Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Primo libro di Samuele 25


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BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 E morì Samuele, e tutto Israele si adunò e lo pianse, e lo seppellirono in casa sua in Ramatha. E David si mosse per andare nel deserto di Pharan.1 Or morì Samuel, e raunossi tutto il popolo d' Israel; e pianserlo, e seppellìrlo in Ramata nella casa sua. E David si levò, e se n'andò nel deserto di Faran.
2 Or eravi un uomo nella solitudine di Maon che avea i suoi beni sul Carmelo; e quest'uomo era straricco: e avea tre mila pecore, e mille capre: e avvenne che si faceva la tosatura delle sue pecore sul Carmelo.2 Ed era uno uomo nella solitudine di Maon, e la sua possessione era in Carmelo; ed era quello uomo molto grande, e avea III milia pecore e mille capre; e accadette ch' egli andò a tondere le pecore sue in Carmelo.
3 E quest'uomo avea nome Nabal; e il nome di sua moglie era Abigail: donna di somma prudenza, e avvenente; ma il marito di lei era crudo,e di cattivi fatti, e malvagio. Egli era della stirpe di Caleb.3 E avea nome quello uomo Nabal; e la moglie avea nome Abigail; ed era quella femina prudentissima e bella, e il suo marito era duro, pessimo e malizioso; [ed era della schiatta di Caleb].
4 David adunque avendo avuta notizia nel deserto, come Nabal tosava i suoi greggi,4 Ora intendendo David nel deserto, che Nabal tondea le sue pecore,
5 Mandò dieci giovani, e disse loro: Salite sul Carmelo, e andate a trovar Nabal, e lo saluterete a mio nome con civiltà,5 mandò dieci giovani, e disse loro: ascendete in Carmelo a Nabal; e giunti, salutatelo da mia parte pacificamente.
6 E gli direte: La pace sia a' miei fratelli, e a te, e pace alla tua casa, e pace a tutto quello che a te appartiene.6 E diretegli così; sia pace a te, e alli fratelli miei, e alla tua casa, e a tutte le cose tue.
7 Ho sentito dire, come i tuoi pastori fanno la tosatura; essi stavano con noi nel deserto, nè mai gli abbiamo inquietati; e non mancò nulla de' loro greggi per tutto il tempo che furon con noi sul Carmelo.7 Io intesi che i tuoi pastori, i quali erano con esso noi, tondeano nel deserto le pecore; a' quali noi non fummo mai molesti, e mai non si ritrovarono meno alcuna del loro gregge, tutto il tempo che furono (e conversarono) con esso noi in Carmelo.
8 Domandane a' tuoi servi, e te ne daranno conto. Trovin pertanto adesso i servi tuoi grazia dinanzi a te, dacché siam venuti in giorno d'allegria: e dà ai tuoi servi, e a David tuo figliuolo quel che ti è comodo di dare.8 E di questo dimanda i tuoi servi, e dirannoti. Ora i tuoi servi trovino grazia nel tuo cospetto, però che noi siamo venuti (a te) in buon dì; onde ciò che tu hai alle mani, dà a' servi tuoi e al tuo figliuolo David.
9 E i giovani di David andarono, e dissero tutto questo a Nabal da parte di David; e si tacquero.9 E venuti i servi di David, dissero a Nabal tutte queste parole da parte di David e stettero quieti.
10 Ma Nabal rispose ai giovani di David, e disse: Chi è David? Chi è il figliuolo d'Isai? cresce oggimai il numero dei servi, che scappano da' loro padroni.10 E Nabal respuose a' servi di David, e disse: chi è David? e chi è figliuolo di Isai? oggi sono moltiplicati i servi che fuggono i suoi signori.
11 Prenderò adunque io il mio pane e le mie acque, e le carni delle pecore che ho ucciso per quei che tosano, e darolle a gente, che non so donde vengano?11 Dunque torrò io il mio pane e la mia acqua e la carne delle mie bestie, le quali io ho morte per li miei tonditori, e darolle a uomini, li quali non so onde si sieno?
12 Ripigliarono adunque i servi di David la loro strada, e tornarono, e riferirono a lui tutto quello che gli avea detto.12 E i servi di David ritornarono per la via sua (a David); e tornati che furono, nunciarono a David tutte le parole che Nabal avea dette.
13 AIlora disse David alla sua gente: Si cinga ognuno la sua spada. E ognun se la cinse, e David parimente si cinse la sua spada: e andarono con David circa quattrocento uomini; e rimasero dugento al bagaglio.13 Allora David disse ai suoi uomini: ciascuno si cinga la sua spada. E ciascuno si cinse la sua spada, e anco David si cinse la sua spada; e seguitarono forse David quattrocento uomini, e CC ne rimasero ai loggiamenti.
14 Ma uno de' servi di Nabal recò alla moglie di lui Abigail questo avviso, e disse: Sappi che David t’ha mandato dal deserto alcuni uomini a salutare il nostro padrone: e questi non gli ha guardati in viso.14 Ma uno de' servi di Nabal nunciò ad Abigail, moglie di Nabal, e disse: David mandò messaggi del deserto a benedicere al nostro signore, il quale gli turbò.
15 Questa gente è stata assai benigna verso di noi, e non ci ha inquietati, e non è mancato mai nulla per tutto il tempo che siamo stati con loro nel deserto,15 Questi uomini a noi sono stati assai buoni e non molesti; e giammai (di nostre greggi) non perì alcuna cosa, tutto il tempo che noi siamo conversati con esso loro nel deserto.
16 Erano per noi come una muraglia tanto di giorno, come di notte per tutto il tempo che siamo stati con loro pascendo i greggi.16 Anzi erano a noi come muro, di dì e di notte, tutto il tempo che noi pascemmo le nostre gregge con esso loro.
17 Per la qual cosa pensa tu, e rifletti a quel che abbi da fare: perocché è matura la perdizione pel tuo marito, e per la tua casa, ed egli è un figliuolo di Befial, e nissuno può parlargli.17 Per la qual cosa considera quello che tu fai; però che la è compiuta la malizia inverso del tuo marito e della tua casa; ed egli è figliuolo del diavolo, sì che non gli puote altri favellare.
18 Abigail adunque si affrettò, e prese dugento pani, e due otri di vino, e cinque arieti cotti, e cinque misure di farina d'orzo, e cento penzoli di uva secca, e dugento panieri di fichi secchi, e caricò (il tutto) sopra gli asini.18 Abigail ispaciatamente CC pani tolse, e due otri di vino, e cinque montoni cotti, e cinque misure di polenta, cento palle d' uve passe, e CC masse di fiche secche, e puosele sugli asini.
19 E disse a’ suoi servi: Andate innanzi, e io verrò appresso a voi; ma non disse nulla al marito suo Nabal.19 E disse a' servi suoi: andate innanzi, e io dopo vi seguiterò. E questo non fece sapere al suo marito Nabal.
20 Quando adunque ella fu salita sull'asino, e scendeva alle falde del monte, David colla sua gente le veniva di contro: ed ella si avanzò verso di loro.20 E montata ella in su l'asino e discendendo (egli) a' piedi del monte, David e i suoi discendevano incontro a lei; ai quali ella si fece innanzi, incontro a loro.
21 E Davidde diceva: Veramente invano ho io salvato tutta la roba di colui nel deserto; e non perì nulla di quel che era suo, ed ei mi ha renduto male per bene.21 E David disse: veracemente, invano io hoe guardato nel deserto tutte le cose di Nabal, e non perì alcuna cosa di tutte le cose che a lui apparteneano; e ha a me renduto male per bene.
22 Il Signore faccia questo, e peggio a' nemici di David, se di tutti quelli che a lui appartengono, io lascerò vivo fino a domani un cane.22 E questo faccia Iddio a' nemici di David, e questo aggiunga, se io lascerò nulla di tutte le cose che a lui appartiene, insino a domattina.
23 Abigail veduto che ebbe David, sceso in fretta dall'asino, e si gettò boccone dinanzi a David per terra, e lo adorò.23 E Abigail, veduto David, ispacciatamente discese dell' asino; e gittossi in terra dinanzi a lui, e adorollo sopra la terra.
24 E prostrata a' suoi piedi disse: A me s'imputi, signor mio, questa iniquità: sia lecito, te ne prego, alla tua serva di parlare: e presta orecchio a quel che dice la tua schiava.24 E cadendo ai piedi suoi, disse: Signore mio, questa iniquità sia in me; io ti priego che la tua serva ti possa favellare, che tu intendi le mie parole.
25 Non far caso, ti prego, signor mio re, di quell’iniquo uomo di Nabal: perchè egli è stolto, come porta il suo nome, e la stoltezza lo domina. Io poi tua serva non vidi gli uomini mandati da te, signor mio.25 Non ponga, il mio signore re, il cuore sopra questo nequissimo uomo Nabal; però che secondo il suo nome egli è stolto, e la sua stoltizia si è con esso lui; e io tua serva, signore mio, non vidi i tuoi servi, li quali tu mandasti.
26 Ma adesso, signor mio, viva il Signore, e viva l'anima tua, egli ti ha impedito di spargere il sangue, ed egli ha trattenuta la tua mano. Sieno adesso come Nabal i tuoi nemici, e que' che cercan di nuocere al mio signore.26 Ora, signore mio, vive Iddio, e vive l' anima tua, il quale non ha permesso che tu venghi nel sangue, e ha salvato te e la tua mano; e ora i tuoi nemici sieno fatti come Nabal, e tutti quelli che cercano male al mio signore.
27 Per la qual cosa accetta la benedizione portata dalla tua serva a te signor mio: e dalla a' servi che vengono dietro a te signore mio.27 Onde ricevi la benedizione che la serva tua cerca a te; e dànne a' servi che sèguitano il mio signore.
28 Rimetti alla tua serva questo peccato: imperocché sicuramente il Signore formerà per te, signor mio, una casa permanente, perchè tu, signor mio, pel Signore combatti: non sia adunque in te colpa veruna in tutto il tempo della tua vita.28 Tolli via la iniquità dalla serva tua; però Iddio farà a te, sighore mio, casa fedele, però che combatti le battaglie del Signore; onde, tutto il tempo della tua vita, non sia trovata in te malizia.
29 Perocché se mai venisse alcuno a perseguitarti, e cercasse di levarti la vita, sarà l'anima del signor mio custodita nella serie de' viventi presso il Signore Dio tuo: ma l'anima de' tuoi nemici sarà agitata, come in un impetuoso girar di fionda.29 Certo se alcun uomo si leverà a perseguitarti, e a volere torre l'anima tua, l'anima del mio signore sarà guardata, sì come il fascio de' viventi, appo il tuo Signore Iddio; e l'anima de' tuoi nemici sarà girata, sì come impeto e giramento di rombola.
30 Quando adunque il Signore avrà dati a te, signor mio, tutti que’ beni, che ho predetto in favor tuo, e ti avrà costituito capo d'Israele,30 E quando il Signore avrà fatto a te, signore mio, tutte le cose buone che hae dette di te, e avratti fatto duca sopra Israel,
31 Non avrai tu, signor mio, questo rimorso, e questo peso al tuo cuore di avere sparso il sangue innocente, o di esserti vendicato da te stesso. E quando il Signore avrà dato del bene a te, signor mio, ti ricorderai della tua serva.31 non ti sarà questo in singhiozzo, e in iscrupolo di cuore, che tu abbi isparto il sangue innocente, ovvero che tu abbi vendicato te medesimo; e quando il Signore averà fatto bene al mio signore, ricordera'ti della tua serva (e fara'mi bene).
32 E David disse ad Abigail: Benedetto il Signore Dio d'Israele, il quale ti ha oggi mandata incontro a me, e benedetto il tuo parlare.32 E David disse ad Abigail: benedetto sia il Signore Iddio d' Israel, il quale t' hae mandata oggi rincontro a me, e benedetto il tuo parlare.
33 E benedetta tu, la quale mi hai oggi impedito dallo spargere il sangue, e dal vendicarmi di mia mano.33 E benedetta tu che m' hai oggi ritenuto, ch' io non sia andato al sangue, e che la mia mano non abbia vendicato.
34 Altrimenti (viva il Signore Dio d’Israele, che mi ha proibito di farti del male) se tu non fossi prontamente venuta incontro a me, non sarebbe rimaso di qui al mattino un cane di Nabal.34 La quale cosa se non fosse, vive il Signore Iddio d' Israel, il quale m' hae ritenuto ch' io non ti faccia male; che se tu non fossi venuta ratto rincontro a me, non sarebbe rimaso alcuna cosa a Nabal insino alla luce di domattina, persino a quelli che piscia al parete.
35 Quindi ricevè Davidde dalle mani di lei tutto quello che ella avea portato, e dissele: Vattene in pace a casa tua: tu vedi com'io ti ho esaudita, e ho avuto riguardo per te.35 E tolse della sua mano tutte quelle cose che gli avea portate, e dissegli: va in pace alla casa tua, ecco ch' io ho esaudita la voce tua, e onorata la presenza tua.
36 E Abigail tornò a casa di Nabal, e vide com'egli faceva banchetto in sua casa, quasi banchetto da re, e il cuore di Nabal era nell'allegria: perchè egli era zeppo di vino: ed ella non gli parlò, nè poco nè molto sino alla mattina.36 E Abigail se n'andò a Nabal; e in casa sua era convito, quasi convito di re; ed era il cuore di Nabal allegro, ed era ebrio troppo; e non gliene fece a sapere parola, nè piccola nè grande, insino alla mattina.
37 Ma allo spuntar del dì avendo Nabal digerito il suo vino, la moglie diede a lui parte di quel che era stato, e si freddò a lui il cuore, ed ei rimase come un sasso.37 La mattina venuta, avendo Nabal ismaltito il vino, la sua moglie gli significò queste parole; e il cuore dentro divenuto tutto morto, e' diventò come pietra.
38 E di lì a dieci giorni il Signore punì Nabal, e si morì.38 E passati X dì, Iddio percosse Nabal, e morì.
39 E David avendo udito come era morto Nabal, disse: Benedetto il Signore, il quale ha giudicato la causa degl'insulti fattimi da Nabal, e ha preservato il suo servo dal fare del male, e la malizia di Nabal l'ha fatta il Signore ricadere sulla sua testa. E David mandò a parlare ad Abigail per prenderla in moglie.39 E udendo David, che Nabal era morto, disse: benedetto sia il Signore, il quale ha giudicato il mio disonore della mano di Nabal, il servo suo hae guardato di male, e ha il Signore renduta la malizia di Nabal nel suo capo. E mandò David, e favellò ad Abigail per tuorla per moglie.
40 E andarono i messi di David a trovare Abigail sul Carmelo, e le parlarono, e dissero: David ci ha mandati a te, perchè vuol prenderti in moglie.40 E vennero i servi di David ad Abigail in Carmelo, e favellarono a lei, e dissero: David ci ha mandati a te, per toglierti per sua moglie.
41 Ed ella alzatasi s'inchinò fino a toccar terra, e disse: Sia pure la tua serva in luogo di schiava per lavare i piedi de’ servi del mio signore.41 La quale si levò, e inchinata in terra adorò, e disse: ecco la tua serva sia serva a lavare i piedi de' servi del mio signore.
42 E Abigail si mosse in fretta, e montò sull'asino, e andarono con lei cinque fanciulle che la servivano, e seguì i messi di David, e divenne sua moglie.42 E con fretta si levò Abigail, e montò in su uno asino, e cinque fanciulle andarono con lei, e seguitarono i messaggi di David; e fue fatta sua moglie.
43 David parimente prese Achinoam (che era) di Jezrael: e furono l'una, e l’altra sue consorti.43 E anche tolse David Achinoa di Iezrael; e amendue furono sue mogli.
44 E Saul diede la sua figlia Michol moglie di David, a Phalti figliuolo di Lais, che era di Gallim.44 E Saul diede Micol sua figliuola, moglie di David, (a uno altro uomo, cioè) a Falti figliuolo di Lais, il quale era di Gallim.