Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Primo libro di Samuele 30


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BIBBIA MARTINIDIODATI
1 Allorché David, e la sua gente arrivarono il terzo giorno a Siceleg, gli Amaleciti avean fatto una scorreria dalla parte di mezzodì sino a Siceleg, e aveano presa Siceleg e l'aveano incendiata.1 ORA, tre giorni appresso, Davide essendo ritornato in Siclag con la sua gente, trovò che gli Amalechiti erano scorsi verso il Mezzodì, e in Siclag, e che aveano percossa Siclag, e l’aveano arsa col fuoco;
2 E avean menate via prigioniere le donne, e i grandi e i piccoli: e non aveano ucciso nissuno, ma li conducevano con seco, e se n'andavano al loro viaggio.2 ed aveano menate prigioni le donne che vi erano dentro, e tutte le persone dal maggiore al minore; ma non aveano ucciso alcuno, anzi li aveano menati tutti via, e se ne erano andati a lor cammino.
3 Arrivati adunque David, e i suoi alla città, e trovandola incendiata, e menate via prigioniere le loro mogli, e i figli, e le figlie:3 Come dunque Davide, con la sua gente, fu venuto nella città, ecco, essa era arsa col fuoco; e le lor mogli, e i lor figliuoli, e le lor figliuole, erano state menate prigioni.
4 Alzaron le strida David, e la gente che era con lui, e piansero a caldi occhi.4 Laonde Davide, e la gente ch’era con lui, alzò la voce, e pianse, finchè non ebbero più potere di piangere.
5 Imperocché anche le due mogli di David erano state fatte prigioniere, Achinoam di Jezrahel, e Abigail vedova di Nabal del CarmeIo.5 Le due mogli di Davide, Ahinoam Izreelita, e Abigail ch’era stata moglie di Nabal da Carmel, erano anch’esse state menate prigioni.
6 E David si afflisse grandemente: perocché il popolo volea lapidarlo, essendo ciascuno amareggiato per ragione de' propri figliuoli, e delle figlie: ma David si confortò nel Signore Dio suo.6 E Davide era grandemente distretto; perciocchè il popolo parlava di lapidarlo; perchè tutto il popolo era in amaritudine d’animo, ciascuno per li suoi figliuoli e per le sue figliuole; ma Davide si fortificò nel Signore Iddio suo;
7 E disse ad Abiathar sacerdote, figliuolo di Achimelech: Portami l'Ephod. E Abiathar portò l’Ephod a David:7 e disse al sacerdote Ebiatar, figliuolo di Ahimelec: Deh! accostami l’Efod. Ed Ebiatar accostò l’Efod a Davide.
8 E David consultò il Signore, e disse: Darò io dietro a que' ladroni, e li prenderò io, o no? E il Signore gli disse: Va dietro a loro: perocché sicuramente li prenderai, e torrai loro la preda.8 E Davide domandò il Signore, dicendo: Perseguiterò io quegli scherani? li raggiungerò io? E il Signore gli disse: Perseguitali pure; perciocchè per certo tu li raggiungerai, e riscoterai ogni cosa.
9 Andò adunque David, e i secento uomini, che eran con lui, e si avanzarono sino al torrente Besor: ma alcuni si fermarono per la stanchezza.9 Davide adunque andò co’ seicent’uomini ch’egli avea seco; e, quando furono giunti al torrente di Besor, una parte di essi restò quivi.
10 David pertanto tirò avanti con quattrocento uomini: perocché rimasero indietro dugento, i quali essendo stanchi non poterono passare il torrente Besor.10 E Davide, con quattrocent’uomini, perseguitò coloro; e dugento ne restarono, i quali erano tanto stanchi, che non poterono passare il torrente di Besor.
11 E trovarono nella campagna un Egiziano, e lo menarono a David: diedero a colui pane da mangiare, e acqua da bere,11 Or essi trovarono un uomo Egizio per la campagna, e lo menarono a Davide, e gli diedero del pane, ed egli mangiò; poi gli diedero a ber dell’acqua.
12 E parte di un canestro di fichi e due penzoli di uva passa. E quand'egli ebbe mangiato si riebbe, e si ristorò: perocché per tre dì e tre notti non avea mangiato pane; nè bevuto acqua.12 Gli diedero ancora un pezzo d’una massa di fichi secchi, e due grappoli d’uva secca; ed egli mangiò, e lo spirito gli rivenne; perciocchè egli non avea mangiato pane, nè bevuta acqua, da tre giorni, e da tre notti.
13 David allora gli disse: Di chi se' tu? e donde? e dove vai? Rispose quegli: Io sono schiavo Egiziano, e servo un Amalecita: il mio padrone mi ha lasciato, perchè cominciai ad aver male jeri l'altro.13 E Davide gli disse: Di cui sei tu? e d’onde sei tu? Ed egli disse: Io sono un garzone Egizio, servo di un Amalechita; e il mio padrone mi ha lasciato, perciocchè io infermai oggi ha tre giorni.
14 Imperocché noi abbiam fatta una scorreria nella parte meridionale di Cerethi, e verso Giuda, e al mezzodì di Caleb, e abbiamo incendiata Siceleg.14 Noi siamo scorsi nella contrada meridionale de’ Cheretei, e nel paese di Giuda, e nella contrada meridionale di Caleb, e abbiamo arsa Siclag col fuoco.
15 E David gli disse: Puoi tu condurmi, dove è quella gente? Disse egli: Giurami per Dio, che non mi ucciderai, e non mi darai nelle mani del mio padrone, e io ti condurrò, dove è quella gente. E Davidde giurò.15 E Davide gli disse: Mi condurresti tu a quegli scherani? Ed egli gli disse: Giurami per Iddio che tu non mi farai morire, e che tu non mi darai in mano del mio padrone, ed io ti condurrò a quegli scherani.
16 E quegli avendo a lui fatta la guida, ecco che veggon coloro sdrajati dappertutto sulla terra, che mangiavano, e bevevano, e quasi celebravano un dì festivo per ragion di tutta la preda, e delle spoglie che avean raunate nel paese de' Filistei, e nel paese di Giuda.16 Colui adunque ve lo condusse; ed ecco, essi erano sparsi senza guardia su per tutta quella contrada, mangiando e bevendo, e facendo festa di tutta la gran preda che aveano portata dal paese de’ Filistei, e dal paese di Giuda.
17 E David diede loro addosso da quella sera sino alla sera del dì seguente, e nissuno scampò, eccettuati quattrocento giovani, i quali saliron sopra i lor cammelli, e si diedero alla fuga.17 E Davide li percosse dal vespro infino alla sera del giorno seguente; e non ne scampò alcuno, se non quattrocento giovani, i quali montarono sopra de’ cammelli, e fuggirono.
18 Ripigliò pertanto David tutto quel che avean portato via gli Amaleciti, e liberò le sue due mogli.18 E Davide riscosse tutto quello che gli Amalechiti aveano preso; riscosse eziandio le sue due mogli.
19 E non mancò cosa veruna o piccola, o grande, tanto riguardo a' figliuoli, e alle figliuole, come per riguardo alle spoglie: e David ricondusse tutte le cose che quelli avean portato via.19 E non mancò loro alcuno, nè piccolo, nè grande, nè figliuolo, nè figliuola, nè robe, nè cosa veruna che avessero loro presa. Davide ricoverò tutto.
20 E prese tutti i greggi e tutto il bestiame grosso, e mandoIlo avanti a se; e dissero: Questa è la preda di David.20 Davide prese eziandio tutto il bestiame, piccolo e grosso, il qual fu condotto davanti a quelle gregge. E si diceva: Questa è la preda di Davide
21 E andò David verso quei dugento, i quali si eran fermati pella stanchezza, e non avean potuto seguirlo, e ai quali egli avea ordinato di riposarsi presso al torrente Besor: ed eglino andarono incontro a David, e alla gente che era con lui: e David accostatosi a loro li salutò cortesemente.21 Poi Davide venne a que’ dugent’uomini, ch’erano stati tanto stanchi, che non erano potuti andar dietro a lui; onde egli li avea fatti rimanere al torrente di Besor; ed essi uscirono incontro a Davide, e incontro alla gente che era con lui. E Davide, accostatosi a quella gente, li salutò.
22 E tutti i tristi, e cattivi uomini del numero, che era andato con David, presero a dire: Siccome eglino non son venuti con noi, non darem loro cosa veruna della preda, che abbiam ripresa: basti a ciascun di loro il riavere la sua moglie, e i figliuoli: e avuti questi se ne vadano.22 Ma tutti gli uomini malvagi e scellerati, d’infra coloro ch’erano andati con Davide, si mossero a dire: Poichè essi non son venuti con noi, noi non daremo loro nulla della preda che abbiamo riscossa, se non a ciascuno la sua moglie, e i suoi figliuoli; e se li menino via, e vadano.
23 Ma David disse: Non fate così, fratelli miei, riguardo alle cose date a noi dal Signore: egli è stato nostro custode, e ha dato nelle nostre mani i ladroni che si eran gettati sopra di noi:23 Ma Davide disse: Non fate così, fratelli miei, di ciò che il Signore ci ha dato; avendoci egli guardati, e avendoci dati nelle mani quegli scherani ch’eran venuti contro a noi.
24 E nissuno vi menerà buono questo parlare: perocché egual porzione avrà colui che combatte nella mischia, e colui che rimane al bagaglio, e divideranno con eguaglianza.24 E chi vi acconsentirebbe in questo affare? perciocchè la parte di chi dimora appresso alla salmeria dev’essere uguale a quella di chi scende alla battaglia; essi debbono partir fra loro.
25 E da quel dì in poi fu questo un punto stabilito, e deciso, e quasi legge in Israele sino a questo dì.25 E questo è stato osservato da quel dì innanzi; e Davide lo stabilì per istatuto e legge in Israele, che dura infino ad oggi.
26 E David giunse a Siceleg, e della preda mandò doni a' seniori di Giuda suoi parenti, dicendo: Accattate questa benedizione che è parte della preda fatta sopra i nemici del Signore:26 Poi Davide, essendo tornato in Siclag, mandò di quella preda agli Anziani di Giuda, suoi amici, dicendo: Eccovi un presente della preda de’ nemici del Signore.
27 (Ne mandò) a quelli ch'erano a Bethel, e a quei di Ramoth verso mezzodì, e a quelli di Jether.27 Egli ne mandò a quelli ch’erano in Betel, ed a quelli che’ erano in Ramot meridionale, e a quelli che erano in Iatir,
28 E a quelli di Aroer, e a quelli di Sephamoth, e a quelli di Esthamo,28 ed a quelli ch’erano in Aroer, ed a quelli ch’erano in Sifmot, ed a quelli ch’erano in Estemoa,
29 E a quelli di Rachal, e a quelli delle città di Jerameel, e delle città di Ceni,29 ed a quelli ch’erano in Racal, ed a quelli ch’erano nelle città de’ Ierameeliti, e a quelli ch’erano nelle città de’ Chenei,
30 E a quelli di Arama, e a quelli del lago di Asan, e a quelli di Atach,30 ed a quelli ch’erano in Horma, e a quelli ch’erano in Corasan, ed a quelli ch’erano in Atac,
31 E a quelli di Hebron, e a tutti quegli altri che stavano ne' luoghi, dove si era trattenuto David colla sua gente.31 ed a quelli ch’erano in Hebron, e in tutti gli altri luoghi, ne’ quali Davide era andato e venuto con la sua gente