Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Geremia 52


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BIBBIA RICCIOTTIDIODATI
1 - Sedecia aveva ventun anno quando cominciò a regnare, e regnò in Gerusalemme undici anni; sua madre si chiamava di nome Amital, figlia di Geremia di Lobna.1 SEDECHIA era d’età di ventun anno, quando cominciò a regnare, e regnò in Gerusalemme undici anni. E il nome di sua madre era Hamutal, figliuola di Geremia da Libna.
2 Ma operò malamente agli occhi del Signore, alla stessa guisa che aveva operato Joachim.2 Ed egli fece quel che dispiace al Signore, del tutto come Gioiachim avea fatto.
3 E in seguito allo sdegno del Signore contro quei di Gerusalemme e di Giuda, giunto a tal segno da doverli scacciare dal suo cospetto, avvenne che Sedecia si ribellò al re di Babilonia.3 Perciocchè l’ira del Signore si accrebbe vie più contro a Gerusalemme, e contro a Giuda, fin là, che li scacciò dal suo cospetto. E Sedechia si ribellò contro al re di Babilonia.
4 Accadde dunque nell'anno nono del suo regno, nel decimo mese, ai dieci del mese, che Nabucodonosor re di Babilonia, con tutto il suo esercito, giunse sopra Gerusalemme e l'assediarono, e costrussero di fronte tutt'intorno fortificazioni.4 Laonde l’anno nono del suo regno, nel decimo giorno del decimo mese, Nebucadnesar, re di Babilonia, venne sopra Gerusalemme, con tutto il suo esercito, e vi si pose a campo, e fabbricò delle bastie contro ad essa, intorno intorno.
5 La città rimase così assediata fino all'anno undecimo di Sedecia.5 E la città fu assediata infino all’anno undecimo del re Sedechia.
6 Nel quarto mese, ai nove del mese, la città fu in preda alla fame e il popolo era ormai senza viveri.6 Nel nono giorno del quarto mese, essendo la fame grave nella città, talchè non vi era più pane per lo popolo del paese;
7 E il muro della città fu sfondato, e tutti gli uomini di guerra fuggirono, uscendo di notte dalla città per la via della porta che è tra i due muri e metteva al giardino del re, mentre i Caldei assedianti la tenevano accerchiata, e si diressero per la via che conduce al deserto.7 ed essendo i Caldei penetrati dentro alla città, tutta la gente di guerra se ne fuggì, e uscì di notte della città, per la via della porta d’infra le due mura, ch’era volta verso l’orto del re, essendo i Caldei sopra la città d’ogn’intorno; e se ne andavano traendo verso il deserto.
8 Ma le schiere dei Caldei inseguirono il re e sorpresero Sedecia nel deserto, in prossimità di Gerico, e tutto il suo seguito fuggì da lui.8 Ma l’esercito de’ Caldei perseguitò il re, e raggiunse Sedechia nelle campagne di Gerico; e tutto il suo esercito si disperse d’appresso a lui.
9 Catturato che ebbero il re, lo condussero al re di Babilonia, in Reblata, che è nella contrada di Emat, il quale pronunziò la sua sentenza.9 Ed i Caldei presero il re, e lo menarono al re di Babilonia, in Ribla, nel paese di Hamat; ed egli gli pronunziò la sua sentenza.
10 E il re di Babilonia fece trucidare i figli di Sedecia sotto i suoi occhi, inoltre tutti i principi di Giuda mise a morte in Reblata.10 Ed il re di Babilonia fece scannare i figliuoli di Sedechia, davanti ai suoi occhi; fece eziandio scannare tutti i principi di Giuda, in Ribla.
11 A Sedecia poi fece cavar gli occhi e lo mise nei ceppi, poi il re di Babilonia lo condusse in Babilonia e lo tenne in prigione fino al giorno della sua morte.11 E fece abbacinar gli occhi a Sedechia, e lo fece legar di due catene di rame; e il re di Babilonia lo menò in Babilonia, e lo mise in prigione, ove stette infino al giorno della sua morte
12 Nel quinto mese, ai dieci del mese di quell'anno che era il diciannovesimo di Nabucodonosor, re di Babilonia, Nabuzardan, capo delle milizie, che stava al cospetto del re di Babilonia, venne in Gerusalemme12 E nel decimo giorno del quinto mese, nell’anno diciannovesimo del re Nebucadnesar, re di Babilonia, Nebuzaradan, capitano delle guardie, ministro ordinario di casa del re di Babilonia, essendo entrato in Gerusalemme,
13 e diede alle fiamme la casa del Signore, la casa del re, tutti gli edifizi di Gerusalemme e a tutte le case grandi appiccò il fuoco.13 arse la Casa del Signore, e la casa del re, e tutte le case di Gerusalemme; in somma, arse col fuoco tutte le case grandi.
14 E tutta la cerchia delle mura di Gerusalemme fu atterrata dall'esercito dei Caldei che era agli ordini del capo delle milizie.14 E tutto l’esercito de’ Caldei, ch’era col capitano delle guardie, disfece tutte le mura di Gerusalemme d’ogn’intorno.
15 E la gente povera, e il resto della popolazione rimasta in città, i disertori che si erano rifugiati al re di Babilonia, e quant'altri c'erano del popolo furono da Nabuzardan, capo delle milizie, trasportati in esilio.15 E Nebuzaradan, capitano delle guardie, menò in cattività de’ più poveri del popolo, e il rimanente del popolo ch’era restato nella città, e quelli ch’erano andati ad arrendersi al re di Babilonia, e il rimanente del popolazzo.
16 Dei poveri della terra però, Nabuzardan, capo delle milizie, rilasciò i vignaiuoli e gli agricoltori.16 Ma pur Nebuzaradan, capitano delle guardie, lasciò alcuni de’ più poveri del paese, per esser vignaiuoli, e lavoratori.
17 Le colonne di bronzo, che erano nella casa del Signore, e le basi e il mare di bronzo che era nella casa del Signore, furono dai Caldei ridotti in pezzi, e tutto quel metallo fu da essi trasportato in Babilonia.17 Ed i Caldei spezzarono le colonne di rame, ch’erano nella Casa del Signore, e i basamenti, e il mar di rame, ch’era nella Casa del Signore; e ne portarono tutto il rame in Babilonia.
18 Portarono via anche le caldaie, le padelle, gli strumenti musicali, le coppe, i mortai e tutti gli altri utensili di bronzo che servivano pel ministero;18 Ne portarono eziandio le caldaie, e le palette, e le forcelle, e i bacini, e le coppe, e tutti gli arredi di rame, co’ quali si faceva il servigio.
19 così le idrie, gl'incensieri, gli orciuoli, i bacini, i candelieri, i mortai e le tazze, contato ciò che era d'oro e ciò che era d'argento, tutto portò con sè il capo delle milizie.19 Il capitano delle guardie ne portò eziandio i vasi, e i turiboli, e i bacini, e i calderotti, e i candellieri, e le tazze, e i nappi; ciò ch’era d’oro a parte, e ciò ch’era d’argento a parte.
20 Le colonne eran due; la conca, detta mare, una; dodici i vitelli di bronzo che erano sotto per sostegni, fatti fare dal re Salomone per la casa del Signore; di questi oggetti il peso del metallo non fu calcolato.20 Quant’è alle due colonne, al mare, e a’ dodici buoi di rame che vi erano sotto, a guisa di basamenti, le quali cose il re Salomone avea fatte per la Casa del Signore, il peso del rame di tutti que’ lavori era senza fine.
21 Ciascuna colonna aveva diciotto cubiti d'altezza e una fascia girante intorno di dodici cubiti, il loro spessore era di quattro dita e dentro era vuota.21 Ora, quant’è alle colonne, l’una d’esse era alta diciotto cubiti, ed un filo di dodici cubiti la circondava; e la sua spessezza era di quattro dita, ed era vuota.
22 In cima a ciascuna stava il capitello di bronzo; il solo capitello aveva cinque cubiti di altezza con un fregio reticolato e a melagrane in giro sopra la corona, tutto di bronzo; e così era l'altra colonna e le melagrane.22 E sopra essi vi era un capitello di rame, e l’altezza del capitello era di cinque cubiti; vi era ancora sopra il capitello d’ogn’intorno una rete, e delle melegrane; il tutto di rame; le medesime cose erano ancora nell’altra colonna, insieme con le melegrane.
23 Le melagrane sporgenti erano novantasei e tutte le melagrane in giro del reticolato erano cento.23 E le melegrane, per ciascun lato, erano novantasei; tutte le melegrane sopra la rete d’ogn’intorno erano in numero di cento
24 Il capo delle milizie deportò Saraia, il primo dei sacerdoti, e Sofonia, sacerdote secondo e i tre custodi del vestibolo.24 Oltre a ciò, il capitano delle guardie prese Seraia, primo sacerdote, e Sofonia, secondo sacerdote, e i tre guardiani della soglia.
25 E dalla città condusse via un eunuco che era preposto agli uomini di guerra, sette uomini che stavano nel cospetto del re che furono trovati in città, un segretario principale della milizia che istruiva le reclute e sessanta uomini del popolo della terra che furono trovati in mezzo alla città.25 Prese eziandio, e ne menò dalla città un eunuco, ch’era commessario della gente di guerra; e sette uomini de’ famigliari del re, che furono trovati nella città; e il principale segretario di guerra, il quale faceva le rassegne del popolo del paese, che si trovarono dentro alla città.
26 Li prese dunque Nabuzardan, capo delle milizie, e li condusse al re di Babilonia in Reblata.26 Nebuzaradan adunque, capitano delle guardie, li prese, e li menò al re di Babilonia, in Ribla.
27 E il re di Babilonia li fece colpire a morte, in Reblata nella contrada di Emat; e così Giuda fu condotto in esilio fuor dalla sua terra.27 Ed il re di Babilonia li percosse, e li fece morire in Ribla, nel paese di Hamat.
28 Questa è la gente che Nabucodonosor deportò; nell'anno settimo, tremila e ventitrè giudei;28 Così Giuda fu menato in cattività fuor della sua terra. Questo è il popolo che Nebucasnesar menò in cattività: l’anno settimo del suo regno ne menò tremila ventitrè Giudei.
29 nell'anno diciottesimo di Nabucodonosor, da Gerusalemme, ottocento e trentadue persone;29 L’anno diciottesimo del suo regno, menò in cattività di Gerusalemme, ottocentrentadue anime;
30 nell'anno ventesimoterzo di Nabucodonosor, settecento e quarantacinque persone dei giudei che furono deportate da Nabuzardan, capo delle milizie: in tutto, quattromilaseicento persone.30 l’anno ventesimoterzo di Nebucadnesar, Nebuzaradan, capitano delle guardie, menò in cattività settecenquarantacinque anime di Giudei. Tutte le anime furono quattromila seicento
31 Nell'anno trentesimosettimo della trasmigrazione di Joachin, re di Giuda, nel duodecimo mese, ai venticinque del mese, Evilmerodac, re di Babilonia, essendo questo il primo anno del suo regno, rialzò il capo a Joachin, re di Giuda, e lo trasse di prigione.31 Or l’anno trentasettesimo della cattività di Gioiachin, re di Giuda, nel venticinquesimo giorno del duodecimo mese, Evilmerodac, re di Babilonia, nell’istesso anno ch’egli cominciò a regnare, facendo la rassegna della sua casa, vi mise Gioiachin, re di Giuda, e lo trasse fuor di prigione.
32 Ed ebbe per lui parole benevoli e collocò il suo trono innanzi a quello degli altri re che erano dopo di lui in Babilonia.32 E parlò benignamente con lui, e innalzò il suo seggio sopra il seggio degli altri re ch’erano con lui in Babilonia.
33 E gli fece cambiare gli indumenti della prigione e sedette a mensa davanti al re sempre per tutto il resto della sua vita.33 E gli mutò i suoi vestimenti di prigione, ed egli mangiò del continuo in presenza del re, tutto il tempo della vita sua.
34 E il suo vitto gli fu somministrato in perpetuo dal re di Babilonia, come veniva assegnato giornalmente, fino al dì della morte per tutto il resto della sua vita.34 E del continuo gli era dato, giorno per giorno, il suo piatto, da parte del re di Babilonia, tutto il tempo della vita sua, infino al giorno della sua morte