Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Giobbe 39


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Sai tu quando figliano le camozze
e assisti al parto delle cerve?
1 Or conoscesti lo [tempo del] parto della cicogna partoriente nelle pietre, e le partorienti cerve osservasti?
2 Conti tu i mesi della loro gravidanza
e sai tu quando devono figliare?
2 Annumerasti li mesi dello loro concepimento, e sapesti lo tempo dello loro parto?
3 Si curvano e depongono i figli,
metton fine alle loro doglie.
3 Inchinansi [al] lo parto, e partoriscono, e mandano ruggiti.
4 Robusti sono i loro figli, crescono in campagna,
partono e non tornano più da esse.
4 Spartonsi li loro figliuoli, e vanno a pascere; e non tornano a loro.
5 Chi lascia libero l'asino selvatico
e chi scioglie i legami dell'ònagro,
5 Chi lasciò l'asino libero, e li suoi legami chi discioglie?
6 al quale ho dato la steppa per casa
e per dimora la terra salmastra?
6 A cui diedi nella solitudine la casa, e li suoi tabernacoli nella terra di salsedine.
7 Del fracasso della città se ne ride
e gli urli dei guardiani non ode.
7 Dispregia la moltitudine della cittade, lo grido dello riscotitore non ode.
8 Gira per le montagne, sua pastura,
e va in cerca di quanto è verde.
8 Ragguarda li monti della sua pastura, e domanda tutte le cose virenti.
9 Il bufalo si lascerà piegare a servirti
o a passar la notte presso la tua greppia?
9 Or vorrà lo unicorno servire a te, ovvero starà alla tua mangiatoia?
10 Potrai legarlo con la corda per fare il solco
o fargli erpicare le valli dietro a te?
10 O ligherai lo unicorno alla tua brena per arare? ovver romperà la terra delle valli dopo a te?
11 Ti fiderai di lui, perché la sua forza è grande
e a lui affiderai le tue fatiche?
11 Or (non) avrai tu fidanza nella sua grande fortezza, e lascerai a lui le tue (grandi) fatiche?
12 Conterai su di lui, che torni
e raduni la tua messe sulla tua aia?
12 Or (non) crederai tu a lui, quando ti renderà la sementa, e l'aja tua ragunerà?
13 L'ala dello struzzo batte festante,
ma è forse penna e piuma di cicogna?
13 La penna dello struzzo è simile alle penne dello erodio e dello sparviero,
14 Abbandona infatti alla terra le uova
e sulla polvere le lascia riscaldare.
14 lo quale abbandona nella terra l' uova sue; forse che tu le riscaldi nella polvere?
15 Dimentica che un piede può schiacciarle,
una bestia selvatica calpestarle.
15 Dimènticasi che lo piede le conculca, o che le bestie del campo le schiacciano.
16 Tratta duramente i figli, come se non fossero
suoi,
della sua inutile fatica non si affanna,
16 Durerà a' suoi figliuoli, quasi come non sieno suoi; indarno s' affaticò, non lo costrignendo alcuno [timore].
17 perché Dio gli ha negato la saggezza
e non gli ha dato in sorte discernimento.
17 E Iddio la privò della sapienza, nè non li diede intelligenza.
18 Ma quando giunge il saettatore, fugge agitando le
ali:
si beffa del cavallo e del suo cavaliere.
18 Quando lo tempo sarae, in alto l' ale dirizza; fassi beffe dello cavallo e dello suo salitore.
19 Puoi tu dare la forza al cavallo
e vestire di fremiti il suo collo?
19 Or darai tu allo cavallo la forza, ovvero intornierai allo collo suo lo (suo) innito (ovver grido)?
20 Lo fai tu sbuffare come un fumaiolo?
Il suo alto nitrito incute spavento.
20 Ovvero susciterai lui, quasi come grilli? la gloria delli nasi suoi è paura.
21 Scalpita nella valle giulivo
e con impeto va incontro alle armi.
21 Coll' unghia la terra cava, e rallegrasi arditamente, e va incontra agli armati.
22 Sprezza la paura, non teme,
né retrocede davanti alla spada.
22 Spregia lo spaventamento, nè dà luogo al coltello.
23 Su di lui risuona la faretra,
il luccicar della lancia e del dardo.
23 Sopra lui suonerà lo carcasso, e rilucerà l'asta e lo scudo.
24 Strepitando, fremendo, divora lo spazio
e al suono della tromba più non si tiene.
24 Stridando e gridando inghiottirà la terra, nè non reputa lo rumore dello suonare della tromba.
25 Al primo squillo grida: "Aah!..."
e da lontano fiuta la battaglia,
gli urli dei capi, il fragor della mischia.
25 Ove udirà li corni dirà, rallegrandosi dalla lunga presente è la battaglia, e lo confortare delli duchi e lo urlare dell' oste.
26 Forse per il tuo senno si alza in volo lo sparviero
e spiega le ali verso il sud?
26 Or per la tua sapienza metterai la piuma allo sparviero, spandente le sue ali all' austro?
27 O al tuo comando l'aquila s'innalza
e pone il suo nido sulle alture?
27 Ovvero al tuo comandamento leverassi l'aquila, e nelli luoghi alti porrà lo suo nido?
28 Abita le rocce e passa la notte
sui denti di rupe o sui picchi.
28 Nelle pietre sta, e nelli luoghi pericolosi dimora, e nelli sassi alti dove non vi si puote andare.
29 Di lassù spia la preda,
lontano scrutano i suoi occhi.
29 Quivi contempla l'esca (a lui), e dalla lunga gli occhii suoi guardano.
30 I suoi aquilotti succhiano il sangue
e dove sono cadaveri, là essa si trova.
30 Li suoi figliuoli leccano lo sangue; e dovunque sarà lo corpo morto, incontanente vi giugne.
31 E aggiunse Iddio, e favellò a Iob:
32 Or colui che contende con Dio, così agevolmente sta cheto? Adunque colui che riprende il nostro Signore Iddio, sì debbe risponder a lui.
33 Rispose Iob, e disse al Signore:
34 Quello che favellai lievemente, che posso io rispondere? La mia mano porrò sopra la mia bocca.
35 Una cosa favellai, che Dio il volesse ch' io non l'avessi detta; e un' altra cosa, alle quali non vi aggiugneroe.