Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Jeremiæ 31


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VULGATABIBBIA CEI 2008
1 In tempore illo, dicit Dominus,
ero Deus universis cognationibus Israël,
et ipsi erunt mihi in populum.
1 In quel tempo – oracolo del Signore –
io sarò Dio per tutte le famiglie d’Israele
ed esse saranno il mio popolo.
2 Hæc dicit Dominus :
Invenit gratiam in deserto populus qui remanserat a gladio :
vadet ad requiem suam Israël.
2 Così dice il Signore:
Ha trovato grazia nel deserto
un popolo scampato alla spada;
Israele si avvia a una dimora di pace».
3 Longe Dominus apparuit mihi.
Et in caritate perpetua dilexi te :
ideo attraxi te, miserans.
3 Da lontano mi è apparso il Signore:
«Ti ho amato di amore eterno,
per questo continuo a esserti fedele.
4 Rursumque ædificabo te, et ædificaberis, virgo Israël :
adhuc ornaberis tympanis tuis,
et egredieris in choro ludentium.
4 Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata,
vergine d’Israele.
Di nuovo prenderai i tuoi tamburelli
e avanzerai danzando tra gente in festa.
5 Adhuc plantabis vineas in montibus Samariæ :
plantabunt plantantes,
et donec tempus veniat, non vindemiabunt.
5 Di nuovo pianterai vigne sulle colline di Samaria;
dopo aver piantato, i piantatori raccoglieranno.
6 Quia erit dies in qua clamabunt custodes in monte Ephraim :
Surgite, et ascendamus in Sion ad Dominum Deum nostrum.
6 Verrà il giorno in cui le sentinelle grideranno
sulla montagna di Èfraim:
“Su, saliamo a Sion,
andiamo dal Signore, nostro Dio”.
7 Quia hæc dicit Dominus :
Exsultate in lætitia, Jacob,
et hinnite contra caput gentium :
personate, et canite, et dicite :
Salva, Domine, populum tuum, reliquias Israël.
7 Poiché dice il Signore:
Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
esultate per la prima delle nazioni,
fate udire la vostra lode e dite:
“Il Signore ha salvato il suo popolo,
il resto d’Israele”.
8 Ecce ego adducam eos de terra aquilonis,
et congregabo eos ab extremis terræ :
inter quos erunt cæcus et claudus,
prægnans et pariens simul,
cœtus magnus revertentium huc.
8 Ecco, li riconduco dalla terra del settentrione
e li raduno dalle estremità della terra;
fra loro sono il cieco e lo zoppo,
la donna incinta e la partoriente:
ritorneranno qui in gran folla.
9 In fletu venient,
et in misericordia reducam eos :
et adducam eos per torrentes aquarum in via recta,
et non impingent in ea,
quia factus sum Israëli pater,
et Ephraim primogenitus meus est.
9 Erano partiti nel pianto,
io li riporterò tra le consolazioni;
li ricondurrò a fiumi ricchi d’acqua
per una strada dritta in cui non inciamperanno,
perché io sono un padre per Israele,
Èfraim è il mio primogenito».
10 Audite verbum Domini, gentes,
et annuntiate in insulis quæ procul sunt,
et dicite : Qui dispersit Israël congregabit eum,
et custodiet eum sicut pastor gregem suum.
10 Ascoltate, genti, la parola del Signore,
annunciatela alle isole più lontane e dite:
«Chi ha disperso Israele lo raduna
e lo custodisce come un pastore il suo gregge».
11 Redemit enim Dominus Jacob,
et liberavit eum de manu potentioris.
11 Perché il Signore ha riscattato Giacobbe,
lo ha liberato dalle mani di uno più forte di lui.
12 Et venient, et laudabunt in monte Sion :
et confluent ad bona Domini,
super frumento, et vino, et oleo,
et fœtu pecorum et armentorum :
eritque anima eorum quasi hortus irriguus,
et ultra non esurient.
12 Verranno e canteranno inni sull’altura di Sion,
andranno insieme verso i beni del Signore,
verso il grano, il vino e l’olio,
i piccoli del gregge e del bestiame.
Saranno come un giardino irrigato,
non languiranno più.
13 Tunc lætabitur virgo in choro,
juvenes et senes simul :
et convertam luctum eorum in gaudium,
et consolabor eos, et lætificabo a dolore suo.
13 La vergine allora gioirà danzando
e insieme i giovani e i vecchi.
«Cambierò il loro lutto in gioia,
li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni.
14 Et inebriabo animam sacerdotum pinguedine,
et populus meus bonis meis adimplebitur, ait Dominus.
14 Nutrirò i sacerdoti di carni prelibate
e il mio popolo sarà saziato dei miei beni».
Oracolo del Signore.
15 Hæc dicit Dominus :
Vox in excelso audita est lamentationis :
luctus, et fletus Rachel plorantis filios suos,
et nolentis consolari super eis,
quia non sunt.
15 Così dice il Signore:
«Una voce si ode a Rama,
un lamento e un pianto amaro:
Rachele piange i suoi figli,
e non vuole essere consolata per i suoi figli,
perché non sono più».
16 Hæc dicit Dominus :
Quiescat vox tua a ploratu,
et oculi tui a lacrimis,
quia est merces operi tuo, ait Dominus,
et revertentur de terra inimici :
16 Dice il Signore:
«Trattieni il tuo pianto,
i tuoi occhi dalle lacrime,
perché c’è un compenso alle tue fatiche
– oracolo del Signore –:
essi torneranno dal paese nemico.
17 et est spes novissimis tuis, ait Dominus,
et revertentur filii ad terminos suos.
17 C’è una speranza per la tua discendenza
– oracolo del Signore –:
i tuoi figli ritorneranno nella loro terra.
18 Audiens audivi Ephraim transmigrantem :
Castigasti me, et eruditus sum,
quasi juvenculus indomitus :
converte me, et convertar,
quia tu Dominus Deus meus.
18 Ho udito Èfraim che si lamentava:
“Mi hai castigato e io ho subito il castigo
come un torello non domato.
Fammi ritornare e io ritornerò,
perché tu sei il Signore, mio Dio.
19 Postquam enim convertisti me, egi pœnitentiam :
et postquam ostendisti mihi, percussi femur meum.
Confusus sum, et erubui,
quoniam sustinui opprobrium adolescentiæ meæ.
19 Dopo il mio smarrimento, mi sono pentito;
quando me lo hai fatto capire,
mi sono battuto il petto,
mi sono vergognato e ne provo confusione,
perché porto l’infamia della mia giovinezza”.
20 Si filius honorabilis mihi Ephraim,
si puer delicatus !
quia ex quo locutus sum de eo,
adhuc recordabor ejus.
Idcirco conturbata sunt viscera mea super eum :
miserans miserebor ejus, ait Dominus.
20 Non è un figlio carissimo per me Èfraim,
il mio bambino prediletto?
Ogni volta che lo minaccio,
me ne ricordo sempre con affetto.
Per questo il mio cuore si commuove per lui
e sento per lui profonda tenerezza».
Oracolo del Signore.
21 Statue tibi speculam ;
pone tibi amaritudines ;
dirige cor tuum in viam rectam in qua ambulasti :
revertere, virgo Israël,
revertere ad civitates tuas istas.
21 Pianta dei cippi,
metti paletti indicatori,
ricorda bene il sentiero,
la via che hai percorso.
Ritorna, vergine d’Israele,
ritorna alle tue città.
22 Usquequo deliciis dissolveris, filia vaga ?
quia creavit Dominus novum super terram :
femina circumdabit virum.
22 Fino a quando andrai vagando, figlia ribelle?
Poiché il Signore crea una cosa nuova sulla terra:
la donna circonderà l’uomo!
23 Hæc dicit Dominus exercituum, Deus Israël :
Adhuc dicent verbum istud
in terra Juda et in urbibus ejus,
cum convertero captivitatem eorum :
Benedicat tibi Dominus, pulchritudo justitiæ, mons sanctus :
23 Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: «Quando avrò cambiato la loro sorte, nella terra di Giuda e nelle sue città si dirà ancora questa parola: “Il Signore ti benedica, sede di giustizia, monte santo”.
24 et habitabunt in eo Judas et omnes civitates ejus simul,
agricolæ et minantes greges.
24 Vi abiteranno insieme Giuda e tutte le sue città, gli agricoltori e coloro che conducono le greggi.
25 Quia inebriavi animam lassam,
et omnem animam esurientem saturavi.
25 Poiché ristorerò chi è stanco e sazierò coloro che languono».
26 Ideo quasi de somno suscitatus sum :
et vidi, et somnus meus dulcis mihi.
26 A questo punto mi sono destato e ho guardato: era stato un bel sogno.
27 Ecce dies veniunt, dicit Dominus,
et seminabo domum Israël et domum Juda
semine hominum et semine jumentorum.
27 «Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali renderò la casa d’Israele e la casa di Giuda feconde di uomini e bestiame.
28 Et sicut vigilavi super eos
ut evellerem, et demolirer, et dissiparem,
et disperderem, et affligerem,
sic vigilabo super eos
ut ædificem et plantem, ait Dominus.
28 Allora, come ho vegliato su di loro per sradicare e per demolire, per abbattere e per distruggere e per affliggere con mali, così veglierò su di loro per edificare e per piantare. Oracolo del Signore.
29 In diebus illis non dicent ultra :
Patres comederunt uvam acerbam,
et dentes filiorum obstupuerunt.
29 In quei giorni non si dirà più:
“I padri hanno mangiato uva acerba
e i denti dei figli si sono allegati!”,
30 Sed unusquisque in iniquitate sua morietur :
omnis homo qui comederit uvam acerbam,
obstupescent dentes ejus.
30 ma ognuno morirà per la sua propria iniquità; si allegheranno i denti solo a chi mangia l’uva acerba.
31 Ecce dies venient, dicit Dominus,
et feriam domui Israël et domui Juda fœdus novum,
31 Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –, nei quali con la casa d’Israele e con la casa di Giuda concluderò un’alleanza nuova.
32 non secundum pactum quod pepigi cum patribus eorum
in die qua apprehendi manum eorum
ut educerem eos de terra Ægypti,
pactum quod irritum fecerunt :
et ego dominatus sum eorum, dicit Dominus.
32 Non sarà come l’alleanza che ho concluso con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dalla terra d’Egitto, alleanza che essi hanno infranto, benché io fossi loro Signore. Oracolo del Signore.
33 Sed hoc erit pactum quod feriam cum domo Israël
post dies illos, dicit Dominus :
dabo legem meam in visceribus eorum,
et in corde eorum scribam eam,
et ero eis in Deum,
et ipsi erunt mihi in populum :
33 Questa sarà l’alleanza che concluderò con la casa d’Israele dopo quei giorni – oracolo del Signore –: porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.
34 et non docebit ultra vir proximum suum
et vir fratrem suum,
dicens : Cognosce Dominum :
omnes enim cognoscent me,
a minimo eorum usque ad maximum, ait Dominus :
quia propitiabor iniquitati eorum,
et peccati eorum non memorabor amplius.
34 Non dovranno più istruirsi l’un l’altro, dicendo: “Conoscete il Signore”, perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande – oracolo del Signore –, poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato».
35 Hæc dicit Dominus qui dat solem in lumine diei,
ordinem lunæ et stellarum in lumine noctis :
qui turbat mare, et sonant fluctus ejus :
Dominus exercituum nomen illi :
35 Così dice il Signore,
che ha posto il sole come luce del giorno,
la luna e le stelle come luce della notte,
che agita il mare così che ne fremano i flutti
e il cui nome è Signore degli eserciti:
36 Si defecerint leges istæ coram me, dicit Dominus,
tunc et semen Israël deficiet,
ut non sit gens coram me cunctis diebus.
36 «Quando verranno meno queste leggi
dinanzi a me – oracolo del Signore –,
allora anche la discendenza d’Israele
cesserà di essere un popolo davanti a me per sempre».
37 Hæc dicit Dominus :
Si mensurari potuerint cæli sursum,
et investigari fundamenta terræ deorsum,
et ego abjiciam universum semen Israël,
propter omnia quæ fecerunt, dicit Dominus.
37 Così dice il Signore:
«Se qualcuno riuscirà a misurare in alto i cieli
e ad esplorare in basso le fondamenta della terra,
allora anch’io respingerò tutta la discendenza d’Israele
per tutto ciò che ha commesso. Oracolo del Signore.
38 Ecce dies veniunt, dicit Dominus,
et ædificabitur civitas Domino,
a turre Hananeel usque ad portam anguli.
38 Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali la città sarà riedificata per il Signore, dalla torre di Cananèl fino alla porta dell’Angolo.
39 Et exibit ultra norma mensuræ
in conspectu ejus super collem Gareb,
et circuibit Goatha,
39 La corda per misurare sarà stesa in linea retta fino alla collina di Gareb, volgendo poi verso Goa.
40 et omnem vallem cadaverum, et cineris,
et universam regionem mortis
usque ad torrentem Cedron,
et usque ad angulum portæ equorum orientalis,
Sanctum Domini :
non evelletur, et non destruetur ultra in perpetuum.
40 Tutta la valle dei cadaveri e delle ceneri e tutti i campi fino al torrente Cedron, fino all’angolo della porta dei Cavalli a oriente, saranno sacri al Signore; non saranno più devastati né mai più distrutti».