Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Giobbe 6


font
BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Ma Giobbe rispose e disse:1 Rispose Iob, e disse:
2 «Oh! se si pesassero i miei peccati, con i quali meritai l'ira, e la sventura ch'io soffro [si mettesse sull'altro piatto] della bilancia!2 Dio il volesse, che li peccati miei fossero a peso, per li quali io meritai l'ira; e la miseria, ch' io patisco, nella stadera.
3 Questa risulterebbe più pesante della sabbia del mare: ond'è che le mie parole son piene di dolore!3 Quasi come l'arena del mare, questa è più grave; donde le parole mie di dolore sono piene.
4 Poichè le frecce del Signore stanno su me confitte, del loro veleno s'abbevera lo spirito mio, e i terrori del Signore contro di me stanno schierati.4 Però che le saette del Signore in me sono, le indignazioni delle quali ha bevuto lo spirito mio; e le paure del (nostro) Signore cavalcano contro a me.
5 Raglia forse l'onagro quando ha dell'erba, ovver muggisce il bove quando è davanti alla greppia ricolma?5 Or raggirà l'asino, quando avrà l'erba? e muggerà lo bue, quando starà dinanzi alla mangiatoia piena?
6 Si può forse mangiare ciò ch'è insipido non condito di sale, ovver si gusta ciò che gustato dà morte?6 Ovvero puote alcuno assaggiare quello che non era salato? (senza sale). Ovvero puote alcuno assaggiare quello, lo qual assaggiato dà la morte?
7 Quelle cose che prima l'anima mia non voleva toccare, adesso nella mia sventura son diventate mio cibo.7 (All' anima dello affamato ancora quelle cose che sono amare paiono dolci), quelle cose le quali in prima non volea toccare l'anima mia, ora per l'angoscia i cibi miei sono.
8 Oh! se si esaudisse la mia domanda, e ciò che io aspetto mi concedesse Dio!8 Chi mi dà, che venghi a me la petizione mia, e quello ch' io aspetto dia a me Iddio?
9 Cioè, [Dio] che cominciò finisca con lo schiacciarmi, sciolga la sua mano per recidermi!9 E colui che cominciò, lui mi fracassi, sciolga la mano sua e uccida me?
10 E questa sarebbe per me la consolazione, che, mentre egli mi affligge di dolori senza risparmio, io non rinnego le parole sante.10 E questo sarà a me consolazione, che tormentato me con dolore, non mi perdoni; e non contraddicerò alle parole del Santo.
11 Qual è mai infatti la mia forza, perchè io resista? qual è mai il mio fine, perchè io sia longanime?11 Che è adunque la fortezza mia, acciò ch' io sostenga? O vero quale è lo mio fine, ch' io mi stia pazientemente?
12 Nè forza di pietre è la mia forza, nè la mia carne è di bronzo:12 Nè anco la fortezza mia è fortezza di pietre; nè anco la carne mia è di metallo.
13 ecco, non v'è per me alcun sollievo in me, e pur i miei intimi s'allontanaron da me!13 Ecco, non è a me aiuto in me, e (alle mie cose bisognevoli) li miei amici si partiro da me.
14 Colui che nega al suo amico pietà, abbandona il timor del Signore.14 E colui che toglie dall' amico suo la misericordia, la paura del Signore abbandona.
15 I miei fratelli furon fallaci meco come un torrenteche d'un subito gonfia nelle valli:15 Li fratelli miei trapassarono me, sì come il torrente che ratto passa nella valle.
16 in esso si dissolve il ghiaccio, sopra esso cade la neve;16 Coloro che temono la brinata, cadrà sopra loro la neve.
17 ma quando si dissecca è annientatoe al risentir del caldo scompare dal suo letto,17 Nel tempo, nel quale saranno dissipati, periranno; e quando si scalderanno, saranno disciolti del suo luogo.
18 si contorcono i rigagnoli del suo corso, si sperdono su nel vuoto e finiscono.18 Involte sono le vie delli andamenti loro; anderanno in vôto, e periranno.
19 Le carovane di Thema erano state intente, le torme di Saba avevano sperato alquanto:19 Considerate le vie di Tema, e gli andamenti di Saba; e aspettate uno poco.
20 ma restaron confuse perchè sperarono, giunsero fin lì, ma restaron deluse.20 Confusi sono, perciò ch' io sperai; in verità vennero insino a me, e di vergogna coperti sono.
21 In tal maniera voi vi comportaste, chè ora vedendo la mia sventura vi sbigottite.21 Ora siete venuti; e ora vedete la piaga mia, e temete.
22 Ho detto io forse: - Datemi qualcosa? Dei vostri beni fatemi un donativo? -22 Or non vi dissi: arrecate a me, e della sostanza vostra donate a me.
23 Ovvero: - Liberatemi dalla mano dell'avversario? dalla mano dei violenti scampatemi? -23 O veramente: liberatemi della mano del nimico, e della mano delli robusti scampate me.
24 Insegnatemi pure, ed io tacerò, e in ciò in cui io sia ignorante istruitemi.24 Ammaestrate me, e io tacerò; e se per avventura alcuna cosa io non ho saputo, ammaestratemi.
25 Perchè sminuite le parole veritiere, se fra voi non v'è alcuno che riesca a smentirmi?25 Perchè detraeste alle parole della veritade, conciosia cosa che non sia alcuno di voi che mi possa riprendere?
26 Soltanto per ingiuriare voi intessete discorsi, e gittate le parole al vento;26 Di riprendere solamente lo parlare ragionevole voi fabbricate, e le parole alli venti voi proferite.
27 sopra un orfano voi vi gettate, e vi sforzate d'abbattere l'amico vostro.27 Sopra lo pupillo rovinate, e di subvertere vi sforzate l'amico vostro.
28 Ma poichè cominciaste, compite, porgete orecchio e vedete se mentisco.28 Ma impertanto quello che avete cominciato, compietelo; date le orecchie, e vedete se io mento.
29 Rispondete, vi prego, senza contenziosità, e ragionando secondo giustizia, sentenziate:29 Rispondete, io ve ne prego, senza contenzione; e favellate, e quello ch' è giusto giudicate.
30 e non troverete nella mia lingua iniquità, nè dentro la mia bocca risonerà stoltezza.30 E non troverete nella lingua mia iniquitade, nè nelle mascelle mie risuonerà sciocchezza.