Scrutatio

Venerdi, 10 maggio 2024 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Siracide 4


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BIBBIA RICCIOTTIVULGATA
1 - Figliuolo, non fraudare il, povero delle limosine, e non volger via i tuoi occhi dal povero.1 Fili, eleemosynam pauperis ne defraudes,
et oculos tuos ne transvertas a paupere.
2 Non disprezzar l'uomo che ha fame, e non esasperare il povero nella sua penuria.2 Animam esurientem ne despexeris,
et non exasperes pauperem in inopia sua.
3 Non affliggere il cuore del bisognoso, nè differire il dono a chi è in angustia.3 Cor inopis ne afflixeris,
et non protrahas datum angustianti.
4 Non rigettar la preghiera del tribolato, nè rivolger la tua faccia dal povero.4 Rogationem contribulati ne abjicias,
et non avertas faciem tuam ab egeno.
5 Dal bisognoso non rivolger gli occhi con ira, e non dar ansa, a chi ti chiede, di maledirti dietro le spalle.5 Ab inope ne avertas oculos tuos propter iram :
et non relinquas quærentibus tibi retro maledicere.
6 Perchè di colui che ti maledice nell'amarezza dell'anima sua, sarà esaudita la preghiera, e l'esaudirà il suo creatore.6 Maledicentis enim tibi in amaritudine animæ,
exaudietur deprecatio illius :
exaudiet autem eum qui fecit illum.
7 Renditi amabile alla comunità de' poveri e dinanzi all'anziano umilia l'anima tua e dinanzi al magnate umilia il tuo capo.7 Congregationi pauperum affabilem te facito :
et presbytero humilia animam tuam,
et magnato humilia caput tuum.
8 Presta al povero senza fastidio l'orecchio, e soddisfa al tuo debito, e rispondigli amichevolmente con mansuetudine.8 Declina pauperi sine tristitia aurem tuam,
et redde debitum tuum,
et responde illi pacifica in mansuetudine.
9 Strappa l'oppresso di mano all'oppressore, e non rincresca ciò all'anima tua,9 Libera eum qui injuriam patitur de manu superbi,
et non acide feras in anima tua.
10 quando tu giudichi, sii per gli orfani misericordioso come un padre, e come uno sposo sii per la madre loro.10 In judicando esto pupillis misericors ut pater,
et pro viro matri illorum :
11 E tu sarai come un docile figliuolo dell'Altissimo, e ti compatirà più che una madre.11 et eris tu velut filius Altissimi obediens,
et miserebitur tui magis quam mater.
12 La Sapienza ispira la vita al suoi figliuoli, e si dà cura di quei che la cercano, e va loro innanzi nella via della giustizia,12 Sapientia filiis suis vitam inspirat :
et suscipit inquirentes se,
et præibit in via justitiæ.
13 Chi ama lei, ama la vita, e chi di buon mattino si leva in cerca di lei, ne conseguirà le dolcezze.13 Et qui illam diligit, diligit vitam,
et qui vigilaverint ad illam complectentur placorem ejus.
14 Chi la possiede, erediterà la vita, e dovunque egli entri, ci sarà la benedizione del Signore.14 Qui tenuerint illam, vitam hæreditabunt :
et quo introibit benedicet Deus.
15 Quei che son devoti a lei, rendon culto al Santo, e quel che l'amano, li ama il Signore.15 Qui serviunt ei obsequentes erunt sancto :
et eos qui diligunt illam, diligit Deus.
16 Chi dà retta a lei, giudicherà le nazioni, e chi mira a lei, riposerà al sicuro.16 Qui audit illam judicabit gentes :
et qui intuetur illam permanebit confidens.
17 Se confiderà in lei, l'avrà in retaggio, e in saldo possesso ne resteranno i suoi discendenti.17 Si crediderit ei, hæreditabit illam,
et erunt in confirmatione creaturæ illius :
18 L'accompagna invero in mezzo alla tentazione e lo staccia sulle prime,18 quoniam in tentatione ambulat cum eo,
et in primis eligit eum.
19 e timore e scoraggiamento e prove gli manda addosso, e lo tormenta con le molestie della sua disciplina, finché abbia saggiato i suoi pensieri [con le sue prescrizioni] e si fidi dell'unimo suo.19 Timorem, et metum, et probationem inducet super illum :
et cruciabit illum in tribulatione doctrinæ suæ,
donec tentet eum in cogitationibus suis,
et credat animæ illius.
20 Allora lo ristora e s'apre una via diritta verso di lui e lo ricrea,20 Et firmabit illum, et iter adducet directum ad illum,
et lætificabit illum :
21 e gli rivela i suoi segreti, e accumula su lui tesori di scienza e d'intelligenza della giustizia.21 et denudabit absconsa sua illi,
et thesaurizabit super illum scientiam et intellectum justitiæ.
22 Ma s'egli si svia, essa l'abbandona, e lo dà in mano del suo nemico.22 Si autem oberraverit, derelinquet eum,
et tradet eum in manus inimici sui.
23 Figliuolo, custodisci il tempo e guardati dal male,23 Fili, conserva tempus,
et devita a malo.
24 e per l'anima tua non ti vergognar di dire il vero.24 Pro anima tua ne confundaris dicere verum :
25 Perchè e' è una vergogna che si trae dietro il peccato, e c'è una vergogna che porta gloria e grazia.25 est enim confusio adducens peccatum,
et est confusio adducens gloriam et gratiam.
26 Non usar parzialità a danno di te stesso, nè bugie contro l'anima tua,26 Ne accipias faciem adversus faciem tuam,
nec adversus animam tuam mendacium.
27 e non aver riguardi per il prossimo nelle sue cadute27 Ne reverearis proximum tuum in casu suo,
28 Non rattener la parola nel tempo salutare, e non nasconder la tua sapienza nella sua nobiltà.28 nec retineas verbum in tempore salutis.
Non abscondas sapientiam tuam in decore suo :
29 Perchè nel parlare si riconosce la sapienza, e il senno e la sapienza e il sapere nella parola dell'uomo sensato: e la conferma sta nelle opere di giustizia.29 in lingua enim sapientia dignoscitur :
et sensus, et scientia, et doctrina in verbo sensati,
et firmamentum in operibus justitiæ.
30 Non contradire alle parole di verità in niun modo, e vergognati della tua ignoranza.30 Non contradicas verbo veritatis ullo modo,
et de mendacio ineruditionis tuæ confundere.
31 Non aver rossore di confessar i tuoi falli, e non ti sottomettere ad alcuno per [far] peccato.31 Non confundaris confiteri peccata tua,
et ne subjicias te omni homini pro peccato.
32 Non resistere in faccia al potente, e non tentar [di lottare] contro l'impeto del fiume.32 Noli resistere contra faciem potentis,
nec coneris contra ictum fluvii.
33 Per la giustizia lotta con tutta l'anima tua, sino alla morte combatti per la giustizia, e Iddio combatterà per te i tuoi nemici.33 Pro justitia agonizare pro anima tua,
et usque ad mortem certa pro justitia :
et Deus expugnabit pro te inimicos tuos.
34 Non esser precipitoso con la tua lingua, e buono a nulla e indolente nelle tue azioni.34 Noli citatus esse in lingua tua,
et inutilis, et remissus in operibus tuis.
35 Non esser come un leone in casa tua, mettendo a soqquadro i tuoi domestici, e opprimendo i tuoi sottoposti.35 Noli esse sicut leo in domo tua,
evertens domesticos tuos, et opprimens subjectos tibi.
36 Non sia la tua mano stesa a ricevere e contratta a dare.36 Non sit porrecta manus tua ad accipiendum,
et ad dandum collecta.