Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Matthæum 11


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VULGATABIBBIA MARTINI
1 Et factum est, cum consummasset Jesus, præcipiens duodecim discipulis suis, transiit inde ut doceret, et prædicaret in civitatibus eorum.
1 E Gesù avendo finito di dar questi insegnamenti a' suoi dodici discepoli, partì da quel luogo per andar a insegnare, e predicare nelle loro città.
2 Joannes autem cum audisset in vinculis opera Christi, mittens duos de discipulis suis,2 Ma avendo Giovanni udito nella prigione le opere di Gesù Cristo, mandò due de' suoi discepoli,
3 ait illi : Tu es, qui venturus es, an alium exspectamus ?3 A dirgli: Se' tu quegli, che se' per venire, ovvero si ha da aspettare un altro?
4 Et respondens Jesus ait illis : Euntes renuntiate Joanni quæ audistis, et vidistis.4 E Gesù rispose loro: Andate, e riferite a Giovanni quel, che avete udito, e veduto.
5 Cæci vident, claudi ambulant, leprosi mundantur, surdi audiunt, mortui resurgunt, pauperes evangelizantur :5 I ciechi veggono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati, i sordi odono, i morti risorgono, si annuncia a' poveri il Vangelo.
6 et beatus est, qui non fuerit scandalizatus in me.
6 Ed è beato chi non prenderà in me motivo di scandalo.
7 Illis autem abeuntibus, cœpit Jesus dicere ad turbas de Joanne : Quid existis in desertum videre ? arundinem vento agitatam ?7 Ma quando quegli furono partiti, cominciò Gesù a parlare di Giovanni alle turbe: Cosa siete voi andati a vedere nel deserto? una canna sbattuta dal vento?
8 Sed quid existis videre ? hominem mollibus vestitum ? Ecce qui mollibus vestiuntur, in domibus regum sunt.8 Ma pure, che siete voi andati a vedere? Un uomo vestilo delicatamente? Ecco, che coloro, che vestono delicatamente, stanno nei palazzi dei re.
9 Sed quid existis videre ? prophetam ? Etiam dico vobis, et plus quam prophetam.9 Ma pure, cosa siete andati a vedere? Un profeta? sì, vi dico io, anche più che profeta.
10 Hic est enim de quo scriptum est : Ecce ego mitto angelum meum ante faciem tuam, qui præparabit viam tuam ante te.10 Imperocché questi è colui, del quale sta scritto: Ecco, che io spedisco innanzi a te il mio Angelo, il quale preparerà la tua strada davanti a te.
11 Amen dico vobis, non surrexit inter natos mulierum major Joanne Baptista : qui autem minor est in regno cælorum, major est illo.11 In verità io vi dico: Tra i nati di donna non venne al mondo chi sia maggiore di Giovanni Batista: ma quegli,che è minore nel regno de' cieli, o maggiore di lui.
12 A diebus autem Joannis Baptistæ usque nunc, regnum cælorum vim patitur, et violenti rapiunt illud.12 Or dal tempo di Giovanni Batista insin adesso il regno de' cieli si acquista colla forza, ed è preda di coloro, che usano violenza.
13 Omnes enim prophetæ et lex usque ad Joannem prophetaverunt :13 Imperocché tutti i profeti, e la legge hanno profetato fino a Giovanni.
14 et si vultis recipere, ipse est Elias, qui venturus est.14 E se voi volete capirla, egli è quell'Elia, che doveva venire.
15 Qui habet aures audiendi, audiat.
15 Chi ha orecchio da intendere, intenda.
16 Cui autem similem æstimabo generationem istam ? Similis est pueris sedentibus in foro : qui clamantes coæqualibus16 Ma a che cosa dirò io, che sia simile questa razza d'uomini? Ella è simile a que' ragazzi, che stanno a sedere nella piazza, e alzan la voce verso de' loro compagni,
17 dicunt : Cecinimus vobis, et non saltastis : lamentavimus, et non planxistis.17 E dicono: Abbiamo suonato, e voi non avete ballato: abbiamo cantato canzoni lugubri, e non, avete dato segno di dolore.
18 Venit enim Joannes neque manducans, neque bibens, et dicunt : Dæmonium habet.18 Imperocché è venuto Giovanni, che non mangiava, nè beveva, e dicono: Egli è indemoniato.
19 Venit Filius hominis manducans, et bibens, et dicunt : Ecce homo vorax, et potator vini, publicanorum et peccatorum amicus. Et justificata est sapientia a filiis suis.
19 E venuto il figliuolo dell'uomo, che mangia, e beve, e dicono: Ecco un mangiatore, e un bevone, amico de'pubblicani, e de' peccatori: ed è stata giustificata la sapienza da' suoi figliuoli.
20 Tunc cœpit exprobrare civitatibus, in quibus factæ sunt plurimæ virtutes ejus, quia non egissent pœnitentiam :20 Allora egli cominciò a rinfacciare alle città, nelle quali erano stati fatti da lui molti miracoli, che non avessero fatto penitenza.
21 Væ tibi Corozain, væ tibi Bethsaida : quia, si in Tyro et Sidone factæ essent virtutes quæ factæ sunt in vobis, olim in cilicio et cinere pœnitentiam egissent.21 Guai a te, o Corozain: guai a te, o Betsaida: perché se in Tiro, e Sidone fossero stati fatti que' miracoli, che presso di voi sono stati fatti, già da gran tempo avrebber fatto penitenza nella cenere, e nel cilicio.
22 Verumtamen dico vobis : Tyro et Sidoni remissius erit in die judicii, quam vobis.22 Per questo io vi dico: Tiro, e Sidone saranno men rigorosamente di voi trattate nel dì del giudizio.
23 Et tu Capharnaum, numquid usque in cælum exaltaberis ? usque in infernum descendes, quia si in Sodomis factæ fuissent virtutes quæ factæ sunt in te, forte mansissent usque in hanc diem.23 E tu, Cafarnaum, ti alzerai tu fino al cielo? tu sarai depressa sino all'inferno: perché se in Sodoma fossero stati fatti i miracoli, che sono stati fatti presso di te, Sodoma forse sussisterebbe al dì d'oggi.
24 Verumtamen dico vobis, quia terræ Sodomorum remissius erit in die judicii, quam tibi.
24 Perciò io ti dico, che la terra di Sodoma sarà men rigorosamente di te trattata nel dì del giudizio.
25 In illo tempore respondens Jesus dixit : Confiteor tibi, Pater, Domine cæli et terræ, quia abscondisti hæc a sapientibus, et prudentibus, et revelasti ea parvulis.25 Allora prese Gesù a dire: Io ti ringrazio, o Padre, Signore del cielo, e della terra, perché hai tenute occulte queste cose ai saggi, e prudenti, e le hai rivelate ai piccolini.
26 Ita Pater : quoniam sic fuit placitum ante te.26 Cosi è, o Padre; perché cosi a te piacque.
27 Omnia mihi tradita sunt a Patre meo. Et nemo novit Filium, nisi Pater : neque Patrem quis novit, nisi Filius, et cui voluerit Filius revelare.27 Tutte quante le cose sono state a me date dal Padre mio: e nissuno conosce il figliuolo fuori del Padre: e nissuno conosce il Padre fuori del figliuolo, e fuor di colui, cui avrà voluto il figliuolo farlo conoscere.
28 Venite ad me omnes qui laboratis, et onerati estis, et ego reficiam vos.28 Venite da me tutti voi, che siete affaticati, e aggravati, e io vi ristorerò
29 Tollite jugum meum super vos, et discite a me, quia mitis sum, et humilis corde : et invenietis requiem animabus vestris.29 Prendete sopra di voi il mio giogo, e imparate da me, che son mansueto, e umile di cuore, e troverete riposo all'anime vostre.
30 Jugum enim meum suave est, et onus meum leve.30 Imperocché soave è il mio giogo, e leggero il mio peso.