando non ti spillerà due o tre volte tanto; così alla fine sarà lui a deriderti, dopo, ti vedrà ma ti eviterà, anzi scuoterà la testa su di te.
8 E confonderatti nelli cibi suoi, infino a tanto che tu l'aiuti, infino a due o tre volte; e alla perfine si farae beffe di te, e poi vedendoti t' abbandonerae, e scorlerae il capo suo verso di te.8 Bada a non farti ingannare, affinché non sia umiliato per la tua leggerezza.
9 Umìliati a Dio, e aspetta l' adiutorio suo.9 Se un potente t'invita, fa' resistenza, così insisterà nell'invitarti.
10 E guarda che tu ingannato non ti avvilisci in pazzia.10 Non essere sfacciato per non essere respinto, non stare appartato per non essere dimenticato.
11 Non essere umile nella sapienza tua, acciò che tu umiliato [non] sia condutto nella stoltezza.11 Non parlargli da pari a pari, non fargli credito se parla molto;
12 Chiamato da più potente di te, pàrtiti; però che questo più ti chiamerae a sè.12 perché spesso parla per provarti e t'indaga anche sorridendo.
13 Non essere importuno, e non essere sospinto; non si di lungi da lui, sì che ti dimentichi.13 Egli non ha riguardi per i tuoi segreti, e non ti risparmierà guai e catene.
14 Non ritenere ugualmente con lui parlamento; non credere a molte parole di colui; però che di molto parlare egli ti tenterae, e sorridendoti domanderae delli tuoi secreti.14 Fai attenzione e sii molto cauto, perché cammini sull'orlo del precipizio.
15 Il fiero animo di colui serberae le tue parole; e non ti risparmierae di domandare come tu facesti nella guerra, e come nella prigione.15 Ogni animale ama il suo simile e ogni uomo il suo prossimo.
16 Guàrdati, e attendi diligentemente a quello che tu udirai; però che tu vai colla tua sovversione.16 Ogni carne è attratta verso la stessa specie, perciò l'uomo aderisce al suo simile.
17 Udendo tu quelle parole, sì come senza sonno attendi, e veglierai.17 Forse il lupo coabiterà con l'agnello? Così il peccatore con l'uomo pio.
18 In tutta la vita tua ama Iddio, e invocalo in (ogni) tuo adiutorio.18 C'è pace tra la iena e il cane? E c'è pace tra il ricco e il povero?
19 Ciascuno animale ama suo simile; e così ogni uomo ama (eguali e) prossimali a sè.19 I leoni nel deserto vanno a caccia di onàgri, così i poveri sono il pascolo dei ricchi.
20 Ogni carne si congiugnerae a simile di sè, e ogni uomo s' accompagnerae a suo simile.20 Per il superbo la povertà è obbrobrio, così per il ricco è obbrobrio il povero.
21 Il lupo s' accompagnerae collo agnello alcune volte; così s' accompagnerae il peccatore col giusto.21 Il ricco che vacilla è sostenuto dagli amici, ma il povero che cade è respinto dagli amici.
22 Che compagnia è quella del santo uomo col cattivo? Che buona parte è dal ricco al povero?22 Il ricco che sbaglia ha molti difensori, se dice sciocchezze lo scusano; sbaglia il povero, lo condannano; parla con senno, non l'ascoltano.
23 L'asino selvatico sì è caccia dello leone nel bosco; e così li poveri sono pastura delli ricchi.23 Parla il ricco e tutti tacciono, innalzano il suo dire fino al cielo; parla il povero e dicono: "Chi è costui?", se inciampa lo spingono a terra.
24 E sì come la umilitade è una abbominazione al superbo, così è il povero una maledizione al ricco.24 Buona è la ricchezza senza il peccato, la povertà è maledetta in bocca all'empio.
25 Il ricco commosso (e adirato) è aggrandito dalli suoi amici; lo umile, quando cade, è cacciato eziandio da' suoi conoscenti.25 I sentimenti modificano il volto dell'uomo, sia per il bene sia per il male.
26 Molti sono gli aiutatori al ricco, quando egli è ingannato; egli favelloe superbamente, e dissono ch' elli aveva ragione.26 Il viso contento è segno di cuore soddisfatto, ma i proverbi si scoprono con riflessione e fatica.
27 Lo umile è ingannato, e oltre il danno è ripreso; parlò saviamente, e non fu ascoltato.
28 Lo ricco parlò, e tutti tacerono; e alzarono la parola sua infino a' nuvoli.
29 Il povero parlò, e dicono: chi è costui? e se elli offenderà, sovvertono colui.
30 Buona è la ricchezza, alla quale non è peccato nella coscienza; e la povertà è malvagissima nella bocca dello cattivo uomo.
31 Il cuore dell' uomo cambia la faccia di colui, in bene o sia in male.
32 Malagevolmente e con fatica troverai vestigio di buono cuore e buono viso.