Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Ezechielis 7


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VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Et factus est sermo Domini ad me, dicens :1 - E il Signore mi comunicò la sua parola dicendo:
2 Et tu, fili hominis, hæc dicit Dominus Deus terræ Israël : Finis venit : venit finis super quatuor plagas terræ.
2 «O figlio dell'uomo, così dice il Signore Dio alla terra d'Israele:- La fine è venuta! è giunta la fine sopra i quattro canti della terra!
3 Nunc finis super te, et immittam furorem meum in te :
et judicabo te juxta vias tuas,
et ponam contra te omnes abominationes tuas.
3 Ormai la fine è giunta sopra di te, ed effonderò il mio sdegno su di te e ti giudicherò secondo le vie del tuo procedere e produrrò contro di te tutte le tue abominazioni.
4 Et non parcet oculus meus super te, et non miserebor :
sed vias tuas ponam super te, et abominationes tuæ in medio tui erunt,
et scietis quia ego Dominus.
4 E il mio occhio non avrà riguardo per te, non ti userò misericordia; ma farò pesare su di te la gravità dei tuoi trascorsi, le tue abominazioni in seno a te saranno trattate come meritano, e riconoscerete che io sono il Signore -».
5 Hæc dicit Dominus Deus :
Afflictio una, afflictio ecce venit.
5 Così dice il Signore Iddio: «Una sciagura, una sciagura, ecco viene!
6 Finis venit, venit finis :
evigilavit adversum te, ecce venit.
6 La fine viene, viene la fine, come di soprassalto si è svegliata contro di te: ecco che viene!
7 Venit contritio super te, qui habitas in terra :
venit tempus, prope est dies occisionis,
et non gloriæ montium.
7 Una catastrofe viene sopra di te, o abitatore della terra; il tempo viene, vicino è il giorno del fragor della mischia e non delle ovazioni su pei monti!
8 Nunc de propinquo effundam iram meam super te,
et complebo furorem meum in te :
et judicabo te juxta vias tuas,
et imponam tibi omnia scelera tua,
8 Ora son vicino a effondere l'ira mia sopra di te, e il mio sdegno troverà completa soddisfazione di te, e ti giudicherò secondo la tua condotta; e farò pesare sopra di te tutte le tue scelleratezze.
9 et non parcet oculus meus,
nec miserebor :
sed vias tuas imponam tibi,
et abominationes tuæ in medio tui erunt,
et scietis quia ego sum Dominus percutiens.
9 E il mio occhio non avrà alcun riguardo per te e non userò misericordia, ma farò pesare su di te i tuoi trascorsi e le tue abominazioni cadranno in seno a te; e conoscerete che sono io il Signore che faccio punizione.
10 Ecce dies, ecce venit :
egressa est contritio,
floruit virga, germinavit superbia,
10 Ecco il giorno, ecco che viene, la catastrofe ha preso le mosse: la verga ha fiorito, la superbia ha germogliato.
11 iniquitas surrexit in virga impietatis :
non ex eis, et non ex populo,
neque ex sonitu eorum :
et non erit requies in eis.
11 L'iniquità s'è rizzata in verga d'empietà: non resterà più nessuno, nè di essi, nè del popolo, nè della risonante folla; più nessuna requie sarà data ad essi.
12 Venit tempus, appropinquavit dies :
qui emit, non lætetur,
et qui vendit, non lugeat :
quia ira super omnem populum ejus.
12 Il tempo viene, il giorno è vicino; chi compra non ne goda, chi vende non se ne dolga, perchè l'ira sovrasta tutto il popolo.
13 Quia qui vendit, ad id quod vendidit non revertetur :
et adhuc in viventibus vita eorum :
visio enim ad omnem multitudinem ejus non regredietur,
et vir in iniquitate vitæ suæ non confortabitur.
13 Perchè il venditore più non tornerà a quel che ha venduto, sua vita durante; e la parola fatidica annunziata a tutta la sua moltitudine non sarà rivocata; e nessuno coll'iniquità della sua vita si metterà al sicuro.
14 Canite tuba, præparentur omnes :
et non est qui vadat ad prælium :
ira enim mea super universum populum ejus.
14 Suonate la tromba, si preparino tutti; ma nessuno si avanza alla battaglia, perchè l'ira mia incombe su tutta la sua moltitudine.
15 Gladium foris, et pestis et fames intrinsecus :
qui in agro est, gladio morietur,
et qui in civitate, pestilentia et fame devorabuntur.
15 Di fuori la spada, di dentro la peste e la fame; chi è all'aperto morirà di spada; chi è nella città sarà consunto dalla peste e dalla fame.
16 Et salvabuntur qui fugerint ex eis :
et erunt in montibus quasi columbæ convallium omnes trepidi,
unusquisque in iniquitate sua.
16 Si salveranno quei che cercheranno scampo colla fuga, e saranno pei monti, come le colombe delle convalli, tutti trepidanti, dallo sgomento che a ciascuno incute la propria iniquità.
17 Omnes manus dissolventur,
et omnia genua fluent aquis.
17 Tutte le braccia si discioglieranno e tutte le ginocchia si struggeranno in acqua.
18 Et accingent se ciliciis,
et operiet eos formido :
et in omni facie confusio,
et in universis capitibus eorum calvitium.
18 E si cingeranno di sacco, e il terrore li involgerà, su ogni faccia vi sarà confusione, e su tutte le teste scalvatura.
19 Argentum eorum foras projicietur,
et aurum eorum in sterquilinium erit :
argentum eorum et aurum eorum
non valebit liberare eos in die furoris Domini :
animam suam non saturabunt,
et ventres eorum non implebuntur,
quia scandalum iniquitatis eorum factum est.
19 E il loro argento sarà gettato via, e il loro oro lasciato tra le immondezze. Il loro argento e il loro oro non potrà salvarli, nel giorno dell'ira del Signore; non se ne potranno saziare le voglie, non se ne riempiranno il ventre con quello che era stato a loro causa di peccato.
20 Et ornamentum monilium suorum in superbiam posuerunt,
et imagines abominationum suarum et simulacrorum fecerunt ex eo :
propter hoc dedi eis illud in immunditiam.
20 E l'ornamento dei loro monili avevano posto a sfoggio di superbia e ne avevano fatto le immagini dei loro abominevoli idoli e simulacri; perciò lo ridurrò per essi al valore delle immondezze.
21 Et dabo illud in manus alienorum ad diripiendum,
et impiis terræ in prædam,
et contaminabunt illud.
21 E lo darò in mano agli stranieri per esser depredato, e in mano agli empi della terra per essere messo a ruba e lo profaneranno tutto.
22 Et avertam faciem meam ab eis,
et violabunt arcanum meum :
et introibunt in illud emissarii,
et contaminabunt illud.
22 E io rivolgerò da loro la faccia e lascerò violare il mio recondito luogo; vi entreranno gli sgherri e lo profaneranno.
23 Fac conclusionem,
quoniam terra plena est judicio sanguinum,
et civitas plena iniquitate.
23 Appresta la catena, perchè la terra è piena di attentati, di sangue, e la città è piena di delitto.
24 Et adducam pessimos de gentibus,
et possidebunt domos eorum :
et quiescere faciam superbiam potentium,
et possidebunt sanctuaria eorum.
24 Ma io condurrò la peggiore delle genti e occuperanno le loro abitazioni e farò quietare la superbia dei prepotenti, e i loro santuari darò in possesso ad altri.
25 Angustia superveniente, requirent pacem,
et non erit.
25 Al sopraggiungere della sventura cercheranno la pace, ma non vi sarà.
26 Conturbatio super conturbationem veniet,
et auditus super auditum :
et quærent visionem de propheta,
et lex peribit a sacerdote,
et consilium a senioribus.
26 Costernazione sopra costernazione verrà e voci dietro voci; e invano cercheranno le previsioni dai profeti, e la legge verrà a mancare al sacerdote, e il consiglio agli anziani.
27 Rex lugebit, et princeps induetur mœrore,
et manus populi terræ conturbabuntur :
secundum viam eorum faciam eis,
et secundum judicia eorum judicabo eos,
et scient quia ego Dominus.
27 Il re sarà in lutto ed il principe sarà vestito di squallore; e le mani del popolo della terra paralizzate. Secondo il loro modo di operare, opererò con loro, e secondo il loro modo di giudicare li giudicherò; e conosceranno che sono io, il Signore».