Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Geremia 13


font
BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Il Signore mi disse così: «Va’ a comprarti una cintura di lino e mettitela ai fianchi senza immergerla nell’acqua».1 Dice Iddio a me: va e abbi uno braghiere in panno lineo, e ponlo sopra li tuoi lombi; e non lo mettere in acqua.
2 Io comprai la cintura, secondo il comando del Signore, e me la misi ai fianchi.
2 E tenni lo braghiere secondo la parola del Signore, e io lo puosi attorno li miei lombi.
3 Poi la parola del Signore mi fu rivolta una seconda volta:3 E Iddio mi parlò la seconda volta, e dissemi:
4 «Prendi la cintura che hai comprato e che porti ai fianchi e va’ subito all’Eufrate e nascondila nella fessura di una pietra».4 Togli lo braghiere che hai tenuto intorno alli lombi; e va ad Eufrate, e nascondilo ivi in uno buco di pietra. (Eufrate sì è uno fiume, ed è uno delli quattro fiumi che escono del paradiso terrestre; e lo Genesis pone questo fiume nel secondo capitolo del primo libro, e pone degli altri fiumi che vanno per alcune contrade, ma di questo non pone nulla).
5 Io andai e la nascosi presso l’Eufrate, come mi aveva comandato il Signore.5 E andai ad Eufrate, e ascosilo ivi, sì come mi comandò il Signore.
6 Dopo molto tempo il Signore mi disse: «Àlzati, va’ all’Eufrate e prendi di là la cintura che ti avevo comandato di nascondervi».6 E dopo molti dì, disse Iddio a me: lèvati suso, e va ad Eufrate, e togli indi lo braghiere lo qual comandai a te che tu ascondessi quello ivi.
7 Io andai all’Eufrate, cercai e presi la cintura dal luogo in cui l’avevo nascosta; ed ecco, la cintura era marcita, non era più buona a nulla.
7 E andai ad Eufrate, e cavai, e tolsi lo braghiere dove io l' avea nascoso; ed ecco che era fracido, sì che (quasi) non era atto a uso di persona.
8 Allora mi fu rivolta questa parola del Signore:8 E Iddio disse a me:
9 «Dice il Signore: In questo modo ridurrò in marciume l’orgoglio di Giuda e il grande orgoglio di Gerusalemme.9 Questo dice lo Signore Iddio; così farò infracidare (e putire) la superbia di Giuda, e la molta superbia di Ierusalem;
10 Questo popolo malvagio, che rifiuta di ascoltare le mie parole, che si comporta secondo la caparbietà del suo cuore e segue altri dèi per servirli e per adorarli, diventerà come questa cintura, che non è più buona a nulla.10 questo popolo pessimo il quale non ha udito (nè ascoltato) le mie parole, e vanno pure colla pravità del suo cuore, e andarono dopo li altrui idii acciò che servano loro; e saranno come questo braghiere, lo quale non è buono a nessuno uso.
11 Poiché, come questa cintura aderisce ai fianchi di un uomo, così io volli che aderisse a me tutta la casa d’Israele e tutta la casa di Giuda – oracolo del Signore –, perché fossero mio popolo, mia fama, mia lode e mia gloria, ma non mi ascoltarono.
11 Si come s' accosta lo braghiere alli lombi (cioè alli fianchi) dell' uomo, così mi avea congiunta la casa d'Israel e ogni casa di Giuda, dice Iddio, acciò che mi fusse [in] populo e in nome e in laude e in gloria; e non mi udirono, (e non mi intesono).
12 Dirai a questo popolo: Così dice il Signore, Dio d’Israele: Ogni boccale va riempito di vino. Essi ti diranno: “Non lo sappiamo forse che ogni boccale va riempito di vino?”.12 Adunque dirai loro questa parola: questo dice lo Signore Iddio d' Israel: ogni piccolo barile s' empierà di vino. E loro diranno a te: or non sappiamo noi, che ogni barile s' empierà di vino?
13 Tu allora risponderai loro: Così dice il Signore: Ecco, io renderò tutti ubriachi gli abitanti di questo paese, i re che siedono sul trono di Davide, i sacerdoti, i profeti e tutti gli abitanti di Gerusalemme.13 E dirai a loro: questo dice Iddio: io empierò tutti li abitatori di questa terra, e li re li quali sederono (e regnarono) della schiatta di David sopra lo trono suo (lo trono si è sedia reale) e li sacerdoti e li profeti e tutti li abitatori di Ierusalem (empierono) di ebrietà.
14 Poi li sfracellerò, gli uni contro gli altri, i padri e i figli insieme. Oracolo del Signore. Non avrò pietà né li risparmierò né per compassione mi tratterrò dal distruggerli».
14 E dispargerò loro, l' uomo da' suoi fratelli e li padri e li figliuoli, dice Iddio; non perdonerò, e non concederò; e non averò misericordia, ch' io non li facci disparsi.
15 Ascoltate e porgete l’orecchio,
non montate in superbia,
perché parla il Signore.
15 Udite, e ricevete colle orecchie; e non vi vogliate levare, però che Iddio hae parlato.
16 Date gloria al Signore, vostro Dio,
prima che venga l’oscurità
e i vostri piedi inciampino sui monti,
al cadere della notte.
Voi aspettate la luce,
ma egli la ridurrà in tenebre
e la muterà in oscurità profonda!
16 Date gloria al vostro Signore Iddio, innanzi ch' egli intenebri, e confonda li vostri piedi (cioè le vostre operazioni) alli monti pieni di tenebre: aspetterete la luce, e porralla nell' ombra della morte, in oscurità.
17 Se non ascolterete,
io piangerò in segreto la vostra superbia;
il mio occhio verserà lacrime,
perché sarà deportato il gregge del Signore.
17 La quale cosa se voi (non la udite e) non la udirete, l'anima mia piagnerà di nascoso dalla faccia della superbia; piagnendo piagnerà, e li miei occhi meneranno lacrime, però che è presa la greggia del Signore.
18 «Dite al re e alla regina madre:
“Sedete per terra,
poiché è caduta dalla vostra testa
la vostra preziosa corona”.
18 Di' allo re, e alla signoreggiatrice: adumiliatevi, sedete; però che la corona della vostra gloria discenderà dallo vostro capo.
19 Le città del Negheb sono assediate,
nessuno le libera.
Tutto Giuda è stato deportato,
con una deportazione totale.
19 Le cittadi d'austro sono chiuse, e non è chi le apra; trasportata è tutta la Giudea in trasmigrazione perfetta.
20 Alza gli occhi e osserva
coloro che vengono dal settentrione;
dov’è il gregge che ti è stato consegnato,
le tue magnifiche pecore?
20 Levate li vostri occhi, e vedete quelli che vengono d' aquilone: dov'è la greggia la quale è data a te, la pecora inclita tua?
21 Che cosa dirai quando ti saranno imposti come capi
coloro con cui avevi familiarizzato?
Non ti lamenterai per il dolore
come una partoriente?
21 Che dirai quando visiterà te? Tu li ammaestrasti al contrario, e insegnastili nel tuo capo; or non ti piglieranno li dolori, come fanno alla femina che partorisce?
22 Se ti domandi in cuor tuo:
“Perché mi capita tutto questo?”,
è per l’enormità delle tue iniquità
che sono stati sollevati i lembi della tua veste
e il tuo corpo ha subìto violenza.
22 La qual cosa se tu dirai nel tuo cuore: o perchè intravennono a me queste cose? Per la moltitudine della tua iniquità rivelati sono i tuoi secreti, le tue piante sono corrutte.
23 Può un Etiope cambiare la pelle
o un leopardo le sue macchie?
Allo stesso modo: potrete fare il bene
voi, abituati a fare il male?
23 Se quello di Etiopia puote mutare la sua pelle, e lo leopardo le sue varietadi; e voi potrete ben fare, quando averete imparato lo male.
24 Perciò vi disperderò come pula,
che vola via al vento del deserto.
24 E seminerò loro come la stipola, la quale è tolta e portata dal vento nel deserto. (La stipola sì è cotale cosa debile, come fieno o legno minuto).
25 Questa è la tua sorte,
la parte che ti ho destinato
– oracolo del Signore –,
perché mi hai dimenticato
e hai confidato nella menzogna.
25 Questa sì è la tua sorte, e la parte della tua misura, dice Iddio, da me; però che m' hai dimenticato, e se'ti confidato nella bugia.
26 Solleverò anch’io le tue vesti fino al volto,
così si vedrà la tua vergogna,
26 Ond' è che io ho dinudato (e spogliato) li tuoi pettignoni contro alla tua faccia; ed è apparita la tua vergogna,
27 i tuoi adultèri e i tuoi ammiccamenti,
l’ignominia della tua prostituzione!
Sulle colline e nei campi ho visto i tuoi orrori.
Guai a te, Gerusalemme, perché non ti purifichi!
Per quanto tempo ancora?».
27 e i tuoi adulterii e lo tuo ghignare e le tue scellerate opere delle tue fornicazioni; sopra li colli nel campo io vidi le tue abominazioni. Guai a te, Ierusalem! Non sarai mondata dopo a me: persino a quando ancora?