Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Danielis 8


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VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Anno tertio regni Baltassar regis, visio apparuit mihi. Ego Daniel, post id quod videram in principio,1 L'anno terzo del regno del re Baldassàr, io Daniele ebbi una visione, dopo quella avuta precedentemente.
2 vidi in visione mea, cum essem in Susis castro, quod est in Ælam regione : vidi autem in visione esse me super portam Ulai.2 Io guardavo nella visione. Vedevo che mi trovavo a Susa, una fortezza situata nella provincia di Elam. Vedevo anche che mi trovavo lungo la riva del fiume Ulai.
3 Et levavi oculus meos, et vidi : et ecce aries unus stabat ante paludem, habens cornua excelsa, et unum excelsius altero atque succrescens. Postea3 Alzai gli occhi per guardare. Ecco, un ariete stava al di là del fiume. Aveva due corna, due corna alte, ma uno più alto dell'altro, benché quello più alto fosse spuntato dopo.
4 vidi arietem cornibus ventilantem contra occidentem, et contra aquilonem, et contra meridiem, et omnes bestiæ non poterant resistere ei, neque liberari de manu ejus : fecitque secundum voluntatem suam, et magnificatus est.4 Poi vidi l'ariete correre verso l'ovest, verso il nord e verso il sud. Nessun animale poteva resistergli e nessuno scampava davanti alla sua forza; così fece quello che volle e diventò grande.
5 Et ego intelligebam : ecce autem hircus caprarum veniebat ab occidente super faciem totius terræ, et non tangebat terram : porro hircus habebat cornu insigne inter oculos suos.5 Mentre stavo considerando, ecco un capro veniva dall'ovest, dopo aver percorso tutta la terra senza nemmeno toccarla. Il capro aveva uno splendido corno in mezzo agli occhi.
6 Et venit usque ad arietem illum cornutum, quem videram stantem ante portam, et cucurrit ad eum in impetu fortitudinis suæ.6 Si avvicinò all'ariete, che aveva due corna, che io avevo visto in piedi al di là del fiume, e si avventò contro di lui con la vigoria della sua forza.
7 Cumque appropinquasset prope arietem, efferatus est in eum, et percussit arietem : et comminuit duo cornua ejus, et non poterat aries resistere ei : cumque eum misisset in terram, conculcavit, et nemo quibat liberare arietem de manu ejus.7 Lo vidi accostarsi all'ariete e accanirsi contro di lui; lo colpì e gli strappò le due corna, senza che l'ariete avesse la forza di resistergli; lo gettò a terra e lo calpestò, senza che nessuno liberasse l'ariete dalla sua violenza.
8 Hircus autem caprarum magnus factus est nimis : cumque crevisset, fractum est cornu magnum, et orta sunt quatuor cornua subter illud per quatuor ventos cæli.8 Il capro divenne molto potente, ma, nonostante la sua grandezza, il suo corno grande si spezzò e al suo posto ne crebbero quattro splendide in direzione dei quattro venti del cielo.
9 De uno autem ex eis egressum est cornu unum modicum : et factum est grande contra meridiem, et contra orientem, et contra fortitudinem.9 Da uno di questi uscì un altro piccolo corno, che si ingrandì verso il sud, verso l'ovest e verso il paese dello Splendore.
10 Et magnificatum est usque ad fortitudinem cæli : et dejecit de fortitudine, et de stellis, et conculcavit eas.10 S'innalzò fino alla milizia del cielo e precipitò sulla terra parte della milizia e delle stelle e le calpestò.
11 Et usque ad principem fortitudinis magnificatum est : et ab eo tulit juge sacrificium, et dejecit locum sanctificationis ejus.11 Salì fino all'altezza del Principe della milizia celeste, a lui fu tolto il sacrificio perpetuo e fu rimosso il fondamento della sua oblazione.
12 Robur autem datum est ei contra juge sacrificium propter peccata : et prosternetur veritas in terra, et faciet, et prosperabitur.12 Una milizia fu incaricata del sacrificio perpetuo sacrilego e la verità fu gettata a terra. Così fece ed ebbe successo.
13 Et audivi unum de sanctis loquentem : et dixit unus sanctus alteri nescio cui loquenti : Usquequo visio, et juge sacrificium, et peccatum desolationis quæ facta est : et sanctuarium, et fortitudo conculcabitur ?13 Allora intesi un Santo che parlava e un altro Santo disse a quello che parlava: "Fino a quando durerà la visione: il sacrificio perpetuo rimosso, l'empietà devastatrice che vi è stata installata e il santuario e la milizia celeste conculcati?".
14 Et dixit ei : Usque ad vesperam et mane, dies duo millia trecenti : et mundabitur sanctuarium.
14 Gli rispose: "Ancora duemilatrecento sere e mattine! Allora sarà fatta giustizia al santuario!".
15 Factum est autem cum viderem ego Daniel visionem, et quærerem intelligentiam : ecce stetit in conspectu meo quasi species viri.15 Ora, mentre io Daniele contemplavo la visione e ne cercavo il significato, ecco stette di fronte a me uno con la figura di uomo.
16 Et audivi vocem viri inter Ulai : et clamavit, et ait : Gabriel, fac intelligere istam visionem.16 Intesi la voce di un uomo sull'Ulai che gridava e diceva: "Gabriele, spiega a costui la visione!".
17 Et venit, et stetit juxta ubi ego stabam : cumque venisset, pavens corrui in faciem meam : et ait ad me : Intellige, fili hominis, quoniam in tempore finis complebitur visio.17 Egli si diresse verso il luogo dove io stavo e mentre costui si avvicinava io fui preso da spavento e mi prostrai fino a terra. Mi disse: "Sappi, figlio di uomo, che la visione è per il tempo della fine!".
18 Cumque loqueretur ad me, collapsus sum pronus in terram : et tetigit me, et statuit me in gradu meo,18 E mentre costui mi parlava, io restavo prostrato con la faccia sino a terra. Ma egli mi toccò e mi fece stare ritto in piedi.
19 dixitque mihi : Ego ostendam tibi quæ futura sunt in novissimo maledictionis : quoniam habet tempus finem suum.19 Disse: "Ecco, ti faccio conoscere quello che avverrà alla fine della collera, perché riguarda la data della fine!
20 Aries, quem vidisti habere cornua, rex Medorum est atque Persarum.20 L'ariete che tu hai visto, fornito di due corna, sono i re della Media e della Persia;
21 Porro hircus caprarum, rex Græcorum est ; et cornu grande, quod erat inter oculos ejus, ipse est rex primus.21 il capro invece è il re della Grecia; il grande corno poi che tu hai visto in mezzo agli occhi, costui è il primo re;
22 Quod autem fracto illo surrexerunt quatuor pro eo : quatuor reges de gente ejus consurgent, sed non in fortitudine ejus.22 il corno spezzato e le quattro corna che sono sorte al suo posto sono quattro regni che sorgeranno dalla sua nazione, ma non avranno la sua stessa potenza.
23 Et post regnum eorum, cum creverint iniquitates, consurget rex impudens facie, et intelligens propositiones ;23 Ma alla fine del loro regno, quando i peccati saranno giunti al colmo, sorgerà un re, truce di aspetto e conoscitore di enigmi.
24 et roborabitur fortitudo ejus, sed non in viribus suis : et supra quam credi potest, universa vastabit, et prosperabitur, et faciet. Et interficiet robustos, et populum sanctorum24 La sua potenza crescerà, ma non per la sua propria forza; tramerà cose che avranno del prodigioso e avrà successo nelle sue imprese; distruggerà le potenze e il popolo dei santi.
25 secundum voluntatem suam, et dirigetur dolus in manu ejus : et cor suum magnificabit, et in copia rerum omnium occidet plurimos : et contra principem principum consurget, et sine manu conteretur.25 Contro i santi userà la sua intelligenza e l'inganno avrà successo nelle sue mani. Si gonfierà nel suo cuore e con la sorpresa distruggerà molti. Si ergerà di fronte al Principe dei prìncipi, ma senza intervento umano sarà distrutto.
26 Et visio vespere et mane, quæ dicta est, vera est : tu ergo visionem signa, quia post multos dies erit.26 La visione delle sere e delle mattine che è stata mostrata è verace. Ma tu conserva la visione in silenzio, perché dovranno passare molti giorni!".
27 Et ego Daniel langui, et ægrotavi per dies : cumque surrexissem, faciebam opera regis, et stupebam ad visionem, et non erat qui interpretaretur.27 Allora io Daniele rimasi come sfinito e malato per molti giorni. Poi mi riebbi e ripresi il mio servizio presso il re, conservando il silenzio sulla visione, che non riuscivo a capire.