Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Genesis 41


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VULGATABIBBIA TINTORI
1 Post duos annos vidit Pharao somnium. Putabat se stare super fluvium,1 Due anni dopo, Faraone ebbe un sogno. Gli pareva di stare alla riva del fiume,
2 de quo ascendebant septem boves, pulchræ et crassæ nimis : et pascebantur in locis palustribus.2 da cui salivano sette vacche oltremodo belle e grasse a pascolare nella giuncaia.
3 Aliæ quoque septem emergebant de flumine, f?dæ confectæque macie : et pascebantur in ipsa amnis ripa in locis virentibus :3 Dopo queste, dal fiume salivano sette altre, brutte e sfinite dalla magrezza, e si mettevano a pascolare sulla stessa riva del fiume dove era del verde,
4 devoraveruntque eas, quarum mira species et habitudo corporum erat. Expergefactus Pharao,4 e divorarono quelle che eran belle di aspetto e grasse. Svegliatosi Faraone,
5 rursum dormivit, et vidit alterum somnium : septem spicæ pullulabant in culmo uno plenæ atque formosæ :5 si addormentò di nuovo, ed ebbe un altro sogno: Sette spighe piene e bellissime si ergevano sopra un unico stelo;
6 aliæ quoque totidem spicæ tenues, et percussæ uredine oriebantur,6 ma ecco sorgere altrettante spighe smilze ed arse dal vento infocato,
7 devorantes omnium priorum pulchritudinem. Evigilans Pharao post quietem,7 divorare tutte le prime, che erano sì belle.
8 et facto mane, pavore perterritus, misit ad omnes conjectores Ægypti, cunctosque sapientes, et accersitis narravit somnium, nec erat qui interpretaretur.8 Svegliatosi Faraone dal sonno, pieno di paura, appena venuta la mattina, mandò a chiamare tutti gl'indovini d'Egitto e tutti i sapienti, ai quali radunati raccontò il sogno; ma non vi era chi ne pote sse dare la spiegazione.
9 Tunc demum reminiscens pincernarum magister, ait : Confiteor peccatum meum :9 Allora finalmente il gran coppiere si ricordò, e disse: « Confesso il mio fallo:
10 iratus rex servis suis, me et magistrum pistorum retrudi jussit in carcerem principis militum :10 il re, adirato contro i suoi servi, aveva fatto mettere nella prigione del capitano delle milizie me e il capo dei panettieri:
11 ubi una nocte uterque vidimus somnium præsagum futurorum.11 e tutt'e due una notte vi facemmo un sogno che presagiva il futuro.
12 Erat ibi puer hebræus, ejusdem ducis militum famulus : cui narrantes somnia,12 Vi era lì un giovanetto ebreo, servo dello stesso capitano delle milizie: a lui raccontammo i sogni
13 audivimus quidquid postea rei probavit eventus ; ego enim redditus sum officio meo, et ille suspensus est in cruce.13 ed udimmo ciò che gli eventi in seguito hanno provato: infatti io fui rimesso nel mio ufficio e l'altro fu appeso al patibolo».
14 Protinus ad regis imperium eductum de carcere Joseph totonderunt : ac veste mutata obtulerunt ei.14 Subito, per comando del re, Giuseppe fu tratto di prigione: lo raserò, gli cambiarono il vestito e lo presentarono a Faraone,
15 Cui ille ait : Vidi somnia, nec est qui edisserat : quæ audivi te sapientissime conjicere.15 il quale gli disse: « Ho fatto dei sogni, e non v'è chi li possa interpretare: ed ho sentito che tu li sai interpretare con grande saviezza ».
16 Respondit Joseph : Absque me Deus respondebit prospera Pharaoni.16 Giuseppe rispose: « Non io, ma Dio darà una risposta favorevole a Faraone ».
17 Narravit ergo Pharao quod viderat : Putabam me stare super ripam fluminis,17 E Faraone, narrando quanto aveva veduto, disse: « Mi pareva di stare sulla riva del fiume,
18 et septem boves de amne conscendere, pulchras nimis, et obesis carnibus : quæ in pastu paludis virecta carpebant.18 e che dal fiume uscissero sette vacche molto belle e grasse, e si misero a pascolare nella giuncaia.
19 Et ecce, has sequebantur aliæ septem boves, in tantum deformes et macilentæ, ut numquam tales in terra Ægypti viderim :19 Ed ecco, dietro a queste venirne altre sette, tanto brutte e scarne che non ne ho mai viste uguali nella terra d'Egitto.
20 quæ, devoratis et consumptis prioribus,20 E queste dopo aver divorate e consumate le prime,
21 nullum saturitatis dedere vestigium : sed simili macie et squalore torpebant. Evigilans, rursus sopore depressus,21 non dettero alcun segno d'essere satolle, ma restarono magre e squallide come prima. Svegliatomi, fui di nuovo oppresso dal sonno,
22 vidi somnium. Septem spicæ pullulabant in culmo uno plenæ atque pulcherrimæ.22 e vidi, sognando, sette spighe piene e bellissime spuntare da unico stelo,
23 Aliæ quoque septem tenues et percussæ uredine, oriebantur e stipula :23 poi altre sette smilze, e riarse dal vento infocato, venire su da una stoppia,
24 quæ priorum pulchritudinem devoraverunt. Narravi conjectoribus somnium, et nemo est qui edisserat.24 e queste divoraron le prime che eran si belle. Ho raccontato il sogno agli indovini; ma nessuno lo sa spiegare ».
25 Respondit Joseph : Somnium regis unum est : quæ facturus est Deus, ostendit Pharaoni.25 Giuseppe rispose: «Il sogno del re si riduce ad uno solo: Dio ha mostrato a Faraone quello che sta per fare.
26 Septem boves pulchræ, et septem spicæ plenæ, septem ubertatis anni sunt : eamdemque vim somnii comprehendunt.26 Le sette vacche belle e le sette spighe piene sono sette anni d'abbondanza, e nel sogno hanno la stessa significazione;
27 Septem quoque boves tenues atque macilentæ, quæ ascenderunt post eas, et septem spicæ tenues, et vento urente percussæ, septem anni venturæ sunt famis.27 Così le sette vacche scarne e macilente che salivano dopo le prime, e le sette spighe smilze e riarse dal vento infocato sono sette anni di futura carestia.
28 Qui hoc ordine complebuntur :28 E la cosa si compirà in quest'ordine:
29 ecce septem anni venient fertilitatis magnæ in universa terra Ægypti,29 verranno sette anni di grande abbondanza in tutta la terra d'Egitto,
30 quos sequentur septem anni alii tantæ sterilitatis, ut oblivioni tradatur cuncta retro abundantia : consumptura est enim fames omnem terram,30 dopo i quali verranno sette anni di carestia cosi grande da far dimenticare tutta la passata abbondanza, perchè la fame consumerà la terra,
31 et ubertatis magnitudinem perditura est inopiæ magnitudo.31 e la grandezza della carestia assorbirà la grandezza dell'abbondanza.
32 Quod autem vidisti secundo ad eamdem rem pertinens somnium : firmitatis indicium est, eo quod fiat sermo Dei, et velocius impleatur.32 L'aver poi tu veduto un secondo sogno che si riferisce alla stessa cosa è segno certo che la parola di Dio sarà avverata nei fatti, e quanto prima.
33 Nunc ergo provideat rex virum sapientem et industrium, et præficiat eum terræ Ægypti :33 Or dunque il re dovrebbe scegliere un uomo saggio e attivo e costituirlo sopra la terra d'Egitto,
34 qui constituat præpositos per cunctas regiones : et quintam partem fructuum per septem annos fertilitatis,34 affinché egli deputi dei sopraintendenti in ogni regione, per radunare nei granai la quinta parte delle raccolte dei sette anni d'abbondanza,
35 qui jam nunc futuri sunt, congreget in horrea : et omne frumentum sub Pharaonis potestate condatur, serveturque in urbibus.35 che già stanno per cominciare. Poi tutto il frumento deve essere rinchiuso a disposizione di Faraone, e conservato nelle città,
36 Et præparetur futuræ septem annorum fami, quæ oppressura est Ægyptum, et non consumetur terra inopia.36 affinchè sia pronto per la futura carestia di sette anni che verrà sopra l'Egitto: così il paese non sarà conusmato dalla fame ».
37 Placuit Pharaoni consilium et cunctis ministris ejus :37 Il consiglio piacque a Faraone e a tutti i suoi ministri,
38 locutusque est ad eos : Num invenire poterimus talem virum, qui spiritu Dei plenus sit ?38 ai quali egli disse: « Potremo noi trovare un uomo come questo, che sia pieno dello spirito di Dio? »
39 Dixit ergo ad Joseph : Quia ostendit tibi Deus omnia quæ locutus es, numquid sapientiorem et consimilem tui invenire potero ?
39 Disse pertanto a Giuseppe: « Giacché Dio t'ha mostrato tutto quello che hai detto, potrò io trovare uno più saggio o simile a te?
40 Tu eris super domum meam, et ad tui oris imperium cunctus populus obediet : uno tantum regni solio te præcedam.40 Tu avrai la sovrintendenza della mia casa; tutto il popolo obbedirà ai tuoi ordini, ed io non avrò sopra di te che la precedenza del trono ».
41 Dixitque rursus Pharao ad Joseph : Ecce, constitui te super universam terram Ægypti.41 E Faraone disse ancora a Giuseppe: « Ecco io ti dò autorità su tutto il paese d'Egitto ».
42 Tulitque annulum de manu sua, et dedit eum in manu ejus : vestivitque eum stola byssina, et collo torquem auream circumposuit.42 E toltosi l'anello di mano, lo pose in mano a lui; e lo fece vestire di lini finissimi e gli pose al collo una collana d'oro;
43 Fecitque eum ascendere super currum suum secundum, clamante præcone, ut omnes coram eo genu flecterent, et præpositum esse scirent universæ terræ Ægypti.43 e lo fece salire sul suo secondo cocchio, e l'araldo gridava che tutti piegassero le ginocchia dinanzi a lui, e sapessero che era sovrintendente di tutto il paese d'Egitto.
44 Dixit quoque rex ad Joseph : Ego sum Pharao : absque tuo imperio non movebit quisquam manum aut pedem in omni terra Ægypti.44 E il re disse ancora a Giuseppe: « Io sono Faraone: nessuno senza il tuo comando moverà mano o piede in tutto il paese d'Egitto ».
45 Vertitque nomen ejus, et vocavit eum, lingua ægyptiaca, Salvatorem mundi. Deditque illi uxorem Aseneth filiam Putiphare sacerdotis Heliopoleos. Egressus est itaque Joseph ad terram Ægypti45 E gli mutò il nome e lo chiamò in lingua egiziana Salvatore del inondo. E gli diede in moglie Asenet figlia di Putifare, sacerdote di Eliopoli. Giuseppe adunque si recò a visitare la terra d'Egitto.
46 (triginta autem annorum erat quando stetit in conspectu regis Pharaonis), et circuivit omnes regiones Ægypti.46 Aveva trent'anni quando si presentò a Faraone, e fece il giro di tutte le provincie d'Egitto.
47 Venitque fertilitas septem annorum : et in manipulos redactæ segetes congregatæ sunt in horrea Ægypti.47 Or durante la fertilità di sette anni, il grano legato in covoni, fu radunato nei granai d'Egitto,
48 Omnis etiam frugum abundantia in singulis urbibus condita est.48 e tutto il di più delle raccolte fu riposto in ciascuna città.
49 Tantaque fuit abundantia tritici, ut arenæ maris coæquaretur, et copia mensuram excederet.49 E l'abbondanza del grano fu sì grande che uguagliò la rena del mare, e sorpassò ogni misura.
50 Nati sunt autem Joseph filii duo antequam veniret fames : quos peperit ei Aseneth filia Putiphare sacerdotis Heliopoleos.50 Prima che venisse la carestia nacquero a Giuseppe due figlioli, i quali furono partoriti a lui da Asenet figlia di Putifare, sacerdote di Eliopoli.
51 Vocavitque nomen primogeniti Manasses, dicens : Oblivisci me fecit Deus omnium laborum meorum, et domus patris mei.51 Al primogenito pose il nome di Manasse, dicendo: « Dio mi ha fatto dimenticare ogni mio affanno ed anche la casa di mio padre ».
52 Nomen quoque secundi appellavit Ephraim, dicens : Crescere me fecit Deus in terra paupertatis meæ.52 Al secondo poi diede il nome di Efraim, dicendo: « Il Signore mi ha fatto crescere nella terra della mia afflizione ».
53 Igitur transactis septem ubertatis annis, qui fuerant in Ægypto,53 Passati poi i sette anni d'abbondanza in Egitto,
54 c?perunt venire septem anni inopiæ, quos prædixerat Joseph : et in universo orbe fames prævaluit, in cuncta autem terra Ægypti panis erat.54 cominciarono a venire i sette anni di carestia predetti da Giuseppe; e la fame si fece sentire in tutto il mondo, mentre nella terra d'Egitto c'era del pane.
55 Qua esuriente, clamavit populus ad Pharaonem, alimenta petens. Quibus ille respondit : Ite ad Joseph : et quidquid ipse vobis dixerit, facite.55 E quando anche l'Egitto sentì la fame, il popolo si raccomandò a Faraone per avere da mangiare. E Faraone rispose: «Andate da Giuseppe, e fate tutto quello che vi dirà ».
56 Crescebat autem quotidie fames in omni terra : aperuitque Joseph universa horrea, et vendebat Ægyptiis : nam et illos oppresserat fames.56 Or la fame cresceva ogni giorno su tutta la terra, e Giuseppe, aperti tutti i granai, vendè agli Egiziani, chè erano anch'essi tormentati dalla fame.
57 Omnesque provinciæ veniebant in Ægyptum, ut emerent escas, et malum inopiæ temperarent.57 E da tutte le parti venivano in Egitto a comprar da mangiare per trovar sollievo al male della carestia.