Scrutatio

Venerdi, 7 giugno 2024 - Sant' Andronico di Perm ( Letture di oggi)

Geremia 52


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Sedecia aveva ventun anno quando cominciò a regnare, e regnò in Gerusalemme undici anni; sua madre si chiamava di nome Amital, figlia di Geremia di Lobna.1 Era Sedecia figliuolo di ventiuno anno, quando egli incominciò a regnare; e regnò undici anni in Ierusalem; e il nome della sua madre è Amital, figliuola di Ieremia di Lobna.
2 Ma operò malamente agli occhi del Signore, alla stessa guisa che aveva operato Joachim.2 Ed egli fece male negli occhi del Signore, secondo tutte le cose che avea fatto Ioachim.
3 E in seguito allo sdegno del Signore contro quei di Gerusalemme e di Giuda, giunto a tal segno da doverli scacciare dal suo cospetto, avvenne che Sedecia si ribellò al re di Babilonia.3 Imperò che il furore del Signore era in Ierusalem e in Giuda, insino al tempo che egli gli gittoe dalla faccia sua; e partissi Sedecia dal re di Babilonia.
4 Accadde dunque nell'anno nono del suo regno, nel decimo mese, ai dieci del mese, che Nabucodonosor re di Babilonia, con tutto il suo esercito, giunse sopra Gerusalemme e l'assediarono, e costrussero di fronte tutt'intorno fortificazioni.4 E fatto è che nel nono anno del regno suo, nel decimo mese e il decimo di del mese, venne Nabucodonosor, re di Babilonia, egli e tutto il suo esèrcito contra di Ierusalem; e assediorla, e per dintorno alla città edificorono luoghi munitissimi (a combattere).
5 La città rimase così assediata fino all'anno undecimo di Sedecia.5 E fue assediata la città per insino all' undecimo anno del regno di Sedecia.
6 Nel quarto mese, ai nove del mese, la città fu in preda alla fame e il popolo era ormai senza viveri.6 E nel quarto mese, nel nono giorno del mese, sostenne Ierusalem la fame; e non v'era vittualia al populo della terra.
7 E il muro della città fu sfondato, e tutti gli uomini di guerra fuggirono, uscendo di notte dalla città per la via della porta che è tra i due muri e metteva al giardino del re, mentre i Caldei assedianti la tenevano accerchiata, e si diressero per la via che conduce al deserto.7 E, ruinata la città, fuggittero tutti gli uomini combattitori, li quali uscittero di notte fuori della città, per la via della porta la quale è fra due mura, che conduce all' orto del re, assediando li Caldei la città per dintorno, e andorono per la via che mena all' eremo.
8 Ma le schiere dei Caldei inseguirono il re e sorpresero Sedecia nel deserto, in prossimità di Gerico, e tutto il suo seguito fuggì da lui.8 Di che l' esercito de' Caldei perseguitò il re, e pigliorono Sedecia nel deserto che è appresso a Gerico; e da lui fuggitte tutta sua compagnia.
9 Catturato che ebbero il re, lo condussero al re di Babilonia, in Reblata, che è nella contrada di Emat, il quale pronunziò la sua sentenza.9 E quelli, avendo pigliato il re, condusserlo al re di Babilonia in Reblata, la quale è nella terra di Emat; e parlolli li giudicii.
10 E il re di Babilonia fece trucidare i figli di Sedecia sotto i suoi occhi, inoltre tutti i principi di Giuda mise a morte in Reblata.10 Onde il re di Babilonia uccise gli figliuoli di Sedecia nelli suoi occhi; ed etiam uccise in Reblata tutti li principi di Giuda.
11 A Sedecia poi fece cavar gli occhi e lo mise nei ceppi, poi il re di Babilonia lo condusse in Babilonia e lo tenne in prigione fino al giorno della sua morte.11 E cavò gli occhi di Sedecia, e poselo legato ne' ceppi; e menollo il re di Babilonia in Babilonia, e poselo nella casa della prigione insino al giorno della sua morte.
12 Nel quinto mese, ai dieci del mese di quell'anno che era il diciannovesimo di Nabucodonosor, re di Babilonia, Nabuzardan, capo delle milizie, che stava al cospetto del re di Babilonia, venne in Gerusalemme12 Di che nel quinto mese, nel decimo die del mese; egli è il decimo nono anno di Nabucodonosor re di Babilonia; venne Nabuzardan, principe dell' esèrcito, il quale stava dinanzi al re di Babilonia in Ierusalem.
13 e diede alle fiamme la casa del Signore, la casa del re, tutti gli edifizi di Gerusalemme e a tutte le case grandi appiccò il fuoco.13 E abbruciò la casa del Signore e la casa del re e tutte le case di Ierusalem; e ogni grande casa abbrucioe con il fuoco.
14 E tutta la cerchia delle mura di Gerusalemme fu atterrata dall'esercito dei Caldei che era agli ordini del capo delle milizie.14 E l' esèrcito de' Caldei, il quale era con il ?maestro de' cavalieri, distrusse tutto il muro di Ierusalem per dintorno.
15 E la gente povera, e il resto della popolazione rimasta in città, i disertori che si erano rifugiati al re di Babilonia, e quant'altri c'erano del popolo furono da Nabuzardan, capo delle milizie, trasportati in esilio.15 Ma li rimasti del povero popolo, e lo rimanente del popolo ch' era rimaso nella città, e delli fuggitivi che erano andati al re di Babilonia e tutti gli altri della moltitudine transportò Nabuzardan, principe della cavalleria.
16 Dei poveri della terra però, Nabuzardan, capo delle milizie, rilasciò i vignaiuoli e gli agricoltori.16 Ma de' poveri della terra lasciò Nabuzardan, principe della milizia, li operatori delle vigne e delle terre (li poveri).
17 Le colonne di bronzo, che erano nella casa del Signore, e le basi e il mare di bronzo che era nella casa del Signore, furono dai Caldei ridotti in pezzi, e tutto quel metallo fu da essi trasportato in Babilonia.17 Di che etiam li Caldei (ruppero e) fracassorono le colonne di metallo, le quali erano nella casa del Signore, e le basi, e il mare di rame il quale era nella casa del Signore; e portorono ogni loro metallo in Babilonia.
18 Portarono via anche le caldaie, le padelle, gli strumenti musicali, le coppe, i mortai e tutti gli altri utensili di bronzo che servivano pel ministero;18 E le caldaie e li tredenti a trarre fuori le carni, e li salterii e le ancristare e li mortarioli, e tolsero tutti li vasi di metallo che erano nel ministerio,
19 così le idrie, gl'incensieri, gli orciuoli, i bacini, i candelieri, i mortai e le tazze, contato ciò che era d'oro e ciò che era d'argento, tutto portò con sè il capo delle milizie.19 e li vaselli e le macine timiame (cioè alcuno vaso) e li urcioli e li bacini e li candelieri e li mortari e li sifi; e tutte quelle [cose] che erano di auro tolse (da) per sè lo maestro della milizia, e così quelle che erano di argento.
20 Le colonne eran due; la conca, detta mare, una; dodici i vitelli di bronzo che erano sotto per sostegni, fatti fare dal re Salomone per la casa del Signore; di questi oggetti il peso del metallo non fu calcolato.20 Tolse etiam (il principe de' cavalieri) le colonne, e uno mare (cioè conca) e dodici vitelli di rame, che erano sotto le basi, le quali tutte cose avea fatto il re Salamone nella casa del Signore; tanto erano li vasi, che non v' era peso di loro.
21 Ciascuna colonna aveva diciotto cubiti d'altezza e una fascia girante intorno di dodici cubiti, il loro spessore era di quattro dita e dentro era vuota.21 Di che, delle colonne l' una era alta di diciotto cubiti, e la funicella di dodici cubiti intorniava quella; ed eravi la sua grossezza quattro digiti, ed era cavata dalla parte dentro.
22 In cima a ciascuna stava il capitello di bronzo; il solo capitello aveva cinque cubiti di altezza con un fregio reticolato e a melagrane in giro sopra la corona, tutto di bronzo; e così era l'altra colonna e le melagrane.22 E sopra l'una e l'altra erano li capitelli di metallo; ed era uno capitello alto cinque cubiti; ed eravi la reticella e li pomi granati sopra la corona per dintorno; tutti erano di metallo e melagrane.
23 Le melagrane sporgenti erano novantasei e tutte le melagrane in giro del reticolato erano cento.23 E dependevano novantasei pomi granati; e tutti erano attorniati da cento reticelle.
24 Il capo delle milizie deportò Saraia, il primo dei sacerdoti, e Sofonia, sacerdote secondo e i tre custodi del vestibolo.24 E pigliò etiam il maestro delli cavalieri Saraia, lo primo (e sommo) sacerdote, e Sofonia sacerdote secondo, e tre guardiani del portico.
25 E dalla città condusse via un eunuco che era preposto agli uomini di guerra, sette uomini che stavano nel cospetto del re che furono trovati in città, un segretario principale della milizia che istruiva le reclute e sessanta uomini del popolo della terra che furono trovati in mezzo alla città.25 E della città tolse uno eunuco, il quale era principe sopra gli uomini combattitori; e sette uomini di quelli che vedeano la faccia del re, che si trovorono nella città; e il scrivano principe de' cavalieri, il quale probava gli tironi; ed etiam sessanta uomini del popolo della terra, che furono trovati in mezzo della città.
26 Li prese dunque Nabuzardan, capo delle milizie, e li condusse al re di Babilonia in Reblata.26 Di che Nabuzardan, principe dell' esèrcito tolse costoro, e menolli al re di Babilonia in Reblata.
27 E il re di Babilonia li fece colpire a morte, in Reblata nella contrada di Emat; e così Giuda fu condotto in esilio fuor dalla sua terra.27 E il re di Babilonia gli uccise in Reblata nella terra di Emat; e (il popolo di) Giuda fu translato dalla terra sua.
28 Questa è la gente che Nabucodonosor deportò; nell'anno settimo, tremila e ventitrè giudei;28 Questo è il populo che Nabucodonosor transferì; nel settimo anno tre milia e ventitre giudei;
29 nell'anno diciottesimo di Nabucodonosor, da Gerusalemme, ottocento e trentadue persone;29 nell'ottavo decimo anno egli transferì da Ierusalem ottocento e trenta due (milia) anime;
30 nell'anno ventesimoterzo di Nabucodonosor, settecento e quarantacinque persone dei giudei che furono deportate da Nabuzardan, capo delle milizie: in tutto, quattromilaseicento persone.30 nel vigesimo terzo anno di Nabucodonosor, Nabuzardan maestro delli cavalieri transferì settecento quaranta cinque anime di giudei; tutti adunque furono quattro milia e secento anime.
31 Nell'anno trentesimosettimo della trasmigrazione di Joachin, re di Giuda, nel duodecimo mese, ai venticinque del mese, Evilmerodac, re di Babilonia, essendo questo il primo anno del suo regno, rialzò il capo a Joachin, re di Giuda, e lo trasse di prigione.31 E fatto è che nel trigesimo settimo anno della transmigrazione di Ioachin, re di Giuda, nel duodecimo mese, nel vigesimo quinto dì del mese, Evilmerodac, re di Babilonia, nell' anno del suo regno, esaltò il capo di Ioachin, re di Giuda, e trasselo fuori della casa della prigione.
32 Ed ebbe per lui parole benevoli e collocò il suo trono innanzi a quello degli altri re che erano dopo di lui in Babilonia.32 E con lui parlò pacificamente, ed egli puose il suo trono sopra li troni de' re li quali erano dopo di sè in Babilonia.
33 E gli fece cambiare gli indumenti della prigione e sedette a mensa davanti al re sempre per tutto il resto della sua vita.33 E mutolli le vestimenta della sua prigione, e in sua presenza mangiava il pane sempre in tutti li giorni della sua vita.
34 E il suo vitto gli fu somministrato in perpetuo dal re di Babilonia, come veniva assegnato giornalmente, fino al dì della morte per tutto il resto della sua vita.34 E a lui daransi continuamente li cibi, de' cibi del re di Babilonia, ordinati per ciascuno die, insino al die della sua morte, in tutti li dì della sua vita.