Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Giobbe 10


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - L'anima mia ha nausea della mia vita: lascerò che la mia parola si sfoghi contro di me, parlerò nell'amarezza dell'anima mia.1 Rincresce all' anima mia della vita mia; lasceroe contro a me lo favellare mio; favellerò nella amaritudine dell' anima mia.
2 Esclamo verso Dio: - Deh! non mi condannare; fammi sapere perchè in tal modo mi giudichi!2 Dirò al Signore Iddio: non mi condannare, mostrami per che cosa mi giudichi.
3 Ti sembra forse bene che tu mi calunni, che tu opprima me opera delle tue mani, favorendo così il consiglio degli empii?3 Or pàrti bene, se tu m' ingiurii, e costrigni me, il lavorìo delle tue mani, e lo consiglio degli malvagi aiuti?
4 Hai tu forse occhi di carne, ovvero come vede l'uomo vedi anche tu:4 Ovvero hai tu occhii di carne, ovvero sì come vede l'uomo, e tu vederai?
5 son forse come i dì dell'uomo i tuoi dì, e gli anni tuoi son come i tempi degli uomini,5 Or non è, come li dì dell' uomo, li dì tuoi, e li anni tuoi si come li umani tempi,
6 perchè tu stia a ricercare la mia iniquità, ed a scrutare il mio peccato?6 acciò che tu addimandi la iniquità mia, e li peccati miei cerchi.
7 E così tu sappia che non operai empietà alcunamentre non v'è nessuno che liberi dalla tua mano!7 E sappi ch' io (perciò) niuna cosa delle malvagie abbia fatte, conciosia cosa che niuno sia che delle mani tue possa scampare.
8 Le tue mani mi hanno formato e plasmato tutto torno torno, e così ad un tratto vuoi tu atterrarmi?8 Le mani tue formarono me, e fecero me tutto intorno; e così repentemente mi strabocchi?
9 Ricòrdati, ti prego, che come argilla tu m'hai manipolato, ed in polvere vuoi tu farmi tornare?9 Ricòrdati, priegoti, che sì come di fango abbi fatto me, e in polvere ritornerai me.
10 Non mi hai tu forse, qual latte, fatto colare, e come latte rappreso, fatto coagulare?10 Or non m' hai tu munto come latte, e sì come cacio m' hai constretto?
11 Di pelle e di carni tu m'hai rivestito, con ossa e con nervi tu m'hai tessuto;11 Di pelle e di carne vestisti me; d' ossa e di nervi facesti me.
12 vita e misericordia tu mi concedesti, e la tua assistenza custodì il mio spirito.12 La vita e la misericordia dèsti a me, e la visitazione tua guardò lo spirito mio.
13 Quantunque tali cose tu celi in cuor tuo, pur so che di tutte quante tu ti ricordi.13 Avvegnachè queste cose celi nel cuore tuo, pare che di tutte ti ricordi.
14 Se io peccai e pel momento tu mi risparmiasti, perchè non permetti ch'io sia mondo dalla mia iniquità?14 Se io peccai, e allora perdonasti a me; perchè della iniquitade mia non sostieni ch' io sia netto?
15 Se sarò empio, sventura a me!se giusto, non potrò ergere il capo, sazio qual sono d'afflizione e miseria!15 E se malvagio sarò, guai sarà a me; e se giusto, non leverò lo capo, saturato di afflizione e di miseria.
16 Chè per la superbia come a leonessa daresti a me la caccia, e torneresti a crucciarmi spaventosamente;16 E per la superbia sì come leonessa piglierai me, e ritornato maravigliosamente tormenti me.
17 rinnoveresti i tuoi testimoni contro di me, accresceresti l'ira tua contro di me, e i travagli mi si schiererebbero contro.17 Tu rinnovi testimonii contro a me, e moltiplichi l'ira tua contra a me, e le pene salgono contro a me.
18 Perchè dunque dall'utero mi hai fatto uscire? Oh! fossi io morto, senza che occhio mi scorgesse!18 Perchè del ventre traesti me? il quale Iddio il volesse, ch' io fossi morto, acciò che l'occhio (mio) non [mi] avesse veduto.
19 Io sarei, come se non fossi mai stato: dall'utero al sepolcro sarei stato portato!19 Sarei stato quasi sì come non fossi, del ventre translatato al sepolcro.
20 La pochezza dei miei giorni non finirà forse fra breve? lasciami dunque, che io pianga alquanto il mio dolore,20 O non è la pochezza delli dì miei [che] finisce breve? Lascia dunque me, ch' io pianga uno poco il mio dolore;
21 prima ch'io parta, per non ritornare, verso la terra tenebrosa e coperta da caligine di morte,21 inanzi ch' io vada, e non ritorni, alla terra tenebrosa e coperta di oscuritade della morte;
22 terra di miseria e di tenebre, ove l'ombra di morte e nessun ordinema orrore sempiterno domina. -»22 terra di miseria e di oscurità, dov' è l'ombra della morte, e niuno ordine ha ella, e sempiternale paura vi abita.