Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Ad Corinthios I 14


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VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Sectamini caritatem, æmulamini spiritualia : magis autem ut prophetetis.1 Aspirate alla carità. Desiderate intensamente i doni dello Spirito, soprattutto la profezia.
2 Qui enim loquitur lingua, non hominibus loquitur, sed Deo : nemo enim audit. Spiritu autem loquitur mysteria.2 Chi infatti parla con il dono delle lingue non parla agli uomini ma a Dio poiché, mentre dice per ispirazione cose misteriose, nessuno comprende.
3 Nam qui prophetat, hominibus loquitur ad ædificationem, et exhortationem, et consolationem.3 Chi profetizza, invece, parla agli uomini per loro edificazione, esortazione e conforto.
4 Qui loquitur lingua, semetipsum ædificat : qui autem prophetat, ecclesiam Dei ædificat.4 Chi parla con il dono delle lingue edifica se stesso, chi profetizza edifica l’assemblea.
5 Volo autem omnes vos loqui linguis : magis autem prophetare. Nam major est qui prophetat, quam qui loquitur linguis ; nisi forte interpretetur ut ecclesia ædificationem accipiat.5 Vorrei vedervi tutti parlare con il dono delle lingue, ma preferisco che abbiate il dono della profezia. In realtà colui che profetizza è più grande di colui che parla con il dono delle lingue, a meno che le interpreti, perché l’assemblea ne riceva edificazione.
6 Nunc autem, fratres, si venero ad vos linguis loquens : quid vobis prodero, nisi vobis loquar aut in revelatione, aut in scientia, aut in prophetia, aut in doctrina ?6 E ora, fratelli, supponiamo che io venga da voi parlando con il dono delle lingue. In che cosa potrei esservi utile, se non vi comunicassi una rivelazione o una conoscenza o una profezia o un insegnamento?
7 Tamen quæ sine anima sunt vocem dantia, sive tibia, sive cithara ; nisi distinctionem sonituum dederint, quomodo scietur id quod canitur, aut quod citharizatur ?7 Ad esempio: se gli oggetti inanimati che emettono un suono, come il flauto o la cetra, non producono i suoni distintamente, in che modo si potrà distinguere ciò che si suona col flauto da ciò che si suona con la cetra?
8 Etenim si incertam vocem det tuba, quis parabit se ad bellum ?8 E se la tromba emette un suono confuso, chi si preparerà alla battaglia?
9 Ita et vos per linguam nisi manifestum sermonem dederitis : quomodo scietur id quod dicitur ? eritis enim in aëra loquentes.9 Così anche voi, se non pronunciate parole chiare con la lingua, come si potrà comprendere ciò che andate dicendo? Parlereste al vento!
10 Tam multa, ut puta genera linguarum sunt in hoc mundo : et nihil sine voce est.10 Chissà quante varietà di lingue vi sono nel mondo e nulla è senza un proprio linguaggio.
11 Si ergo nesciero virtutem vocis, ero ei, cui loquor, barbarus : et qui loquitur, mihi barbarus.11 Ma se non ne conosco il senso, per colui che mi parla sono uno straniero, e chi mi parla è uno straniero per me.
12 Sic et vos, quoniam æmulatores estis spirituum, ad ædificationem ecclesiæ quærite ut abundetis.12 Così anche voi, poiché desiderate i doni dello Spirito, cercate di averne in abbondanza, per l’edificazione della comunità.
13 Et ideo qui loquitur lingua, oret ut interpretetur.13 Perciò chi parla con il dono delle lingue, preghi di saperle interpretare.
14 Nam si orem lingua, spiritus meus orat, mens autem mea sine fructu est.14 Quando infatti prego con il dono delle lingue, il mio spirito prega, ma la mia intelligenza rimane senza frutto.
15 Quid ergo est ? Orabo spiritu, orabo et mente : psallam spiritu, psallam et mente.15 Che fare dunque? Pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l’intelligenza; canterò con lo spirito, ma canterò anche con l’intelligenza.
16 Ceterum si benedixeris spiritu, qui supplet locum idiotæ, quomodo dicet : Amen, super tuam benedictionem ? quoniam quid dicas, nescit.16 Altrimenti, se tu dai lode a Dio soltanto con lo spirito, in che modo colui che sta fra i non iniziati potrebbe dire l’Amen al tuo ringraziamento, dal momento che non capisce quello che dici?
17 Nam tu quidem bene gratias agis, sed alter non ædificatur.17 Tu, certo, fai un bel ringraziamento, ma l’altro non viene edificato.
18 Gratias ago Deo meo, quod omnium vestrum lingua loquor.18 Grazie a Dio, io parlo con il dono delle lingue più di tutti voi;
19 Sed in ecclesia volo quinque verba sensu meo loqui, ut et alios instruam : quam decem millia verborum in lingua.19 ma in assemblea preferisco dire cinque parole con la mia intelligenza per istruire anche gli altri, piuttosto che diecimila parole con il dono delle lingue.
20 Fratres, nolite pueri effici sensibus, sed malitia parvuli estote : sensibus autem perfecti estote.20 Fratelli, non comportatevi da bambini nei giudizi. Quanto a malizia, siate bambini, ma quanto a giudizi, comportatevi da uomini maturi.
21 In lege scriptum est : Quoniam in aliis linguis et labiis aliis loquar populo huic : et nec sic exaudient me, dicit Dominus.21 Sta scritto nella Legge:
In altre lingue e con labbra di stranieri
parlerò a questo popolo,
ma neanche così mi ascolteranno,
dice il Signore.
22 Itaque linguæ in signum sunt non fidelibus, sed infidelibus : prophetiæ autem non infidelibus, sed fidelibus.22 Quindi le lingue non sono un segno per quelli che credono, ma per quelli che non credono, mentre la profezia non è per quelli che non credono, ma per quelli che credono.
23 Si ergo conveniat universa ecclesia in unum, et omnes linguis loquantur, intrent autem idiotæ, aut infideles : nonne dicent quod insanitis ?23 Quando si raduna tutta la comunità nello stesso luogo, se tutti parlano con il dono delle lingue e sopraggiunge qualche non iniziato o non credente, non dirà forse che siete pazzi?
24 Si autem omnes prophetent, intret autem quis infidelis, vel idiota, convincitur ab omnibus, dijudicatur ab omnibus :24 Se invece tutti profetizzano e sopraggiunge qualche non credente o non iniziato, verrà da tutti convinto del suo errore e da tutti giudicato,
25 occulta cordis ejus manifesta fiunt : et ita cadens in faciem adorabit Deum, pronuntians quod vere Deus in vobis sit.
25 i segreti del suo cuore saranno manifestati e così, prostrandosi a terra, adorerà Dio, proclamando: Dio è veramente fra voi!
26 Quid ergo est, fratres ? Cum convenitis, unusquisque vestrum psalmum habet, doctrinam habet, apocalypsim habet, linguam habet, interpretationem habet : omnia ad ædificationem fiant.26 Che fare dunque, fratelli? Quando vi radunate, uno ha un salmo, un altro ha un insegnamento; uno ha una rivelazione, uno ha il dono delle lingue, un altro ha quello di interpretarle: tutto avvenga per l’edificazione.
27 Sive lingua quis loquitur, secundum duos, aut ut multum tres, et per partes, et unus interpretatur.27 Quando si parla con il dono delle lingue, siano in due, o al massimo in tre, a parlare, uno alla volta, e vi sia uno che faccia da interprete.
28 Si autem non fuerit interpres, taceat in ecclesia : sibi autem loquatur, et Deo.28 Se non vi è chi interpreta, ciascuno di loro taccia nell’assemblea e parli solo a se stesso e a Dio.
29 Prophetæ autem duo, aut tres dicant, et ceteri dijudicent.29 I profeti parlino in due o tre e gli altri giudichino.
30 Quod si alii revelatum fuerit sedenti, prior taceat.30 Ma se poi uno dei presenti riceve una rivelazione, il primo taccia:
31 Potestis enim omnes per singulos prophetare : ut omnes discant, et omnes exhortentur :31 uno alla volta, infatti, potete tutti profetare, perché tutti possano imparare ed essere esortati.
32 et spiritus prophetarum prophetis subjecti sunt.32 Le ispirazioni dei profeti sono sottomesse ai profeti,
33 Non enim est dissensionis Deus, sed pacis : sicut et in omnibus ecclesiis sanctorum doceo.33 perché Dio non è un Dio di disordine, ma di pace.
Come in tutte le comunità dei santi,
34 Mulieres in ecclesiis taceant, non enim permittitur eis loqui, sed subditas esse, sicut et lex dicit.34 le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la Legge.
35 Si quid autem volunt discere, domi viros suos interrogent. Turpe est enim mulieri loqui in ecclesia.35 Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea.
36 An a vobis verbum Dei processit ? aut in vos solos pervenit ?36 Da voi, forse, è partita la parola di Dio? O è giunta soltanto a voi?
37 Si quis videtur propheta esse, aut spiritualis, cognoscat quæ scribo vobis, quia Domini sunt mandata.37 Chi ritiene di essere profeta o dotato di doni dello Spirito, deve riconoscere che quanto vi scrivo è comando del Signore.
38 Si quis autem ignorat, ignorabitur.38 Se qualcuno non lo riconosce, neppure lui viene riconosciuto.
39 Itaque fratres æmulamini prophetare : et loqui linguis nolite prohibere.39 Dunque, fratelli miei, desiderate intensamente la profezia e, quanto al parlare con il dono delle lingue, non impeditelo.
40 Omnia autem honeste, et secundum ordinem fiant.40 Tutto però avvenga decorosamente e con ordine.