Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Iudith 7


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VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Holofernes autem altera die præcepit exercitibus suis ut ascenderent contra Bethuliam.1 Il giorno appresso, Oloferne ordinò a' suoi eserciti di muovere contro Betulia.
2 Erant autem pedites bellatorum centum viginti millia, et equites viginti duo millia, præter præparationes virorum illorum quos occupaverat captivitas, et abducti fuerant de provinciis et urbibus universæ juventutis.2 I fanti suol combattenti erano centoventimila, ed i cavalieri ventiduemila, oltre il rincalzo di quelli stati fatti prigionieri, e condotti via dalle province e dalle città, d'in fra tutta la gioventù.
3 Omnes paraverunt se pariter ad pugnam contra filios Israël, et venerunt per crepidinem montis usque ad apicem, qui respicit super Dothain, a loco qui dicitur Belma usque ad Chelmon, qui est contra Esdrelon.3 Tutti egualmente si prepararono a combattere contro i figli d'Israele, e vennero lungo il massiccio della montagna sino alla cima che guarda su Dotain, dal luogo chiamato Belma sino a Chelmon che è di faccia ad Esdrelon.
4 Filii autem Israël, ut viderunt multitudinem illorum, prostraverunt se super terram, mittentes cinerem super capita sua, unanimes orantes ut Deus Israël misericordiam suam ostenderet super populum suum.4 I figli d'Israele, vista quella moltitudine, si prostraron per terra, spargendosi il capo di cenere, unanimi pregando il Dio d'Israele che mostrasse verso il suo popolo la sua misericordia.
5 Et assumentes arma sua bellica, sederunt per loca quæ ad angusti itineris tramitem dirigunt inter montosa, et erant custodientes ea tota die et nocte.
5 Poi, prese le armi di guerra, si disposero pei luoghi che segnavano la via allo stretto passo fra i monti, e giorno e notte vi stavano a guardia.
6 Porro Holofernes, dum circuit per gyrum, reperit quod fons qui influebat, aquæductum illorum a parte australi extra civitatem dirigeret : et incidi præcepit aquæductum illorum.6 Oloferne dal canto suo, girando attorno, trovò che la fontana la quale sgorgava [in città] era alimentata da un acquedotto che passava fuor di città dalla parte di mezzogiorno; e fece tagliare quell'acquedotto.
7 Erant tamen non longe a muris fontes, ex quibus furtim videbantur haurire aquam ad refocillandum potius quam ad potandum.7 Non lungi però dalle mura v'erano delle fonti, e si vedeva andarvi gente di nascosto ad attingervi acqua, più per rifocillarsi che per cavarsi la sete.
8 Sed filii Ammon et Moab accesserunt ad Holofernem, dicentes : Filii Israël non in lancea nec in sagitta confidunt, sed montes defendunt illos, et muniunt illos colles in præcipitio constituti.8 Allora i figli d'Ammon e di Moab si presentarono ad Oloferne, e gli dissero: «I figli d'Israele non confidano nelle lance e nelle frecce; ma hanno i monti che li difendono, e questi colli a precipizio che li proteggono.
9 Ut ergo sine congressione pugnæ possis superare eos, pone custodes fontium, ut non hauriant aquam ex eis, et sine gladio interficies eos, vel certe fatigati tradent civitatem suam, quam putant in montibus positam superari non posse.9 Se dunque li vuoi vincere senza venir con loro a battaglia, fa' guardar le fonti, si che non possano attingervi acque, e cosi li ucciderai senz'usare la spada; o stanchi consegneranno essi stessi la loro città che, posta come è sui monti, essi ritengono inespugnabile ».
10 Et placuerunt verba hæc coram Holoferne et coram satellitibus ejus, et constituit per gyrum centenarios per singulos fontes.10 Piacquero queste parole ad Oloferne ed a' suoi satelliti, e mise cento uomini a guardia di ciascuna fonte.
11 Cumque ista custodia per dies viginti fuisset expleta, defecerunt cisternæ et collectiones aquarum omnibus habitantibus Bethuliam, ita ut non esset intra civitatem unde satiarentur vel una die, quoniam ad mensuram dabatur populis aqua quotidie.
11 Essendo durata già venti giorni questa guardia, furon vuote le cisterne e le conserve d'acqua per tutti gli abitanti di Betulia, cosi che non v'era in citta di che dissetarsi nemmeno per un giorno, e l'acqua veniva data a misura al popolo ogni giorno.
12 Tunc ad Oziam congregati omnes viri feminæque, juvenes et parvuli, omnes simul una voce12 Allora si radunarono tutti presso Ozia, uomini e donne, giovani e fanciulli e tutti ad una voce
13 dixerunt : Judicet Deus inter nos et te, quoniam fecisti in nos mala, nolens loqui pacifice cum Assyriis, et propter hoc vendidit nos Deus in manibus eorum.13 dissero: «Giudichi Dio fra noi e te, che tu ci hai fatto un gran male a non voler trattare la pace con gli Assiri; perciò Iddio ci ha come venduti nelle loro mani.
14 Et ideo non est qui adjuvet, cum prosternamur ante oculos eorum in siti, et perditione magna.14 Perciò ancora nessuno ci aiuta, mentre siamo gettati a terra sotto i loro occhi dalla sete e dalla calamità.
15 Et nunc congregate universos qui in civitate sunt, ut sponte tradamus nos omnes populo Holofernis.15 Ed ora, convocate l'assemblea di tutti quelli che sono nella città, per arrenderci volontariamente a tutta la turba d'Oloferne.
16 Melius est enim ut captivi benedicamus Dominum viventes, quam moriamur, et simus opprobrium omni carni, cum viderimus uxores nostras et infantes nostros mori ante oculos nostros.16 Meglio è infatti esser prigionieri ma vivi, e benedire il Signore, che morire, ed essere l'obbrobrio di tutti gli uomini dopo aver visto morire sotto 1 nostri occhi le nostre mogli ed i nostri figli.
17 Contestamur hodie cælum et terram, et Deum patrum nostrorum, qui ulciscitur nos secundum peccata nostra, ut jam tradatis civitatem in manu militiæ Holofernis, et sit finis noster brevis in ore gladii, qui longior efficitur in ariditate sitis.17 Davanti al cielo ed alla terra, ed al Dio de' padri nostri che ci punisce oggi secondo i nostri peccati, vi scongiuriamo di consegnar la città ai soldati di Oloferne; e sia breve per mezzo della spada la nostra fine, che ora ci si presenta lunga nell'arsura della sete ».
18 Et cum hæc dixissent, factus est fletus et ululatus magnus in ecclesia ab omnibus, et per multas horas una voce clamaverunt ad Deum, dicentes :18 Com'ebbero ciò detto, si levarono da ogni parte nell'assemblea gran pianti e gran grida, e per molte ore tutti insieme gridavano dicendo a Dio:
19 Peccavimus cum patribus nostris : injuste egimus, iniquitatem fecimus.19 « Abbiamo peccato, noi ed i padri nostri, abbiamo operato ingiustamente, abbiamo commesso iniquità.
20 Tu, quia pius es, miserere nostri, aut in tuo flagello vindica iniquitates nostras, et noli tradere confitentes te populo qui ignorat te,20 Tu, che se' buono, abbi pietà di noi, e punisci tu stesso coi tuoi flagelli le nostre iniquità; ma non voler consegnare ad un popolo che non ti conosce quelli che in te confidano,
21 ut non dicant inter gentes : Ubi est Deus eorum ?21 acciò non s'abbia a dire fra le nazioni: - Dov'è il loro Dio? -».
22 Et cum fatigati ex his clamoribus et his fletibus lassati siluissent,22 Quando poi, affaticati di queste grida, di questi pianti, si furon chetati,
23 exsurgens Ozias infusus lacrimis, dixit : Æquo animo estote, fratres, et hos quinque dies expectemus a Domino misericordiam.23 s'alzò Ozia bagnato di lacrime, e disse: «State di buon animo, fratelli, e per altri cinque giorni aspettiamo la misericordia di Dìo.
24 Forsitan enim indignationem suam abscindet, et dabit gloriam nomini suo.24 Forse egli allontanerà da noi la sua collera, e darà gloria al suo nome.
25 Si autem transactis quinque diebus non venerit adjutorium, faciemus hæc verba quæ locuti estis.25 Se poi, passati cinque giorni, non ci verrà aiuto, faremo come voi avete detto ».