Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Iacobi 1


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VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Jacobus, Dei et Domini nostri Jesu Christi servus, duodecim tribubus, quæ sunt in dispersione, salutem.
1 Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù che sono nella diaspora, salute.
2 Omne gaudium existimate fratres mei, cum in tentationes varias incideritis :2 Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove,
3 scientes quod probatio fidei vestræ patientiam operatur.3 sapendo che la vostra fede, messa alla prova, produce pazienza.
4 Patientia autem opus perfectum habet : ut sitis perfecti et integri in nullo deficientes.4 E la pazienza completi l’opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla.
5 Si quis autem vestrum indiget sapientia, postulet a Deo, qui dat omnibus affluenter, et non improperat : et dabitur ei.5 Se qualcuno di voi è privo di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti con semplicità e senza condizioni, e gli sarà data.
6 Postulet autem in fide nihil hæsitans : qui enim hæsitat, similis est fluctui maris, qui a vento movetur et circumfertur :6 La domandi però con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all’onda del mare, mossa e agitata dal vento.
7 non ergo æstimet homo ille quod accipiat aliquid a Domino.7 Un uomo così non pensi di ricevere qualcosa dal Signore:
8 Vir duplex animo inconstans est in omnibus viis suis.8 è un indeciso, instabile in tutte le sue azioni.
9 Glorietur autem frater humilis in exaltatione sua :9 Il fratello di umili condizioni sia fiero di essere innalzato,
10 dives autem in humilitate sua, quoniam sicut flos fœni transibit ;10 il ricco, invece, di essere abbassato, perché come fiore d’erba passerà.
11 exortus est enim sol cum ardore, et arefecit fœnum, et flos ejus decidit, et decor vultus ejus deperiit : ita et dives in itineribus suis marcescet.11 Si leva il sole col suo ardore e fa seccare l’erba e il suo fiore cade, e la bellezza del suo aspetto svanisce. Così anche il ricco nelle sue imprese appassirà.
12 Beatus vir qui suffert tentationem : quoniam cum probatus fuerit, accipiet coronam vitæ, quam repromisit Deus diligentibus se.12 Beato l’uomo che resiste alla tentazione perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promesso a quelli che lo amano.
13 Nemo cum tentatur, dicat quoniam a Deo tentatur : Deus enim intentator malorum est : ipse autem neminem tentat.13 Nessuno, quando è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato al male ed egli non tenta nessuno.
14 Unusquisque vero tentatur a concupiscentia sua abstractus, et illectus.14 Ciascuno piuttosto è tentato dalle proprie passioni, che lo attraggono e lo seducono;
15 Deinde concupiscentia cum conceperit, parit peccatum : peccatum vero cum consummatum fuerit, generat mortem.15 poi le passioni concepiscono e generano il peccato, e il peccato, una volta commesso, produce la morte.
16 Nolite itaque errare, fratres mei dilectissimi.16 Non ingannatevi, fratelli miei carissimi;
17 Omne datum optimum, et omne donum perfectum desursum est, descendens a Patre luminum, apud quem non est transmutatio, nec vicissitudinis obumbratio.17 ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui non c’è variazione né ombra di cambiamento.
18 Voluntarie enim genuit nos verbo veritatis, ut simus initium aliquod creaturæ ejus.
18 Per sua volontà egli ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature.
19 Scitis, fratres mei dilectissimi. Sit autem omnis homo velox ad audiendum : tardus autem ad loquendum, et tardus ad iram.19 Lo sapete, fratelli miei carissimi: ognuno sia pronto ad ascoltare, lento a parlare e lento all’ira.
20 Ira enim viri justitiam Dei non operatur.20 Infatti l’ira dell’uomo non compie ciò che è giusto davanti a Dio.
21 Propter quod abjicientes omnem immunditiam, et abundantiam malitiæ, in mansuetudine suscipite insitum verbum, quod potest salvare animas vestras.21 Perciò liberatevi da ogni impurità e da ogni eccesso di malizia, accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza.
22 Estote autem factores verbi, et non auditores tantum : fallentes vosmetipsos.22 Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi;
23 Quia si quis auditor est verbi, et non factor, hic comparabitur viro consideranti vultum nativitatis suæ in speculo :23 perché, se uno ascolta la Parola e non la mette in pratica, costui somiglia a un uomo che guarda il proprio volto allo specchio:
24 consideravit enim se, et abiit, et statim oblitus est qualis fuerit.24 appena si è guardato, se ne va, e subito dimentica come era.
25 Qui autem perspexerit in legem perfectam libertatis, et permanserit in ea, non auditor obliviosus factus, sed factor operis : hic beatus in facto suo erit.25 Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.
26 Si quis autem putat se religiosum esse, non refrenans linguam suam, sed seducens cor suum, hujus vana est religio.26 Se qualcuno ritiene di essere religioso, ma non frena la lingua e inganna così il suo cuore, la sua religione è vana.
27 Religio munda et immaculata apud Deum et Patrem, hæc est : visitare pupillos et viduas in tribulatione eorum, et immaculatum se custodire ab hoc sæculo.27 Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo.