Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Siracide 4


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Figlio, non defraudare il povero del necessario alla vita e non fare aspettare gli occhi che dicono bisogno.1 Figliuolo non defraudare il povero della limosina, e non rivolger dal povero gli occhi tuoi.
2 Non disprezzare chi ha fame e non esasperare chi è in difficoltà.2 Non disprezzare colui, che ha fame, e non inasprire il povero nella sua indigenza.
3 Non esacerbare il cuore esasperato e non rifiutare un dono a chi chiede.3 Non affliggere il cuor del meschino; e non digerire il soccorso a chi è in angustia.
4 Non respingere l'afflitto che ti supplica e non stornare la faccia dal povero.4 Non rigettar la preghiera del tribolato e non volger la faccia dal meschinello.
5 Non sviare l'occhio dal bisognoso, per non dargli motivo di maledirti:5 Non rivolgere gli occhi tuoi dal mendico irritandolo; e non dare occasione, che ti maledicano dietro le spalle que', che ti pregano;
6 se ti maledice nell'amarezza del suo cuore, Colui che l'ha fatto esaudirà la sua preghiera.6 Perocché la imprecazione di colui, il quale amareggiato di cuore ti maledice, sarà esaudita, ed esaudirallo colui, che lo creò.
7 Renditi amabile con l'assemblea, ma con le autorità umilia il tuo capo.7 Sii affabile alla turba dei poveri, e umiliati di cuore dinanzi a' seniori, e abbassa la testa dinanzi ai grandi.
8 Piega verso il povero il tuo orecchio e rispondigli miti parole di pace.8 Porgi senza annoiarti l'orecchio al povero, e soddisfa al tuo debito; e rispondi a lui con benignità, e mansuetudine.
9 Libera l'oppresso dalla mano dell'oppressore, senza essere timido nel dare il giudizio.9 Libera dalla man del superbo colui, che soffre l'ingiuria, e non sia ciò gravoso all'anima tua.
10 Sii un padre per gli orfani e come un marito per le loro madri: così sarai tu vero figlio dell'Altissimo, che ti amerà più di tua madre.10 Nel giudicare sii misericordioso qual padre verso i pupilli, e tieni luogo di marito alla loro madre:
11 La sapienza fa crescere i suoi figli e ha cura di quanti la cercano.11 E tu sarai qual ubbidiente figliuol dell'Altissimo; e questi sarà buono con te più di una madre.
12 Chi l'ama, ama la vita, si rallegreranno quanti l'aspettano prima dell'aurora.12 La sapienza a' suoi figliuoli infonde la vita; e accoglie quei, che la cercano, e va loro innanzi nella via della giustizia.
13 Chi la possiede erediterà la gloria, dovunque vada, il Signore lo benedirà.13 E chi ama lei, ama la vita, e quelli, che di gran mattino ne vanno in traccia, goderanno di sua soavità.
14 Chi vi si consacra serve il Santo, il Signore ama quanti l'amano.14 Quelli, che ne avranno il possesso recheranno la vita, e dovunque ella entrerà, vi sarà la benedizione di Dio.
15 Chi le è docile giudicherà le nazioni, e chi la coltiva avrà la casa tranquilla.15 Chi serve a lei, presta ossequio al Santo; e gli amatori di lei son amati da Dio.
16 Se uno le s'affida, l'avrà in possesso, e ne saranno forniti i suoi discendenti.16 Colui, che la ascolta, sarà giudice delle nazioni, e chi in lei tien fiso lo sguardo, riposerà senza sospetto.
17 Dapprima lo farà camminare per vie tortuose, mettendogli addosso paura e trepidazione, lo tormenterà con la sua disciplina; prima di affidarsi a lui lo metterà alla prova con i suoi decreti;17 Se egli si fida di lei, avralla per suo retaggio, e saranne confermato e figliuoli il possesso.
18 ma dopo un poco a lui farà ritorno e lo rallegrerà, gli farà noti i suoi segreti.18 Perocché ella cammina con lui per mezzo alle tentazioni, e da principio lo prova.
19 Se poi lui si allontana, essa l'abbandona e lo consegna nelle mani della sua rovina.19 Ella manda sopra di lui timori, e paure per esercitarlo, e lo affligge colla sferza di sua dottrina fino a tanto, che ella abbia fatto sperimento de' suoi pensieri, onde si fidi del cuor di lui.
20 Tenuto conto di quest'epoca, guardati dal male, senza vergognarti di te stesso:20 Ed ella gli darà fermo stato, e appianerà a lui la strada, e daragli allegrezza.
21 perché c'è una vergogna che conduce al peccato e c'è una vergogna che porta gloria e grazia.21 E svelerà a lui i suoi arcani; e lo arricchirà di un tesoro di scienza, e di cognizione della giustizia.
22 Non rinnegare te stesso per riguardo agli altri, non essere timido quando rischi la rovina.22 Ma se egli uscirà di strada, ella lo abbandonerà, e lo lascerà in potere del suo nemico.
23 Non evitare la parola quando è necessaria, e non nascondere la tua sapienza,23 Figliuolo bada al tempo, e schiva il male.
24 perché nella parola si riconosce la sapienza e l'istruzione nel detto della lingua.24 Per l'amor dell'anima tua non vergognarti di dire la verità.
25 Non contrastare la verità, ma vergognati della tua ignoranza.25 Perocché havvi un rossore, che tira seco il peccato; ed havvi un rossore, che tira seco la gloria, e la grazia.
26 Non vergognarti per ammettere i tuoi peccati e non opporti alla corrente del fiume.26 Non aver riguardo chiccessia in tuo danno; e non mentire a spese dell'anima tua.
27 Non sottometterti allo stolto e non aver soggezione del potente.27 Non risparmiare il tuo prossimo nelle sue cadute:
28 Lotta per la verità sino alla morte e il Signore Dio combatterà al tuo fianco.28 E non rattener la parola nel tempo dì salute: non celare la tua sapienza quando ella dee farsi onore.
29 Non essere temerario con la lingua e poi pigro e inerte nelle opere.29 Perocché la lingua è quella, che fa conoscere la sapienza; e il buon giudizio, e la scienza, e la dottrina si trova nelle parole dell'uom sensato: ma il suo forte consiste nelle opere di giustizia.
30 Non essere come un leone nella tua casa e non fare l'eroe davanti ai tuoi servi.30 Non contraddire in verun modo alla parola di verità; ed abbi vergogna della bugia detta da te per ignoranza.
31 Non sia la tua mano tesa per prendere e chiusa nel rendere.31 Non ti vergognare di confessare i tuoi peccati; ma non ti soggettare a verun uomo per far peccato.
32 Non resistere in faccia al potente; non tentare di rompere l'impeto di una fiumana.
33 Ma per la giustizia adopra tutte le tue forze in pro dell'anima tua, e sino a morte combatti per la giustizia, e Dio per te espugnerà i tuoi nemici.
34 Non essere spedito di lingua, e poco buono, e lento nell'operare.
35 Non essere in casa tua come un lione, con isbalordire i tuoi domestici, e opprimere quelli, cbe ti sono soggetti.
36 Non sia la tua mano stesa a ricevere, e contratta a dare.