Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Siracide 32


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Se ti hanno fatto capotavola, non esaltarti.
Compòrtati con gli altri come uno di loro.
Pensa a loro e poi mettiti a tavola;
1 S'elli ti feciono loro rettore, non insuperbire; sia con coloro sì come uno di loro.
2 quando avrai compiuto il tuo dovere,
accòmodati per far festa con loro
e ricevere complimenti per le tue buone maniere.
2 ... in tal guisa considera, e con ogni sollecitudine ti sforza di fare,
3 Parla, o anziano, poiché ti si addice,
ma con saggezza, e non disturbare la musica.
3 che tu allegri con loro, e in presenza ricevi l'ornamento della grazia, e acquisti la dignitade della congregazione.
4 Quando c’è un’esecuzione non effonderti in chiacchiere,
e non fare il sapiente fuori tempo.
4 Tu, più antico di loro, favella; elli si conviene a te
5 Sigillo di rubino su ornamento d’oro
è un concerto musicale in un banchetto.
5 lo primo sermone d'uomo che ami iscienza; e non impedire il loro cantare.
6 Sigillo di smeraldo in una guarnizione d’oro
è la melodia dei canti unita alla dolcezza del vino.
6 Dove non è udienza, non impacciare la tua parola; e non ti esaltare importunamente nella tua sapienza.
7 Parla, o giovane, se c’è bisogno di te,
non più di due volte se sei interrogato.
7 La gemma del carbonculo nell' ornamento dell' oro è l'agguagliezza delli stromenti musici nel convito del vino.
8 Compendia il tuo discorso, molte cose in poche parole;
compòrtati come uno che sa e che tace a un tempo.
8 Così come nella fabbricazione dell' oro è il segno dello smeraglio, così è il numero della musica nel gaudente e temperato vino.
9 Fra i grandi non mostrarti presuntuoso,
e dove vi sono anziani, non ciarlare troppo.
9 Odi, tacendo; per la riverenza (che porterai agli altri) ti verrà buona grazia.
10 Prima del tuono viene la folgore,
prima dell’uomo modesto viene la grazia.
10 Tu, giovane, appena quando sarà necessario favella nella tua questione.
11 All’ora stabilita àlzati e non restare per ultimo,
corri a casa e non indugiare.
11 Se tu sarai due volte domandato, abbia fine la tua risposta.
12 Là divèrtiti e fa’ quello che ti piace,
ma non peccare con parole arroganti.
12 Intra molti sii sì come non saputo, e odi tacendo e domandando.
13 Per tutto ciò benedici chi ti ha creato,
chi ti colma dei suoi benefici.
13 E non presumere (di parlare) in mezzo delli grandi uomini; e dove sono li vecchi, non parlare molto.
14 Chi teme il Signore ne accetta l’istruzione,
chi lo ricerca di buon mattino trova il suo favore.
14 Il lampeggiare va inanzi alla gragnuola, e la grazia vae dinanzi al vergognarsi, e per la tua riverenza ti verrà buona grazia.
15 Chi scruta la legge viene appagato,
ma l’ipocrita vi trova motivo di scandalo.
15 E nell' ora del (dì allo) levare non ti tristare; tu primo anticorri nella casa tua, e prima chiama gli altri, e quivi ti sollazza.
16 Quelli che temono il Signore sanno giudicare,
i loro giudizi brillano come luce.
16 E opera li concetti del tuo animo, ma non in peccati nè in parole superbe.
17 Il peccatore non accetta critiche
e trova scuse a suo piacere.
17 Sopra queste cose tutte sarae la benedizione di Dio, il quale (Dio) ti fece, e che empie te di tutti li suoi beni.
18 Chi è saggio non trascura la riflessione,
l’empio e il superbo non provano alcun timore.
18 Colui che teme Iddio, riceverà la dottrina sua; e chi veglierae con lui, troverae la benedizione (sua).
19 Non fare nulla senza consiglio,
non ti pentirai di averlo fatto.
19 Chi cerca la legge, sarà ripieno di quella; e chi ingannevolmente adopererae (la legge), si iscandalizzerà in lei.
20 Non camminare in una via piena di ostacoli
e non inciamperai in luoghi pietrosi.
20 Chi teme Iddio, troverà giusta sentenza; e apprenderanno le giustizie (in lui), sì come uno lume.
21 Non fidarti di una via senza inciampi,
21 L'uomo peccatore schiferà la correzione, e a sua volontà troverà somiglianza.
22 guàrdati anche dai tuoi figli.
22 L'uomo savio non dispregerà la intelligenza; lo matto e il superbo non temerà il timore,
23 In tutto ciò che fai abbi fiducia in te stesso,
perché anche questo è osservare i comandamenti.
23 eziandio poi che averà fatto con esso sanza consiglio, e poi ch' ello fia ripreso in quelle cose ch' elli seguirà.
24 Chi crede alla legge è attento ai comandamenti,
chi confida nel Signore non subirà alcun danno.
24 Figliuolo, nulla fare sanza consiglio, e dopo il fatto non te ne pentirai.
25 Non andare nella via della ruina, e non percuotere li piedi nelle pietre; non ti commettere alla faticosa via; non porre all' anima tua scandalo.
26 E guàrdati da' tuoi figliuoli, e da quelli che ti saranno familiari.
27 In ogni tua opera credi all' anima tua di fede; però che questa si è la conservazione de' comandamenti.
28 E chi crede a Dio, attende alli comandamenti; e chi si fida in lui, non dibasserae.