Scrutatio

Mercoledi, 8 maggio 2024 - Madonna del Rosario di Pompei ( Letture di oggi)

Giobbe 16


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BIBBIA RICCIOTTIDIODATI
1 - Ma Giobbe rispose e disse:1 E GIOBBE rispose e disse:
2 «Ho udito frequentemente tali cose: consolatori molesti siete tutti voi!2 Io ho più volte udite le stesse cose; Voi tutti siete consolatori molesti.
3 C'è forse un termine alle parole di vento, ovvero hai tu qualche fastidio a parlare?3 Finiranno mai le parole di vento? Ovvero, di che ti fai forte, che tu replichi ancora?
4 Potrei anch'io parlare a modo di voialtri, e magari voi foste al posto mio!4 Se l’anima vostra fosse nello stato dell’anima mia, Anch’io potrei parlar come voi, Mettere insieme parole contro a voi, E scuotervi il capo contra.
5 Anch'io vi consolerei a parole, e agiterei [superbamente] il mio capo su voialtri,5 Ma anzi io vi conforterei con la mia bocca, E la consolazione delle mie labbra rallenterebbe il vostro dolore
6 vi conforterei con la mia bocca, e moverei le mie labbra a vostra compassione.6 Se io parlo, il mio dolore non però si rallenta; E se io resto di parlare, quanto se ne partirà egli da me?
7 Ma che fare? Se parlo, non cessa il mio dolore, se taccio, non si diparte da me.7 Certo, egli ora mi ha straccato; E tu mi hai, o Dio, diserta tutta la mia brigata.
8 Ora poi il dolor mio m'ha oppresso, e tutte le mie membra sono ridotte a un nulla.8 E mi hai fatto diventar tutto grinzo, Il che è un testimonio del mio male; La mia magrezza si leva contro a me, e mi testifica contra in faccia.
9 Le mie rughe mi testimoniano contro, e un mendace calunniatore si leva contro me e parla;9 L’ira sua mi ha lacerato, ed egli procede contro a me da avversario; Egli digrigna i denti contro a me; Il mio nemico appunta i suoi occhi in me.
10 radunò egli il suo furore, e minacciandomi digrigna contro me i suoi denti; il mio nemico con occhi terribili mi guarda,10 Hanno aperta la bocca contro a me, Mi hanno battuto in su le guance per vituperio, Si sono adunati insieme contro a me.
11 aprirono [le sue torme] contro me la lor bocca: mi percuotono ad ingiuria sulle guance, si saziano dei miei tormenti.11 Iddio mi ha messo in poter del perverso, E mi ha fatto cader nelle mani degli empi.
12 Mi ha imprigionato Dio in poter d'un perverso, e nelle mani degli empii mi ha consegnato:12 Io era in istato tranquillo, ed egli mi ha rotto; E presomi per lo collo, mi ha tritato, E mi ha rizzato per suo bersaglio.
13 io, già felice, fui ad un tratto spezzato; m'afferrò egli per la nuca e m'ha infranto, m'ha posto come suo bersaglio,13 I suoi arcieri mi hanno intorniato; Egli mi trafigge le reni, e non mi risparmia punto; Egli mi ha sparso in terra il mio fiele.
14 m'ha assiepato con le sue lance, le mie reni ha trafitto senza pietà, ha sparso a terra le mie viscere:14 Egli mi rompe di rottura sopra rottura, Egli mi corre addosso come un possente uomo.
15 mi ha lacerato con ferite su ferite, piombò su me come un gigante.15 Io ho cucito un sacco sopra la mia pelle, Ed ho lordato il mio splendore nella polvere.
16 Un sacco ho io cucito sulla mia pelle, ho ricoperto di cenere la mia carne;16 La mia faccia è sucida di piangere, E l’ombra della morte è in su le mie palpebre;
17 la mia faccia s'è gonfiata pel piangere, le mie palpebre si sono ottenebrate.17 Quantunque non vi sia violenza nelle mie mani, E la mia orazione sia pura.
18 Tali cose ho sofferte senza che l'iniquità fosse nelle mie mani, e mentre indirizzavo a Dio preghiere pure.18 O terra, non nascondere il sangue sparso da me; E se così è, il mio grido non abbia luogo.
19 Oh terra, non ricoprire il mio sangue, e in te non trovi il mio grido un luogo di nascondimento!19 Eziandio ora, ecco, il mio testimonio è ne’ cieli; Il mio testimonio è ne’ luoghi sovrani.
20 Ecco invero che nel cielo sta il mio testimonio, e il mio attestante è nell'eccelso.20 O miei oratori, o amici miei, L’occhio mio si volge lagrimando a Dio.
21 I miei amici sono verbosi, [perciò] a Dio si volgono in pianto gli occhi miei;21 Oh! potesse pur l’uomo piatire con Dio, Come un uomo col suo compagno!
22 e magari il giudizio fra l'uomo e Dio fosse tale, quale il giudizio fra il mortale e il suo compagno:22 Perciocchè i miei brevi anni se ne vanno forniti; Ed io me ne vo per un sentiero, onde non tornerò più
23 poichè i brevi anni già passano, e su strada da cui non tornerò io cammino.