Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Iacobi 1


font
VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Jacobus, Dei et Domini nostri Jesu Christi servus, duodecim tribubus, quæ sunt in dispersione, salutem.
1 - Giacomo, servo di Dio e del Signor nostro Gesù Cristo, alle dodici tribù che sono nella dispersione, salute!
2 Omne gaudium existimate fratres mei, cum in tentationes varias incideritis :2 Voi, fratelli miei, dovete stimare vero gaudio le diverse prove alle quali vi troverete esposti,
3 scientes quod probatio fidei vestræ patientiam operatur.3 sapendo che la vostra fede sperimentata produce la pazienza.
4 Patientia autem opus perfectum habet : ut sitis perfecti et integri in nullo deficientes.4 La pazienza poi rende l'opera perfetta, onde siate perfetti, completi, senza che nulla vi manchi.
5 Si quis autem vestrum indiget sapientia, postulet a Deo, qui dat omnibus affluenter, et non improperat : et dabitur ei.5 Se poi tra voi vi è qualcuno che ha bisogno di sapienza, la chieda a Dio, che dà a tutti abbondantemente e non rimprovera; e gli sarà data.
6 Postulet autem in fide nihil hæsitans : qui enim hæsitat, similis est fluctui maris, qui a vento movetur et circumfertur :6 Chieda però con fede, senza per nulla esitare, perchè chi esita è simile all'onda del mare, mossa e agitata dal vento.
7 non ergo æstimet homo ille quod accipiat aliquid a Domino.7 Un tal uomo adunque non si pensi di ottenere cosa alcuna dal Signore.
8 Vir duplex animo inconstans est in omnibus viis suis.8 L'uomo d'animo doppio è incostante in tutte le sue vie.
9 Glorietur autem frater humilis in exaltatione sua :9 Ma il fratello umile si glorii della sua esaltazione;
10 dives autem in humilitate sua, quoniam sicut flos fœni transibit ;10 e il ricco [si glorii] della sua umiliazione, perchè egli passerà come fior d'erba.
11 exortus est enim sol cum ardore, et arefecit fœnum, et flos ejus decidit, et decor vultus ejus deperiit : ita et dives in itineribus suis marcescet.11 Infatti si levò il sole cocente e fece seccare l'erba; il suo fiore cadde e la sua appariscente bellezza svanì; così anche il ricco appassirà nelle sue imprese.
12 Beatus vir qui suffert tentationem : quoniam cum probatus fuerit, accipiet coronam vitæ, quam repromisit Deus diligentibus se.12 Beato l'uomo che sopporta la prova, perchè quando sarà stato provato, riceverà la corona della vita, promessa da Dio a coloro che lo amano.
13 Nemo cum tentatur, dicat quoniam a Deo tentatur : Deus enim intentator malorum est : ipse autem neminem tentat.13 Nessuno, quando è sottoposto alla prova, dica che è tentato da Dio; perchè Dio non è tentatore di male, e non tenta nessuno.
14 Unusquisque vero tentatur a concupiscentia sua abstractus, et illectus.14 Ma ciascun di noi è tentato dalla propria concupiscenza, che lo attrae e lo alletta.
15 Deinde concupiscentia cum conceperit, parit peccatum : peccatum vero cum consummatum fuerit, generat mortem.15 Indi la concupiscenza, quando ha concepito, dà alla luce il peccato; il peccato poi, commesso che sia, produce la morte.
16 Nolite itaque errare, fratres mei dilectissimi.16 Non vogliate adunque errare, fratelli miei dilettissimi.
17 Omne datum optimum, et omne donum perfectum desursum est, descendens a Patre luminum, apud quem non est transmutatio, nec vicissitudinis obumbratio.17 Ogni ottima cosa data e ogni dono perfetto vien dal cielo e scende dal Padre de' lumi, nel quale non vi è mutamento nè ombra di variazione.
18 Voluntarie enim genuit nos verbo veritatis, ut simus initium aliquod creaturæ ejus.
18 Egli infatti di sua volontà ci ha generati mediante la parola di verità, affinchè noi siamo, in certo qual modo, le primizie delle sue creature.
19 Scitis, fratres mei dilectissimi. Sit autem omnis homo velox ad audiendum : tardus autem ad loquendum, et tardus ad iram.19 Voi lo sapete, fratelli miei dilettissimi. Ognuno sia pronto ad ascoltare, lento a parlare e lento all'ira,
20 Ira enim viri justitiam Dei non operatur.20 perchè l'ira dell'uomo non opera ciò che è giusto dinanzi a Dio.
21 Propter quod abjicientes omnem immunditiam, et abundantiam malitiæ, in mansuetudine suscipite insitum verbum, quod potest salvare animas vestras.21 Rigettando perciò ogni immondezza e la malizia ridondante, accogliete con docilità la parola [in voi] seminata, la quale può salvare le anime nostre.
22 Estote autem factores verbi, et non auditores tantum : fallentes vosmetipsos.22 State quindi operatori della parola e non semplici uditori, ingannando voi stessi.
23 Quia si quis auditor est verbi, et non factor, hic comparabitur viro consideranti vultum nativitatis suæ in speculo :23 Perchè se uno ascolta la parola e non la mette in pratica, egli sarà simile a un uomo, che mira in uno specchio il nativo suo volto,
24 consideravit enim se, et abiit, et statim oblitus est qualis fuerit.24 e, dopo essersi mirato, se ne va e dimentica subito quale egli fosse.
25 Qui autem perspexerit in legem perfectam libertatis, et permanserit in ea, non auditor obliviosus factus, sed factor operis : hic beatus in facto suo erit.25 Invece chi si specchierà nella legge perfetta della libertà, e in essa persevererà, non come uditore smemorato, ma come operatore di fatti, questi sarà beato nel suo operare.
26 Si quis autem putat se religiosum esse, non refrenans linguam suam, sed seducens cor suum, hujus vana est religio.26 Se uno poi crede di essere religioso, e non tiene a freno la lingua, e anzi seduce il suo cuore, la sua religione è vana.
27 Religio munda et immaculata apud Deum et Patrem, hæc est : visitare pupillos et viduas in tribulatione eorum, et immaculatum se custodire ab hoc sæculo.27 La religione pura e immacolata, agli occhi di Dio e del Padre, è questa: Visitare gli orfani e le vedove nelle loro tribolazioni e conservarsi puro da questo mondo.