Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Proverbi 5


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DIODATIBIBBIA TINTORI
1 Figliuol mio, attendi alla mia sapienza, Inchina il tuo orecchio al mio intendimento;1 Figlio mio, dà retta alla mia sapienza, porgi l'orecchio alla mia prudenza;
2 Acciocchè tu osservi gli avvedimenti, E che le tue labbra conservino la scienza.2 onde tu custodisca i pensieri, e le tue labbra mantengano la disciplina. Non credere all'inganno della donna;
3 Perciocchè le labbra della donna straniera stillano favi di miele. E il suo palato è più dolce che olio;3 perchè le labbra della meretrice stillano miele, e più morbida dell'olio è la sua bocca;
4 Ma il fine di essa è amaro come assenzio, Acuto come una spada a due tagli.4 ma alla fine è amara come l'assenzio o acuta come spada a due tagli,
5 I suoi piedi scendono alla morte; I suoi passi fanno capo all’inferno.5 i suoi piedi portano alla morte e i suoi passi vanno a finire all'inferno.
6 I suoi sentieri sono vaganti, senza che essa sappia ove va, Perchè non considera attentamente la via della vita.6 Non batte la via della vita, i suoi passi sono incerti e investigabili.
7 Ora dunque, figliuoli, ascoltatemi, E non vi dipartite da’ detti della mia bocca.7 Or dunque, ascoltami, figlio mio, e non ti scostare dai miei suggerimenti.
8 Allontana la tua via da essa, E non accostarti all’uscio della sua casa;8 Tienti lontano da lei nel tuo cammino, non ti avvicinare alla porta della sua casa;
9 Che talora tu non dia il tuo onore agli stranieri, E gli anni tuoi al crudele;9 per non dare a stranieri il tuo onore, e i tuoi anni al crudele;
10 Che talora i forestieri non si sazino delle tue facoltà; E che le tue fatiche non vadano nella casa dello strano;10 se non vuoi che gli stranieri si sazino dei tuoi beni e le tue fatiche vadano a finire in casa d'altri;
11 E che tu non gema alla fine, Quando la tua carne ed il tuo corpo saranno consumati;11 per non essere costretto alla fine a gemere, quando avrai consunte le tue carni e il tuo corpo,
12 E non dica: Come ebbi io in odio l’ammaestramento? E come rigettò il mio cuore la correzione?12 O a dire: « Perchè ebbi in odio la disciplina, e il mio cuore non prese in paco le correzioni?
13 E come non ascoltai la voce di quelli che mi ammaestravano, E non inchinai il mio orecchio a quelli che m’insegnavano?13 Perchè non ascoltai la voce dei miei educatori e non diedi retta ai maestri?
14 Quasi che sono stato in ogni male, In mezzo della raunanza e della congregazione14 Per poco non giunsi ai colmo del male davanti al popolo e all'assemblea! »
15 Bevi delle acque della tua cisterna, E de’ ruscelli di mezzo della tua fonte.15 Bevi l'acqua della tua cisterna, l'acqua viva del tuo pozzo;
16 Spandansi le tue fonti fuori, Ed i ruscelli delle tue acque per le piazze.16 le tue fonti si diramino al di fuori, le tue acque si spandano sulle piazze.
17 Sieno quelle acque a te solo, E a niuno strano teco.17 Restane unico padrone, non ci fare entrare teco gli altri.
18 Sia la tua fonte benedetta; E rallegrati della moglie della tua giovanezza.18 Sia benedetta la tua fonte, la sposa della tua gioventù sia la tua gioia;
19 Siati ella una cerva amorosa, ed una cavriuola graziosa; Inebbrinti le sue mammelle in ogni tempo; Sii del continuo invaghito del suo amore.19 cerva carissima, graziosa gazzella, le sue carezze sian sempre il tuo incanto e t'affascini continuamente il suo amore.
20 E perchè, figliuol mio, t’invaghiresti della straniera, Ed abbracceresti il seno della forestiera?20 Perchè, o figlio mio, ti lasci sedurre da una straniera e ti dai in braccio ad una sconosciuta?
21 Conciossiachè le vie dell’uomo sieno davanti agli occhi del Signore, E ch’egli consideri tutti i suoi sentieri.21 Il Signore osserva la condotta dell'uomo ed esamina ogni suo passo.
22 Le iniquità dell’empio lo prenderanno, Ed egli sarà ritenuto con le funi del suo peccato.22 E l'empio resta nella rete delle sue iniquità, legato dalle funi dei suoi peccati.
23 Egli morrà per mancamento di correzione; E andrà errando per la molta sua pazzia23 Egli morrà per mancanza di disciplina e sarà rovinato dalla sua grande stoltezza.